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"Vi ho detto di no, sul serio" dissi ridendo "Non ho mai scritto poesie, non ci ho mai pensato in realtà..." con un'alzata di spalle.
Poi, quelle parole. Quelle parole che, da sole, bastarono a stravolgermi. "Lo pensate sul serio?" gli chiesi, quasi sussurrando, cercando il suo sguardo, mentre un brivido mi attraversava la schiena. "Se io dovessi scegliere quali fiori farmi regalare..." iniziai, con espressione pensierosa "Sceglierei sicuramente la 'bella di notte', un fiore che ama aprirsi e mostrarsi solo la notte, alla Luna. Potrebbe sembrare un atteggiamento snob, altezzoso, ma secondo me è solo l'atteggiamento di chi non ama mostrarsi a tutti per come è davvero... Per timidezza, forse... O forse perchè non tutti meritano la Bellezza, quella vera..." sorridendo e tornando a guardarlo. |
A quelle parole di Dacey, relative alla possibilità di essere rapita dai fuorilegge, Jean trasalì.
La fissò con un impeto di rabbia, però ben celato dalla sua abitudine, tipica dei cortigiani, di controllare ed ammansire ogni sincero stato d'animo ed ogni emozione troppo vistosa. Poi quel gesto. Lei che prese le mani dell'uomo nelle sue. “Milady...” disse fissandola Jean “... non voglio vi illudiate... il barone sa che nessuno può pagare quel riscatto, se non un re o un Sultano... egli dunque già assapora l'idea di avervi per sempre... ma io ho un piano... forse conosco un modo per liberarvi... vi fidate di me? Ciecamente?” http://4.bp.blogspot.com/-379XPZ3q-F...ge+Sanders.PNG |
La sua lingua si muoveva sensuale sui miei seni, la sua bocca avida baciava, mordeva, succhiava... Ero completamente folle, godevo pazzamente di quell'uomo, della sua bocca e della sua mano che ancora incendiava la mia femminilità. Ma ancora volevo di più. Volevo lui unito a me in un solo corpo, volevo essere la sua donna, volevo essere appagata dalla sua virilità.
"Prendimi..." gli sussurrai fra i gemiti "fammi tua..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Fatto sta” disse Elas, quasi ad interrompere Clio “che non è affar nostro. E sinceramente preferisco così. In verità credevo che fosse una missione più semplice, ma mi sbagliavo. Dunque concentriamoci su quei briganti del bosco.”
“Io ho un'idea...” mormorò Tussor “... il popolo. Chiedere alla gente, mischiarsi fra i cittadini più poveri e scoprire cosa sanno di questi fuorilegge. E se fossero segretamente al servizio del vescovo? Dopotutto il barone fa di tutto per farsi detestare anche dai chierici. Voi che dite?” |
<< Non sarò mai del barone, non potrei sopportare una vita così... >> tacqui ascoltandolo e con gli occhi fissi sui suoi.
<< Si mi fido>> e infine quelle parole uscirono spontanee dalla mia bocca, attirate da una fievole possibilità di fuga. << Voi...voi davvero intendete rischiare tanto, tutto, solo per aiutarmi? Aiutare una donna che conoscete appena? Perché lo fate. Ho bisogno di saperlo. Ho bisogno che siate onesto con me. Per fidarmi ciecamente come voi chiedete >> |
“Allora” disse Emon a Gwen, guardandola negli occhi “se io aspetterò stanotte per cercare e cogliere quel fiore, poi voi promettete come pegno di svelarvi a me? Di vincere la vostra timidezza e confidarvi?” Sorridendo. “Lo farete davvero?”
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Annuii a Tussor.
"Sì, mi sembra un'ottima idea... Ci mischieremo alla folla, ascoltando ciò che dice la gente..." Annuii, per poi guardare Estea. "No, hai ragione, non è affatto facile con un nemico che non esce allo scoperto.." Pensierosa. "Allora che dite, andiamo a prepararci?" |
I miei occhi si legarono indissolubilmente ai suoi e il respiro si arrestò.
"Per un pegno così poco esoso non posso non accettare..." risposi piano, sorridendo. |
Quelle parole di Gaynor sussurrate tra i gemiti ed i sospiri della passione più viva.
Allora il brigante prese a giocare ancor più intensamente con la bocca sui seni di lei, fino a farla chinare all'indietro per il troppo piacere. La dama si trovò così adagiata su una bassa pietra resa liscia dall'umidità e dalle piogge, ammantata di muschio selvatico che la mostrava come un tenero ed ospitale giaciglio. Allora anche lui si stese, su di lei, per farla sua. Si unirono in un solo corpo, con il medesimo respiro. E iniziò quella danza d'amore, condotta dall'impeto di lui ed animata dalle grida di piacere di lei. http://www.clattoverata.com/wp-conte...a-bianca-x.jpg |
Jean fissò Dacey.
“Lo faccio per aiutarvi, per liberarvi.” Disse. “Ma non nego di nutrire una forte simpatia verso di voi. Una simpatia che potrei definire pura, senza interessi... siete troppo bella e giovane per finire i vostri giorni come la sgualdrina del barone. No, non posso permetterlo. Non voi. Farò di tutto per sottrarvi a lui.” |
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