Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-05-2016 00.36.57

“Ehm... maestà...” disse perplesso Zoren.
“Maestà?” Ripetè l'uomo. “Ragazzo mio, sei davanti al tuo Augusto imperatore. Il tuo Cesare. Il paganesimo ha fatto il suo tempo e nessuno mi divinizzerà come avveniva un tempo con i miei predecessori, ma ricorda che sei davanti al padrone del mondo. Sono Costantino il Grande, imperatore di Roma e Pontefice Massimo. E non certo uno dei tanti reucci ellenistici disseminati fra l'Epiro, la Macedonia e l'Oriente.”
“Si, certo...” mormorò il mago “... domando perdono...” guardando poi Gwen.
“Ma perdonerò i tuoi modi plebei.” Annuì l'uomo. “Dopotutto la vittoria su Massenzio mi ha messo di buon umore.” Sorridendo. “Di fatto ho unificato la parte occidentale dell'impero con quella orientale.” Con aria soddisfatta.

Lady Gwen 25-05-2016 00.44.43

Trattenni a stento una risata divertita alla risposta di Zoren guardandolo divertita quando si voltò verso di me.
"Beh non c'è che dire, siete destinato a grandi cose" con un cenno del capo, reggendogli il gioco con un'espressione divertita "Ci scuserete se andiamo via, ma sapete, dobbiamo discutere riguardo le sorti del cantiere, sono sicura che comprendete...'' all'uomo, per poi guardare Zoren, stringendo la sua mano.

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Clio 25-05-2016 00.47.07

Lanciai un'occhiata carica di disprezzo ad Affon.
"Voi pure!" secca.
"C'ero io al fianco di Anione fino alla fine, io vi ho aspettato ogni giorno, finché non sono partita per cercarvi... avete condannato Capmazda e avete anche il coraggio di dire che vi appartiene!" scuotendo la testa.
Ma per favore!
Poi ascoltai Guisgard, e la cosa diventava sempre più assurda.
"Tralasciando il fatto che di una cosa del genere sarei stata informata, mi state dicendo che Anione de Taddei sarebbe andato contro le leggi del cielo creando una creatura in laboratorio?" alzando gli occhi al cielo "Probabilmente abbiamo conosciuto due diverse persone!" scuotendo la testa.
Ah, già, dimenticavo, io l'ho conosciuto.. tu no!
Cominciavo veramente a perdere la pazienza.
La disciplina mi imponeva di restare ferma, ma la parte più viscerale del mio animo invece fremeva perché sguainassi la spada e tappassi quelle bocce una volta per tutte.
Chiunque fossero.
Presi un profondo respiro, continuando a tenere la mano di Icarius nella mia.
Quella storia infondo poteva anche avere senso.
Ma non come l'aveva raccontata.
Lui era il fakera, non Icarius.
Lui doveva andare sul trono, farsi vedere dalla Gioia, farsi ammazzare, così Icarius sarebbe vissuto felice e sereno nella brughiera.
Se solo non avesse mai saputo la verità.
Se solo io non fossi mai andata da lui.
E in quel momento desiderai non averlo fatto.
Perdonami, ti prego..
"Chi mi garantisce che non siete voi il sosia?" guardando Guisgard.
"Dopotutto avrebbe senso, no? Così avrebbe senso, voi siete stato istruito per prendere il posto a Capomazda, così la Gioia vi vede, voi vi sposate, e la bestia sorge dalla brughiera per ammazzarvi, come con tutti gli altri.. e il nipote prediletto di Anione vive spensierato nella brughiera.. ignaro delle sue origini, e sconosciuto alla Gioia.." guardando Guisgard.
"Ditemi che non è questo il piano, anche se voi ovviamente lo pensate a parti invertite, naturalmente..." sostenendo lo sguardo di Guisgard.
"Sentiamo, che dovrebbe fare per proteggervi?" tenendo sempre stretta la mano di Icarius.

Guisgard 25-05-2016 00.56.21

“Si, andate.” Disse annuendo l'uomo a Gwen. “E riferite al Senato che Roma ed il mondo intero sono miei. So dunque come comportarmi.” Tirò fuori una trombetta e cominciò a suonare in modo assordante, per poi tornare al pianoterra.
“Sarà meglio tornare in camera, Gwen...” ridendo Zoren alla ragazza.

