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"Sì, beh, intendevo che dobbiamo tornare indietro..." commentai.
Intanto, lui iniziò a scattare e lo feci anch'io, prendendo la mia macchina fotografica. Non potevo assolutamente perdere questa occasione, per niente al mondo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen ed Elv scattarono diverse foto a quell'incredibile e misteriosa struttura.
"Incredibile davvero..." disse lui mentre scattava "... il mondo resterà incredulo davanti alle mie foto..." continuando a scattare. Ma mentre scattavano le foto, i 2 giovani videro un riflesso in cima alla struttura, come se qualcosa di metallico brillasse sotto il Sole. |
Continuammo a scattare quanto più possibile per immortalare al massimo quella meraviglia.
Poi, ad un certo punto, sotto il Sole, vidi brillar qualcosa, come un oggetto metallico. "Guarda, lassù, c'è qualcosa che brilla. Prima non c'era" indicando il punto ad Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv subitò puntò il tele obiettivo verso il punto indicanto da Gwen sulle mura.
"Vedo..." disse lui "... vedo qualcosa muoversi... ma... è una persona! Si muove sulle mura! si, è proprio una persona! La vedo chiaramente!" |
Elv puntò molto furbescamente il teleobiettivo sulla sommità dell'edificio, per vedere meglio ed in effetti vide qualcosa.
O meglio, qualcuno. "Ma... Ma come può essere? Come può esserci qualcuno ad abitare questo luogo assurdo? Possibile che quegli indigeni non siano l'unica popolazione sull'isola?" chiesi quasi retoricamente, sconvolta e senza parole. |
"E'... è spartito..." disse Elv "... non lo vedo più... chiunque fosse ora è andato via... ma sono sicuro che ci stava guardando!" A Gwen. "Credo che si trovasse lì... beh... perchè proveniva dall'altra parte... quindi vive oltre queste mura... ma chi sarà? Come ci è finito lì?"
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Elv aveva ragione, chiunque fosse era sparito.
"Non ne ho idea. Più che altro, a meno che non riescano a vivere solo lì, senza mai valicare quelle mura, come fanno a superarle? E' umanamente impossibile... O almeno, io non riesco a concepire un modo abbastanza efficace... Ma ciò che ora mi spaventa, è la reazione che quella gente potrebbe avere, sapendo che ci siamo noi qui..." |
Li feci allontanare poi corsi verso il sentiero senza farmi vedere e mi inoltrai all'interno del sentiero ero troppo curioso di sapere cosa ci fosse mi guardai intorno
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"E' tutto così assurdo..." disse pensieroso Elv guardando la sommità di quelle gigantesche mura "... chi può vivereoltre queste costruzioni? Isolato dal mondo? Posso solo immaginare una non vita..." rivolto a Gwen.
Intanto, dall'altra parte dell'isola, con astuzia Cavaliere25 era riuscito a staccarsi dal gruppo di Maday ed ora da solo poteva imboccare il sentiero, scoprendo dove portava. Era stretto, angusto, zigzagante fra cespugli di bacche grosse come arance, con alberi tutt'intorno che proittvano ovunque i loro lunghi rami, formando una fitta serra che rendeva difficile anche per il Sole oltrepassarla. Il ragazzo camminò per un bel pò, con difficoltà, penetrando in quella vegetazione enorme. Alla fine riuscì ad arrivare ai piedi di un basso spuntone roccioso, dalla cui cima, se ci si fosse arrampicato, avrebbe potuto vedere cosa c'era sotto. |
"Beh, non puoi giudicare... Insomma, io non credevo nemmeno ci fossero quegli indigeni, eppure..." commentai.
"Ma mi chiedo effettivamente come vivano là dentro, sempre..." guardando ancora quella struttura. "Dovremmo avvicinarci?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Anche avvicinandoci" dise Elv a Gwen "non credo sia poi possibile entrare. Questa porta peserà decine di tonnellate e mi chiedo come abbiano fatto a costruirla secoli fa..."
