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Un colpo alla nuca e Gwen non potè più urlare.
Perse i sensi e tutto si fece buio e silenzioso. Dopo un pò sentì i capogiri e diverse voci dai suoni grotteschi ed indecifrabili intorno a lei. Pian piano i suoi occhi cominciarono a vedere meno appannato ed allora iniziò a riconoscere immagini e forme. Era legata ad un palo e su un altro accanto vide Elv nella sua medesima situazione, ma ancora svenuto. Intorno a loro decine e decine di quei selvaggi dai corpi tatuati e le membra deformate. Una vecchia, una sorta di sciamana recitava qualcosa molto simile a formule magiche intorno ad un grosso fuoco che ardeva nella notte. Tutti cantavano e danzavano. Lentamente anche Elv riprese conoscenza. |
Anch'io persi i sensi e mi risvegliai dopo, ancora confusa e sentivo qualcosa di strano.
Scoprii di essere legata ad un palo, non potevo assolutamente muovermi ed Elv era accanto a me, nella stessa situazione. Non avevo la minima idea di cosa quei maledetti stessero facendo o dicendo davanti a noi, ma nulla di buono di certo. Poco a poco Elv si svegliò ed io ero sempre più terrorizzata. Non vedevo alcuna via d'uscita per noi e probabilmente nessuno sarebbe stato in grado di trovarci, quaggiù. "Elv..." mormorai quasi piangendo, a mezza voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv cercava diliberarsi, mentre Gwen piangeva ma era tutto inutile.
La danza di quei selvaggi si fece più sfrenata, il fuoco crebbe e così la sua luce che illuminava in modo inquietante i volti di quegli indigeni con i loro tatuaggi. Segni che parevano animarsi e danzare come le fiamme di quel fuoco, con la vecchia sciamana che urlò altre formule dal suono arcaico ed indecifrabile per uomini e donne del XXI secolo. Poi la vecchia ingoiò delle erbe, probabilmente allucinogene e cominciò a tremare, a schiumare e ad entrare in una specie di trance. |
Quei maledetti continuavano e continuavano, con le loro diavolerie.
Elv cercava di liberarsi, ma senza riuscirci e ad un tratto, io guardai sbigottita una vecchia ingerire delle erbe, iniziando poi a schiumare, in un modo assurdo e rivoltante. A quel punto, anch'io cercai di liberarmi, dovevamo uscire da qui, non potevamo morire qui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La vecchia, con la schiuma che le usciva dalla bocca e colava vischiosa sul suo petto, cominciò a recitare inquietanti parole intrise di una magia remota, vecchia come il mondo.
Infine vomitò davanti a Gwen e ad Elv, in modo disgustoso. Allora 2 indigeni si avvicinarono ad Elv e con i loro coltelli tagliarono le corde che lo tenevano legato. Con forza lo portarono verso il fuoco e lo tennero bloccato, mentre la vecchia con un affilato coltello si avvicinò. Gwen comprese che stavano per sacrificare Elv. |
Distolsi lo sguardo dalla donna, vista la scena praticamente ributtante.
Poi, iniziai a sentire un brivido si allarme quando slegarono Elv. Lo portarono vicino alla donna, la quale uscì un coltello e lì capii che era arrivato il momento che temevo. Stavano per sacrificare Elv. "No!" urlai, ripetendolo più e più volte.l con disperazione. Non potevo permetterlo. Continuai a provare e provare e provare a liberarmi, perchè non lo avrei lasciato a loro, mai e poi mai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
C'è una strada sotto di me dissi guardando interessante devo scendere e seguire questa strada cercai un modo per scendere su quella strada ci sarà un modo per arrivarci continuai a dire e scrutai in giro
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Cavaliere25 dopo un'attenta osservazione si rese conto che sotto di lui, a circa una decina di metri, alcuni rami di un albero che spuntava dal declivio alla base delle rocce permettevano di poter raggiungere la misteriosa strada.
La strada che attraversava le imponenti mura. |
Gwen gridava e provava a ribellarsi a quella drammatica situazione.
