Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 24-05-2016 00.43.41

Trasalii.
Il sacro monte dell'Arcangelo!
Ma certo!
Una speranza, una speranza si accese nel mio animo al ricordo della visione avuta mentre Icarius parlava con Don Nicola.
Quella visione che non avevo mai potuto controllare perché erano passati dieci anni in una notte.
Se i seguaci dei Taddei si erano rintanati lì, doveva pur esserci qualcuno che mi conoscesse, avevo passato vent'anni a corte, dopotutto.
E quelle parole di Icarius mi strapparono un sorrisetto che nascosi quasi subito.
Sapeva molte cose, altroché.
Ora finalmente avremmo scoperto che cosa ci attendeva.

Dacey Starklan 24-05-2016 15.03.01

" Certo che é inusuale le campane durante la notte... Questo paese è sempre più strano" dissi avanzando verso la chiesa.

Appena dentro mi fece il segno della croce e osservai la navata, totalmente buia.

Un altro rintocco di campana si fece avanti nel silenzio.

" Si sembrerebbe ma allora chi suona?" chiesi mentre la mia voce rimbombava ma non era l'unico rumore, ce n'è un altro più cupo e sordo e decisamente non rassicurante.

" E cos'è questo?"

Lady Gaynor 24-05-2016 15.09.30

Mi risvegliai di botto in un bagno di sudore. Il mio sguardo andò meccanicamente al pavimento... era stato solo un sogno, un maledetto incubo che però mi sapeva di vero. Ebbi un brivido nel ricordare il lago di sangue e quelle urla, che ormai mi perseguitavano ovunque, persino nel sonno.
Mentre ancora ripensavo al sogno, udì una voce di donna che intonava una canzone. Guardai la finestra, era rimasta un po' aperta... la voce proveniva da lì fuori. Mi alzai dal letto, uno sguardo al Capitano che ancora dormiva, e andai alla finestra per vedere chi fosse a cantare. Mi sentivo inquieta, per cui aprì del tutto le ante senza però sporgermi troppo, per evitare di essere vista.


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Guisgard 24-05-2016 16.38.23

“Si...” disse Zoren voltandosi di scatto verso la porta “... rumori che provengono dal pianoterra... o forse più giù...” avvicinandosi all'uscio “... sembra come se qualcuno stesse scavando nel terreno... che stranezza... siamo nel cuore della notte...” fissando poi Gwen.

Lady Gwen 24-05-2016 16.46.11

Zoren si avvicinò per sentire meglio ed io attesi.
"Scavare? Che intendi?" chiesi, perplessa "Lo sapevo io che c'era qualcosa di strano... e tu che mi prendevi per paranoica..." scuotendo la testa.
Tolsi la camicia da notte e mi vestii.
"Dobbiamo andare a vedere."

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Guisgard 24-05-2016 16.47.23

Icarius e Clio furono condotti in una sorta di grossa cantina, più simile in verità ad una segreta inaccessibile.
Affon fece segno ad un uomo che sorvegliava una grossa porta di legno e quello annuì, per poi aprirla.
Entrarono così in un ambiente sotterraneo arredato in modo sobrio, ma con un certo gusto.
Qualcuno stava seduto su un grosso seggio, dando le spalle alla porta.
“Milord...” disse Affon.
Colui allora che stava seduto si alzò e si voltò, mostrando il suo volto.
Un volto che era l'esatta copia di quello di Icarius.
http://data.whicdn.com/images/223653113/large.jpg

Clio 24-05-2016 16.56.02

Entrammo in quella casa, condotti poi in una grossa cantina quasi fosse una segreta inaccessibile.
Mi guardavo intorno, incuriosita e incerta.
Ma poi vidi che c'era una sola persona, e le mie speranze vacillarono.
Quando poi si girò, sbiancai.
Era lui, era identico a lui.
Strinsi forte la mano di Icarius nella mia.
Allora lo sapeva, fin dal primo momento, Affon.
Sapeva chi era, se era identico a quello che immaginai essere quello che loro credevano Guisgard.
Ecco perché ci avevano portato in quella chiesa, ecco perché tutto quel mistero.
Possibile che esistessero due persone così simili?
La cosa non mi quadrava, non mi piaceva per niente.
Restai in silenzio, attendendo che fosse lui stesso a rivolgermi la parola, come si conveniva.

