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Anche Elv, come Gwen, restò colpito, quasi intimorito dall'individuo giunto con Bryzol.
Quello continuava a fissarli con uno strano sguardo, che metteva quasi paura. Si avvicinò, come se volesse addirittura annusarli. “Siete stranieri...” disse con la sua voce cupa e profonda, come se l'accento avesse un che di crudele “... non siete di questa città... da dove venite?” |
Nulla rimaneva addormentato ma rimasi calma ad aspettare.. E pensare in che assurda situazione fossi.. Come potevo essere in un altro pianeta. Ad un tratto l'uomo dava cenni di risveglio e annotai i suoi valori, preferii aspettare si svegliasse del tutto e solo, poi avrei chiamato la dottoressa.
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Icarius le lanciò un altro sguardo, poi annuì, restando col viso paonazzo.
“Si, zia...” disse a Destresya, rimettendo le mani nella polpa della frutta. Ne prese una bella manciata e cominciò a spalmarla ben bene sul petto di sua zia, attento a non ungerle il reggiseno, quindi lasciando ampie zone sul petto senza quella crema naturale. |
Pian piano il paziente sembrò risvegliarsi davanti ad Altea.
Cominciò a farfugliare qualcosa, poi aprì gli occhi ancora arrossati e con tracce di sangue dovute all'impatto. Restò a fissare il soffitto, poi iniziò amuovere le pupille per capire dove fosse. |
Il paziente si svegliò e ancora aveva i traumi dell'impatto, notai le sue pupille prima fissare il soffitto e poi guardarsi attorno.
Mi alzai per farmi notare.. "Stia tranquillo, ha avuto una brutta collisione al suolo con il suo velivolo e l'hanno soccorsa..mi sto prendendo cura di lei.. Mi capisce?" sorridendo rassicurante. Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Era come se cercasse a tutti i costi di intimorirci, di metterci paura, anche Elv risentiva di ciò, lo percepivo.
Minsk si avvicinò e quella sensazione di paura aumentò, infatti non potei fare a meno che distogliere lo sguardo. Neanche stavolta riuscì a parlare e cercai la mano di Elv, le mie dita che piano si legavano alle sue per farmi trovare conforto e sicurezza in quel momento. |
Ecco, bravo.
Lui annuì e riprese il massaggio. Mi stesi e mi godetti quella piacevole frescura, sì, alla fine era piacevole il massaggio unito a quella specie di unguento improvvisato. Sentivo le mani di Icarius che si muovevano, potevo percepire il suo sguardo su di me, costantemente, uno sguardo che ancora non riuscivo a definire. Evitava accuratamente di avvicinarsi al reggiseno, forse per pudore o perchè temeva di sporcarmi, ma era decisamente troppo prudente, lasciando ampi spazi vuoti. "Qui?" portandomi una mano al seno "..niente?" guardandolo torva negli occhi. |
“Rispondete quando vi parlo...” disse con sguardo feroce Minsk a Gwen e ad Elv “... rispondete!”
“Si, siamo stranieri...” Elv “... veniamo dal villaggio meccanico...” “Perchè siete giunti qui ad Agnostor City?” Con occhi inquisitori. Parlava vicinissimo ai due ed aveva un alito pestilenziale. Come quello di un animale. |
Il paziente guardò Altea per un lungo istante.
“Si...” disse con un filo di voce “... capisco ciò che dite... dove siamo? Cos'è successo?” |
" È successo che vi siete schiantato al suolo con un velivolo e vi trovate in un pianeta chiamato Agnostor.. Non spaventatevi perché io sono naufragata l'altro ieri e mi trovavo nel Pianeta Terra.. Voi siete un militare vero? Da dove venite?" guardandolo per evitare si sentisse male.
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