Ma era tutto inutile. Elv era tenuto stretto da quegli indigeni, mentre la vecchia sciamana con il suo pugnale tagliò la camicia del giovane, scoprendo così il suo petto. Leccò con la sua lingua schiumosa di saliva la lama di ossidiana del pugnale, recitò alcune incomprensibili formule di una magia remota e poi appoggiò l'arma sulla pelle di Elv. "No, maledetti..." disse il ragazzo disperato "... no! No!" Urlò con rabbia. Un attimo dopo un colpo di fucile colpì in pieno la vecchia megera facendola volare via. Gli indigeni allora con le loro lance si lanciarono su Goz e sui suoi uomini ma questi fecero esplodere altri colpi ed in pochi istanti li uccisero quasi tutti. Altri riuscirono a salvarsi scappando nella foresta. "Sembra siamo arrivati appena in tempo!" Esclamò Goz. https://upload.wikimedia.org/wikiped...%28film%29.JPG |
Sembrava che non ci fosse altro modo, io ed Elv provavamo a ribellarci, ma era tutto inutile.
La donna tagliò la camicia di Elv, preparandosi a colpirlo, mentre io ero ero terrorizzata e avrei voluto farla pagare molto cara a questi bastardi che ci stavano togliendo qualsiasi cosa. La donna stava per affondare quel pugnale malevolo, quando tutti sobbalzammo a dei colpi di fucile. Goz e gli altri arrivarono, piombando in questo posto assurdo e sì, erano proprio arrivati al momento giusto. Non sarei stata grata abbastanza per averci salvati, ammazzando quei folli prima che loro ammazzassero noi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gli indigeni scampati ai colpi di Goz e dei suoi uomini svanirono nella folta foresta.
Lion e Stian subito liberarono Gen dalle pesanti corde che la tenevano legata al palo, mentre Jan fece sorseggiare un pò di liquore dalla sua borraccia ad Elv, visibilmente scosso. "Quest'isola si sta rivelando un posto infernale..." disse Goz accendendosi una sigaretta "... altro che set fotografico da sogno..." sarcastico. "Grazie, capitano..." mormorò Elv, per poi avvicinarsi a Gwen "... stai bene?" Preoccupato. |
Ci liberarono da quella gentaglia, dando del liquore ad Elv che appariva parecchio scosso, ma era assolutamente comprensibile.
Subito appena si avvicinò gli gettai le braccia al collo annuendo alla sua domanda, stringendolo forte mentre il pianto ancora stava diminuendo. Avevo avuto non paura, ma terrore assoluto e profondo di perderlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ora però diamoci una mossa." Disse Goz. "Quei maledetti selvaggi torneranno presto, perciò cerchiamo di andarcene via."
"Ma come avete fatto ad attraversare le mura giganti ed arriva da questa parte dell'isola?" Chiese Elv a tutti loro, mentre Gwen era ancora stretta a lui. "Siamo finiti in una sorta di caverna mentre un giaguaro ci stava inseguendo." Spiegò Stian. "La grotta però portava nel sottosolo e poi risaliva in superficie, da questa parte dell'isola." "Ma quegli indigeni non avrebbero mai potuto costruire queste ciclopiche mura!" Lion. "Chi può averle allora edificate?" "Ve l'ho già detto!" Esclamò Goz. "Sono stati gli alieni millenni fa!" |
La domanda di Elv era legittima, così come la successiva risposta.
L'importante era, comunque, che fossero arrivati. Contrariamente, nessuno di noi due sarebbe stato qui ora. "Chiunque sia stato a costruirlo, ci conviene abbandonarlo e in fretta" dissi, con terrorizzata urgenza nella voce, sempre stretta ad Elv. Onestamente, non mi importava nulla degli indigeni e gli alieni e dovevamo sparire prima di subito. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, Gwen ha ragione." Disse Elv al gruppo. "Dobbiamo andarcene via da qui e tornare al villaggio o alla nostra nave."