Guisgard 24-05-2016 16.58.08

Ehiss si voltò verso la strada, da dove giungeva quel curioso rumore.
La via era avvolta dal buio cupo della notte, squarciato solo dove giungeva lo spettrale alone lunare.
E ad un tratto qualcosa fu illuminato dalla Luna.
Una figura che camminava tirandosi dietro qualcosa di pesante.
Pochi passi dopo ed il cavaliere e Dacey videro che si trattava di un uomo di mezz'età che si trascinava dietro una grossa cassa di legno.
Ehiss guardò la zingara e le fece cenno di seguirlo.
Si avvicinarono così all'uomo che avanzava verso di loro.
“Voi...” disse il cavaliere “... vi occorre aiuto con quella cassa?”
L'uomo si fermò ed osservò il nobile Taddeo e la ragazza.
“Forestieri?” Chiese.
“Si, giunti poco fa.” Annuì Ehiss.
“Beh, se mi offrite aiuto di certo non lo rifiuto.” Sorridendo l'uomo.
Il cavaliere andò verso di lui.
“Devo portare questa cassa al sicuro” fece l'uomo visibilmente affaticato “prima che i topi la rovinino.”
“Topi?” Ripetè Ehiss.
“Oh, non temete...” l'uomo “... è integra. Ma proprio per preservarla voglio metterla al sicuro.”
“Vi do una mano.” Aiutandolo il cavaliere.
I due portarono così la pesante cassa fino all'ingresso della chiesa.

Guisgard 24-05-2016 17.02.54

Gaynor guardò dalla finestra, senza sporgersi troppo, per cercare di vedere chi stesse cantando.
Vide così una donna che appoggiata contro una palma intonava una canzone al chiaro di luna.
La sua voce era particolare.
Come se avesse un che di esotico, pur non possedendo un accento particolare di quei luoghi.
Era una voce alta e squillante, la cui cadenza le conferiva una musicalità del tutto fuori dal comune.

Guisgard 24-05-2016 17.11.09

“Si, ma cerchiamo di essere prudenti...” disse Zoren a Gwen.
Così, silenziosamente, lasciarono la stanza e scesero al pianoterra.
Qui non vi era nessuno, ma i rumori continuavano.
“Provengono da sotto...” mormorò piano il mago “... ci deve essere una cantina... cerchiamo le scale per scendere...”
Videro così una porta socchiusa che dava su delle scale che portavano di sotto.
Zoren fece segno a Gwen di scendere.
E mentre scendevano i rumori cessarono di colpo.
“Presto, nascondiamoci...” Zoren indicando una rientranza nel muro in cui nascondersi entrambi.

Guisgard 24-05-2016 17.19.53

Il giovane uomo identico ad Icarius restò a fissare il suo sosia per lunghi istanti.
E lo stesso fece Icarius.
“Impressionante...” disse ad Affon l'uomo uguale ad Icarius “... è davvero simile a me...”
“Si, milord.” Annuì Affon.
“Che...” mormorò Icarius “... che scherzo è?”
“La scienza è davvero stupefacente.” Fece l'uomo tornando a sedersi sul seggio, però girandolo verso di loro. “Ingannerebbe chiunque costui.”
“Si, milord.” Rispose Affon.
“Insomma...” nervoso Icarius “... che diavolo sta succedendo?”
“Siete al cospetto” Affon a lui e a Clio “di Sua Signoria Guisgard de'Taddei, legittimo nipote di lord Anione e signore di Capomazda.”

Lady Gwen 24-05-2016 17.21.34

Scendemmo di sotto, cercando di essere più silenziosi possibile.
Non c'era nessuno,ma i rumori continuavano.
Di colpo cessarono ed io mi nascosi in una rientranza nel muro insieme a Zoren, in silenzio e in attesa.

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Guisgard 24-05-2016 17.35.34

Trascorsero lunghi istanti, a tratti insopportabili, in cui Gwen e Zoren restarono nascosti in quella rientranza nel muro, senza comprendere cosa stesse accadendo attorno a loro.
Dopo un po', quando tutto sembrava essere finito, il mago si sporse per guardare in basso.
“Sembra sia tutto finito...” disse alla ragazza “... vieni, andiamo a vedere...”

