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Asso sorrise e con Dacey mangiarono quei dolci.
“Non credo proprio tu abbia problemi di linea” disse lanciando un'occhiata più che prolungata su di lei “e comunque la bellezza di una donna non può certo essere messa in discussione da qualche chilo in più.” Mangiando e guardandola ancora, con una certa insistenza. |
"Sono Ardea il ritrattista, signora." Disse con un cenno del capo il pittore ad Altea.
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"Piacere Ardea, faccia un buon lavoro mi raccomando.. Desiderate qualcosa da bere?" osservando la villa imperiosa sulla scogliera. A dire il vero volevo sapere che stava accadendo.
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"Ho sognato che eravamo insieme, in una sera in riva al mare..." disse Elv a Gwen "... poi... poi ti ho aggredita... e fatta a pezzi..." scuotendo il capo "... dimmi la verità... sto diventando pazzo?"
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"Qualcosa di fresco andrà benissimo da bere, signora." Disse il giovane pittore ad Altea. "Poi possiamo cominciare il suo ritratto se vuole e sfruttare questa luce meravigliosa." Indicando la bella mattinata di Sole.
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Lo guardai sorpresa, sbattendo un paio di volte le palpebre.
"Beh, prima dell'aggressione io ho sognato che eri in questo letto di ospedale, ti svegliavi e mi facevi a pezzi" divertita. "Al massimo siamo pazzi in due, che dici?" guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Trasalii.. "Ah si il ritratto..". Speravo di trovare il padrone nella villa.. O avrei sofferto, aveva giurato che non mi avrebbe mai lasciato. Salimmo a piedi la strada e ci trovammo davanti alla villa e sorrisi ad Ardea suonando il campanello.. eppure lui somigliava al padrone.
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Elv rise.
"Eh, non vedo l'ora di lasciare questo ospedale..." disse sbuffando e fissando Gwen. Passò l'infermiera per somministrare ad Elv le medicine del giorno. "Quando sarò dimesso?" Chiese lui. "Forse già domani ha detto il primario." Lei. "Ormai si sta rimettendo velocemente." Ed uscì. |
"Lei è la padrona..." disse il pittore seguendo Altea verso la villa "... non è così?" Guardandola con i suoi occhi azzurri.
Arrivarono ed un maggiordomo, lo stesso del palazzo di Las Baias, apparve sulla soglia. "Bentornata, signora." Lui salutandola. |
"Tieni duro, non resterai molto" con tono incoraggiante.
Infatti, l'infermiera che arrivò per la cura confermò quanto avevo detto. "Per fortuna stavi bene, alla fin fine e sei riuscito a sfuggire in tempo all'aggressione" annuii, sollevata a quel pensiero. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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