"Si, andiamo." Annuì Goz. "E dove?" Stian. "Come ci muoviamo? Dove andiamo? Prima le nostre bussole erano fuoriuso." "Fuoriuso?" Ripetè Elv. "Si, hanno smesso di funzionare ad un certo punto." Rispose Lion. "Ovvio, ci sarà qualche campo magnetico o qualche radiazione spaziale per via degli alieni." Annuì Goz. "Quindi ci fideremo dell'istinto. Ora andiamo, stare fermi a chiacchierare è il modo migliore per farci trovare da quei dannati selvaggi. Muoversi!" Ordinò. Ed il gruppo cominciò a camminare. |
Mi inquietai sentendo che le bussole non funzionavano, ma qualsiasi posto sarebbe stato meglio di questo e tanto valeva iniziare a camminare.
Così, ci mettemmo in marcia, cercando di mettere più strada possibile fra noi e quei maledetti, io ancora saldamente vicina ad Elv, senza la minima intenzione di allontanarmi da lui. Troppa era stata la paura di perderlo e questa cosa mi avrebbe perseguitata per un bel po'. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il gruppo comminò per un bel tratto nella foresta, tra radici giganti che spuntavano dal terreno, alberi titatinici che nel chiaroscuro apparivano come ciclopi e piante dalle foglie tanto folte da sembrare muri eretti fra la vegetazione.
La Luna brillava tra le nuvole di quella notte fatta di paura e superstizione, mentre il verso di animali sconosciuti echeggiava nel buio circostante. Il gruppo proseguiva, quasi seguendo il profilo maestoso e sconfinato delle megalitiche mura che nelle tenebre notturne sembravano il confine tra il mondo dei vivi da quello dei morti. Dopo un paio d'ore arrivarono presso un piccolo stagno e qui Goz diede al gruppo il permesso di riposare un pò. "Non ne potevo più di camminare fra rampicanti e radici ad ogni passo..." disse Elv a Gwen. |
Il cammino era tortuoso, intervallato di continuo da grosse radici, strane piante che ostacolavano il passaggio e la Luna era alta nel cielo.
Al pensiero che ventiquattr'ore fa eravamo libero e felici su quella spiaggia, avevo una rabbia indescrivibile. Era stata una parentesi da incubo, letteralmente da incubo e davvero non auguravo a nessuno un'esperienza simile. Dopo un po', Goz ci fece fermare, nei pressi di uno stagno. "Stai bene?" Mormorai in una domanda ad Elv, con tono ancora apprensivo e preoccupato. Non mi sarei scrollata questa paura di dosso per tanto tempo, ma dovevo impormi di stare più tranquilla. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si si, ora va meglio, tranquilla..." disse Elv a Gwen, stringendole la mano e sorridendole "... e starò meravigliosamente appena salperemo da quest'isola." Facendole l'occhiolino, ma con poca convinzione.
Dopo circa un quarto d'ora Goz diede ordine di riprendere il cammino. Passata una mezz'ora, quando il gruppo cominciava a sentirsi un pò più al sicuro, ad un tratto nel buio di quella notte tropicale echeggiò un suono sordo e profondo. "Cosa diavolo è questo?" Stian guardandosi intorno. "Sembra il suono di una specie di tamburo..." Lion con gli occhi che giungevano in ogni angolo che li circondava. "Sono quei dannati selvaggi!" Preoccupato Jan. "Si, devono essere per forza loro! Ci staranno inseguendo, quei bastardi!" "Avanti, proseguiamo!" Goz al gruppo. "Abbiamo un bel pò di vantaggio, sfruttiamolo!" E proseguirono. |
Sorrisi debolmente ed annuii, anche se nemmeno lui mi sembrava particolarmente convinto della cosa.
Dovevamo comunque essere positivi. Dopo circa un quarto d'ora riprendemmo il cammino e dopo un paio d'ore sentimmo che eravamo lontano abbastanza per poter prendere un po' di fiato. Ma all'improvviso, sentimmo un vago tumulto di tamburi, come quelli che io ed Elv avevamo sentito prima che io fossi morsa dal serpente. A quel punto, di nuovo, ricominciò la corsa forsennata per allontanarci un'altra volta. Iniziavo ad averne abbastanza, ma dovevamo tenere duro che ormai mancava poco prima di riuscire ad andar via da qui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Camminarono per altre 2 ore, con ormai l'alba che cominciava ad essere prossima.
