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Accennai una risata, mentre mi avvicinavo al mio cavallo, accarezzandolo.
Ricambiai poi il suo sguardo, che fu strano, profondo... Ambiguamente profondo... Non sapevo come rispondere a quella domanda. Lo era? "Ci può sempre essere di peggio" dissi solamente, per poi voltarmi verso il cavallo che stavo accarezzando. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"In verità, madame, sono qui per affari, in un certo senso." Disse monsieur De Gagliarden a Gaynor. "Non più tardi di una settimana fa io e vostro marito facemmo una scommessa alquanto bizzarra e sono oggi qui a pagare il mio debito, visto fu lui a vincere. Eh, che dire... vostro marito è fortunato tanto in Amore, quanto al gioco." Sorridendo.
Ad un tratto Stewart busso' ed entrò. "Madame, è giunto monsieur Mimmone." Il maggiordomo. "Sembra che vostro marito abbia commissionato un ritratto per voi." Mimmone era uno dei pittori più abili ed ambiti del paese, oltre che un caro amico del marito di Gaynor da molto tempo. |
Annuii ad Ozzillon, lieta che avesse approvato la mia idea.
Erano tempi strani, e si poteva finire in gattabuia per ogni minima cosa. Fortunatamente noi eravamo popolani, e mettevamo in scena ciò che la massa voleva, quindi non correvamo molti rischi. Ma non ero mai tranquilla. A un certo punto però, mi accorsi che non eravamo soli, si sentiva distintamente un cavallo dietro di noi: qualcuno ci stava seguendo! Andai verso la fine del carrozzone, e spostando lievemente la tenda, cercai di capire chi fosse. |
L'uomo sorrise ad Elisabeth e la salutò con un cortese cenno del capo.
"Siete gentile" disse col suo accento straniero, Afragolignonese per l'esattezza "ma temo invece di essermi perso davvero. Non immaginavo che questa città fosse così grande. Beh, un vecchietto buffo ad un paio di isolati più indietro mi ha detto che avrei trovato donne che per una mezza Corona mi avrebbero fatto da Cicerone. Io immagino lui intendesse qualche fanciulla che facesse questo per mestiere, ma guardandovi temo di aver preso un granchio." Guardandola. "Spero però che non mi neghiamo una semplice informazione. E se ciò non vi offende invece di una poco elegante mezza Corona potrei offrirvi un pò di quelle caldarroste in vendita da quel ragazzo laggiù." Ridendo piano. |
"Eh, purtroppo i frati sono stati costretti ad abbandonare il convento." Disse il contadino ad Altea. "Alcuni hanno lasciato il paese, altri si sono nascosti altrove con l'aiuto di Sua Grazia il vescovo." Fissandola. "Solo uno è rimasto nei paraggi, incurante del pericolo portato dai soldati."
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"Oh" esclamai a voce alta verso suor Matilde.."Avete sentito..loro si sono salvati pure con l' aiuto del vescovo e hanno lasciato noi qui soli" scuotendo il capo..."Davvero..vi è rimasto uno solo? Potete indicarci dove trovarlo e se sapete chi sia? Ne va della nostra vita...noi non vi abbiamo mai visto...e voi non avete mai visto noi" dissi risoluta e guardandolo con sguardo di intesa e significativo.
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"Una scommessa?" Chiesi stupita e amareggiata a De Gagliarden. Un tempo, mio marito non mi avrebbe nascosto nulla, tantomeno una scommessa tra gentiluomini. "Posso chiedervi, di grazia, in cosa consisteva?"
D'un tratto, Stewart entrò annunciando l'arrivo del pittore Mimmone, un caro amico a cui mio marito aveva chiesto di farmi un ritratto. Un moto di gioia pervase il mio corpo e un sorriso spuntò sincero sul mio volto. Se mio marito gli aveva commissionato un ritratto, forse non tutto era perduto, quel gesto contrastava con l'indolente indifferenza che ultimamente mio marito mi riservava. "Fallo accomodare nel mio salotto, Stewart, e digli che sarò da lui fra poco..." Inviato dal mio P00C utilizzando Tapatalk |
L'ometto con gli occhiali sorrise a Dacey.
“Oh, il mio padrone forse non sarà molto conosciuto in questo paese, essendo giunto da poco, ma posso dirvi che non vi sono gentiluomini a lui superiori.” Disse. “Nè per onore, né tanto meno per ricchezze.” “E chi sarebbe?” Amit. “E' noto col solo titolo che ha chiesto per sé.” Spiegò l'ometto. “Un titolo unico, al quale lui solo si rifà.” “Quanto mistero...” fissandolo Amit “... che uomo è?” “Beh, è l'uomo che, se io fossi donna, non potrei fare a meno di innamorarmene.” Divertito l'ometto. |
" Quanto paga e quanto e come dovremmo esibirci per lui?" Tagliai corto .
Non mi piaceva come quel ometto parlasse tanto ma senza dare davvero una informazione precisa. " L'amore non da da mangiare" sbuffai. " Allora ci dica che cosa vuole davvero da noi e come si chiama il vostro padrone. Altrimenti questa mi sembra soltanto una perdita di tempo." E incrociai le braccia Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
De Bonnet guardò Nyoko.
“In verità” disse “il ragazzo è un trovatello. Cresciuto come un zingaro quasi, con poca dimestichezza a trattare con i suoi simili. Per certi aspetti è ancora uno spirito selvaggio, inquieto, persino incontrollabile. Insomma, lo vedrei più adatto a stare nelle stalle o per i campi, piuttosto che in compagnia di gente perbene.” |
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