Guisgard 25-05-2016 00.58.26

“Ora basta.” Disse Affon a Clio. “Potrei farvi giustiziare adesso stesso.”
“Aspettate...” Guisgard all'uomo “... io sono il vero nipote del duca...” a Clio “... altro non conta. Potrei farvi torturare entrambi e poi mettervi a morte. Dopotutto siete una traditrice ed un fantoccio. Ma vi voglio al mio fianco. Se eravate fedele a mio zio come dite, allora onorate la sua memoria e battetevi per me. Per Guisgard de'Taddei.”
“Io non sono un fantoccio...” con rabbia Icarius “... non chiamarmi così... mai più!” E tentò di aggredire il presunto duca.
Ma subito due degli uomini presenti lo bloccarono, per poi colpirlo più volte.
Altri due subito puntarono le pistole contro Clio, per scongiurare una sua possibile reazione.
“Va bene così...” Guisgard fermando i suoi uomini che colpivano Icarius “... portatelo in cella, così che potrà sbollire la rabbia.”
E lo portarono via.

Guisgard 25-05-2016 00.59.46

Quella campanella.
Allora lui strinse a sé Altea, al suo petto nudo e robusto, per proteggerla e coprirla.
“Cercano te...” disse lui pianissimo, con la voce ancora intrisa dal desiderio di poco prima “... è quasi l'alba, bisogna dipingere il quadro... va, Altea... e torna da me stanotte... ti aspetterò qui... forse senza più il bene dell'intelletto, visto che lo porterai via con te...” fissandola nei suoi occhi verdi.

Lady Gwen 25-05-2016 01.00.23

Quell'uscita di scena così comicamente trionfale provocò le nostre risate, che continuarono fin quando raggiungemmo la nostra camera.
"Che tipo..." con un sospiro, mentre scuotevo la testa ancora divertita, indossando di nuovo la camicia da notte.

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Clio 25-05-2016 01.09.36

Una traditrice, adesso ero una traditrice.
Ci mancava solo quello!
Alzai gli occhi al cielo.
Poi quelle parole, e Icarius si ribellò, e come potevo biasimarlo.
Ma subito lo fermarono e lo picchiarono.
Di nuovo.
"Basta!" urlai, ma non potei fare altro, perché puntarono delle pistole contro di me.
Guardai Guisgard intensamente.
Stavo per rispondergli a muso duro, ma poi pensai che Icarius era in quella cella, e io dovevo tirarlo fuori di lì.
Forse dovevo cambiare strategia, dovevo salvarci e poi ci saremmo lasciati tutta quella assurda storia alle spalle.
"Che volete fargli?" chiesi soltanto.

Dacey Starklan 25-05-2016 13.42.04

Sebbene insolito per me accettai di buon grado di assistere alla messa, così finalmente avrei visto la gente.

Arrivano a seguito di uno strano rumore ma forse era solo una mia immaginazione.

" É meglio prendere posto" bisbigliai ad Ehiss dopo aver ringraziato l'uomo per le sue spiegazioni.

Altea 25-05-2016 15.14.32

Dovetti staccarmi dalla sua forte e rassicurante presa, mentre mi accarezzava e ricopriva con delicatezza.
"Il quadro.."bisbigliai "che modo strano di chiamarmi, con la campanella.." lo guardai nei suoi neri occhi e pensai perchè lui stesse li, forse gli era vietato uscire..un ultimo bacio e mi staccai da lui per uscire, prima qualcuno si accorgesse di ciò che era accaduto.
Mi incamminai per la scala, tra quei corridoi desolati, e mi ritrovai sconsolata, persa..la stessa sensazione di solitudine e tristezza mi pervase come quando scesi dalla carrozza. Fui sul punto di pensare che lui..Andros...fosse stata una visione, un sogno di questo enigmatico castello. Tremai...forse era davvero un inganno, mi sentivo offuscata e confusa, respirai per tranquillizzarmi e presi la strada della mia camera ma chiamai il pittore sperando di avere risposta.."Tintus, dove siete?".

Lady Gaynor 25-05-2016 23.24.40

Dalla finestra, vidi che a cantare era effettivamente una donna. La sua voce squillante aveva uno strano e piacevole accento, molto musicale, una voce così particolare come non ne avevo mai sentite prima.

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Guisgard 25-05-2016 23.51.37

Gwen e Zoren tornarono nella loro camera, mentre fuori era ancora notte fonda.
“Eh, che tipo buffo...” disse divertito il mago “... non credo avesse tutte le rotelle a posto. Anzi, forse non ne aveva nessuna.” Sorridendo. “Però mi chiedo se sia stato lui a fare quei rumori in cantina...”

