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" Non smettete mai di avere quel sorrisetto arrogante sulla faccia, anche quando siete in torto" con uno smorfia infastidita, soprattutto per come mi guardava. E allontanai subito la sua mano, sistemando la spallina da sola.
" Se non fosse stato per il vostro sparare impazzito sarei rimasta al caldo del mio letto. Comunque non preoccupatevi per me, un po' di fresco non mi ucciderà" in tono gelido. " Ammnistrative? Avete così tanto potere in città? Tanto da permettervi di entrare non invitato e parlare di cose che spettano a un notai e..." Mi bloccai alle ultime parole, denaro riciclato, furti e omicidi. Non volevo crederci davvero. Non potevo. " Tentate anche di diffamare il professor Ordifren adesso? Quando non è presente per giunta. Se non avete prove evitate di buttare fango sulle persone. E ancora non mi avete detto perché avete iniziato a sparare, dubito che la causa sia il gatto" |
“Si vede” disse Seth ad Altea “che vi siete impicciata di affari che non vi riguardavano. Ma ormai conta poco o nulla. A breve morirete entrambe.”
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Maledizione
Quel dolore, forte intenso. Mi piegai per un attimo, ma mi resi conto di non essere finita. No, la rabbia, l'adrenalina mi tenevano in vita. Mi tenevano in forze. Se dovevo morire mi sarei portata con me quel miserabile. Così feci un passo verso Asputin, un passo incerto e traballante, come se quella ferita mi avesse finito. Ma all'ultimo, sguainai la mia spada e mi avventai su di lui, un colpo rapido e preciso. |
“Mia esotica dama...” disse Guisgard a Dacey “... dubito il professor Ordifen potrà tornare per diffamarmi o sconfessarmi... a quest'ora forse avrà già raggiunto la frontiera...” sorridendo irriverente “... ora tornate pure a riposare... l'aria fresca del mattino magari potrà recarvi noia, essendo voi abituata a climi più tropicali immagino...” fissandola “... comunque dovreste essere un po' più riconoscente e meno gelida, sapete? Dopotutto io faccio parte dei buoni e vi ho appena salvata da un'esistenza fatta di inganni e sofferenza.” Annusando il suo fazzoletto di Batista e facendole l'occhiolino.
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Affari che non mi riguardavano..era il colmo..a dire il vero Antone era morto a causa loro.
Ma rimasi zitta così se ne sarebbe andato e sarei scappata forse. http://s1.wallippo.com/thumbs/300x25...d4195077f.jpeg |
" Che diavolo state dicendo?" disorientata, faticavo a capire se quelle parole fossero una menzogna, come speravo, o la crudele verità.
" Abbiate la decenza di spiegarvi, siete entrato qui a sparare creando scompiglio. Mi dovete delle spiegazioni e queste vostre frasette enigmatiche che non fanno altro che rendervi ancora più irritante" Guisgard era diventato l'oggetto della mia rabbia solo perché non potevo inveire contro chi la meritava davvero. L'illusione di poter vivere felice, nella normalità aveva prodotto un velo che mi aveva annebbiato il giudizio. E ora mi veniva buttata addosso una realtà troppo diversa da quella che mi ero costruita. Non ero pronta ad affrontarla eppure dovevo, e ciò che mi faceva arrabbiare. Mi faceva arrabbiare avere creduto a certe parole, certe promesse, essermi fidata . |
“Ora cercherò di capirlo...” disse il dottore a Gwen, per poi avvicinarsi a Theris per visitarlo meglio.
“Dottore...” all'improvviso il giovane. |
Vivian fu rapida e letale.
Colpì Asputin che non si aspettava quello scatto da parte della ragazza e trafitto mortalmente restò a fissarla mentre il sangue gli fuoriusciva dalla bocca. “Dan...” disse “... dannata...” e cadde a terra morto. |
Il dottore si avvicinò per visitare meglio Theris, ma all'improvviso lui lo chiamò.
Sospirai di sollievo, forse all'inizio era solo un po' scosso e per questo non parlava. Tuttavia l'ansia rimaneva; mi avvicinai di nuovo al lettino, sedendomi e rimanendo in silenzio per far lavorare il dottore. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Seth guardò Altea e poi Nyoko, andando finalmente via.
