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Vivian uscì dalla sua stanza, seguendo quella melodia che in breve svanì nel silenzio della notte.
La ragazza camminava leggera, avvolta dalla sua vestaglia che si lasciava cullare dagli spifferi notturni. Ad un tratto udì vari rumori. Come se qualcuno stesse allenandosi con una spada. |
Scossi il capo a quella battuta, mentre ci stavamo dirigendo al commissariato mi spiegò il significato della spilla.."Davvero? Già le anime dei dannati" ebbi un brivido "Parliamo di cose positive, forse è meglio...eppure è un oggetto strano da dare ad una donna, ha gusti gotici...mi ha stupito il fatto insisteva perchè io lo tenessi, ci teneva molto..e chissà cosa ne fa di quella terra..ahh..so mettermi solo nei guai" e giungemmo al commissariato.."Chissà se quel Ozillon capirà qualcosa..non è molto scaltro ho notato alla Taddeus".
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“Come desiderate.” Disse sorridendo Ottan.
Poi arrivarono davanti all'albergo di Dacey. “Buonanotte dunque...” lui “... passerò a prendervi domattina verso le undici.” |
“In certi paesi essere gotici è come essere cavallereschi.” Disse divertito Trevor.
Poi lui ed Altea arrivarono al commissariato ed un poliziotto li condusse dall'ispettore Ozzillon. “Ditemi tutto, signori...” accogliendoli questi. |
"Non sarai mica la reincarnazione di un cavaliere svevo o longobardo?" risi.
Entrammo nel commissariato e ci accolse proprio Ozillon e guardai Trevor.."Scusa vorrei parlare sola" dissi e guardai l' ispettore "Dovrei disbrigare una pratica...forse vi ricordate di me, mi avete vista alla Taddeus stamattina ed estrassi uno strano fiore nero dalla scollatura" preferii non dire a Trevor avrei narrato i fatti ultimi di Antone. |
Camminavo leggera e silenziosa come un'ombra.
La musica svanì, ma io continuavo a camminare, non era poi male, la brezza leggera della sera era rilassante. Poi dei rumori, rumori che conoscevo, che riconobbi. Qualcuno si stava allenando. Sorrisi, seguendo quei rumori in silenzio. |
Alla fine Gwen riuscì a far calmare la zia, che si riaddormentò di nuovo.
“Vieni...” disse Theris alla ragazza “... andiamo a dormire anche noi... credo che ora zia riuscirà a riposare... e comunque anche noi abbiamo bisogno di riposarci...” |
Dopo aver comprato dei fiori, l'uomo uscì dalla bottega. Qualche istante dopo mi accorsi che gli era caduto qualcosa a terra. Lo presi e vidi che si trattava di un libello. Corsi fuori per restituirglielo, ma si era già dileguato. Rientrai in bottega e presi a leggere ciò che vi era scritto.
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Trevor comprese ed attese fuori.
Altea invece entrò e Ozzillon la fece accomodare. “Si, rammento di voi...” disse l'ispettore “... prego, di cosa volevate parlarmi?” |
La zia si calmò e si addormentò di nuovo.
Annuii a Theris, lanciando un ultimo sguardo alla donna e incamminandomi pensierosa verso la camera. Arrivata, misi giù Zolà, che andò a sistemarsi su di un giaciglio che avevo fatto preparare per lui con dei cuscini, e poi mi cambiai per la notte. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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