Lady Gwen 25-05-2016 23.56.10

"Ci ho pensato anche io..." con aria pensierosa "Ma sarebbe strano, in quanto lui è arrivato dopo; magari è stato qualcun'altro e anche lui come noi ha voluto controllare. Potrebbe essere" con un'alzata di spalle.
Poi mi coricai, stendendomi su un fianco e poggiandomi sul gomito, mentre guardavo Zoren con un sorriso.
"Dai, vieni..." tendendo un braccio verso di lui, impaziente di rifugiarmi fra le sue braccia e accoccolarmi sul suo petto.

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Guisgard 26-05-2016 00.00.36

“Si, entriamo in chiesa.” Disse Ehiss a Dacey.
Ed entrarono.
Poco dopo alcune candele furono accese e pian piano cominciò ad arrivare gente.
Provenivano tutti dalla strada, uomini, donne, bambini e vecchi.
La navata si riempì e finalmente apparve un monaco incappucciato per celebrare la messa.
Fu una cerimonia solenne e durò poco meno di un'ora.
Terminò ed un nuovo rintocco della campana echeggiò dalla chiesa.
Allora, finita la messa, tutti i presenti andarono via, scomparendo nella strada, proprio da dove erano giunti.
Infine nella navata restarono solo il cavaliere e la zingara.
Ma prima di restare soli, Ehiss chiese ad una donna dove poter alloggiare per la notte e quella gli indicò una locanda poco lontana.

Dacey Starklan 26-05-2016 00.04.59

L'atmosfera in quella chiesa era unica, il buio spezzato dalla moltitudine di candele e la gente, soprattutto quella, che rendeva finalmente animato quel luogo meno cupo e desolato.

Fummo tutti presi dalla cerimonia celebrata dal monaco ma non appena la messa terminò la gente si affrettò lungo la navata verso la porta e poi via, rapidi e invisibili come erano arrivati, tornarono a sparire nell'ombra.

Doveva essere qualcosa che li spaventava, ecco cosa pensai nel vederli andare via subito.

Una donna fece appena a tempo a indicarci un luogo per passare la notte prima di unirsi anche lei al fuggi fuggi generale.

"Sarà meglio prendere una camera, a veder come queste persone vanno veloci via sarebbe da pensare che qualcosa nella notte é da temere"

Guisgard 26-05-2016 00.05.12

“Lo terremo sotto chiave fino a quando non si sarà calmato.” Disse Guisgard a Clio. “Non siamo assassini. Ed io sono comunque grato al mio Fakera per ciò che ha fatto per me.” Fissò Affon ed annuì.
E quello andò via, portandosi dietro gli uomini armati.
Restarono così solo Guisgard e Clio.
E lui prese una bottiglia di vino con due bicchieri.
“Dimmi...” riempiendo i bicchieri ed offrendone uno alla ragazza “... siete amanti tu e lui?”

Guisgard 26-05-2016 00.08.56

Passarono alcuni istanti e Tintus, quasi come un'apparizione, arrivò dalla penombra che avvolgeva il corridoio.
“Madama...” disse ad Altea “... mi avete chiamato?” Fissandola. “Non eravate in camera a dormire? Avete forse fatto un brutto sogno? Le vostre gote sono arrossate, come avvampate...”

Altea 26-05-2016 00.13.24

Appena chiamato il pittore apparve come uno spirito tanto dovetti fermare un urlo..alle sue domande cercai di mantenere un atteggiamento pacato anche se..qualcosa mi faceva pensare lui sapesse. "Ho vagato un po' per il castello..ero impaurita..sentivo rumori e musica, ecco perché sono arrossata..forse per la tensione" e il sasso era lanciato.."Bene..ci mettiamo al lavoro?" sorridendo.

Clio 26-05-2016 00.14.34

Ero rincuorata da quelle parole, almeno non volevano ucciderlo,
E io avrei avuto più tempo per elaborare un piano di fuga.
Perché certo non l'avrei lasciato nelle loro mani.
Alla fine restammo soli io e Guisgard, e mi offrì del vino.
Che io, naturalmente, non rifiutai.
Poi alzai gli occhi al cielo a quelle parole.
"Iniziate sempre la conversazione con una donna mettendo in dubbio il suo onore?" Scuotendo la testa infastidita.
"Il fatto che io non possa spaccarvi il naso non vi da il diritto di farlo!".
Sospirai, seccata.
"No, naturalmente..." Scossi la testa "Nè lui nè nessun altro, sono una donna oltre che un soldato... Una donna vera, intendo..." Portando il bicchiere alle labbra.

