Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 31-08-2016 01.06.23

L'uomo colpito da Ghirò mandò un grido per quel calcio e poi i accasciò dolorante a terra.
Allora Prince ed i suoi uomini lo circondarono.
“Bel lavoro, piccola...” disse Prince a Ghirò “... su, ragazzi, tiratelo su...”
I suoi presero il nuovo arrivato e lo fecero alzare da terra.
“Chi sei?” Prince a quello.
“La stessa cosa vorrei chiedere a voi...” mormorò ansimando e tossendo “... questa è casa mia... voi che diavolo ci fate qui?”

Guisgard 31-08-2016 01.08.45

“Ripensandoci” disse Nasan a Gaynor “preferisco dedicarmi alla lettura dei vari documenti e contratti riguardanti sponsor e pubblicità...” sorridendo “... ti lascio quindi alla tua lettura, sicuramente più piacevole della mia.” Annuendo, per poi raggiungere la sua cabina.
Gaynor allora si rilassò coricandosi e prendendo il suo libro.
Trascorsero alcuni minuti, quando iniziò a sentire dei rumori, forse provenienti dal ponte della nave.
Tornò di nuovo il silenzio e poi ancora quegli strani rumori.
Un attimo dopo dall'oblò lasciato aperto a causa del caldo, un'ombra, silenziosa e rapida, entrò nella sua cabina.
Ne entrò poi un'altra ed un'altra ancora.
Circondarono il letto della bella diva e prima che potesse gridare o tentare di difendersi una di quelle la immobilizzò, fino a farle perdere i sensi.
Poi solo il buio.
E quando Gaynor riaprì gli occhi tutto era mutato attorno a lei, come fosse un incubo assurdo e terribile.
Il Sole cocente, la fitta vegetazione ed il suono ossessivo di sordi tamburi.
Poi alcune braccia forti la presero di peso, trascinandola tra canti tribali sfrenati.
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Ghirò 31-08-2016 01.31.17

"Ehi troppe domande e comunque devi rispondere prima alla nostra, noi te lo abbiamo chiesto per prima." Dissi imbronciata.

Lady Gaynor 01-09-2016 14.45.01

Nasan declinò l'offerta di uno dei miei libri e così mi lasciò sola.
Presi allora uno dei miei romanzi preferiti, Dieci Piccoli Indiani, e mi misi a letto a leggere. Dopo poco sentii dei rumori, ma non ebbi neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che mi trovai circondata da alcune ombre, che mi catturarono facendomi perdere i sensi. Quando mi risvegliai, mi ritrovai in quella che mi sembrava una foresta, assordata da canti tribali e suono di tamburi, dove alcuni uomini che mi parevano gli stessi indigeni incontrati quel mattino mi presero di peso, trascinandomi con loro.
È un incubo... pensai... è solo un incubo... ora mi risveglierò...
Ma non mi risvegliavo, e allora in preda al terrore cominciai ad urlare...

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Guisgard 01-09-2016 17.12.36

EPISODIO III: Il re dei mostri

“Ho visto sorgere dall'abisso della mia immaginazioni mostri e demoni terribili nel loro essere visionari, eppure reali come lo siamo io e voi adesso.”

(Go Nagai)



“Sarò il più imparziale e severo dei giudici.” Disse sorridendo Taddeus a Dacey. “Karishma Jones?” Ripetè. “No, non credo di aver mai letto, né sentito questo nome... confesso dunque la mia ignoranza.” Sospirò. “Ditemi, è la vostra scrittrice preferita”
La carrozza tornò al palazzo, atterranno nel cortile colonnato.
In breve il principe e la bella scrittrice in erba raggiunsero le sale interne.
“Oggi non ho voglia di dedicarmi ad udienze e questioni legate al protocollo reale...” mormorò il reggente di Retania “... posso sperare di avere la vostra compagnia per il resto della giornata? Abbiamo un discorso interrotto, no? Riguardo libri e scrittori...” sorridendo a Dacey.http://cdn.mode.com/files/15492f7092...14675722de.jpg

Guisgard 01-09-2016 17.16.44

“Oh, lo farei volentieri...” disse Icarius sorridendo a Clio “... ma poi? Resterei nudo davanti a te... non che mi dispiaccia, anzi... ma forse dovresti voltarti...” facendole l'occhiolino.

Dacey Starklan 01-09-2016 17.18.23

" Vi credo sulla parola" con un sorriso mentre la carrozza girava per ritornare al Palazzo, entrando nel cortile.
" La mia preferita... si possiamo dire così" dissi scendendo dalla carrozza.
Per un attimo ero stata tentata di rivelargli il mio pseudonimo.
Entrammo nelle grandi sale ed io ero pronta a concedarmi, certa che il principe era atteso per numerosi impegni.
"La mia compagnia Altezza?" restando a fissarlo piuttosto sorpresa, " si, certo naturalmente...libri e scrittori, come dimenticare. Permettetemi soltanto di avvisare mio padre che ho fatto ritorno e sarò subito da voi."
Mi allontanai dopo un inchino fino allo studio.
"Papà...Come procedono i tuoi studi?"chiesi speranzosa, "vorrei poterti assistere ma sono impegnata, il principe ha richiesto la mia presenza per la giornata. Ci vediamo a cena" parlando sul ciglio della porta.
Tornai quindi nel salone.
"Eccomi Maestà...dunque dicevamo... Karishma Jones... dovreste davvero leggere qualcosa e dirmi che ne pensate".

Guisgard 01-09-2016 17.21.01

La scialuppa proseguiva in balia di correnti e venti sconosciuti, ad una latitudine ed una longitudine ignote, col suo equipaggio ormai senza più cibo, né acqua.
“Dobbiamo solo sperare nella Buona Sorte...” disse Ulpa ad Altea.
“Dottore...” uno degli uomini a Raspion “... ho sete... io... io voglio bere l'acqua salata...”
“Sciocco!” Lo riprese Raspion. “Perderesti il senno! Avanti, continuiamo a remare... tra non molto sarà giorno...”

Altea 01-09-2016 17.24.35

Iniziammo a remare..."Non bevete acqua salata..i pirati dicevano si impazziva" asserii guardando l' uomo strabiliata da quella affermazione. Come poteva dire una cosa del genere.."Si farà giorno..presto muoviamoci..dobbiamo far fede sulla forza nelle nostre braccia e quella mentale". Mi chiedevo dove mai fossimo..non vi era l' ombra di una nave, non si vedevano aerei e nulla ma io guardavo la Via Lattea.

Guisgard 01-09-2016 17.25.26

Erien guardò Nyoko negli occhi e con lei probabilmente condivise la medesima sensazione.
“Perdonate...” disse all'uomo che fissava il lago “... il Drago di Santa Rosa... che nome curioso...”
“Secondo la leggenda” fece quello “un terribile drago infestava queste terre appestando l'aria e rendendo impossibile la vita alla gente del posto... fin quando arrivò Santa Rosa che promise a tutti loro di liberarli dal drago se si fossero convertiti alla Fede Cristiana... la gente accettò e la Santa coltivò delle rose che con il loro profumo liberarono l'aria dall'alito pestilenziale del mostro, imponendogli di fuggire nel lago e restare lì per sempre...”


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