Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 24-05-2017 02.18.56

Aegos rise piano nello spogliarsi e poi con orgoglio si mostrò alla regina.
Ed Elyse lo guardò immaginando e ricordando scene di folle passione già vissute.
Poi quelle parole provocatorie di lei che in qualche modo accesero ancor più il valente cavaliere.
La guardò tutta, ovunque, per poi tornare ai suoi occhi chiari.
Allora si avvicinò, girando attorno al lettino, arrivando alle spalle di lei.
Si inginocchiò sulle coperte, dietro la regina e portò le mani su di lei.
Cominciò così a toccarla.
Le mani fra i boccoli biondi e poi sul suo collo, lungo le spalle, fino a scendere sul petto di lei, arrivando ai suoi seni, i cui capezzoli erano turgidi.
Iniziò a toccare piano quei seni, con movimenti lenti, a racchiuderli in carezze circolari.
Poi le dita raggiunsero i capezzoli, strizzandoli appena, facendoli gonfiare e sporgere ancor più.
E continuò, continuò.
La sovrana era contro il petto di lui che continuava a toccarle i bei seni, giocando con quei capezzoli duri.
“Sarò” disse sarcastico lui “all'altezza? Chissà...”

Guisgard 24-05-2017 02.38.42

La brughiera immersa in un infinito crepuscolo.
Ovunque le ombre si ricorrono e versi di rapaci notturni echeggiano nel nulla di un silenzio senza Tempo.
I mercenari avanzavano tra alberi dai tronchi contorti ed i rami spettrali.
Poi un latrato.
“Eccola...” disse Lavaros agli altri.
Di nuovo quel latrato.
Astral era distante da loro.
Li poteva guardare, ma sembrava incapace di muoversi.
Sentì la bestia arrivare, raggiungere Lavaros e gli altri, ma non poteva fare nulla.
Vide così l'animale giungere in tutta la sua mostruosità, aggredire ed uccidere tutti i mercenari.

Si svegliò di colpo.
Era ancora buio.
Eppure di quel sogno era vivo il ricordo.
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Clio 24-05-2017 02.39.41

Lo guardai raggiungere le mie spalle, e mi chiesi che cosa avesse in mente.
Sentii la sua presenza dietro di me, e una leggera scarica di eccitazione mi pervase, all'idea di non sapere che cosa mi avrebbe fatto.
Ma mi fidavo di lui, ciecamente.
Così mi gustai la sua presenza alle mie spalle, le sue mani su di me.
Quelle carezze così inebrianti, così eccitanti.
Adoravo sentire le sue mani su di me.
Quando poi raggiunsero il mio seno, chiusi gli occhi per godermi quell'eccitazione crescente.
"Come sei dolce..." sussurrai, sorridendogli, mentre cercavo i suoi occhi con i miei.

Nyoko 24-05-2017 02.45.42

Sudore.
La prima cosa che percepì, dopo i battiti del mio cuore, fu il sudore che mi bagnava il viso. "Che bei sogni che faccio, eh? Complimenti, Astral" mi dico mettendomi a sedere. Mi guardo intorno... È ancora buio. Cerco di riprendere sonno, ma in qualche modo quel sogno mi aveva turbata. E se fosse stato un sogno premonitore? Perché io non facevo nulla? Mi alzai dal letto e uscì dalla mia stanza. Non sapevo esattamente dove andare, ma sapevo di avere voglia di sfogare la tensione. Così presi a camminare alla cieca, muovendomi nel buio della notte.

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Guisgard 24-05-2017 03.04.00

Quella rosa era bagnata di brina.
Ma non la brina del mattino, ma quella di un altro fiore.
Quello che Cassandra custodiva puro e candido.
Allora anche Elv si spogliò.
Un attimo dopo si stese sulla ragazza e restarono così, l'uno sull'altra, a baciarsi e ad accarezzarsi.
Fino a quando lui la prese e la fece sua.
Prima piano, poi con ardore e slancio.
Ed iniziò una forte danza d'Amore fra quelle lenzuola.

Guisgard 24-05-2017 03.08.14

Astral era inquieta per quel sogno.
Uscì dalla stanza e cominciò a camminare senza meta.
Raggiunse lo spiazzo della locanda, mentre tutto il paese dormiva.
Ovunque c'era silenzio.
Un silenzio cupo.
La brughiera non era lontana e la notte era ancora alta.
Ad un tratto dalla strada giunse un rumore.

Lady Gwen 24-05-2017 03.17.24

Lo osservai spogliarsi, mentre guardavo ogni singola parte di quel corpo meraviglioso, poi tornò da me, che lo reclamavo ogni istante, mi era impossibile separarmene anche per un solo attimo e restammo in quel modo, con le bocche che si assaporavano e le mani che scoprivano i nostri corpi.
Poi, quella danza d'amore e di piacere iniziò.
Prima piano, teneramente, poi con trasporto e ardore sempre più crescenti.
Erano emozioni sconosciute e fantastiche, ero totalmente abbandonata a lui, era capace di farmi giungere in luoghi dominati esclusivamente dal piacere che erano stati per me, fino a quel momento, sconosciuti e che ora facevano riempire la nostra camera di gemiti.
Sentivo che ogni istante che passava diventavamo sempre di più una cosa sola, un unico corpo e un'unica anima.
Era il momento più bello della mia vita, sebbene fino a quel momento avessi pensato che fosse stato quando avevamo spezzato l'incanto e io avevo quasi "indossato" il mio corpo, come una mano che dona vita ad un floscio e inerme guanto, ma adesso che era suo, sapevo di aver davvero ritrovato il mio corpo.

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Guisgard 24-05-2017 03.56.38

Una danza folle che portò Cassandra verso vette sconosciute, mari mai battuti e foreste inesplorate.
Il corpo di lei vibrava come le orde di un'arpa e non riusciva a stare ferma, a non impazzire davanti a tutto ciò.
Elv le dimostrava un ardore senza limiti, uno slancio senza freni, una passione senza confronti.
Quel ragazzo l'aveva fatta scoprire non solo libera, ma soprattutto donna.
Ed era questa la vera magia.

Lady Gwen 24-05-2017 04.02.26

Tutto questo era terribilmente eccitante e il mio corpo era come un sublime strumento, suonato da lui, che mi aveva fatta riscoprire nuova, ma soprattutto donna.
La forza del suo sentimento era qualcosa di stupendo e mai visto, era intenso, travolgente, ed era mio.

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Guisgard 24-05-2017 04.02.36

Quelle parole di Eeila e poi la porta della stanza si aprì piano.
Entrò una figura e raggiunse il letto.
“Spero tu stessi parlando di me...” disse divertito Hiss “... non mi piace finire infilzato.” Ridendo.


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