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"Vengo dalla battaglia e dal conflitto,
con uno scudo in mano e l'elmo spezzato dalle lance. Zoccoli tondi ha il mio cavallo, terrore della battaglia, il Biondo sono chiamato, Gwyn il figlio di Nudd, amante di Crewrdilad, la figlia di Lludd. Sono stato nel luogo dove Gwendolen fu ammazzato, il figlio di Ceidaw, pilastro della canzone, dove i corvi strepitavano sul sangue. Sono stato nel luogo dove Bran fu ucciso, il figlio di Iweridd, di vasta fama, dove strepitavano i corvi del campo di battaglia. Sono stato dove Mewrig fu ucciso, il figlio di Carreian, di onorevole fama, quando i corvi strepitavano sulla carne. Sono stato dove Gwallawg fu ucciso, il figlio di Goholeth, il perfetto, che si oppose a Lloegyr, il figlio di Llenynawg. Sono stato dove i soldati di Britannia furono ammazzati, da oriente a settentrione, sono la scorta alla tomba. Sono stato dove i soldati di Britannia furono ammazzati, da oriente a meridione, io vivo, essi sono morti..." dal volume di Squire Taliesin, il bardo |
"...Dunque le stirpi del Regno faranno la pace e spingeranno il Leone al giogo. Stabilita la dimora, cercherà i viveri ma estenderà le sue mani in Scozia. Un Lupo guiderà le torme in qualità di capo e circonderà la Cornovalia con la sua coda. Gli si opporrà un soldato che trasformerà quel popolo in cinghiale. Percò il cinghiale distruggera le provincie ma nasconderà la testa nelle profondità della Serven..."
"Sopraggiungerà un Bardo con un timpano e la sua cetra adolcirà la violenza di un popolo disperso" Taliesin, il bardo Propethie Merlini vv69-80 Gofredo di Monmouth |
"Selaouit holl, mar oc' eus c'hoant,
hag e clewfet eur gazic koant. Ha na eus en-hi netra gaou, Mes, marteze, eur gir pe daou..." Ora ascoltate tutti, se volete, e udirete una favola graziosa! Vi è contenuta una picola finzione: forse solo una paroliia o due... Taliesin, il bardo |
"E vo' sapte bene, gentili Messeri e nobili Dame,
che lla Città Incantata di Camelot per certanza, ell'è pur vostra, e dovete sapere, sempre servito si v'à per certanza. Mandavi tosto un buon Cavaliero, da la parte che lo creouscolo abbruna, tosto u buon che sie ardito e pien di posanza, che lla difenda da que' che ll'à incantata, ch'à tanta gente isperta e disertata..." Taliesin, il bardo Cantari Fiabeschi Arturiani - Anonimo XIII secolo |
Lente e pigre scorrono nuvole di penieri inespressi senza alcuna ragione,
mentre i dorati campi di grano attendono il rifiorire della tua stagione, quando fanciulla adornavi le giornate come sole nascente, inseguendo a perdifiato la voglia di vivere nel riflesso rilucente, ed io, ultimo tra gli ultimi suonatori, in questo smarrimento, chino il capo e le spalle all'ombra del tuo nuovo firmamento... Taliesin, il bardo |
Grazie per i vostri numerosi componimenti che riescono sempre a farmi riflettere.
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splendide parole questo vostro ultimo componimento!
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Grazie a voi Fanciulla della luna dalle foglie cadenti, come usavano chiamare i vostri indiani d'america gli spiriti dell'autunno. E' un immenso piacere che abbiate visitato le mie stanzette liete...
Grazie anche a voi Milady che camminate sulla via dei pellegrini, che conoscete da tempo la strada antica che conduce alla mia porta... Taliesin, il bardo |
Perdonate la mia ignoranza ma in che lingua avete scritto uno dei vostri ultimi componimenti?
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Lady Chayenne,
i "Cantari Fiabeschi Arturiani" erano espressi in una lingua che oggi definiremo multietnica, poichè i trovatori ed i giullari della maggiori corti del nord italia e della francia, si esprimevano in uua sorta di linguaggio assorbito da varie etnie, su cui dominatava il volgare. Taliesin, il bardo |
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