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Dovetti ammetterlo, non ero abituata al tipo di attenzioni che mi stava riservando Matt. "Ok, allora ci vediamo sta sera." dissi con un velo di tristezza. Proprio non avevo voglia di tornare a casa "Sii puntuale." lo presi in giro prima di lasciargli un bacio sulla guancia e dirigermi nella mia umile e, da qualche ora, terrificante abitazione.
Se lo avessi rivisto il giorno dopo sarebbe dipeso da se fossi sopravvissuta agli spaventi delle ore successive. |
Ridacchiai alle sue parole, indirizzandogli un buffetto scherzoso sul bel volto.
"Quanti cliché che usi... Come se noi in quanto professore e studentessa non lo fossimo già abbastanza..." aggiunsi, prendendo il suo viso fra le mani e baciandolo. Volevo davvero sfruttare ogni singolo istante che passavamo insieme, senza perdermene neanche uno. "Ma devo ammettere che lei non ha torto, professore..." sussurrai, divertita, per non turbare la quiete ombrosa del bosco intorno a noi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Matt sorrise per quel bacio sulla guancia e per un attimo sentì l'istinto di prendere la mano di Queennie, per non farla andare via.
Ma restò fermo su quella panchina, guardando la ragazza che andava via nel viale desolato e ormai semibuio. Ad un tratto, mentre Queennie avanzava verso casa sua, sentì una voce. Una voce quasi innaturale, bassa, persino stridula. Una voce quasi spettrale. Era una donna e sembrava recitare qualcosa. "Santa Maria... Santa Vergine delle Vergini... Madre della Grazia... Madre della Chiesa... Vergina Prudentissima... Vergine Degna di Lode..." Poi la vide. Era una donna coperta di veli. https://thumbs.gfycat.com/LivelyIncr...si-max-1mb.gif |
Conoscevo perfettamente la via che mi avrebbe condotta a casa, stetti attenta a percorrere strade ben illuminate, guidata dalla vana speranza che tutto potesse tornare normale.
Non potevo immaginare che ogni mio singolo sforzo sarebbe stato inutile. Sentii una voce bassa, innaturale per una qualsiasi persona e, come richiamata dalla preghiera che stava recitando, mi voltai a guardare la fonte di quel suono glaciale. La vidi... era una donna coperta di veli, intenta a recitare una preghiera che cominciò a trasmettermi sensazioni orribili. "Lasciatemi in pace!" urlai disperata sentendo lacrime di terrore percorrere e rigare le mie guance. |
"Ah, non ho torto..." disse Elv tenendo Gwen fra le braccia, vicinissimo all bocca di lei "... e su cosa esattamente, studentessa?" Malizioso e divertito.
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Ricambiai il sorriso, mordendomi appena il labbro.
"Beh l'hai detto tu che il bosco è per eccellenza il luogo degli istinti primordiali..." ripetei, fingendo saccenza e toccando il suo naso col mio "E ci tenevo a farti sapere che non potrei essere più d'accordo..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Queennie gridò, impaurita e disperata, con la sua voce che echegiò e squartò il silenzio della sera.
Poi il suono di una sirena la riportò alla realtà. La visione inquietante era svanita, ma la ragazza si accorse diverse voci, tutte accalcate e confuse, giungevano dal viale che dava verso casa sua. |
Elv a quelle parole di Gwen le acarezzò il viso e la guardò fissi negli occhi per un lunghissimo istante.
Un attimo dopo la ragazza sentì le calde labbra del bel professore premere e poi avvolgere le sue, in un bacio profondo che in un mometo si fece intenso. |
Fu tutto rapido, troppo rapido. Urlai, la mia voce tuonò nel freddo della sera e poi... sentii il suono di una sirena.
Quella donna inquietante era scomparsa ma quando realizzai da dove proveniva quel suono, sentii il panico. Corsi con tutte le mie forse verso casa, con una paura glaciale a farmi martellare il cuore. |
Col cuore in gola Queennie corse verso casa.
Il viale non era mai sembrato così lungo, quasi infinito. La ragazza correva ma tutto sembrava fermo e le sue gambe pesantissime. Alla fine riuscì ad arrivare davanti casa sua, trovandoci l'auto dello sceriffo e una piccola affolla chiassosa. Si accorse poi di suo padre che se ne stava immobile e al freddo nel bel mezzo del loro giardino. "State indietro..." disse lo sceriffo a quella gente "... state indietro, maledizione!" |
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