“Al diavolo...” disse E'hiss “... pensavo non se ne andasse più... ora ci caleremo nel tombino... eccoci, Gaynor.” Alla ragazza che aspettava di sotto. “Su, forza, calatevi una alla volta...” rivolto alle due prigioniere. |
Sospirai quando se ne andò e seguii le sue istruzioni, forse era meglio che aiutasse la ragazza. Fu così che mi calai nel tombino, misi il fazzoletto sul naso per l' odore e vidi la ragazza che se ne andò dalla Taddeus arrabbiata..era una fortuna fosse arrivata qui.
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“Milady...” disse Guisgard a Dacey “... questo palazzo era uno dei covi di una feroce banda di fanatici... e voi eravate vittima dei loro inganni... fortunatamente non torneranno e voi sarete di nuovo libera... ora tornate a riposare... io devo lasciarvi, ma se ci occorrerà qualunque cosa non abbiate titubanza alcuna a raggiungere la sede della Taddeus, dove i miei collaboratori sapranno aiutarvi.” Sorridendo e mostrando un lieve inchino. “So di non andarvi a genio ed è francamente un peccato. Voi indiani credete che la Trimurti conceda agli uomini di reincarnarsi in più vite... magari ci ritroveremo in una prossima esistenza e chissà che io non vi risulti più simpatico.” Facendole l'occhiolino, per poi baciarle la mano delicatamente.
Ed andò via. |
Misi in quel colpo tutta la mia rabbia, la mia adrenalina, la mia paura e le mie speranze.
E servì. Lo guardai cadere a terra, affogare nel suo steso sangue, con uno sguardo e un ghigno gelido. Allora mi alzai, mi rialzai completamente, con la spada in mano, sanguinante. Non sentivo il dolore, coperto da tutte quelle sensazioni, dall'adrenalina che avevo in corpo. Non sapevo quanto sarebbe durata, e dovevo fare in fretta. Guardai Armor con sguardo gelido. "Ora tocca a te.." la mia voce era diversa, così distaccata e fredda, così determinata. Non aspettai, non potevo aspettare. |
Sbiancai senza riuscire a dire più nulla.
La rabbia si fece muta e interna, la sentivo ribollire dentro di me come un fiume di lava prima dell'eruzione vulcanica. Ascoltava e ogni parola contribuiva ad alimentare questa rabbia silenziosa. Ero stata ingannata ma non avrei permesso che succedesse ancora e poi, e poi giurai a me stessa che avrei avuto vendetta per questo. Anche a costo di macchiare le mie mani ancora di sangue. Solo quando il Taddei accennò ad andarsene mi decisi a muovere le labbra per dire qualcosa. " Grazie. Ma me la caverò, o così voglio sperare. Un'altra vita...chissà, spero di non essere un gatto per allora o voi tentereste di spararmi" ma non vi era un tono duro, anzi si intravedeva persino un fievole sorriso. " Ci rivedremo di certo, forse anche in questa vita.. " guardandolo andare via. Mi sedetti nella prima sedia che trovai e una volta sola urlai. Urlai fuori tutta la furia che avevo dentro. Fino a ritrovare la lucidità. La vendetta andava effettuata da calmi, andava studiata. Rientrai nella mia camera per vestirmi e vidi il fiore e il biglietto, che ora, alla luce di ciò avevo udito mi pareva solo una menzogna. |
"Vai E'hiss, sono pronta!"
Rimasi lì sotto ad aspettare che il mio compagno mi calasse le due ragazze, con l'adrenalina a mille. Di lì a pochi istanti ne scese una, che io afferrai per le gambe, aiutandola a mettere i piedi a terra. La guardai, era la donna che avevo visto con Guisgard alla Taddeus. "Salve milady, felice di rivederla viva..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Sorrisi alla donna.."Pure io milady, mai come ora..presumo questi siano gli Illuministici e come sospettavo Ordifren è uno di loro se non uno dei capi" seria aspettando gli altri.
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Quell'uomo andò a nascondersi ed io e quell'altra donna ci guardammo in volto. Poi quei passi. Mi voltai e vidi lui, Seth. Mi guardava da dietro le sbarre come fossi una tigre feroce. Non sapevo, infatti, se ruggirgli contro o rimanere in silenzio a fissarlo.