Guisgard 24-05-2016 17.37.19

“Magari è ciò che voglio...” disse lui senza smettere di assaporare le labbra morbide di Altea, mentre le sue mani si muovevano sicure, ma delicate, lungo il vestito della nobile dama, quasi a disegnarne con sensuale tatto le affusolate forme del suo corpo snello.
E lei era stretta a lui, incatenata da quei baci caldi ed ammaliata da quelle carezze sensuali ed infinite.
Stretta contro quel robusto corpo, i cui muscoli asciutti ben si sentivano attraverso la sottile e profumata camicia bianca.

Dacey Starklan 24-05-2016 17.40.35

I rumori continuarono fino anche non presero forma, illuminati dalla Luna.

Era un uomo che faticosamente trasportava una cassa.

Ehiss si offrì di aiutarlo nel trasposto e questi accettò di buon grado.

" Scusate ma siete solo qui? " mi sentii costretta a chiedere

Clio 24-05-2016 17.40.52

Guardai l'uomo negli occhi, fregandomene dell'etichetta.
Era davvero lui?
Possibile che fosse Icarius il sosia?
No, sapevo che non era così, avevo visto lo sguardo di Icarius nel palazzo.
Avevo visto il potere del suo sangue, avevo avuto quella visione.
Quello che fissavo era il sosia, ne ero sicura.
Ad ogni modo, avrei scoperto presto qual era la verità.
"Salute a voi.." con un cortese cenno del capo, per poi togliere il medaglione dal corsetto, perché fosse ben visibile sul petto.
"Sono Clio de Lorendal, capitano della Guardia Ducale..." con sguardo di sfida negli occhi del presunto Taddeide "Dovreste ricordarvi di me, Guisgard.. signore di Capomazda.." con un tono velato di sarcasmo.
"E ditemi, allora... come mai non vi siete fatto avanti alla morte del mio signore Anione?" senza mai lasciare il suo sguardo "Vi abbiamo aspettato a lungo.. dov'eravate quando il destino del ducato dipendeva da voi? Lo avete lasciato nelle mani inadeguate di Rovlin e in quelle supponenti e arroganti di Reddas... ora è Cimas a sedere al vostro posto, o sbaglio? Io sono stata incaricata da Ser Gervan di trovarvi... quando la situazione stava degenerando ed eravate l'ultima speranza per Capomazda.." il mio sguardo era sempre fisso "Era già abbastanza seccante trovarvi e scoprire che avevate dimenticato il passato... ora invece eccovi qui, conscio di tutto eppure rintanato sul monte dell'Arcangelo.. preferivo la versione in cui avevate dimenticato ogni cosa..".
Sentivo la rabbia salire sempre di più.
"Ma se sono io ad essermi sbagliata ditemi... vi ricordate di me?" sempre con aria di sfida.
"Dovrete convincermi, signore.. immagino abbiano evitato di dirvi che il sangue di questo ragazzo ha aperto una misteriosa teca nella loro chiesa..." sorrisi appena.
"A voi potrà non interessare la mia opinione, ma sapete com'è.. questi uomini hanno minacciato di ucciderci in una chiesa, roba che Anione si rivolterebbe nella tomba, quindi comprenderete che vorrei per lo meno sapere la verità... e sapere se sono davvero gli stessi per cui ho combattuto tutta la vita a volermi morta, e se voi siete così idioti da mandare a morte sangue taddeide!".

Altea 24-05-2016 17.44.55

Il suo profumo..fresco e dolce..mi aggrappai alla sua camicia con vigore come lui stringeva in modo suadente ed impertinente il mio corpo, disegnava le sue forme, sfiorava la scollatura, i bianchi seni e il collo.."Perché? Perché proprio io..io che non credo nell' Amore..vi fidate di me? Ne ho lasciati molti ma non siete tipo da spezzarsi il cuore..comunque ..viviamo questo attimo" guardandolo intensamente negli occhi e poi le mie labbra si riunirono alle sue sbottonando leggermente la sua camicia, assaporando la sua pelle.."Il vostro nome..Milord..volete vi chiami Milord" tenendo le braccia sul suo collo.

Guisgard 24-05-2016 17.55.50

“Oh, no di certo.” Disse l'uomo a Dacey.
“Allora dormono tutti.” Fece Ehiss. “Al nostro arrivo tutto era silenzio e desolazione. E fino a quando non siete arrivato voi credevamo che questo posto fosse disabitato.”
“In verità tra un po' arriveranno tutti.” Annuì l'uomo. “Ci sarà la messa.”
“Una messa notturna...” fissandolo il cavaliere.
“Si.” Rispose l'uomo. “La campana ha già suonato. Tra poco li vedrete arrivare.”

