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Mi chiamo Vivian, per l'amor del Cielo
Quelle parole. Era vero? Ero una di loro? Conosceva il mio nome. L'hai detto a Ernot poco fa... Trasalii. No, andiamo, non può essere... La prima reazione fu reagire d'istinto, e trafiggerlo lì seduta stante. Poi pensai che forse potevo fare di meglio. Non era la manovalanza che ci interessava, dopotutto, ma il loro capo. Il Narciso Nero stava andando da lui. Magari era un'opportunità. Avrei potuto infiltrarmi e scovare il loro covo, se lui non l'avesse trovato. Anche se ero sicura che non avrebbe avuto problemi. "Portami da lui..." Dissi, piano. |
“Perchè mai” disse Guisgard a Gwen “non mi credete? Non ho forse la faccia del bravo ragazzo? Gli occhi puliti di chi non mente mai?” Fissandola sorridente.
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“Dunque” disse l'ombra a Vivian “hai ricordato tutto? Il tuo passato?”
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Sospirai.
"No.." Scuotendo la testa "Ma voglio sapere chi sono davvero, e cosa mi è successo..". |
Lo fissai sempre sorridendo.
"Molto spesso ciò che dicono gli occhi e ciò che dice la bocca non coincide" fissandolo "Oh avanti, non vorrete farmi credere che per caso passavate di qui e sempre per caso vi siete interessato alla mia causa... Sappiate che sono una fatalista, quindi dovrete essere molto più convincente di così..." con un sorriso di sfida. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Eh, mia bella e diffidente dama...” disse sorridendo Guisgard a Gwen “... anche io sono fatalista... magari è stato proprio il Destino a condurmi qui da voi... però posso darvi un consiglio... evitate da oggi in poi che vostro marito intrattenga amicizia con uomini del calibro di Ordifren... siete una coppia innamorata e pulita, non confondetevi con simili individui...” sorridendo “... ah, il vostro gatto non credo si farà rivedere... ha già fatto parecchi danni, meglio resti col suo vero padrone...” mostrò un lieve inchino “... ed ora scusatemi, ma sono atteso... un'austera dama richiede un accompagnatore, forse due stanotte... sarà meglio glieli procuri, così non esigerà tale servigio da me.” Le fece l'occhiolino e dopo essersi inginocchiato verso l'Altare andò via.
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“Dovrai dimostrarmi di fidarti di me...” disse l'ombra a Vivian “... come io mi fido di te...” e con gesto improvviso si tolse la maschera.
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Misk prese la mano di Dacey e la strinse nella sua, per poi sorridere alla ragazza.
“Naturalmente...” disse col suo accento straniero, dal tono così misterioso eppure sensuale “... le tue gote sono arrossate e l'effetto del vino è ingannevole... magari potresti inciampare per le scale o avere un capogiro...” fissandola con desiderio “... per questo avrò la massima accortezza stanotte... dopotutto sono la guardia del tuo meraviglioso corpo...” e la prese in braccio, per poi baciarla. Con passione, impeto, calore. E la condusse nella sua camera. |
Alzai un sopracciglio.
"Cosa vuoi che faccia?" Dissi soltanto. Non sapevo se stavo facendo la cosa giusta, o se avrei fatto meglio a ucciderlo seduta stante. Ma la verità era che ero curiosa, e volevo saperne di più di quella storia. Restai sorpresa quando si tolse la maschera. Almeno avrei scoperto chi era. |
Lo guardai senza parole. Qualsiasi cosa potessi o volessi dire sembrava insufficiente.
Come faceva a sapere tutto ciò? Il gatto, Ordifren... Se ne andò senza darmi il tempo di replicare. Ma dopotutto, cos'avrei potuto dire? Ancora frastornata e incredula tornai all'ospedale, per avere altre notizie di Theris, cercando di convincermi che era meglio non farmi più domande. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
A quelle parole rimasi in silenzio...a riflettere..dunque non avevo sbagliato a pensare che Ordifren centrasse con gli Illuministici e Trevor fosse suo complice pure..mi fece salire il nervoso.
"Se farà qualcosa ad Ordifren morirà o solo lo denuncerai? Oh...strano..perché Ordifren dovrebbe essere un pericolo...hai sempre detto è un bravo uomo e ora si parla di denunce" guardandolo con sfida. Cosa mai poteva essere successo..forse avrei saputo la verità sulla spada pure..Non lo avrei lasciato solo, avrei combattuto con lui o sarei morta con lui..e come me nessuno ci era immischiato in tutta questa storia..speravo solo non pensasse non ne fossi in grado. |
Mi persi in quelle parole, senza neanche prestarci particolare attenzione, la sua voce era come una melodia suadente che lambiva le mie orecchie, annullando ogni pensiero, ogni riserva.