I 2 giovani erano lì da un bel pò edormai il pomeriggio volgeva verso il tramonto. "Dobbiamo cercare di tornare al villaggio..." lui a lei "... presto sarà buio e non mi va l'idea di passare la notte qui..." pensieroso "... anche se non vedo come orientarci da qui..." |
"Bah... Credevo che la cosa più assurda fossero le Piramidi, e invece..." sarcasticamente.
"Lo so... Inizia a tramontare il Sole... Ma non credo riusciremmo a tornare prima che faccia totalmente sera... Credo ci convenga restare qui..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Già... disse Elv guardando il cielo che cominciava ad assumere i rosato colori dei tramonti tropicali "... ma mi sentirò più sicuro vicino alla spiaggia... vieni, Gwen... andiamo verso il mare." Per poi allontanarsi con la ragazza verso la riva.
L'idea di restare presso quelle mure lo turbava non poco. Raggiunsero allora la riva, trovando posto sotto un'alta palma. La brezza marina era dolcemente fresca e sembrava rassicurare i 2 giovani. Elv raccolse alcuni frutti dalla polpa molto dolce e dalla cui buccia di poteva ottenere, premendola, una srta di liquido molto simile ad un latte cremoso, così che poterono mangiare e bere. |
Annuii ad Elv e ci avviammo verso la spiaggia.
Sistemammo le nostre cose sotto una palma e lì Elv trovò per noi da bere e da mangiare. "Vedi? Te l'ho detto, hai un'attitudine, per questa vita..." dissi divertita, per poi ridere di gusto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, in effetti si." Disse Elv ridendo mentre pogeva la frutta a Gwen. "Ma il mio spirito di avventura è sempre stato forte, devo dire." Facendole l'occhiolino. "Certo che qui i tramonti sono mozzafiato..." guardando il tramonto sul mare "... non riesco ad immaginare nulla di più bello..." con i colori cangianti nel cielo tropicale che nell'imbrunire acquistavano riflessi magici "... val la pena fare una foto..." prendendo la macchina fotografica e cominciando a scattare foto a quello spettacolo mozzafiato.
https://images.fineartamerica.com/im...il-swiatek.jpg |
Ridacchiai ancora, finendo di mangiare la polpa succosa del frutto.
Il cielo era meraviglioso. Rosa, arancione, rosso, viola, c'erano mille e più colori ed era davvero mozzafiato. Sorrisi mentre prendeva la macchina fotografica. Dopo un po', avvicinai le mani all'apparecchio. "Okay, credo che queste possano bastare, grande artista..." dissi ridacchiando e togliendogli di mano la macchina fotografica. Poi, ispirata dal paesaggio incantevole che ci si prospettava davanti, catturai le sue labbra in un bacio, profondo, magico e caldo come quel tramonto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La potenza e l'ardore di quel bacio mi travolsero come non mai.
Lo stringevo a me, mentre il mio cuore batteva in modo incontrollato, folle e abbandonato. Quelle labbra mi appartenevano, ed erano capaci di farmi perdere completamente il controllo. Lo stringevo a me, lo baciavo con tutto l'ardore che avevo in corpo. Poi lo vidi. Avevo aperto gli occhi per un momento, ma mi bastarono per accorgermi di quell'uomo che ci fissava. Era un indigeno, era vicino, troppo vicino. Istintivamente estrassi il pugnale, nascosta dal corpo del capitano. Poi mi avvicinai al suo orecchio. "Ci stanno osservando!" gli sussurrai, mentre tenevo stretto il mio pugnale, pronta a reagire nel caso avesse intenzioni ostili. |
"Ehi, aspetta, non ho finito con le foto..." disse Elv, ma un attimo si ritrovò a baciare Gwen.