Guisgard 24-05-2016 18.04.55

“Ragazza, bada...” disse Affon a Clio, ma colui che chiamavano Guisgard lo fermò con un cenno della mano.
“Tanto bella, quanto coraggiosa...” disse alla ragazza “... ahimè, lo ammetto... non so come, ma non mi ricordo affatto di voi... eppure è uno scempio, lo so, dimenticare una ragazza bella come voi...” sorrise “... ma visto vi proclamate così fedele e devota al mio casato, mi sento in dovere di rivelarvi tutto... fui allontanato da Capomazda quando ero ancora piccolissimo, per volontà di mio zio, lord Anione... dunque rammento poco o nulla della mia infanzia... questi uomini che ora vedete mi sono stati vicino, educandomi e proteggendomi, affinchè io possa un giorno riprendermi ciò che è mio.”

Lady Gwen 24-05-2016 18.07.57

Era insopportabile stare lì,in attesa.
Poi Zoren mi disse di scendere ed io lo seguii, cercando di capirci di più in tutto quello che stava accadendo.

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Guisgard 24-05-2016 18.13.44

Quando Altea sbottonò la camicia di lui, per poi accarezzargli il petto, il giovane uomo la guardò con desidero.
Un desiderio folle, impetuoso, fatto di istinto e pura passione.
Allora la strinse ancor più al suo corpo, facendola sentire protetta e soprattutto donna.
“Chissà...” disse pianissimo lui, con le labbra che sfioravano quelle di lei, con i loro respiri che si accarezzavano “... magari dopo stanotte sarò follemente innamorato di te... e tu forse mi getterai via come hai fatto con gli altri... spingendomi a maledire la tua bellezza...” la sua bocca assaporò ancora e per un istante quella di lei, con le loro lingue sul punto di toccarsi ancora “... il mio nome?” Sussurrò. “Un poeta scrisse che il nome di uomo è quello che viene scelto dalla donna amata... dammi tu un nome stanotte... e forse chissà... domattina l'alba lo renderà eterno...”

Guisgard 24-05-2016 18.16.39

Gwen e Zoren scesero le scale e raggiunsero finalmente la cantina.
C'era odore di chiuso e di polvere, con una penombra fitta che rendeva tutto confuso e misterioso.
Alcune pale erano appoggiate al muro, come se qualcuno le avesse usate.
“E' tutto dannatamente strano qui...” disse confuso.

Lady Gwen 24-05-2016 18.19.42

Scendemmo di sotto; c'era odore di chiuso e delle pale erano appoggiate al muro, come se fossero state usate di recente.
Strinsi la mano di Zoren.
"Mi chiedo cosa scavassero a fare..." sussurrai.

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Clio 24-05-2016 18.21.40

Un sorrisetti divertito si dipinse sul mio viso.
Lo dicevo io che avevo ragione..
"So perfettamente che Guisgard è stato allontanato da piccolo, per la paura che Anione aveva della maledizione..." sostenendo il suo sguardo "Ricordo il giorno in cui sparì da corte, e vi confesso che lo ricordo con un certo sollievo perché quel bambino non mi stava affatto simpatico.. non faceva che prendermi in giro..." sorrisi "Però suvvia, non avevate tre anni, ma una decina... possibile che non ricordiate il vostro passato? Dunque come sapete che questi uomini non vi hanno mentito? Come sapete di essere davvero chi dite di essere? Come mai non vedo nessuna delle persone fedeli al casato? Nessuna persona che conoscesse Anione? Ero praticamente la sua guardia del corpo, l'ho seguito in moltissimi incontri.." scrutando quegli occhi.
"Eppure non avete risposto alla mia domanda.. perché non vi siete fatto avanti alla morte di Anione? Abbiamo aspettato a lungo Guisgard, tutti tranne Rovolin ovviamente..." dubbiosa "Sono stata mandata dall'unica persona che sapesse dove Anione avesse nascosto Guisgard, e quella persona non mi ha affatto mandato da voi.. quindi scusate, se tutta questa faccenda mi puzza non poco.. così come mi puzza il fatto che sembrate ignorare il fatto che il sangue di un semplice ragazzo della brughiera abbia aperto quella teca... le parole mentono, le persone mentono, il sangue.. il sangue non mente mai!".