La paura di avere gli indigeni alle calcagna aveva dato nuove forze al gruppo e così riuscì a percorrere un altro bel tratto di foresta. Il suono del tamburo era scomparso ed ora solo i versi di animali perlopiù sconosciuti si sentivano nel buio circostante. Le mura megalitiche, con la loro sagoma gigantesca e continua, erano sempre là, immobili nella penombra, quasi come se racchiudessero il mondo intero. Ad un tratto il gruppo si ritrovò davanti a quelle costruzioni, proprio sotto uno dei titanici bastioni che si ergevano per sorreggerle. "Accidenti..." disse Goz "... ora il cammino è bloccato!" Con rabbia. "Siamo in trappola!" Stian. "Cosa facciamo ora?" Chiese Elv, con Gwen sempre accanto a lui. "Oltre non possiamo continuare" fece Jan "e tornando indietro potremmo incontrare quei maledetti indigeni!" |
Percorremmo davvero un gran bel tratto di strada, galvanizzati dal desiderio di seminare gli indigeni.
Tuttavia, alla fine del tragitto, ci trovammo sotto i bastioni di quella assurda costruzione. "Non c'è qualche strano cunicolo da qualche parte, che possiamo usare?" dissi guardandomi intorno. |
"E' buio, non si vede nulla..." disse Elv a Gwen "... dobbiamo attendere si faccia giorno per capire dove siamo..."
"Potrebbe essere tardi!" Jan. "Al diavolo!" Esclamò Goz. "Abbiamo i fucili ed al minimo allarme li svuoteremo tutti contro quei dannati selvaggi!" |
Avrei voluto allontanare ogni possibilità di passare qui la notte, ma Elv aveva ragione, era buio e non avremmo concluso proprio nulla cercando di scappare a quest'ora.
"Beh, allora sarà meglio sistemarci, magari di modo da essere meno visibili possibile agli occhi degli indigeni..." sospirai. |
Goz annuì a Gwen e cercò un luogo adatto per aspettare l'alba.
Trovarono una sorta di crepa del terreno circondata da fitto fogliame e racchiusa dalle mura che si ergevano dietro. Il gruppo si sistemò così in quello spazio, con i fucili ben puntati versola foresta. Trascorsero lunghi istanti, poi ad un tratto un calpestio si udì nella vegetazione. "Avete sentito?" A bassa voce Stian agli altri. "Tenetevi pronti..." mormorò Goz. Di nuovo si udì quel fruscio. Allora nel buio si accesero due puntini luminosi. |
Ci sistemammo per la notte in una crepa nel terreno ben nascosta dal fogliame ed io mi accucciai contro Elv, mentre che Goz e gli altri sistemavano i fucili per ogni emergenza.
Passò un po' di tempo. Poi, ad un certo punto, sentimmo un calpestio e dopo di esso vidi due puntini luminosi. "Guardate, sono delle strane luci... Cosa sarà?" osservando quei puntini. |
Lesti, a quelle parole di Gwen, Goz ed i suoi puntarono i fucili nel buio, verso quelle due strane luci.
Un attimo dopo qualcosa emerse dalle tenebre emettendo un basso ringhio. "E' un dannato giaguaro!" Urlò Goz. "Fuoco, fuoco!" Cominciò un concerto di fuoco e di polvere contro il grosso felino emerso silenzioso dalla notte. Goz ed i suoi scaricarono interi caricatori verso il punto in cui era apparso il feroce predatore. "Basta!" Ggridò Elv. "Basta, razza di idioti!" Quelli continuavano a sparare senza esitazione. "Basta, idioti che non siete altro!" Urlando Elv. Alla fine il concerto di proiettili finì, ma del guaguaro nemmeno l'ombra. Con ogni probabilità il felino era andato via senza essere stato colpito. "Almeno lo abbiamo allontanato." Soddisfatto Goz. "Si, ma avete fatto tanto di quel baccano che chiunque ora potrebbe trovarci!" Agitato Elv. "Indigeni compresi!" |
Subito alle mie parole gli uomini prepararono i fucili ed al ringhio del giaguaro gli scaricarono addosso tutte le cartucce che avevano, nonostante le sollecitazioni di Elv di smetterla.
