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A quelle parole di Clio, l'Hydra percorse un centinaio di leghe, fino a quando apparve ormai prossima anche all'equipaggio del bastimento avvistato.
“Batte bandiera Capomazdese...” disse Yanos osservandolo col cannocchiale “... si tratta di una nave civile, di dimensioni non troppo grandi... con ogni probabilità di qualche armatore e credo con un carico molto interessante, capitano...” A quell'affermazione tutti esultarono. Si stava concretizzando la possibilità di un bell'arrembaggio dopo diversi giorni di magra. “Però non capisco del perchè procede così lentamente...” continuò Yanos “... la chiglia è mezza sprofondata nell'acqua... possibile che abbiano un qualche problema a bordo...” “Dateci voi il segnale, capitano” Luis a Clio “e isseremo la bandiera così da far subito capire a quei malcapitati cosa li attende.” “Un momento...” all'improvviso Yanos “... sembra ci stiano segnalando qualcosa... con un grosso specchio credo... con i riflessi del Sole... sembra... si, sembra una richiesta di soccorso...” |
Osservai la nave.
Sembrava in effetti una preda facile e veloce, specie considerando che eravamo in due. "C'è in giro qualcosa che affonda le navi.. magari hanno avuto qualche problema.. Sono capomazdesi magari hanno incontrato il mostro..." sorrisi "Beh, non possiamo lasciarli lì, hanno bisogno di aiuto.. che ne dite di sollevarli dal carico di bordo, mi sembra un opera buona.." con un ghigno. Lanciai un'occhiata al Gozocuda di Barbaleone, in posizione. "Signori.. la cena è servita.. ma occhi aperti.. c'è qualcosa in queste acque, non dimenticatelo.." sorrisi, alzando lo sguardo "Issate la bandiera...". |
“Ora perdonatemi, milord...” disse Oxuid con un inchino verso Dominus “... resterei volentieri ad ascoltare questi piacevoli e frivoli discorsi, ma l'ammiragliato non può oziare in una corte mentre qualcosa di misterioso flagella il ducato... chiedo dunque congedo, mio signore.”
“Andate e tenetemi informato.” Annuì il duca. “Parlate pure, messere Teofilus... cose ne pensate di questa storia?” “Io credo” spiegò il maestro di Altea “che si tratti di qualche creatura ancora sconosciuta alla scienza moderna. Forse un grosso cetaceo. Le grandi profondità marine” continuò “ci sono completamente ignote. Cosa avviene in quegli abissi? Quali essere viventi vi abitano? Noi oggi possiamo solo immaginare le risposte a queste domande e in molti casi, dove la scienza non può esserci d'aiuto, vi è poi la nostra fantasia a venirci incontro. La storia ci insegna che nelle remote età geologiche esseri come uccelli e rettili avevano dimensioni gigantesche. E queste straordinarie proporzioni che il Creatore aveva fornito a quelle creature, col tempo poi decise di trasformarle e di rimpicciolirle un po' alla volta, fino a giungere ai tempi in cui viviamo. Ma chi ci dice che nelle profondità sconosciute non si siano invece conservate queste incredibili creature di un altro Tempo? Si sa che la crosta terrestre muta di continuo a causa di fenomeni naturali, mentre il mare ed i suoi abissi restano immutati. Dunque potrebbe davvero nascondere nel suo ventre un'ultima varietà di un qualche essere titanico.” |
Ascoltai attentamente il mio maestro ma prima dissi a Costanza di andare a chiamare nostro cugino...volevo ci dicesse dell' arrivo della nave e ci portasse al porto..ovviamente non era bene andarci sole.
"Quindi maestro Teofilus voi pensate a una creatura delle epoche passate..tipo i dinosauri preistorici? Avvalete tipo quella credenza di quel Lago in Scozia dove dicono esisti una specie di antico animale e lo vedono come mitologico...ma altro non è che un antenato di un animale preistorico ancora sopravvissuto?" dissi perplessa sedendomi sulla poltrona. |
“Ai misteri del mare...” disse il drago ad Elisabeth “... qualcosa sta accadendo là fuori... gli uomini si combattono e tanti finiscono per trovare la morte... quel naufrago invece è stato fortunato a giungere qui... o forse no... rammenti l'antica legge dell'isola? Qualsiasi uomo che vi giunge deve essere sacrificato alla dea... solo Pileo ne è immune, in quanto tuo servitore...”