Altea 24-05-2016 18.26.35

Le nostre bocche si unirono in un bacio profondo e le nostre lingue parlavano di desiderio, ardore e passione.
Lo guardai negli occhi, le gote arrossate, i capelli sciolti.."Mi maledirai...non sai quanti lo hanno fatto...ma sarebbe un onore essere odiata da te come amata" sorrisi accarezzandogli i capelli sul viso.."Dovrei scegliere il tuo nome..renderlo eterno..Uomo..hai detto così...e tu lo sei...romantico, passionale, folle...e in greco uomo si dice.."Andros" ridendo ma non capivo questo mistero.
Spensi la candela e lentamente abbassai la spallina.."Penso non disponiate di una stanza comoda" guardandolo con desiderio e provocazione.

http://i67.tinypic.com/16jint5.jpg

Guisgard 24-05-2016 18.29.33

“Vorrei saperlo anche io...” disse Zoren a Gwen, mentre ispezionava per quanto possibile quella cantina “... il pavimento è fatto di terreno battuto... credo sia stato spostato... qualcuno penso abbia scavato e sotterrato o dissotterrato qualcosa... ma cosa?” Perplesso.
Ad un tratto la porta sulle scale si aprì e qualcuno cominciò a scendere verso la cantina.

Lady Gwen 24-05-2016 18.33.09

Era tutto sempre più strano e sembrava che qualcuno avesse sepolto o dissotterrato qualcosa.
All'improvviso, la porta si aprì e sembrava che qualcuno stesse scendendo.
A quel punto guardai Zoren impaurita, senza sapere cosa fare.

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Guisgard 24-05-2016 18.49.41

Guisgard sorrise a quelle parole di Clio.
“Dieci anni...” disse “... si, ne avevo dieci circa... e costui?” Indicando Icarius accanto a lei. “Costui che ha la mia stessa età, ricorda forse qualcosa della sua infanzia? No, perchè un bambino di dieci anni strappato ai suoi giochi, alla sua quotidianità tende poi a chiudersi in se stesso. A dimenticare, a rimuovere. Guardateci, siamo identici? Può dunque essere un caso? La natura può davvero beffarsi degli uomini generandone due uguali in tutto e per tutto?” Si alzò. “Io posso indovinare i tuoi pensieri, sai?” Ad Icarius. “Posso descriverti i tuoi sogni e le tue paure. Persino raccontarti i confusi ricordi che talvolta ti animano. E sai perchè? Perchè tu sei nato da me.”
“Che significa?” Guardandolo Icarius.
“Sei molto più di un sosia.” Rivelò Guisgard. “Icarius non è un nome messo a caso... è l'alter ego di Guisgard, del mio nome. Sei una copia, amico mio... una copia.”
“Tu sei pazzo...” incredulo Icarius.
“Una copia generata dall'alchimia per salvarmi, per difendere il tuo signore.” Annuì Guisgard. “Per ingannare il demone che perseguita i Taddei da secoli. Tu non sei un uomo... sei un Fakera.”
“Tu...” ridendo quasi beffardo Icarius “... tu sei pazzo... pazzo... e vuoi farmi impazzire come te...”
http://i.imgur.com/zjWW42U.jpg

Guisgard 24-05-2016 18.59.58

“Andros...” disse l'uomo guardando negli occhi Altea “... si, se lo vorrai...”
Poi lei spense la candela e tutto divenne penombra, vaga e sognante.
Allora cominciò a spogliarsi e subito lui accarezzò prima il suo collo, poi il petto nudo, fino a sfiorarle il bianco seno.
Ed a quel contatto lei sentì un brivido intenso, un vivo rossore screziarle le gote.
La mano delicata ed affusolata di lui spostò i lunghi capelli di lei, scoprendone il seno, che poi prese ad accarezzare con grazia.
Accarezzarlo per tutta la sua forma soda e perfetta.
E ad ogni tocco Altea quasi veniva meno.
Quasi fu sul punto di abbandonarsi e perdere il senno.
Carezze lunghe, lente, volte a disegnare, con grazia, con meravigliosa delicatezza quel seno.
Ma un attimo dopo accadde qualcosa.
Una campanella iniziò a suonare per tutto il castello.

