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Elv attese che Gwen si coprisse con una vestaglia e poi aprì la porta.
Era la moglie dell'albergatore ed appariva preoccupata, anzi quasi allarmata. “Mio marito...” disse visibilmente agitata “... mio marito è... è scomparso...” “Come sarebbe a dire?” Fissandola Elv. “E' sceso per gettare la spazzatura...” la donna “... più di mezz'ora fa... e non è più rientrato... aiutatemi!” Quasi in lacrime. Pavel guardava Nyoko negli occhi, leggendo nel suo sguardo quelle sensazioni forti che la ragazza provava. Non smetteva di toccarla, di accarezzarle dov'era più sensibile e nel farlo la fissava. “Lo so...” disse, mentre le sue dita accarezzavano quella nudità intima e femminile, le labbra di quel fiore fresco e caldo allo stesso tempo che pian piano si bagnava di chiara rugiada. In balia di paure, speranze ed inquietudini, Altea si avvicinò all'auto. Quando fu a pochi passi dal finestrino notò una figura indistinta al volante che la penombra della sera copriva col suo manto. |
Vedevo solo una figura al volante, la penombra dell' ombra rendeva tutto indistinto e questo non faceva che spaventarmi di più.
Bussai al finestrino e dissi.."Non avete coraggio a farvi vedere...che storia è mai questa, mostratevi". |
Quella figura.
Austera, oscura, imponente, elegante. Quella figura aveva catturato il mio sguardo fin da quando era scesa dal treno, ora che veniva verso di noi ero come ipnotizzata, come rapita da quell’immagine che incuteva timore reverenziale, rispetto, ammirazione... paura quasi, al solo guardarlo. Quando mi passò accanto e il suo sguardo si posò su di me ebbi come un brivido che mi attraversò la schiena. Senza rendermene conto avevo gli occhi fissi nei suoi, in quell’azzurro così strano, simile al mio. Quando mi oltrepassò tirai come un sospiro, continuando a fissare imbambolata la figura che si allontanava. Dopo qualche istante mi ridestai. “Avanti ragazze, seguiamoli e raggiungiamo le altre alla villa” ordinai. È così facemmo. |
A quelle parole di Altea lo sportello dell'auto si aprì.
“Entri...” disse la figura al volante, spostando appena il capo, tanto che l'alone lunare ne illuminò il volto. Aveva una maschera. https://kirksuniverse.files.wordpres...pg?w=601&h=401 Blke salutò il suo ospite ed insieme raggiunsero l'auto del vecchio nobile. Partirono così verso la tenuta del Tulipano. Clio e le altre li inseguirono a bordo della loro macchina. “Che tipo strano...” disse Viki. |
La porta si aprì, ma che diamine...entrare...aveva una maschera addosso.
Stavo rischiando troppo...troppo..ma chi era mai questo uomo..dovevo giocarmela fino in fondo, magari non aveva nemmeno un nome. Entrai in auto e lo guardai.."Che scherzo è mai questo..una maschera...e intendete portarla per tutta la sera...avanti, ditemi cosa volete da me" con sguardo di sfida, questo gioco non mi piaceva affatto. https://i.pinimg.com/736x/ff/2c/fa/f...-dominique.jpg |
“Voglio conquistarla, Altea...” disse l'uomo dalla maschera “... ha paura? Vuol andare via? In una notte come questa? Non ce ne saranno altre con una simile Luna... ogni notte, affermava Lord Byron, ha sogni speciali che la rende unica in mezzo ad altre infinite notti...”
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A quelle parole sospirai e guardai la Luna..."Siete un sogno..o cosa...citate autori, allora ditemi come disse Shakespare..siete fatto della stessa sostanza dei sogni?" dissi con le mani tremanti che si avvicinarono alla maschera..."Fate in modo posso toglierla...i vostri occhi..come saranno...bui come le tenebre o azzurri come il cielo infinito" quasi stordita da tutto questo.
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“Ora non posso togliere la mia maschera...” disse lui ad Altea “... non ora...” mise in moto l'auto e partirono.
Imboccarono una stradina buia ed isolata, percorrendo una campagna resa informe dalle ombre notturne. |
“Non so voi, ma a me sembra affascinante...” guardando la brughiera fuori dal finestrino.
“Ha un non so che di oscuro... non saprei definirlo... avete visto come ci ha guardate?”. Sentii di nuovo quel brivido. “Uuhh..” gemetti piano, incapace di dire altro. Poi arrivammo alla villa. “Speriamo che le altre abbiano scoperto qualcosa..” scendendo dall’auto, furtiva. Avevamo parcheggiato leggermente in disparte, in modo da non farci vedere. Ero sempre più curiosa circa quel misterioso visitatore. Così continuammo a spiare lui e Blake. |
"Non ora...quindi non siete un misterioso cavaliere mascherato, o un eroe della Marvel" osservandolo ma ero leggermente inquieta, forse era quella maschera.."Dove mi avete vista la prima volta..." mentre l' auto imboccava una stradina che portava nella brughiera buia e desolata...lo aveva detto no...lui era il mistero.
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