Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 22-11-2019 00.09.18

Sentii dei passi, poi percepii la sua presenza.
Accennai un risolino sarcastico, scuotendo la testa.
"Sai, penso che non me ne importi poi molto di morire. Ho fatto un lavoro che amavo, ho potuto permettermi grazie ad esso tutti i lussi che volevo e non ho rimpianti. Non è un modo così misero e sciocco di morire. Ma non mi aspetto che tu lo capisca, figurarsi..." risposi, con tono sornione.

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Guisgard 22-11-2019 00.20.03

"Allora inutile affannarsi tanto..." disse quella figura spettrale a Gwen "... non è vero? Anzi, restrartene in disparte a guardare le gente che tanto odi saltare in aria non è devessere un brutto spettacolo, giusto? Tanto sei appagata... morirai giovane, tradita da chi credevi condividesse con te chissà quale alto ideale, domani già dimenticata da tutti, ma che importa? Hai rubato, ucciso e persino fatto sesso per le tue missioni... una vita piena ed invidiabile... degna di una prostituta di alto borgo, ma con l'illusione di aver servito alti valori, dico bene? Allora sarà un bello spettacolo restare a guardare questo museo con i suoi preti e le sue opere d'arte saltare in aria..." con un vago tono di scherno e cupo sarcasmo.
Fece un altro passo e una delle luci di emergenza illuminò il suo volto mascherato.
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Lady Gwen 22-11-2019 00.24.37

"Tradita da chi condivideva con me alti ideali?" ripetei e scoppiai a ridere "Non direi proprio. Sono stata assunta e pagata per questa missione e l'ideale era solo un contorno presente ma non necessariamente indispensabile, un po' come l'insalata" con voce ancora divertita.
"E non sei certo tu a dovermi dire come devo vivere o morire, ma soprattutto non sarai tu a demolirmi col tuo sarcasmo squallido da quatto soldi" aggiunsi.
Poi, le luci si riaccesero e vidi la sua maschera.

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Guisgard 22-11-2019 00.27.36

Lui sorrise, guardando la ragazza da quella sua impenetrabile maschera.
"Morire forse ti farà bene allora, Gwen..." disse lui voltandosi come a voler andare via "... così almeno, da morta, scoprirai la Verità che hai sempre cercato di combattere... se invece ti interessa ancora vivere allora seguimi..." e si avviò verso il buio della sala, come uno spettro pronto a sparire prima dell'albeggiare.

Lady Gwen 22-11-2019 00.32.11

Ah beh, ecco il filosofo, che profondità interiore.
Sospirai guardando in su e lo seguii ancora prima di riabbassare lo sguardo.
Detestavo questi giochetti, lì detestavo davvero tanto, ma speravo di venire a capo di questa faccenda, entro la serata, possibilmente.

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Guisgard 22-11-2019 00.39.19

Alla fine, come si dice, in disgrazia addio orgoglio.
Gwen allora dovette seguire quella misteriosa figura e con essa si perse nel chiaroscuro di quel corridoio.
Poi solo il buio, il silenzio ed infine il nulla.
Gwen quando riaprì gli occhi si ritrovò stesa su un letto alto e soffice, in una camera semibuia dall'arredo bizzarro.

Lady Gwen 22-11-2019 00.44.47

Non mi importava nulla di apparire incoerente, l'opportunismo era l'unico grande ideale da perseguire, soprattutto nel mio mestiere.
Il proprio bene, la propria convenienza e non quelli degli altri, perchè così era giusto.
O per lo meno, era giusto per me e tanto bastava.
Seguii ancora quelle tenebre, finché fu il nulla.
Mi svegliai su un letto soffice, in una camera dal gusto parecchio strano e mi chiesi dov'ero.
Provai ad alzarmi e il dolore alla schiena era ancora forte, mi fece gemere mentre mi rimettevo in piedi, ma cercai di ignorarlo e mi avviai all'ingresso della camera.

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Guisgard 22-11-2019 00.49.31

Gwen uscì dalla camera, era aperta e quindi noessuno l'aveva imprigionata.
Si ritrovò in un breve corridoio, dopo il quale c'era una porta chiusa e dietro di essa giungevano le note di un piano che suonava.

Lady Gwen 22-11-2019 00.52.14

Bene, la porta era aperta ed era già un buona cosa.
Uscii ritrovandomi in un corridoio.
Sentii le note di un pianoforte provenire da una stanza, così mi avvicinai ed entrai con cautela, quasi per non rovinare quella musica.
Mi chiedevo cosa era successo al museo, probabilmente era saltato in aria come previsto, ma non mi importava più di tanto, al momento.

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Guisgard 22-11-2019 01.01.31

Gwen aprì la porta e vide una sala ampia, arredata con uno stile difficilmente riconoscibile, con mobili ed oggetti vari di diversa fattura, gusto e caratteristiche, come se provenissero da epoche differenti.
Un grande piano a coda occupava il centro di quell'ambiente ed a suonarlo, mostrando le spalle alla ragazza, c'era un uomo vestito come se fosse appena uscito da un romanzo ottocentesco.
"Benvenuta a casa mia, Gwen..." disse lui senza smettere di suonare.


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