Clio 24-05-2016 19.01.19

Ascoltai quell'uomo in silenzio.
"Lui ha riconosciuto il palazzo.." dissi "E il giardino... come so che non siete voi il sosia?".
Tutta quella storia era pazzesca, assurda.
E io non credevo a una sola parola.
Ma di una cosa il sosia aveva ragione, non poteva essere un caso.
"E con la faccenda del sangue, come la mettiamo?" con aria di sfida "Volete continuare a ignorare questa domanda per molto? Continuerò a farvela finché non vi degnerete di rispondere!".

Altea 24-05-2016 19.10.02

"Andros" ripetei.."Sei in mio potere ora...ti ho ammaliato" sorrisi soddisfatta.
Le sue labbra scendevano e salivano sul mio nudo corpo, le sue mani giocavano sui miei seni, sul mio corpo e il mio respiro si fece irregolare, ansimavo per il piacere provocato, per quel tocco delicato che suonava una sinfonia di piacere sul petto caldo e turgido dal desiderio.
Lo presi per i capelli scuri e lunghi, volevo andasse oltre..ancora..sentivo la testa girare, in un vortice quasi da farmi perdere i sensi...avrei voluto morire per un attimo tra quelle braccia e tornare viva col calore del suo corpo..iniziai a sbottonare tutta la sua camicia, la tolsi in modo i nostri corpi mezzi nudi fossero a contatto...ma ad un tratto sentii una campanella e sussultai, misi la mano sul seno e lo guardai spaventata.."Ma che diamine sta succedendo?".

Dacey Starklan 24-05-2016 19.21.35

Fui rincuorata dal sapere che la città non era l'ennesimo luogo dimenticato dall'uomo.

" Oh bene, bene" mormorai " ma è una messa per qualche occorrenza particolare?" chiesi interessata ripensando ai pellegrinaggi di maggio per venerare la Santa di tutti noi gitani, Sara. Ritenni che anche in quel luogo doveva esserci qualcosa di similare e la messa di notte faceva parte della tradizione.

Guisgard 24-05-2016 23.55.10

“La risposta è molto semplice.” Disse Guisgard a Clio. “Lui” indicando Icarius “è nato da me. Come una proiezione, un riflesso, anzi un'ombra. Naturale dunque che condivida i miei ricordi e provi le mie sensazioni. Ed abbiamo lo stesso sangue.”
“Ma smettila...” mormorò Icarius che fissava il tremolio di una candela, come se cercasse di dare un senso a tutta quell'assurda sensazione.
“Io comprendo come tu possa sentirti...” fissandolo Guisgard “... lo so e so anche che ciò è ingiusto... ma è la verità... devi accettarla.”
“Cosa dovrei accettare?” Voltandosi Icarius. “Che siete tutti dei folli?”
“Forse” intervenne Affon “tutto potrebbe avere un senso se vi spiegassimo cos'è davvero un Fakera...”

Guisgard 25-05-2016 00.01.08

Il panico.
Questo sopraggiunse nella cantina, tra Gwen e Zoren.
Non c'era un posto dove potersi nascondere, mentre quei passi si udivano sulle scale.
Il mago allora prese la mano della ragazza stringendola, come a voler darsi forza reciproca prima di essere scoperti.
Apparve allora un uomo sulle scale.
Anziano, vestito in modo buffo e dall'espressione ebete.
“Corbezzoli.” Disse vedendo i due giovani. “Cosa ci fate qui nel cantiere? Non sapete che i lavori sono sospesi? Di notte è impossibile convincere le maestranze a lavorare.” Scosse il capo. “Di questo passo la chiesa non sarà mai ultimata.”

Lady Gwen 25-05-2016 00.04.55

Il panico ci colse quando ci accorgemmo che non c'era un benedetto angolo in cui nascondersi.
Guardai Zoren quando strinse forte la mia mano ed io ricambiai quella stretta, mentre ci preparavamo ad essere scoperti.
Tutta questa paura, però, svanì quando vedemmo un uomo alquanto strano dire delle cose alquanto strane ed io aggrottai la fronte.
"Ma di che diamine sta parlando?" sussurrai pianissimo a Zoren, guardandolo ancora stranita.

