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Aegos guardò la regina e sorrise, quasi immaginando cosa lei stesse per fare.
Un attimo dopo Elyse lasciò che la sua delicata sottoveste scivolasse via, restando completamente nuda davanti a lui. Allora il cavaliere restò a fissarla, ovunque su quel suo meraviglioso e peccaminoso corpo di regale bellezza. Allora sorrise e cercò i suoi occhi. Erano occhi complici, occhi penetranti che sembravano preannunciare alla sovrana il fuoco che li animava. Cominciò così a sbottonarsi la camicia, fino a restare a petto nudo e solo con i suoi pantaloni stretti e gli alti stivali. E si avvicinò. |
“Non ti lascerò andare mai...” disse Elv stringendo Cassandra “... mai... sei mia ora...” e la baciò ancora, assaporando le sue labbra e la sua lingua, mentre il vento continuava a sibilare dalla finestra aperta sulla brughiera buia.
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“Domattina...” disse Lavaros ad Astral “... all'alba... usciremo nella brughiera in cerca di quella bestia...” fissandola “... ora sarà meglio andare a riposare. Bisogna essere in forma domani. Torna a casa tua adesso, Astral.”
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Sorrisi incantata alle sue parole.
Parole che agognavo fin dal primo istante. Sei mia ora Strinsi le braccia attorno al suo collo e mi lasciai guidare dalle sue labbra e la sua bocca che assaporava a fondo la mia. Intanto, il sibilo del vento si univa al sottofondo dei nostri sospiri, che ci accompagnavano in quel momento solo nostro. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il vestito scivolò via, e l'aria fresca della sera accarezzò la mia pelle, dolcemente, mentre tutto quello a cui riuscivo a pensare erano le sue mani su di me.
Mentre lo guardavo rivedevo i momenti appassionati nella sala del trono, quell'eccitazione, quelle sensazioni così forti, quel piacere travolgente, quell'intesa unica. Lo guardavo e non riuscivo a pensare ad altro. Eppure quel pensiero era una tortura. Una tortura pensando a quello che era stato, un bisogno intenso e forte di quello che ancora doveva essere. Era una droga, un'intensa e potente droga che mi impediva di pensare ad altro che non fosse lui, che non fosse averlo lì su quel letto. Quella notte intensa e calda sembrava conoscere ogni battito del mio cuore, ogni sensazione. Restai a guardarlo mentre si spogliava. Più lo guardavo, più mi sembrava bello. "Ah, ah.." lo fermai, alzando una mano, per poi scuotere la testa. Allora con un gesto eloquente della mano gli feci notare che non aveva affatto finito di spogliarsi. |
Si baciarono ancora e a lungo.
Come se Elv cercasse nella bocca di Cassandra di giungere fino al suo cuore ed alla sua anima. Il vento continuava a sibilare nella stanza. Allora lui andò a chiudere la finestra. “Non sentirai freddo...” disse, per poi tornare da lei “... ora che ti spoglierò...” tornando a baciarla, mentre le sue mani iniziarono ad aprire l'abito di lei. |
Perfetto. Domani mattina all'alba. C'era solo un piccolo inconveniente: non volevo tornare a "casa"
"Non ho una... Casa... Ecco io..." come potevo dirglielo? Avrebbe perso la fiducia su di me se mi fossi presentata come 'Astral, l'ultimo unicorno' cosa avrebbe pensato di me? Mi avrebbe guardato allo stesso modo in cui mi hanno guardato tutti, dopo avermelo sentito dire? Dirgli che vivevo in uno zoo girovago, che disconoscevo le mie origini, avrebbe compromesso, in qualche modo, il nostro accordo? Rimasi con quei dubbi ad accendere in me una paura più grande di quella bestia, non avevo intenzione di tornare dal dottore (che mi credeva pazza, ne sono certa) che non mi avrebbe più lasciata andare, probabilmente. Sospirai abbassando lo sguardo... Cosa potevo inventarmi? "La mia casa è... È andata in fiamme..." in fondo, non era del tutto errato; il tendone del circo era casa mia, dopo tutto. L'unica casa che avrei sempre considerato tale, probabilemte. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Aegos sorrise con malizia ad Elyse.
“Infatti” disse “sua altezza mi ha chiesto solo le mani su di lei, giusto?” Divertito. “O forse anche altro?” Guardandola tutta. Era nuda e bellissima, bionda e sensuale, provocante ed eccitante. |
Ognuno cercava l'essenza dell'altro in quei baci, era una ricerca estenuante, ininterrotta e che si faceva via via più appassionata.
Mi indignai quasi quando si allontanò per chiudere la finestra. Poi sorrisi quando tornò da me e il mio sorriso assunse una sfumatura maliziosa che mai avrei pensato potesse appartenermi. Le sue mani iniziarono ad aprire il mio abito e lo stesso fecero le mie coi suoi vestiti, impazienti di sentire il contatto del mio corpo col suo. Sentivo una leggera ansia dentro, ma il desiderio che avevo di lui era più grande, così iniziai ad abbandonarmi totalmente a quel meraviglioso ragazzo che era giunto all'improvviso, cambiandomi la vita. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...fab1c797b9.gif Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
“Oh, mi dispiace...” disse Lavaros fissando Astral “... non immaginavo... beh, se vuoi puoi venire a stare con noi... abbiamo affittato alcune stanze in una locanda... non sono molti grandi, né lussuose, ma sono comunque un tetto sulla testa.” Sorridendo.
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