Guisgard 26-05-2016 00.22.43

Gaynor restò a fissare quella donna che cantava nella notte, con la sua voce esotica e melodiosa.
Poi, quasi avesse percepito di essere osservata, smise di cantare e si voltò verso la finestra della regina, accorgendosi di lei.
E Gaynor vide il suo volto.
Si trattava di una donna dall'aspetto particolarissimo, con lineamenti e tratti quasi fittizi, lunghi capelli neri ed occhi scuri come la notte.
Era illuminata dal pallore lunare che la rendeva simile ad una visione.
Allora dal buio circostante apparve un felino selvatico, che invece di aggredirla saltò fra le sue braccia.
http://www.virtual-history.com/movie...arge/00251.jpg

Guisgard 26-05-2016 00.26.38

Zoren sorrise a Gwen.
Si tolse la camicia e poi si coricò accanto a lei, abbracciandola stretta sotto le coperte.
“Si, in effetti hai ragione...” disse “... quel tipo è arrivato dopo di noi ed i suoi abiti non erano per niente sporchi. Se fosse stato lui a scavare nella cantina allora di certo si sarebbe sporcato di terreno...”

Lady Gwen 26-05-2016 00.31.32

Si tolse la camicia, mi raggiunse a letto e mi abbracciò stretta sotto le coperte, facendomi sciogliere letteralmente ed io non me lo feci ripetere due volte, stringendomi a lui e sentendomi così piccola, ma protetta, fra le sue braccia.
"Già..." mormorai, quasi a bassa voce, mentre lasciavo dei piccoli baci in corrispondenza del cuore, per poggiarvi il capo, mentre con le dita percorrevo su e giù il suo petto.

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Lady Gaynor 26-05-2016 00.34.27

La donna dovette accorgersi di essere spiata, perché interruppe il suo canto e si girò nella mia direzione. Aveva un viso molto particolare, di una bellezza strana, marcata, messa in risalto dalla luce della luna.
D'un tratto, davanti a lei apparve un felino selvatico che, invece di attaccarla, le si accoccolò in grembo.
Mi chiesi chi mai potesse essere e, soprattutto, perché quell'animale non l'avesse aggredita.

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Guisgard 26-05-2016 00.35.24

“Si, raggiungiamo la locanda...” disse Ehiss a Dacey.
I due, seguendo le indicazioni avute dalla donna in chiesa, arrivarono alla locanda, che si trovava non distante dal centro cittadino.
Si trattava di un semplice ed umile albergo, apparentemente senza alcun cliente.
Ma ciò era dovuto alla tarda ora probabilmente.
“Salve...” il cavaliere al locandiere che era impegnato a trascinare grossi sacchi nella cucina “... ci occorre una stanza per la notte...”
“Forestieri, vero?” Chiese l'uomo. “Vi ho veduti in chiesa. Avete fatto appena in tempo, visto stavo andando a dormire...” guardando poi le scale che davano al primo piano “... mi sono rimaste libere un paio di camere...”
“Ci basta una...” fece Ehiss “... siamo sposati...”
“Bene, venite...” annuì il locandiere.
Li accompagnò sopra e mostrò loro la camera.
Andò via ed il cavaliere chiuse la porta a chiave, restando solo con Dacey.
“Perdonate se ho preso una sola stanza e ho detto di essere marito e moglie...” lui a lei “... ma non mi piaceva l'idea di lasciarvi sola a dormire... comunque prenderete voi il letto, mentre io dormirò sul pavimento...”

Guisgard 26-05-2016 00.38.06

“Sto preparando la tela ed i colori...” disse Tintus ad Altea “... tra breve sarà l'alba e cominceremo... dipingere con le prime luci del mattino è un momento da sfruttare per un pittore. In camera vostra troverete il costume da indossare per essere ritratta, madama.”

Altea 26-05-2016 00.42.22

Annuii.."Siete ispirato dall' Alba e non dal Tramonto" guardandolo negli occhi..ovvio al tramonto lui si faceva sentire con la sua musica..mi chiesi dove fosse ora, che stesse facendo.
Mi congedai ed entrai nella fredda ed angusta stanza, ma tenevo bene la sacca vicino. Mi guardai attorno per cercare il vestito della ninfa.