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Clio 25-05-2016 00.06.36

Scossi la testa.
"Oh per favore!" scuotendo la testa "Tutta questa storia è assurda, ma io so come sono arrivata a lui... e ripeto, se voi foste davvero Guisgard, allora perché non farsi avanti alla morte di vostro zio?" alzando le spalle "Perché lasciare cadere il ducato in rovina? Capivo lui.." indicando Icarius "Non ricorda un accidente, crede di essere un semplice ragazzo... quindi ci sta che non sia tornato a casa, ma voi? Perché non siete tornato a corte? Perché sapevate che sareste stato smascherato? Che potevate ingannare i sudditi, i funzionari ma magari non so.. non la vostra balia? Non i vostri istitutori, non i bambini che giocavano con voi?" scrutandolo.
"Se siete davvero chi dite di essere, dov'eravate quando Capomazda aveva bisogno di voi?".
Scossi la testa e sospirai piano.
"Che hai intenzione di fare? Farlo innamorare al posto tuo così la bestia viene per lui e non per te?" alzando gli occhi al cielo.
Presi un profondo respiro.
"Sentiamo, dunque, che cos'è veramente un Fakera?" esasperata.

Guisgard 25-05-2016 00.08.48

“E' la messa di Mezzanotte.” Disse l'uomo a Dacey. “Messa solenne, dedicata ai defunti. Vi parteciperete anche voi?”
“La chiesa” fece Ehiss “sembra l'unico luogo in cui poter incontrare qualcuno in questa cittadina. Comunque ci saremo anche noi. Ma ditemi... come si chiama questa cittadina?”
“Tocco Vetus.” Rivelò l'uomo.
Ad un tratto si udirono vari ed indefiniti rumori.
Allora lungo la via cominciarono a vedersi diversi individui, tutti diretti in chiesa.
“La messa sta per cominciare...” l'uomo rivolto al cavaliere ed alla zingara.

Guisgard 25-05-2016 00.17.21

“Ne so quanto te...” disse sottovoce Zoren a Gwen.
“Per mille Ostrogoti barbuti!” Esclamò lo strano individuo, per poi scendere nella cantina. “Forse voi non siete qui per caso! Ma certo, siete emissari del Senato! Avrei dovuto capirlo subito!” Scuotendo la testa. “So benissimo che i patrizi non vedono di buon occhio questo cantiere! Ah, certo che lo so!” Agitando il dito. “Ma dite pure a quei barbagianni in tunica che io, l'Augusto imperatore Costantino il Grande, sto edificando la chiesa su terra privata. Non ho sottratto affatto proprietà al popolo di Roma. Per questo ho scelto il Laterano per costruire la prima chiesa Cristiana della città.” Con tono fermo.

Lady Gwen 25-05-2016 00.21.22

Ascoltai ammutolita le parole dell'uomo.
Ma chi diamine avevamo davanti?
Beh, di certo, pensai ridendo fra me e me, era stato meglio di come ci aspettassimo.
Quando finì di parlare, guardai Zoren con aria interrogativa, ma in fondo divertita.

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Guisgard 25-05-2016 00.28.19

“Ricorda al cospetto di chi sei.” Disse Affon a Clio con tono secco.
“La verità?” Guisgard alla ragazza. “Ho avuto paura. Si, paura. Non di morire...” scuotendo la testa “... no, quello no... ma di non essere riconosciuto ed accettato... scoprire di non essere niente... questa è la verità... per questo non mi sono fatto avanti... ora Cimas è troppo potente ed io...”
“Non dovete giustificarvi, milord.” Mormorò Affon. “Dunque...” fissando poi Icarius e Clio “... il Fakera è una figura mitologica... letteralmente un corpo... usato da esseri del mondo soprannaturale per entrare nel nostro... questa è stata dunque l'idea su cui hanno lavorato gli alchimisti di corte... generare un sosia dell'Arciduca per proteggerlo...”
“Come diamine è possibile far nascere un essere umano in laboratorio?” Sbottò Icarius. “A questo punto è più semplice scoprire la Pietra Filosofale!”
“Esistono nozioni che noi tutti ignoriamo, ma che le scienze occulte conoscono e praticano...” Affon “... spiegarle ora sarebbe impossibile, oltre che inutile...”
“Inutile?” Ripetè Icarius. “Avete preso la mia esistenza e l'avete gettata nella melma! Ero un ragazzo spensierato e questa storia mi sta distruggendo la vita!”
“Tu non hai nessuna vita.” Disse Guisgard. “Tu neanche sei vivo. Per la Chiesa non sei un uomo e non possiedi dunque un'anima.”
“Una sorta di... cavia...” Icarius.
“Si, nato per proteggere me.” Annuì Guisgard.


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