Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 04-07-2016 19.36.12

“Si, vero...” disse Ottan spegnendo la sigaretta “... stasera allora non fumerò.” Sorridendo a Dacey.
Si cambiò, prese il cappello ed uscirono in strada.
A piedi raggiunsero il vicino quartiere abitato perlopiù da immigrati.
Qui trovarono un piccolo e caratteristico localino magiaro, dove il giornalista sembrava molto conosciuto dai vari ed abitudinari frequentatori.
Si sedettero e subito arrivò il proprietario.
“Mustag...” Ottan a quello “... portaci un bel piatto di quel vostro piatto nazionale... quello talmente piccante che occorre poi un litro di birra per spegnere il fuoco che ci accende dentro.”
“Subito!” Ridendo l'uomo.
“Tornando al libello...” Ottan una volta rimasti soli “... leggendolo mi sono fatto un'idea sul suo autore... la scrittura può essere un valido indizio... direi che si tratta di un uomo molto colto... una cultura però profonda... ritengo dunque che lavori con i libri... un intellettuale o forse uno studioso... però credo sia straniero... da cosa lo capisco? Che in molti punti sono errati i nomi di varie località... i suffissi... per questo sono portato a credere che non abbia la nostra pronuncia, né il nostro accento... è uno straniero che forse risiede qui in città...”
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Guisgard 04-07-2016 19.43.08

Ernot rise a quelle parole di Vivian.
Ma ad un tratto uno dei domestici arrivò ad annunciare la polizia.
Entrarono così Gaynor, Ozzillon e Lion.
“Ispettore...” disse Ernot “... a cosa dobbiamo questa visita?”
“La polizia non fa mai visite di cortesia.” Mormorò l'ispettore.
“Dunque in cosa possiamo aiutarvi?” Fissandolo Ernot.
“Dobbiamo capire che legame ci fosse tra i lestofanti e quel presunto fantasma...” Ozzillon.
“Che vorrei essere io quel fantasma...” ad un tratto una voce.

Dacey Starklan 04-07-2016 19.43.28

Sorrisi subito vedendo dove eravamo finiti. Essendo straniera mi sentivo quasi a casa li. E poi la scelta del cibo piccante, davvero perfetta per i miei gusti.

<< Qualcuno come me quindi...>> pensierosa. La descrizione di Ottan mi sarebbe calzata a pennello.

" Quanti stranieri colti ci sono in città? Sareste in grado di scoprirlo. Una volta avuta una lista si potrebbe iniziare a ridurla...?

Guisgard 04-07-2016 19.44.38

“Intralcio...” disse Asputin a Nyoko “... intralcio a cosa? Vedete forse una qualche attività in questo castello che la vostra presenza possa limitare o intralciare?” Fissandola con i suoi occhi neri ed enigmatici.

Altea 04-07-2016 19.46.41

Misi la terra e il regalo sul tavolino e narrai tutta la storia per filo e per segno."Potresti analizzare la terra e il regalo?..Questa persona non mi convince..se vuoi andiamo a cena e ne parliamo..ah ero alla inaugurazione della Taddeus ieri..ho visto tutto".

Nyoko 04-07-2016 19.47.12

a quella sua domanda, mi vennero i brividi. Ripensai a cosa fosse successo un attimo prima nella mia stanza, a quelle parole, a quelle immagini... gli sorrisi forzata e risposi no con la testa... ma non riuscì a guardarlo negli occhi...

Lady Gaynor 04-07-2016 23.33.00

Entrati a palazzo, venimmo accolti dal signor Ernot ed una bella ragazza bionda che avevo già visto lì quella mattina.
L'ispettore stava spiegando il motivo della nostra visita, quando una voce interruppe il corso delle sue parole.

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Clio 04-07-2016 23.48.19

Sorrisi a Ernot, divertita, per poi osservare la tavola imbandita.
Mancava solo il capo, ma la cena a quanto pare avrebbe aspettato, dato che la porta si aprì e tornò l'ispettore.
Forse doveva recuperare alcune prove, mi sembrava logico.
Poi quando parlò per poco non scossi la testa.
Perché diamine si concentravano sul fantasma?
Già, pensai con un sorriso, il fantasma.

Il buio.
I sussurri della gente, i sospiri, i pianti delle dame, il fruscio degli abiti.
Passi nell'oscurità.
Passi leggeri, letali, coordinati.
Passi che danzavano una danza sconosciuta.
Respiri che mi guidavano, respiri che cessavano di esistere.
Il sibilo della lama nell'oscurità, il contatto con la carne, il cuore che accelerava, il fuoco silenzioso che divampava in me.
Le mani che si muovevano rapide, esperte, letali.
Era una danza segreta, quella che sapevo meglio.
L'unica che conoscessi.
Eppure non stavo ballando da sola.
Non era l'unica lama che sentivo vibrarsi nell'aria, il mio non era l'unico respiro.

Mi resi conto di aver fissato il bicchiere davanti a me per un lungo istante, con un sorriso indecifrabile.
Sì, sarebbe piaciuto anche a me scoprire chi era il misterioso spadaccino notturno, ma era chiaro che non volesse farsi riconoscere, altrimenti non avrebbe usato quegli stratagemmi: le luci ero certa che non servissero solo per confondere i malviventi, ma anche per celarlo ai nostri occhi.
Poi una voce mi destò dai ricordi di quella notte, e mi voltai per vedere chi era.

Guisgard 04-07-2016 23.58.57

“Probabilmente qualche animale è entrato nel palazzo e ha aggredito zia...” disse Theris a Gwen “... forse un cane... magari di grossa stazza, visto ha rotto il vetro della finestra che si affaccia nel cortile...”

Lady Gwen 05-07-2016 00.00.42

"Che cosa strana..." mormorai ancora perplessa "Speriamo non si verifichino ancora episodi simili..."


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