Mi ritrovai tra le sue braccia, e risposi al bacio, con desiderio. Una volta in camera mi assicurai di chiudere la porta prima di riprendere i baci, un gioco sinuoso di bocche che si esploravano. E anche i corpi ben presto divennero un territorio da esplorare. |
Tutto si svolse così rapidamente che non ebbi nemmeno il tempo di riflettere e capire cosa stesse succedendo. Una volta entrati nelle sotterranee della chiesa, facemmo appena in tempo a nasconderci in una rientranza nel muro nel sentire degli spari. Vedemmo la coppia di ragazzi correre via a razzo e poi gli Illuministici gridare come pazzi. Ci appiattimmo al muro ancora di più, per vedere dopo poco una ragazza orientale scendere giù nella botola, minacciata da un'altra donna. Capivo solo la pericolosità della situazione, ma cosa stesse realmente accadendo all'interno lo ignoravo. Strinsi forte la mano di Ehiss, come in una muta domanda su cosa dovevamo fare. Il bacio che mi aveva dato poco prima era ancora impresso sulle mie labbra, sentivo ancora il suo sapore e le sue braccia intorno a me. Sperai di uscire viva da quella situazione, fosse solo per poterlo stringere ancora a me...
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L'uomo si tolse finalmente la maschera e la gettò a terra, ai piedi di Vivian.
Lo spiazzale davanti alla cappellina era appena illuminato da un piccolo faretto e ciò a bastò alla ragazza per riconoscere quel volto. Era Armor. |
Ancora scossa e turbata per l'intricata situazione, Gwen decise di tornare da Theris.
Il giovane era ancora senza conoscenza e davanti alla sua camera due dottori stavano discutendo circa le sue condizioni. |
Arrivai nel corridoio e vidi due medici discutere tra loro.
Mi affacciai e vidi che Theris non si era ancora svegliato; mi avvicinai così ai medici per vedere se ci fossero delle novità, anche se temevo il peggio e il senso di ansia e terrore non accennava a diminuire. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Ordifren è un uomo perbene” disse sorridendo Trevor ad Altea “e di certo è il tuo amico a volerlo infastidire, anzi a nuocergli.” Annuì. “Ma io lo denuncerò, sappilo.” Prendendo la pipa, per poi accenderla per fumare.
Intanto la carrozza continuava il suo cammino. |
La maschera che cadde a terra, e un brivido mi attraversò la schiena, mentre la mia mente pensava a un'altra maschera, che non avevo nemmeno sentito toccare terra, perché subito il mondo si era fatto più bello e più caldo, quando le sue labbra avevano incontrato le mie.
Vivian, su.. concentrata... Alzai lo sguardo su di lui: Armor. Di nuovo. Non potevo non ricordare le falle nella sua storia. Il mare. Doveva pur centrare il mare. "Tu!" esclamai "Quindi erano tutte menzogne? La storia dei mercenari, della stazione, del fidanzamento.." scossi la testa "Ora questo?". Che fosse una trappola? Un inganno? Come potevo saperlo? |
"Pure Guisgard de' Taddei è una persona per bene..o il mio amico come lo chiami tu..è alquanto strano tu tema qualcosa ma vedremo i fatti di persona..sappilo"..ero stranamente inquieta.
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Seguii i passi della donna fino all'interno della botola. Percorremmo uno stretto corridoio semi buio. A quel punto ebbi davvero paura. L'aria era così tesa da ferci al minimo suono. Filax taceva sul mio petto, carezzandomi la mano con la coda. Il suo colpo era l'unica cosa che mi emanava un calore piacevole fra l'umidità delle mura. Vidi altre due persone lì dentro, altri volti umani incappati nella stessa tragedia. Poi, un gruppo di uomini armati ci vennerro incontro. Chiusi gli occhi pregando a non so chi. Ma quando senti le parole di Wolfetta li riaprii e vidi Asputin e Seth al capo di quel gruppo. Gli occhi di Seth mi fecero rabbrividire, e dalle mie labbra sfuggì un lieve ed impercettibile "Seth... "
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Dacey Chiuse la porta e Misk le si avvicinò ancora, dopo aver acceso un piccolo lume.
Una luce soffusa allora lambì le pareti foderate della stanza, i raffinati comò intarsiati e l'armadio in noce del Sannio. A quel vago e tremolante alone gli occhi ambrati di Dacey si fecero lucidi, luminosi ed enigmatici. Come se celassero infiniti e perduti tesori che attendevano solo di essere scoperti o ritrovati. Tesori perduti in valli irraggiungibili, o in mari inesplorati. Tesori dimenticati in lande desolate ed ostili, o volati via in cieli stellati d'Oriente. E lui cominciò a cercarli. A cercarle sulle morbide e calde labbra di lei che riprese a baciare e tra le pieghe del suo abito che lo spadaccino iniziò a far scivolare via sulla pelle della ragazza come magiche carezze. Un attimo dopo Dacey era stretta fra le braccia di lui completamente nuda. |
Era la prima volta che i miei occhi restavano aperti, vigili e carichi di desiderio mentre le mani di un uomo mi spogliavano.