Un bacio su quello sfondo mozzafiato, con l'odore di salsedine portata dalla profumata brezza ed il melodico mormorio delle onde ad avvolgerli. Un bacio che si fece subito caldo ed appagante, con i 2 ragazzi che si ritrovarono stesi sulla sabbia ancora calda. Si baciavano, assaporando a vicenda l'uno le labbra dell'altra. "Forse quella frutta era afrodisiaca..." lui piano sulla bocca di lei "... o forse sono i tuoi capelli rossi ed i tuoi occhi verdi a farmi questo effetto..." baciandola. |
Non gli diedi altro tempo di replicare, perchè lo incatenai in quel bacio senza che potesse dire o fare alcunché.
Era meraviglioso, la brezza calda come la sabbia soffiava verso di noi l'odore di salsedine, che rendeva quel bacio sia dolce che salato. Ridacchiai sulle sue labbra. "Chissà, sarà il tramonto..." divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Anche il capitano si voltò e vide l'indigeno che li spiava.
Istintivamente mise il suo corpo davanti a Destresya, come protezione. "Tu..." disse il capitano estraendo la pistola e puntandola verso il selvaggio "... chi sei? Cosa cerchi?" "Io essere qui per donna bianca con capelli d'oro." Il selvaggio indicando la bella dottoressa. |
Erecit si voltò e affrontò l'indigeno.
Restai a guardarlo per un lungo istante, come se volessi essere sicura di aver capito bene. Oh certo, ci mancava solo questo. Dapprima estrassi anche il secondo pugnale, fissando l'indigeno con aria di sfida. Stavo già per rispondere che avrei venduto cara la pelle, quando mi venne in mente che poteva essere semplicemente un messaggero mi fermai. Ma ad ogni modo non abbassai la guardia. "Chi ti manda?" chiesi solo, fissandolo ma senza allontanarmi dal mio bel capitano. |
"Ah, ecco..." disse Elv ridacchiando sulla bocca di Gwen "... ed io che credevo fossi tu... quindi... stando con te o portando un'altra modella sarebbe uguale, no?" Con tono provocatorio ed impertinente.
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"Mandare me professore che avere chiamato dottoressa bionda su isola." Disse il selvaggio a Destresya.
"Allora è stato mandato da chi ti ha fatto venire su quest'isola." Il bel capitano a lei. |
Tentò di provocarmi, ma non volevo dargli la soddisfazione di arrabbiarmi, o di fare la gelosa.
"Ovviamente no... Dove la trovi un'altra che abbia i colori di questo tramonto nei capelli?" chiesi retoricamente, con divertita malizia nel tono e nel sorriso, curiosa della sua risposta, mentre guardavo i suoi bellissimi occhi neri, così lucidi e luminosi con quella luce magica e gli accarezzavo il viso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui la guardò in quegli occhi verdi sorridendo, per poi poi baciarla ancora sotto gli ultimi riflessi del giorno che svaniva.
Il mare assumeva colori indefiniti in un imbrunire caldo ed avvolgente. L'umidità si alzava leggera come un velo sulla sabbia e le prime stelle cominciarono a brillere nel crepuscolo che svaniva. "Spogliati..." disse Elv baciando ancora Gwen. |
Quell'isola ci faceva decisamente uno strano effetto, questo era certo.
Il cielo andava sempre più verso l'imbrunire e le prime stelle apparivano in quel cielo cobalto, luminose e splendenti come mai le avevo viste prima. Poi, quella parola, sussurrata come un ordine nel mezzo di quel bacio, troppo intenso per interromperlo. Allora, senza pensarci mezzo secondo, iniziai a spogliarmi, sentendo l'aria calda sulla pelle, cominciando poi a spogliare anche lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi arrampicai stando attento a dove mettevo i piedi e cercavo appigli solidi da aggrapparmi chissà cosa avrei visto appena riuscito ad arrivare in cima ero tanto curioso quanto stupido a rischiare la mia vita ma ne valeva la pena
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Annuii ad Erecit, senza smettere di guardare l'indigeno.