Poi parlò ed io seppi quasi cosa volesse dirmi. "Così..." dissi a bassa voce. "Tutte quelle belle parole che mi avevi detto... Erano solo fittizie? False, come il tuo sguardo? Mi spiace solo di essermi fidata." feci un attimo di silenzio per leggere la sua espressione, poi continuai. "Ma in fondo, che libertà migliore potete darmi, se non quella di togliermi dagli affanni della vita, eh? Solo una cosa mi chiedo: non credete in Dio perché non ne ricevete risposta alle vostre preghiere, o per potervi permettere di essere lui in persona?" dissi afferrando le sbarre e guardandolo dritto negli occhi. Non attesi risposta. Anche perché lui non mi rispose mai se non con uno sguardo. Appena fu andato via, mi voltai verso la giovane donna e aspettai gli ordini dal salvatore che poco dopo ci calò al di sotto del tombino. Un forte odore di fogna mi pervase le narici e mentre mi calavano, mi coprì il naso con una manica del mio abito. "grazie" dissi all'uomo e alla donna che mi afferrò per scnedere. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
"Si, milady, si tratta proprio di loro. Purtroppo non ne conosco i nomi..." risposi alla dama. Dopo pochi secondi, E'hiss calò giù anche la ragazza orientale, che io afferrai prontamente.
"Tutto bene?" le chiesi per accertarmi che fosse tutta intera. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il dottore si avvicinò a Theris.
“Ditemi...” disse “... mi riconoscete? Ricordate il vostro nome? Riconoscete vostra moglie qui?” Indicando Gwen accanto al lettino. Theris si voltò a fissarla senza dire però nulla. |
“Maledetta...” disse Armor, per poi sguainare la spada e lanciarsi verso Vivian per darle il colpo di grazia.
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"Tutto bene" risposi alla giovane donna che mi afferò per farmi scendere. Eravamo in una fogna ma ne ero grata. Per la prima volta, sinceramente, in maniera incondizionata, qualcuno mi aveva veramente aiutata ed io non potei non sorrider a quelle persone.
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“Lasciate che sia qualcun altro ad attuare la vendetta per voi.” Disse Guisgard a Dacey. “Quell'uomo è troppo abile e pericoloso.” Ed andò via.
La ragazza tornò nella sua camera ed ormai albeggiava. Ad un tratto, sull'orologio del palazzo, vide apparire una sagoma nera, col viso coperto da una maschera. http://www.recensionilibri.org/wp-co...5/63842017.jpg |
Qualcuno altro... Ripensai alle parole di Guisgard ma io non avevo nessuno.
Vagai per le stanze vuote una volta pronta senza sapere bene che fare e per poco non cacciai un urlo quando notai un'ombra. Forse era solo la mia immaginazione suggestionabile oppure... La osservai meglio, pareva vera. |
Avanti, Vivian, resisti...
Un ultimo colpo, un ultimo combattimento. Non avrei mollato in quel momento, non avrei ceduto. Una voce si fece strada nella mia testa, una voce importante, che non riconoscevo. Una voce sicura e ruvida. Una voce saggia e amata. Forse era mio padre? Il mio maestro? Non lo sapevo, non mi importava. Importava solo la forza che era in grado di infondermi. Diceva che un gladiatore, nell'arena, non può fermarsi. Quando è ferito, sanguinante, allora scatta il vero guerriero, allora si smette di essere semplici uomini per diventare eroici. Pochi ci riescono, certo. Ma la via della spada non è per tutti, infondo. Quando Armon attaccò, mi trovò pronta, schivai e colpii, ricominciando a combattere. Se doveva finire così, me la sarei giocata fino infondo. https://s-media-cache-ak0.pinimg.com...9702c1e0a2.jpg |
In poco tempo E'hiss calò prima Altea e poi Nyoko, con Gaynor che le fece scendere nella fogna.
Infine anche saltò nella fognatura. “Andiamo...” disse alle tre donne “... per quanto mi dia il ribrezzo più assoluto, dobbiamo seguire i topi... in quella direzione di sicuro si uscirà da questo lercio posto... andiamo... e cercate di fare meno rumore possibile...” “Fermi!” Ad un tratto una voce. Poi qualcuno saltò giù dal tombino. “Abbiamo un eroe liberatore qui...” Seth fissando E'hiss. |
Il dottore pose le domande che sarebbero venute spontanee a chiunque, ma quando lui mi guardò senza dire nulla, sentii il mondo crollarmi addosso e gli occhi diventare umidi, mentre una morsa mi attanagliava il cuore e lo stomaco.