Guisgard 26-05-2016 00.44.06

Guisgard sorrise e sorseggiò del vino.
“Chiederti” disse a Clio “di essere innamorata è forse come oltraggiare il tup onore di donna? Non ti ho certo definito una sgualdrina...” rise “... sei sempre così sulla difensiva? Immagino dunque lo eri anche da piccola... ti guardo, ti studio... quasi a voler fissare il tuo volto nella mia mente e ricordarmi... ricordarmi di te e della mia infanzia... io, come tutti i Taddei, sono fatalista e credo che il tuo arrivo qui non sia un caso...” finì il suo bicchiere di vino “... comunque non ho dubitato neanche per un istante che tu sia una donna vera...” indugiando più del dovuto su di lei con lo sguardo.

Guisgard 26-05-2016 00.52.02

La misteriosa donna cominciò ad accarezzare il felino, senza però distogliere lo sguardo da Gaynor che la guardava dalla finestra.
Ad un tratto il felino, come accorgendosi di qualcosa, scivolò dalle braccia della donna e fuggì via.
Un attimo dopo, dalla penombra generata dalla notte illuminata dalla Luna, emersero delle sagome.
Erano grossolane, grottesche, sgraziate.
Circondarono la donna e l'alone lunare le illuminò.
Gaynor allora vide che si trattava di quelle deformi creature che abitavano l'isola.
Esseri dai tratti abnormi, innaturali, bestiali.
Circondarono la donna e lei sembrava essere completamente a suo agio.
http://40.media.tumblr.com/b78fa9b7f...0tvo1_1280.jpg

Guisgard 26-05-2016 00.55.36

“Chissà chi è quel tipo...” disse Zoren, mentre Gwen era sul suo petto, segnandone delicatamente i muscoli con le dita “... domani lo chiederò alle tre sorelle... penso sia completamente tocco... poverino...”

Guisgard 26-05-2016 00.59.44

Nella camera, steso sul letto, Altea vide il costume da indossare per il dipinto.
Si trattava di una leggera tunica bianca, con lunghi spacchi laterali per mettere in risalto le sue gambe e stretta in vita in modo da disegnare i suoi fianchi.
C'erano poi un diadema ad intreccio e bracciali di ottone formati da serpenti avvolti su stessi.
Il tutto era completato da due sandali alti con lacci dorati.

Lady Gwen 26-05-2016 01.00.08

Risi appena, annuendo.
"Sì anche io sono curiosa..." sempre mantenendo un tono divertito, mentre rimanevo ancora sul suo petto, sentendo il suo calore attraverso la seta leggera della camicia da notte, e continuavo a percorrere il suo petto con le dita.

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Clio 26-05-2016 01.00.50

Risi a quelle parole, finendo il vino.
"Conosci molto poco l'ambiente aristocratico, eh?" Scuotendo la testa "Una donna aristocratica ha dei doveri verso il proprio sangue, non può certo concedersi al primo che capita come una popolana qualsiasi, per essere gentile..." alzando gli occhi al cielo "Senza sangue e onore cosa ci rende nobili?" Versandomi dell'altro vino.
"Sì, sono sempre sulla difensiva.." Sorrisi appena "Sono una donna libera, che vive in mezzo agli uomini, vi conosco.. È sempre meglio mettere in chiaro le cose... Si evitano spiacevoli inconvenienti... E non mi hai chiesto se ero innamorata ma se eravamo amanti, ergo se avevo rinnegato il mio nome, il mio casato, infangato il mio sangue donandolo a chicchessia.." Scuotendo la testa "Non ho parole lusinghiere per definire una donna che si comporta così..".
Sospirai.
"Ad ogni modo non ha importanza, è stata una lunga giornata e hai messo a repentaglio il mio autocontrollo... Tanto per cambiare.." Alzando gli occhi al cielo "Se sei davvero chi dici di essere, non è una novità..." Alzando le spalle "Non andavamo affatto d'accordo da ragazzini, avevi il potere di farmi perdere le staffe.." Sorridendo appena.
Aveva finito il vino, così gliene versai ancora, rabboccando già che c'ero il mio bicchiere.
"Bene!" Sorrisi, ignorando il suo sguardo.
"Sì, anche io credo che tutto accada per una ragione... Anche se magari questa è oscura.." Sospirai.