Le mie labbra non smettevano di baciarlo e così le mie mani scesero lungo il corpo del dottore, a sfilare quegli indumenti che parevano essere divenuti un fardello. Nulla pareva più bello che potermi finalmente donare spontaneamente, solo perché ero io a volerlo. Mi stesi sul letto lasciando che il suo sguardo si posasse su tutto il mio corpo |
Capitolo VI: Sangue ateo
“La Chiesa non cadrà mai. Essa non è di questo mondo ed è nata come Atto d'Amore di Gesù Cristo verso il Suo popolo. E' dunque Frutto della Sua Misericordia per noi.” (Sant'Ireneo) Trevor rise a quelle parole di Altea e continuò a fumare come se nulla fosse. La carrozza si riempì di fumo. Un attimo dopo la vedova avvertì un capogiro e poi perse i sensi. “Alla chiesetta...” disse Trevor al cocchiere. “Subito, signore.” Annuì quello. Intanto alla chiesetta di Santa Maria Nuova, Nyoko aveva visto quegli uomini. E nel vederla Seth mostrò un gelido sguardo. “Mi spiace...” disse fissandola “... ho cercato di aiutarti, ma ora è tardi.” http://www.femcafe.hu/sites/default/...?itok=SfjioNf2 |
Fu un istante..la carrozza si riempì di fumo e io cercai di aprire il finestrino ma fu troppo tardi...iniziai ad avvertire un capogiro..potevo solo vedere il volto di Trevor sorridere e subito dopo caddi svenuta.
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Ascoltai quelle parole come se fossero in un'altra lingua. Sentì le gambe tremare e quasi cedere. "No..." dissi più ai miei talloni che al resto della gente lì presente.
Strinsi Filax al mio petto, cercando di sentire il suo amore fin dentro le ossa. Niente male morire come perfetta estranea nel mondo, senza una famiglia, senza amici, senza un amore. Sola. Completamente sola, con solo l'unico amico creato dal mio potere. Potere che mi aveva cacciato in quel guaio. Ed io mi odiai tanto in quel momento. Così tanto che pensai che forse era meglio così: morire e farla finita per sempre. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Tutta quella scena era avvenuta davanti a Gaynor ed a E'hiss, che se ne stavano ben nascosti.
“Sono quei dannati... quella sporca banda di anticlericali...” disse sottovoce lui a lei “... vogliono uccidere quella ragazza...” aggiunse, per poi guardarsi intorno, come a cercare come fare per impedirlo. E ad un tratto si accorse di un tombino per la fognatura. Col piede allora cominciò a scoprirlo piano. |
"Si, caro... sono proprio loro, quei maledetti bastardi..."
Guardandosi intorno, E'hiss trovò un tombino che portava alle fognature. Ne scoprì l'imbocco con un piede e subito il cattivo odore mi punse le narici. Però non era quello il momento di fare la schizzinosa, per cui mi avvicinai all'orecchio del mio compagno e gli dissi sottovoce: "Proviamo a scendere qui sotto... magari riusciamo ad arrivare dove sono quei maledetti..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Dobbiamo aspettare...” disse uno dei due medici a Gwen … aspettare che riprenda conoscenza ed accertarci in che stato cerebrale sarà... ad ora temiamo possano esserci danni... forse una perdita di memoria o forse altro, come danni irreversibili al cervello...”
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Sentii le mie gambe tremare, quasi minacciando di cedere.
Danni irreversibili, perdita di memoria... Poteva una semplice ferita da arma da fuoco provocare tutto questo? Entrai nella stanza, sedendomi vicino al letto e stringendo la sua mano, mentre le lacrime copiose bagnavano il mio viso, senza che io sapessi cosa aspettarmi al suo risveglio. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse sottovoce E'hiss a Gaynor “... caliamoci qui sotto... vedremo dove ci porterà...” e la invitò a scendere.
