Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 24-05-2017 01.15.52

Lo sguardo intenso, eccitato e divertito.
Eppure restava ancora lontano da me, e la cosa mi cominciava a spazientire.
Lo guardai come guardavo un ancella che non aveva eseguito un ordine.
Quello sfidarmi era eccitante, dovevo ammetterlo.
Ma già gli sarei saltata addosso, se poi continuava in quel modo, rischiavo di perdere la pazienza definitivamente.
Poi quelle parole così impertinenti, così irriverenti.
"Allora!" spazientita, con lo sguardo che lo indicava tutto, reclamando la vista di quel meraviglioso corpo, e il contatto con le sue mani abili.

Nyoko 24-05-2017 01.17.09

Il mio volto si accese, come il sole quando è i alto nel cielo. Sorrido e lo ringrazio. "Sei gentile" dissi distruggendo ogni forma di cordialità che mi era stata insegnata da Babaluci quando ero più piccola. Mi importava poco, in fondo, mica dovevo parlare mentre recitavo. Tuttavia mi riscossi, era pur sempre un estraneo e gli dovevo rispetto, anche se non ero sicura di saperlo fare. Mi limitai ad ascoltarlo e poi a seguirlo alla locanda.

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Guisgard 24-05-2017 01.23.53

Piano Elv cominciò ad aprire l'abito di Cassandra, fino a liberare i suoi seni.
Si chinò e li baciò con amore e passione.
Lo fece più volte, accendendo il fuoco dentro di lei.
Poi continuò a spogliarla, fino a lasciarla completamente nuda.
“Sei bellissima, Cassandra...” disse guardandola tutta “... bellissima...” prendendo poi una rosa che aveva colto al mattino e lasciata in un vaso, iniziando a passare i suoi petali ovunque sul corpo di lei.

Lady Gwen 24-05-2017 01.32.18

Aprì il mio abito per scoprire i miei seni, poi si chinò ad assaporarli a lungo, facendomi gemere e accendendo come un fuoco dentro di me, lo stesso fuoco che avevo scorto nei suoi occhi mentre venivamo qui a casa e che adesso mi faceva impazzire.
Quella tortura finì, come finì lui di spogliarmi.
Sorrisi intenerita da quella frase che, benché l'avesse ripetuta ormai innumerevoli volte non riusciva mai a stancarmi.
Poi il suo gesto mi sorprese; chiusi gli occhi sentendo quel fresco e profumato velluto sulla mia pelle nuda, limitandomi a sospirare silenziosamente, come per non incrinare la perfezione di quel momento meraviglioso.
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Guisgard 24-05-2017 01.35.13

Aegos rise appena a quel tono di lei, così eccitante ed autoritario.
Elyse era bellissima, da far impazzire per l'eccitazione.
“Noto che sua altezza” disse lui “è spazientita... lungi da me dunque farla alterare...” e piano cominciò a sfilarsi prima gli stivali, poi finalmente gli stretti pantaloni, restando così nudo davanti a lei.
E se ne stava immobile, orgoglioso della sua virilità che mostrava senza titubanza alla sua sovrana.
“Sua altezza ora è soddisfatta?” Guardandola tutta.
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Clio 24-05-2017 01.44.44

Già di per sé odiavo che mi si facesse aspettare, poi a maggior ragione in quel momento in cui l'eccitazione annebbiava la ragione.
Quanto era bello, quanto era eccitante e meraviglioso, quanto mi piaceva guardarlo.
Eppure più lo guardavo, più i ricordi dei momenti passati insieme mi inebriavano e la voglia di viverne ancora mi sopraffaceva.
Guardandolo negli occhi sapevo che stava provando le stesse sensazioni, le stesse emozioni che mi sconvolgevano in quel momento.
Trattenni il fiato nel vederlo spogliarsi davanti a me, e restai a guardare quel corpo statuario, perfetto e meravigliosamente eccitato davanti a me.
Poi scossi la testa a quelle parole appassionate e intense.
"Sua altezza ne ha prima di essere soddisfatta.." con un sorrisetto divertito, intenso e malizioso "Sempre che il suo cavaliere ne sia all'altezza.." provocandolo.

Guisgard 24-05-2017 01.49.08

Astral e quei mercenari si diressero alla locanda.
Lavaros mostrò alla ragazza la sua camera.
“Dormirai qui...” disse “... la mia camera è questa accanto... ti auguro una serena notte...” sorridendole.

Nyoko 24-05-2017 02.02.19

Arrivammo alla locanda e Lavaros mi mostrò quella che doveva essere la mia stanza. La guardai e ne studiai ogni minimo dettaglio, sentendo il cuore colmo di gioia. "È troppo bella" dissi guardando Lavaros con gli occhi colmi di dolcezza. "Allora, buonanotte e a domani" dissi salutandolo ed entrando in camera, chiudendo la porta dietro di me. Era davvero bella, per me, che ero stata dietro le sbarre per anni, era una stanza di lusso, ma forse lui non lo avrebbe mai saputo. Andai a provare il materasso. "Comodoooo" dissi buttandomici sopra e sorridendo dannatamente felice. Mi rialzai e mi tolsi gli indumenti che mi permettevano di muovermi comoda, rimuovendo gli stivali e i pantaloni larghi per rilasciare la gonna bianca del mio abito. Mi guardai allo specchio. Mi resi conto di quanto fossi, ehm, bianca? I capelli, la carnagione, gli indumenti... Sul serio? Le uniche due cose che risalaltava erano gli occhi e il ciondolo pendente sul petto. Beh, non avevo altri abiti, in effetti. Guardai quella gonna davvero troppo lunga, le estremità erano leggermente provate dalle passeggiate e mi sembrava anche leggermente impolverata. Uno sbadiglio riscosse i miei pensieri, dovevo addormentarmi, o non mi sarei mai svegliata. Così mi butto di nuovo su quelle lenzuola fresche e il materasso comodo, pensando agli ultimi avvenimenti che hanno cambiato la mia vita, fino ad arrivare a lui; a Lavaros.
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Guisgard 24-05-2017 02.03.28

Quelle carezze, quei petali rossi sulla pelle nuda di Cassandra continuarono a lungo.
Ovunque Elv portò quella rosa, accarezzando tutto di lei.
I seni, i fianchi, fra le gambe.
Più e più volte.
Fino a quando tornò a baciarla e a toccarle i bei seni.
“Ti voglio, Cassandra...” disse piano.

Lady Gwen 24-05-2017 02.12.59

Sentivo i petali lambire ogni piccolo angolo del mio corpo, stringendo forte le lenzuola quando la rosa giungeva ad incontrarsi con un altro fiore, il mio, puro ed immacolato, creando quasi un bouquet di contrasti fra il candore di quest'ultimo e la passione scarlatta intrecciata nella trama di quei quei petali vellutati che scorrevano su di me.
Quel gesto tenero e dolce durò a lungo, più e più volte, fino ad interrompersi.
Le mie labbra accolsero di nuovo le sue ed io cercai i suoi occhi.
"Anch'io voglio te..." sussurrai, con sguardo spalancato e appassionato e un tono dolcemente pregno di innocente desiderio.
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