Lady Gaynor 26-05-2016 01.01.44

Quella donna continuava a guardarmi, accarezzando il felino, che dopo qualche istante saltò dalle sue braccia per poi sparire nella notte.
Fu così che apparvero allora delle sagome deformi, che circondarono la donna. Quando la luce della luna le illuminò, vidi che si trattava di quelle creature grottesche e bestiali come già ne avevo viste quel giorno. Mi ritrassi inorridita, osservando come la donna sembrasse addirittura compiaciuta di trovarsi tra quegli abominevoli esseri.
Andai così a svegliare il pirata. "Capitano... Capitano svegliati..."

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Altea 26-05-2016 01.08.21

Sopra il letto trovai il vestito, era davvero bello. Tolsi il vestito di Cramelide poggiandolo con cura sul letto.
Il mio corpo nudo rabbrividi' ai freddi spifferi, indossai la tunica bianca con le gambe scoperte e la sistemai ai fianchi. Vidi il diadema e lo posi sul capo dopo aver spazzolato con vigore i lunghi e biondi capelli.
Terminai la vestizione con i bracciali a serpente sulle braccia e allacciando i lacci dorati dei sandali sulle gambe.
Mi guardai soddisfatta.."Per fortuna non mi chiamo Elena..sicuramente nessuno farebbe una guerra dopo avermi rapita" sospirando.
Uscii e andai a cercare Tintus chiamandolo.

Guisgard 26-05-2016 01.12.06

Zoren sembrava preso dai suoi pensieri, dai misteri che quella casa ora sembrava celare.
Ma poi il calore dato dalla vicinanza di Gwen, il suo corpo giovane e morbido diviso dal petto nudo di lui solo da quella leggera e soffice camicia da notte, quei lievi baci e poi le sue dita che delicate sfioravano i muscoli del mago come suadenti carezze.
Allora Zoren sorrise alla ragazza, accarezzandole i ricci capelli che meravigliosamente incorniciavano il suo volto.

Lady Gwen 26-05-2016 01.17.12

Mi piaceva la sua espressione assorta e pensierosa, aveva un qualcosa di diverso e particolare che non riuscivo a definire.
Si voltò poi verso di me, sorridendomi e accarezzando i miei capelli.
Io gli sorrisi di rimando e restai così, con gli occhi nei suoi, accarezzando stavolta la sua mano.
Dopo un po', avvicinai il mio viso al suo e lo baciai lentamente, senza fretta, assaporando al massimo quel momento.

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Guisgard 26-05-2016 01.19.25

Guisgard ascoltò Clio e rise appena.
Sorseggiò poi un po' del vino che lei gli aveva versato.
“E' la prima volta” disse “che rimpiango di non avere memoria della mia infanzia...” fissandola “... forse io e te litigavamo sempre per... beh... magari mi piacevi ed era il solo modo per attirare la tua attenzione... dopotutto immagino tu sia stata fredda e scostante sin da piccola, no?” Bevendo. “Eppure tu e lui mi sembravate... non so... insolitamente legati... quasi intimi... sbaglio?”

Guisgard 26-05-2016 01.21.20

Il pirata si svegliò a quelle parole di Gaynor.
“Che...” disse “... che succede?” Sbadigliando. “Cosa c'è? Hai fatto un brutto sogno?”

Lady Gaynor 26-05-2016 01.24.48

"No, nessun sogno... o meglio, un incubo c'è stato, ma prima..." risposi, raccontandogli il sogno e poi ciò che avevo visto. "Credimi, roba da far accapponare la pelle... una donna beata tra quelle specie di bestie..."

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Clio 26-05-2016 01.29.39

Lo guardai come se avesse detto la cosa più assurda di questo mondo.
"Io piacere a Guisgard?" Scoppiai a ridere con talmente tanta grazia che quasi non sputai il vino.
"Ma per favore, faceva il cretino con quelle ragazzine che ora saranno delle perfette dame di corte..." Diverta "Litigavamo perché mi prendeva in giro per come parlavo, e perché mi allenavo per combattere.." Sorrisi, un sorrisetto soddisfatto.
"Oh come avrei voluto vedere la tua faccia sapendo che ero io a comandare tutta la Guardia Ducale..." Risi piano.
Poi quelle parole su Icarius, è un velo di malinconia attraversò il mio sguardo.
Lui era in cella mentre io bevevo vino e chiacchieravo.
"No, non sbagli..." Mormorai "Tengo Molto a lui..." Sorrisi piano "'Ne abbiamo passate tante insieme, siamo persino scappati dalle carceri di Cimas..." Sorrisi, ricordando quel momento "Gli ho distrutto la vita, povero ragazzo.." Scuotendo la testa.
"Che vuoi farne di lui?" Chiesi, con uno sguardo triste.


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