Allora sorrisi appena, o almeno ci provai e strinsi la sua mano fra le mie. "Non ricordi, vero?" cercando di usare un tono più dolce possibile "Non preoccuparti, magari è solo una cosa temporanea, magari durerà solo poco tempo e poi ricorderai tutto..." tentando di sembrare convincente, ma come potevo convincere lui se ero io la prima a non esserlo? A non essere sicura che avrebbe ricordato i meravigliosi anni che avevamo passato insieme, il nostro primo incontro, il nostro matrimonio... Il pensiero di dovere, probabilmente, ricominciare tutto da capo era troppo e non sapevo se sarei riuscita a sopportarlo. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Fissai quelle persone e poi l'uomo scese con noi.
I topi? Non mi facevano alcun effetto. Avrei seguito chiunque pur di uscire di lì. Poi una voce ci fermò e dal tombino scese Seth. Lo guardai con tutta la rabbia che avevo nel cuore. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
E'hiss scese anch'egli nella fognatura, dicendoci di seguire i topi. In effetti, per quanto rivoltante, essi ci avrebbero condotto all'uscita. Stavamo per muoverci, quando un uomo alle nostre spalle ci intimò di fermarci. Era uno di quei maledetti...
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“Mi spiace...” disse Theris a Gwen “... io... io non ricordo nulla... e ancor meno il vostro viso... mi spiace...” scuotendo il capo.
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Ci mettemmo a seguire i topi..singolare situazione...ma non era il momento per fare le schizzinose e poi una voce...era proprio il nostro carceriere..Non volevo ora fossimo noi dei topi in una trappola. Ricordai della pistola in borsa e la misi nella giarrettiera in un gesto repentino facendo cadere la piccola borsa a tracolla di nascosto.
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Dacey guardò quell'ombra, simile ad un fantasma, che si aggirava sull'orologio del palazzo.
Un attimo dopo arrivò qualcun altro. La ragazza lo riconobbe subito. Era il Narciso Nero. “Aspettavo da tempo questo momento...” disse il fantasma al Narciso Nero. “Sono qui...” rispose questi. Un attimo dopo i due estrassero le spade e cominciò il combattimento. http://images.vg247.com/current//201...lus-header.jpg |
Il fantasma e il Narciso.
Il duello prese forma sotto i miei occhi ed io ero così impotente. Non mi restava che guardare, senza immedesimarmi nello scontro, senza patteggiare per nessuno. Passato e presente in uno scontro che pareva non lasciare scampo |
Armor attaccò e Vivian rispose.
Con le ultime forze rimaste, col sangue che perdeva copiosamente, strinse forte Damasgrada e cominciò a battersi. E la sua spada, formidabile e letale, unica vera compagna di un'intera vita, non la tradì. Alla fine anche Amor cadde senza vita ai suoi piedi. Ma un attimo dopo la ragazza perse i sensi e tutto si fece buio. |
Seth fissava i quattro con un ghigno.
“Morirete nella melma e fra i topi.” Disse ridendo, per poi estrarre la propria spada. “Sapete...” volteggiandola “... è una parte di me questa lama...” fendendo l'aria velocemente “... ma ora farà parte anche di voi...” guardando E'hiss, Gaynor, Altea e Nyoko. “Puoi tenertela.” Replicò lesto E'hiss, per poi estrarre rapido la pistola e freddandolo con un colpo in mezzo agli occhi. E Seth cadde stecchito nella melma, diventando cibo per topi. “Andiamo via da qui...” E'hiss alle tre ragazze “... ratto mangia ratto...” e le guidò verso le uscite. |
Quelle parole, me le aspettavo, ma sentirle pronunciare fu peggio di una pugnalata.
Abbassai per un attimo lo sguardo, poi mi rivolsi al dottore. "Potete lasciarci per un po'?" gli chiesi, e lui uscì. "Voi siete il conte Theris D'Übermann, figlio di Kilian e Ayda D'Übermann, e siete nato proprio qui, ad Afragolignone..." provavo a mantenere un tono calmo, ma la voce era tremante, strozzata "Scusate..." distogliendo lo sguardo e lasciando la sua mano, mentre mi avvicinavo alla finestra per celare il pianto. Inviato dal mio Archos 90 Copper utilizzando Tapatalk |
Guardai come usava la spada..ebbi un fremito..Mia Amata..ecco cosa volevano..ma cosa aveva quella spada di particolare. Ma l'uomo sparò e bene e mostrando la pistola gli dissi.."Ben fatto..mi avete risparmiato di sporcarmi il vestito di sangue" e lo seguii fino alla uscita.
