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Mi fece sentire protetta, e mi accorsi che mai fin'ora avevo cercato questa protezione, questo conforto.
Mai. Ma adesso ne avevo bisogno e ce lo avevo, proprio qui con me. Mi riscossi ad una voce maschile. Erano una coppia orientale, che chiedevano informazioni. "Certo" sorridendo "Di cosa ha bisogno?" Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Sospirai, scuotendo piano la testa.
"Non lo so, sapete?" pensierosa "E se ci fosse del vero?". Guardandoli tutti e tre negli occhi. "Come facciamo a scoprire se è un mitomane o se invece c'è da preoccuparsi?" chiesi, quasi a me stessa, non aspettandomi di ricevere una vera risposta. Poi guardai Swan, che era rimasto in silenzio. "E tu cosa ne pensi?" gli chiesi. |
“ E se indovino invece? Non meriterei un premio?”
Senza nascondere della sfacciataggine in quella domanda. Tornai concentrata sulle statue, forse era qualcosa legato all’esecuzione dell’opera, oltre che dei soggetti. “ Una coppia di mortali, separati per anni, Penelope sempre fedele e paziente... Non so come ha fatto francamente. Cadmo e Armonia, qui sono meno preparata... se non erro un re mortale che sposa la figlia di due divinità... Venere e Marte per l’appunto. Loro invece sono due amanti, direi anche poco discreti, mossi principalmente dalla passione e dall’eros, mica per nulla uno dei loro figli si chiama proprio Eros. Infine Dafne e Apollo, un amore non corrisposto, folle, oggi Apollo sarebbe chiamato stalker probabilmente, che porta la povera Dafne a diventare persino una pianta pur di scappare al Dio. Evidentemente in quel momento la parola -no- non stava nel suo vocabolario. Perché... perché colpito da una freccia di Eros, sbaglio? Quindi Eros in un certo senso torna in due delle quattro coppie. Se vogliamo forzare anche un tre, Armonia sarebbe sua sorella. Ma... e ti prego non ridere, mi sto allontanando sempre di più dalla soluzione non è così?” |
“Grazie, lei è molto gentile.” Disse il turista giapponese a Gwen. “Guardavamo il quadro... La Gioia dei Taddei... ma nell'opuscolo non è specificato a quale razza appartenga il cane...” mostrandole l'opuscolo.
Intanto Dacey era sempre con Set. “Si, qualunque premio vorrai.” Divertito. Ascoltò allora il suo ragionamento. “Vedo sei preparata, eh!” Annuendo. “Beh, in verità sei vicina alla soluzione. Praticamente l'hai detto...” Nel frattempo, al piano di sopra, Dacey era con i suoi tre assistenti. “Solitamente queste cose non ti spaventano...” mormorò Swan “... forse la voce era particolare? Ti ha spaventata?” |
Cercai di non mostrare la mia perplessità davanti a quella domanda.
Turisti puntigliosi... "Oh, beh, sa, nella leggenda non è specificato..." con tono cortese. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“No no, la leggenda è chiara, ma qui non è specificato.” Disse il pedante turista a Gwen. “Ci hanno scritto su molti libri ed anche fatto diversi film.” Insistendo il vecchio giapponese, mentre sua moglie continuava a sorridere e ad accennare inchini col capo.
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“ L’Eros ? Questa è la soluzione? Penelope e Ulisse sono una coppia senza Eros, la loro caratteristica si basa sulla lontananza, l’attesa, la speranza di rivedersi... non vi è nulla di erotico in questo.
Non che non sia bello, idealmente, essere in grado di aspettare così tanti anni.” Non ero mai stata appassionata di quella coppia, non di Ulisse che nei suoi anni si era divertito qua e là e neanche di Penelope, in apparenza forte davanti ai pretendenti ma in sostanza la classica casalinga disperata che aspetta il ritorno del marito facendo a maglia, o nel suo caso, a telaio. “ Oh beh, a casa avevamo un libro sulla mitologia greco romana, l’ho letto qualche volta... ma dire che sono preparata sarebbe un’esagerazione. Tu piuttosto, tutto questo parlare di Eros, coppie affiatate, amanti... a cosa lo devo?” |
“Beh, perchè mi ispiri tu...” disse Set guardando Dacey “... si, mi ispiri parecchio...” guardandola tutta “... quanto alla soluzione dell'indovinello... l'intruso è...”
In quel momento scattò l'allarme che automaticamente fece chiudere tutte le coperture metalliche alle finestre della galleria, portando una fitta penombra fra le arcate e gettando i presenti nel panico. |
“ Parecchio... è così indefinito questo parecchio forse dovresti specificare meglio quant—“
Fummo interrotti da un rumore forte, fastidioso che arrivava dritto ai timpani, poi fu il momento delle inferiate e le serrature che calavano e scattavano praticamente intrappolandoci in quelle stanze ed ecco il buio a regnare sovrano. Alla cieca cercai Set, non era affatto lontano, mettendomi a fianco a lui. “ Che cosa succede? Tu lo sai vero? La gente inizia ad andare nel panico ...” Facendo scivolare la mia mano nella sua. |
Pensierosa sospirai, per poi scuotere la testa.
"Non lo so, una sensazione forse.. o il fatto che abbia messo in mezzo voi due.." accarezzando il viso di Yanox. "Interrogherò le carte per capire se la minaccia è reale o meno.." annuendo pensierosa "Voi andate pure alla mostra e dite che io arrivo subito!" sorridendo. Sì, le carte avrebbero avuto la risposta, avevano sempre la risposta. Non potevo permettermi una minaccia, non in quel momento. Ero così vicina al mio obiettivo, così vicina da poterlo quasi toccare. Non potevo pensare anche a una minaccia, non adesso. I ragazzi avevano ragione, nulla mi aveva spaventato finora, perchè ora si? Forse era proprio questo, il fatto di essere così vicina dal poterne finalmente entrare in possesso. Avevo letto di storie, storie su quella pietra, su tutti quelli che avevano cercato di impossessarsene nei secoli... beh, non erano mai finiti bene! Era come se ci fosse qualcosa che la proteggesse, qualcosa che la tenesse lontano da chi ne conosceva il vero valore. Certo Phoneminsk era riuscito ad averla, ma non aveva idea di cosa si celasse dietro quel rubino. Io si... e non avrei permesso a niente e nessuno, terreno o ultraterreno di separarmi da lei e dal potere che avrei ottenuto prendendola. Allora sì che i miei spettacoli sarebbero stati unici al mondo. Nessuno avrebbe mai potuto competere con la vera magia. Rientrai in stanza, andai ad accendere le candele, presi il mio mazzo di tarocchi, seduta in mezzo alla stanza ed iniziai a mescolarli, con gli occhi chiusi, pensando intensamente a quella telefonata, alla minaccia e a tutto ciò che poteva riguardarla. Dopo di che mi fermai, aprii gli occhi e disposi le carte davanti a me, attendendo quel responso che non sbagliava mai. https://i.pinimg.com/564x/d2/13/57/d...9a96505f3f.jpg |
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