Poi fece lo stesso anche lui. I due si ritrovarono in una fogna che sembrava attraversare i sotterranei della chiesetta. Camminarono rasenti al muro, in un tanfo insopportabile e con lo squittio intorno di topi. “Quanto li odio...” mormorò E'hiss. Infine intravidero una luce che scendeva dall'alto. Intanto, nella nicchia della chiesetta, Nyoko attendeva la sua sorte. Un attimo dopo dalla botola scese qualcun altro. Era Trevor che aveva in braccio una donna svenuta. Era Altea. “Bene, le uccideremo entrambe.” Fece Asputin. “Attenderemo che arrivi lui... nel frattempo chiudetele nella celletta.” Ordinò. Così Nyoko ed Altea, con Filax, furono chiuse in una celletta. La vedova poco dopo riprese conoscenza. |
“No, eravamo davvero fidanzati...” disse Armor “... fui io a portarti dalla banda, affinchè tu scegliessi di unirti a noi... eri ancora titubante e poi l'incidente in cui perdesti la memoria... ora hai la possibilità di tornare e restare... e sappi che stiamo per vincere.” Con un Ghigno verso Vivian.
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Dacey, meravigliosa e sensuale, si stese sul letto, davanti a Misk che la guardava quasi fosse una visione.
L'uomo la guardò tutta, più volte e poi si avvicinò a lei. E con la bocca e le mani cominciò ad esplorare ogni parte del suo corpo, indugiando dove lei era più sensibile, più vulnerabile e più debole. E la camera iniziò ad echeggiare dei gemiti e dei sospiri di lei, mentre affondava le sue mani nei lunghi capelli di lui. |
Ad un tratto mi svegliai..mi trovai in una celletta e vicino a me vi era una ragazza orientale con un gatto...Trevor..mi aveva imbrogliato e poi trasalii..recare offesa e testimone..un duello forse? Ma io cosa c' entravo in quella situazione ma io avevo coraggio e Fede.."Scusate..dove mi trovo..mi hanno fatto perdere i sensi..che succede" alla ragazza orientale.
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Lo guardai senza far trasparire emozioni.
Ecco, proprio un fidanzato raccomandabile avevo. Ah perché adesso invece... Adesso avevo un uomo che stava rischiando di morire per mano di quei fanatici, e io dovevo capire quale fosse il modo migliore per aiutarlo. Mi aveva detto di restare lì dopotutto. Ero combattuta. E se fosse stata una trappola? E se invece avessi avuto l'opportunità di combattere al suo fianco, come avevo fatto? "Se verrò con te.." dissi infine "Dove mi porterai? Come so che non è una trappola?". |
Mi ritrovai circondata da mille volti sconosciuti. La confusione nella testa era avanzata dopo la paura. Asputin che già mi inquietava, con il suo solito sguardo freddo. E Seth che mi guardava con volto serio ma gli occhi tristi. Una figura colse l'attenzione di tutti: un uomo scendeva dalla botola e teneva in braccio una giovane donna. Poi, una mano forte mi strattonó via e rinchiuse me e quella donna dentro una gabbia. Filax reagì all'impatto, ringhiando contro le sbarre. Io mi ritrovai a terra, fissando l'altra donna mentre prendeva conoscenza, avvicinandomi cercando di darle una mano.
"Non so cosa stia accadendo... " dissi alla giovane donna. "Ma hanno intenzione di ucciderci..." Dissi a voce tremante. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Io ed E'hiss scendemmo nel canale delle fognature, dove l'aria era davvero irrespirabile. I topi erano numerosi e la repulsione rendeva difficile proseguire.
"A chi lo dici...." risposi cercando di non sentire lo squittìo. Dopo poco, gli presi un braccio. "Guarda in alto! Una luce... scommetterei che ci siamo quasi..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Ero sua, del tutto e ne volevo ancora di più, bramavo ogni piccolo contatto.
La stanza era divenuta un vortice che mi avvolgeva , la luce un miraggio tra i miei occhi che luccicavano. Lo strinsi a me, affondando le dita tra la sua pelle, in quella meraviglia che era il suo corpo. Lo baciai e mi persi definitivamente lasciandomi andare a sospiri e gemiti |
E'hiss annuì ed insieme a Gaynor raggiunsero il punto da cui proveniva la luce.
Era una grata dal soffitto roccioso. Eìhiss si arrampicò, aggrappandosi alle sbarre. Poi con un coltello cominciò a togliere il terreno, fino a smuoverle. Le tolse e fece cenno a Gaynor di attendere. Entrò nel tombino, ritrovandosi in una celletta. E lì trovò due donne imprigionate. Erano Altea e Nyoko. |
“Devi fidarti di me...” disse Armor a Vivian “... dopotutto io ti amo...” porgendole la mano.
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"Ucciderci?" rimasi sgomenta, la ragazza era impaurita.."Non dobbiamo reagire o rischiamo..questi uomini sono pericolosi..vedrete ci salveranno".. perché mai volevano uccidermi..una lacrima scese..speravo Guisgard non fosse in pericolo..meglio me che lui..e lui questo non lo sapeva..Non lo avrei più visto.
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