"Facci strada allora, il capitano è responsabile della mia sicurezza, perciò verrà con me!" dissi, decisa, scambiando un'occhiata complice con Erecit accanto a me. Non volevo lasciarlo. Certo sapevo badare a me stessa, ma mi sentivo più sicura avendolo accanto a me. |
Come se avesse avuto un ordine Gwen cominciò a spogliarsi sotto gli ultimi colori di quel crepuscolo tropicale.
La calda brezza marina soffiava leggera contro la pelle nuda della ragazza, accarezzandole i rossi capelli e dando ai suoi occhi verdi dei riflessi mutevoli, incostanti. Gli occhi neri di Elv, forse limpidi come non mai, accarezzavano con infiniti sguardi, tutti diversi, il corpo nudo di lei, guardandola tutta e poi tornando ogni volta a cercare gli occhi della giovane. La guardò ovunque, come se avesse voluto imprimere nella sua mente ogni nudità di Gwen. Poi la ragazza cominciò a spogliare anche lui. Quando restarono entrambi nudi, lui la baciò di nuovo, con i loro corpi nudi stretti l'uno all'altro. Si baciavano con dolce passione, sotto il tepore salato di quella brezza che soffiava dalle onde del mare. Si baciavano stringendosi a vicenda, con lei che poteva sentire i muscoli di Elv premere sulle sue parti più intime e sensibili. Dopo quel lungo bacio i 2 giovani si presero per mano e raggiunsero le onde delle riva, immergendosi fino al petto nel mare, tornando a baciarsi, mentre le onde spumose bagnavano i loro corpi. |
Avevo sentito i suoi occhi su di me, così come ora sentivo le sue mani ed il suo corpo a contatto col mio, stretto, che quasi diventava parte di me.
Sentii a lungo la sua bocca assaporare la mia, così come sentivo la brezza ancora calda del tramonto. Poco dopo, eravamo immersi nell'acqua altrettanto calda e tiepida, ancora ad assaporarci vicendevolmente, il mare che ci cullava col movimento ritmico delle onde e col profumo di salsedine. "Continuando così, non andremo più via da qui..." sussurrai pianissimo sulle sue labbra, divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Cavaliere25 riuscì a salire su quella roccia e una volta sulla sommità potè guardare in basso, dall'altra parte.
E ciò che vide lo stupì. Pochi altri, infatti, nati in questo secolo avevano potuto vedere ciò che ora il ragazzo guardava. Sotto di lui si estendeva un megalitico recinto fatto di centinaia di blocchi eretti, dal peso di svariate tonnellate che si ergevano per chilometri e chilometri, tagliando in 2 l'intera isola. Nessun'altra costruzione sulla Terra, dalle piramidi egizie a quelle precolombiane e fino alla muraglia cinese, poteva paragonarsi a quella. Ma quale popolo dell'antichità avrebbe potuto costruire una cosa simile? E soprattutto cosa c'era dall'altra parte delle mura? https://i.pinimg.com/originals/d0/f8...6322c4e20.webp |
A quelle parole di Gwen si sentì solo un gemito, camuffato da sorriso, da parte di Elv.
Poi la baciò di nuovo e senza dire nulla cominciarono a fare l'Amore fra le onde. Avete mai fatto l'Amore in acqua? abbandonati al suo cullare, al contatto fresco della vostra pelle con l'acqua? Mentre tutto intoro avoi gira, sii muove, vi avvolge, dandovi quasi i capogiri? Come se ad ogni movimento si possa perdere l'equilibrio, si possa scivolare e farsi portare via da tutto ciò che ci circonda. Non c'è nulla di sicuro a cui aggrapparsi se non il corpo del proprio amante. Eppure, in quell'abbandono totale, in quell'estasi infinita nulla ha più importanza. Fare l'Amore in acqua è unico, speciale. Ed ora anche Gwen ed Elv lo sapevano. |
Sentii un gemito in un sorriso da parte sua, prima che continuassimo, o meglio riprendessimo da dove avevamo concluso alla cascata.