Aveva ragione, nel dire che rischiavano di sollevare sulle nostre teste un'enorme insegna luminosa che potesse fare capire a tutti dove eravamo. Infatti sospirai scuotendo la testa, perchè davvero non se ne poteva. Speravo solo che potessimo avere un po' di calma giusto per riposarci un po', prima di riprendere il cammino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Trascorsero lunghi istanti e poi un'intera ora senza che nessun altro pericolo giungesse per il gruppo.
Poi, finalmente, cominciò a spuntare il Sole. Le prime luci del giorno pian piano si diffusero nel cielo del mattino, lambendo l'intera foresta e sciogliendone lentamente le fitte ombre. Con la luce del Sole Gwen e gli altri poterono guardare dal basso e vicinissimi la gigantesca mole delle mura che racchiudevano quella parte dell'isola. "Ora il problema è capire come passare dall'altra parte..." disse Elv. "Troveremo un modo." Goz. "Riprendiamo il cammino e cerchiamo la porta di queste mura. In marcia!" |
Per fortuna, fino al sorgere del Sole avemmo modo di riposare in tranquillità.
Con la luce del giorno e viste da così vicino, le mura erano decisamente terrificanti. Mai vista una cosa simile nella mia vita e immaginavo che non l'avrei mai vista, una volta andati via da qui, il che speravo accadesse prima possibile. Goz aveva ragione, dovevamo metterci in marcia, stando farmi avremmo solo perso il vantaggio che avevamo guadagnato e non avremmo certo trovato un modo per andarcene. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Con la luce del mattino il gruppo si rimise in marcia.
Gwen e gli altri percorsero un lungo tratto attaverso la foresta, fino a quando si accorsero di un basamento piantato nel terreno, con una sorta di stretta strada latricata che permetteva di salire sulle mura. "Forse è la strada per uscire da questo posto maledetto..." disse Goz "... andiamo!" Così il gruppo prese a salire la strada lastricata, arrivando in cima alle mura. Da lì ovviamente la vista era incredibile, visto si poteva ammirare gran parte dell'isola, dalle coste alla zona interna. Ma da lassù poterono guardare anche altro. Qualcosa di impressionante e non certo frutto della natura. Videro infatti un impressionante voragine nel terreno, grossa quanto uno stadio di Calcio e profonda al punto da poter ospitare un palazzo di oltre 30 piani. La cosa ancora più assurda era un vasto campo di scavi tutt'intorno, dalle dimensioni di una vera e propria cittadina. https://www.altreinfo.org/wp-content...di-Popigai.jpg |
Mi aggrappai a quei rami che vidi e scesi arrivai sulla strada guardai a destra e sinistra e dissi quale parte scelgo a destra o a sinistra? decisi di prendere quella a sinistra e iniziai a camminare guardandomi intorno e cercando di capire che posto fosse
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Riprendemmo subito il cammino, con rinnovata energia e raggiungemmo una sorta di grande basamento completamente lastricato.
Continuammo ad avanzare, notando che da quella prospettiva era possibile osservare praticamente l'intera isola, sia le coste che l'entroterra. Ma non fu l'unica cosa che vedemmo. Con nostro sconcerto, ci accorgemmo di una gigantesca voragine nel basamento, un foro enorme al centro di quello strano spiazzo e la cosa ancora più strana, se possibile, era la cittadina, o almeno lo sembrava, a circondarlo. "Ma... Chi può aver costruito una cosa così abnorme? E per quale scopo, soprattutto?" senza parole "Possibile che questi scavi richiedessero un'opera architettonica simile? Non oso immaginare, a questo punto, cosa cercasse chiunque abbia realizzato tutto questo..." |
Era uno spettacolo incredibile.