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Già ricordavo benissimo il giorno che fui iniziata......e il mio giuramento......" Gedeone.......so perfettamente quali sono le antiche leggi, La Dea sa..cosa alberga nel mio cuore......tu hai dubbi in merito amico mio ?...."......Sapevo che Gedeone avrebbe fatto di tutto per difendermi...ma lui era il guardiano esterno del Tempio ..." Sta solo succedendo ciò che l'oracolo ha predetto"...
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A quell'ordine di Clio, subito fu issata la bandiera pirata sull'albero maestro dell'Hydra.
In breve poi il vascello pirata raggiunse il piccolo bastimento. Un attimo dopo il rostro fu abbassato sul ponte e l'arrembaggio cominciò. “Pietà...” disse qualcuno avanzando verso i pirati, per poi gettarsi a terra “... pietà, signori... abbiate pietà di noi... prendete pure tutto il carico, ma risparmiateci la vita...” Tutti gli altri uomini dell'equipaggio fecero lo stesso, implorando pietà. “Sono il capitano Lecrec...” farfugliò l'uomo “... vi supplico, risparmiate la vita al mio equipaggio ed ai passeggeri...” Luis e gli altri scoppiarono a ridere. “Ah, voglio proprio vederli, questi gentiluomini!” All'improvviso una voce di ragazza che usciva sul ponte. “Pirati! Vigliacchi direi!” Esclamò. “Assaltare una nave danneggiata!” “Lady Yolanda, vi prego...” Lecrec alla ragazza. “No, capitano!” Agitando il suo ventaglio lei. “Avanti! Voglio vedere il capitano di questi pirati! Subito! Sempre che abbia il coraggio di affrontare una dama di corte!” |
“No, milady...” disse Teofilus ad Altea “... non parlo di mostri o creature leggendarie... ma solo, con ogni probabilità, di un grosso abitante degli abissi marini e ancora sconosciuto agli occhi della scienza.”
“Ipotesi interessante...” sorridendo il duca. In quel momento entrò un servitore. Non disse nulla e si limitò solo a fare un cenno a Dominus. Questi lo guardò e annuì. “Ora scusatemi...” fece poi il duca “... ma mi attende una certa questione... a stasera, dunque... mie signore... messere...” ed uscì. Poco dopo tornò Costanza. “Altea, vieni...” a sua sorella “... Tommaso è giunto e ci attende nel cortile...” entusiasta la ragazza. |
“Non ho dubbi su di te...” disse Gedeone ad Elisabeth “... per questo so che farai la cosa giusta... quel naufrago deve andare via... altrimenti dovremo sacrificarlo alla dea con la prima Luna...”
In quel momento si udirono dei passi. “Deve essere Armida, ti sta cercando...” fece il drago “... va da lei... le ancelle credo siano turbate da ciò che è accaduto.” |
Annuii alle parole del maestro..ma il Duca aveva incombenze importanti..che era mai successo???
"Vi ringrazio maestro Teofilus, domani parleremo di questo..e di molto altro" e lo abbracciai, provavo un grande affetto per quell' uomo. Poi arrivò Costanza..."Davvero Tommaso è arrivato..andiamo al porto?". Accompagnai il maestro nelle sue stanze e salutato corremmo ridendo per le scale fino al vasto giardino e li trovammo il nostro bel cugino Tommaso...biondo, capelli lunghi e selvaggi e gli occhi verdi..."Eccolo, pensavamo eri in giro a fare strage di cuori in taverne" e pure lui rise e tutti e tre battemmo le nostre mani contro l' altra...si eravamo i tre indisciplinati della famiglia..."Hai sentito dell' arrivo della nave delle Stelle Nere di Nantos..dovrebbe essere prossima al porto...dai portaci". E lo facemmo salire di corsa sulla carrozza e dissi al cocchiere di portarci laggiù. "Allora..Tommaso..cosa sai di questi cacciatori di mostri?" e vedevo fuori dal finestrino finalmente del movimento. |
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