Ci abbandonammo totalmente al mare, il dondolio delle onde ci faceva volteggiare, mentre io ero saldamente aggrappata a lui, sentendo il suo corpo a sostenermi saldamente. Continuammo e continuammo, ancora, fino a diventare un tutt'uno con quell'acqua tiepida e morbida in cui eravamo immersi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Di questo aveva bisogno Gwen.
Solo di questo. Ed Elv lo sapeva. Fecero l'Amore a lungo, godendo tante volte l'una dell'altro, per poi ricominciare fino a quando si addormentarono nudi ed appagati sulla sabbia bagnata, a poch metri dalle onde che giungevano a lambire la spiaggia in quella notte tropicale. |
Forse, era proprio per questo che avevo paura di tornare a casa.
Avevo paura che, una volta andati via da qui, sarebbe finito tutto, l'incanto che svaniva all'improvviso, riportandomi alla dura realtà ed una parte di me desiderava ardentemente restare qui. Per permettere a tutto questo di continuare per sempre, senza mai smettere, come adesso, sulla sabbia bagnata, con l'idillio fra noi due che non cessava mai. Mi sembrava di non averne mai abbastanza, mentre morivo e rinascevo infinite volte coi suoi baci e le sue mani che mi stringevano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Fu dolce, bellissimo addormentarsi dopo.
Dopo aver sfogato e liberato la passione, soddisfatto i sensi, raggiunere insieme il piacere più folle. Così i 2 giovani caddero addormentati nudi e sulla sabbia bagnata. Ma ad un tratto una sensazione spinse Gwen ad aprire gli occhi. Vide un gruppo di figure intorno a loro, che li circondavano. Il pallore lunare illminava appena i loro volti e Gwen potè guardarli. https://monsterminions.files.wordpre...ong-native.jpg |
Ci addormentammo in modo così naturale e dolce, che quasi non ci rendemmo conto.
Fu bellissimo, addormentarmi su di lui, sapendo che lo avrei rivisto accanto a me al mio risveglio. A questo proposito, fu una strana sensazione quella che mi spinse a svegliarmi. Notai qualcosa di strano, come qualcuno che ci stesse osservando. Cacciai un urlo vedendo delle figure attorno a noi, i loro volti e subito cercai di svegliare Elv, terrorizzata e spaventata per quella visita indesiderata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'indigeno guardò il capitano, poi Destrsya.
Annuì e fece loro cenno di seguirlo. "Pittoreschi i tuoi committenti..." disse sottovoce Eretic a Destresya. Seguirono l'indigeno attraverso un sentiero che penetrava nello foresta, passando vicino alle pareti rocciose che parevano raffigurare un volto. Attraverso un passaggio semicelato da cespugli e fogliame di incredibili dimensioni il selvaggio e i 2 bianchi oltrepassarono la parete, trovandosi dall'altra parte, in piena foresta. |
Gwen urlò svegliando Elv di colpo.
I 2 giovani si ritrovarono circondati da quelle inquietanti figure. Erano selvaggi con misteriosi tatuaggi e segni sulla pelle, membra in parte deformate attraverso dischi di osso e chiodi di legno. Armati e dagli sguardi poco rassicuranti erano tutti intorno ai 2 ragazzi. Senza dire nulla li bloccarono e li portarono via. Elv provò a reagire ma fu tramortito sotto gli occhi di Gwen. |
Erano strani individui, terrificanti nei loro corpi deformati e nei loro sguardi.
Mi strinsi ad Elv, ma poco dopo lo tramortirono sotto i miei occhi, io che urlavo mentre mi portavano via e adesso la vedevo davvero brutta, molto molto brutta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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