Dall'alto di quelle mure Gwen e gli altri potevano ammirare quella gigantesca voragine, con quel campo base tutt'intorno. Si vedevano diversi uomini a lavorare, sia bianchi che indigeni. "Forse sono scavi archeologici o qualcosa di simile..." disse Jan. "Si, quello sembrano..." Lion "... ma a cosa staranno scavando? una simile voragine potrebbe nascondere qualcosa di gigantesco... forse un'antica cittadela fortificata..." "E se fosse un meteorite caduto dallo spazio?" Goz a tutti loro. "Non sembra il cratere di un meteorite quello..." perplesso Lion "... e poi dal diametro di quella voragine dovrebbe trattarsi di un meteorite gigantesco, di qualli capaci di alterare ogni cosa sulla Terra..." Nello stesso istante, ma dall'altra parte delle mura, Cavaliere25 aveva imboccato la strada sul camminamento e dopo un pò, quando la vegetazione si fece meno folta, anche lui potè guardare in basso ed accorgersi di quella incredibile voragine nel terreno e del campo base intorno. https://lapromenadecult.files.wordpr...-diamanti1.jpg |
Uomini bianchi e indigeni lavoravano agli scavi in quella sorta di campo base approntato per l'occasione.
"E poi sembra troppo precisa per essere la voragine di un meteorite. È stata scavata chissà per quale ragione. Io direi comunque di avvicinarci, se bianchi e indigeni stanno lavorando insieme probabilmente non sarà così rischioso" proposi, molto curiosa circa tutta quella circostanza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non lo so..." disse Elv a Gwen "... bisognerebbe capire chi sono coloro che lavorano in quel campo base... e poi..."
"Poi?" Lion. "Poi queste mura gigantesche..." mormorò Elv "... chi ci dice che non siano una barriera affinchè il resto del mondo non sappia mai di quel campo base? Se così fosse allora coloro che vi lavorano avrebbero tutto l'interesse di restare segreti... e noi a quel punto saremmo scoperti..." "Cosa dobbiamo fare allora?" Juan. "Direi di tornare al villaggio ed avvertire il dottor Flemig di questo posto." Rispose Elv. "Chi diavolo è questo dottor Flemig?" Chiese Goz. Elv allora raccontò del dottor Flemig e dei suoi studi al villaggio nella foresta. |
Elv non aveva tutti i torti...
"Dobbiamo però capire come tornare al villaggio da qui, chissà dove sarà..." Sospirai, dopo che ebbe spiegato tutta la vicenda a Goz. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Continuiamo..." disse Elv a Gwen "... questa strada sul camminamento delle mura forse potrebbe portarci in un punto dove sarà possibile passare dall'altra parte."
"Si, probabile." Annuì Lion. "No, io voglio vedere cosa fanno in quel campo base." Intervenne Goz. "Quella voragine potrebbe nascondere un segreto e io voglio scoprirlo." "Ma potremmo finire nei guai!" Esclamò Stian. "Non è facile far fuori gente come noi, no?" Ridendo Goz. |
Le fazioni erano due: chi voleva andare via e chi voleva restare e non sapevo da che parte stare.
Sospirai non sapendo cosa accidenti fare. "Non so proprio... Insomma, potrebbe anche essere che la gente che c'è qui sia in grado di indirizzarci per il villaggio, magari potrebbe andare a nostro vantaggio..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Esatto." Disse Goz a Gwen. "Non possiamo sapere se quegli uomini siano ostili o meno. Io dico di andare al campo base e scoprire cosa fanno laggiù."
"E se invece fossero davvero ostili?" Elv. "Noi siamo in 7, mentre in quel campo base ci sono decine di uomini, tra bianchi ed indigeni. Se ci attaccassero per noi sarebbe la fine." "Mettiamo ai voti la decisione..." fece Goz "... io dico di andare al campo base." "Anche io." Annuì Govan. "Io invece direi di proseguire." Mormorò Stian. "Anche io voglio andare al campo base." Fece Lion. "Io la penso come Stian, meglio non rischiare." Disse Juan. "Siamo 3 a 3." Goz. "Dicci il tuo voto, così da avere una maggioranza." Rivolto a Gwen. |
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