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Quel farabutto ci stava minacciando con la spada, ma E'hiss, con una rapida mossa, estrasse la pistola e lo uccise con un colpo in fronte.
"Il marchio di Caino..." mormorai, per poi seguire il mio compagno fino all'uscita. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
C'era tutto quello che sentivo in quella stretta.
Clio e Vivian. Presente e Passato. Amore e Odio. Rabbia e Determinazione. Tutta la mia vita condensata in un unico disperato istante. Non sapevo se sarebbe bastato, non sapevo se fosse sufficiente. Sapevo soltanto che era tutto quello che avevo. E Damasgrada, ancora una volta, non mi tradì. Colpì, rapida e letale quel fantasma ingannatore del passato. Riuscii a vederlo cadere a terra, mentre le forze venivano meno. Ce l'avevo fatta, ma di più non potevo fare. Alzai lo sguardo verso il soffitto, quasi sperassi di vederlo comparire, di poterlo vedere un'ultima volta. Ma lui non era lì, era a salvare il mondo, pensai con un sorriso leggero. Non ero triste, dopotutto, morivo con la certezza di aver vissuto davvero, anche se solo per un istante. Un ultimo sorriso, per lui. Un ultimo pensiero, per lui. Un ultimo sospiro, per lui. Un'ultima lacrima, per lui. Poi tutto si fece buio, mentre cadevo a terra, tenendo Damasgrada stretta a me, con le ultime forze che mi rimanevano. |
Guardai i due uomini sfidarsi con lo sguardo. Finché poi, fu il nostro salavatore ad avere la meglio, sparando proprio in testa a Serh. Vidi tutto a rallentatore: il proiettile che usciva fuori dalla pistola, percorreva l'aria tagliandola in due, per poi schiantarsi in mezzo agli occhi celesti di Seth. Udì il suo respiro spezzarsi in un segno di stupore e dolore. Il sangue prese a scorrere, esplodendo dalla fronte come lava incadescente. Il corpo prese a barcollare all'indietro e quello che vedevo come un buon amico traditore, adesso cadeva privo di vita fra la melma. Il mio cuore betté con i suoi ultimi battiti. Sentì le labbra pizzicarmi e le spalle tremarmi. Gli occhi fissi su di lui, bruciavano di odio e di sofferenza. Mi ero fidata di lui e ora lui ne ritirava le conseguenze.
Odiavo essere proprio a pensare che era meglio così, ma non potei farne a meno. Filax miagolò ed il tempo riprese normalmente, l'uomo che era con noi ci distolse dalla vista e prendemmo a correre. Non nego di essermi voltata almeno una volta, per poter ancora vedere quella persona così spregievole, morta in preda ai topi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Il duello, sotto gli occhi impotenti, freddi, indifferenti, di Dacey.
I due contendenti si batterono con abilità ed odio, maestria e tecnica, senza però prevale sull'altro. Il fantasma allora si fermò a fissare gli occhi azzurri del suo avversario. Un attimo dopo si lanciarono l'uno contro l'altro. Il sibilo delle spade, poi silenzio. Le loro maschere allora si tagliarono e scivolarono via. Il Narciso Nero era di spalle e dunque Dacey non poteva vederne il volto. Ma il viso del fantasma era ben chiaro. E riconobbe Misk. Questi si lanciò contro il Narciso Nero, ma l'altro fu abile a schivarlo, facendolo precipitare nel vuoto. La guardia del corpo di Guisgard si affacciò e vide Misk disperatamente aggrappato alle lancette dell'orologio che si stavano per congiungere. L'uomo cercò di resistere ma un attimo dopo scoccarono le sei e trenta del mattino e le lancette furono congiunte. Un urlo lacerante echeggiò sul palazzo, con Misk schiacciato fra le lancette. Il Narciso Nero intanto era sparito. http://farm9.static.flickr.com/8054/...608f820631.jpg |
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