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Risposi a Guisgard ,va bene mio valoroso amico, andrò dove mi hai detto tu.L'indomani dopo aver riposato mi avviai dal maniscalco, arrivai dove aveva la bottega ed entrai e dissi: Buongiorno signore vi ricordate di me? sono lo scudiero di Guisgard ,quel ragazzo che vi a aiutato a portare il caretto, mi a detto Guisgard che posso acquistare da voi una corazza cromata con rflessi verdeggianti ne avete una? se ne avete, me ne potreste vendere una?
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Non potei non farlo...mi avvicinai ad Elisabeth e l'abbracciai, stringendola forte. Era così stanca e preoccupata..."Non preoccuparti andrà tutto bene, io lo so!Ognuno ha il suo filo già tessuto..." e le sorrisi.
Poi mi rivolsi a riccioli d'oro: "Ascolta piccola, conosci qualche canzone? No? allora te la insegnerò io.." ed iniziai a canticchiare un vecchio ritornello che in realtà era una preghiera di protezione. Si alzò quindi un vento freddo, che sembrava foriero di messaggi dal regno delle Ombre, o forse era solo l'alito di ben venuto nel regno del castello del doloroso amore? Del resto con un nome così non mi sarei mai aspettata una fresca e carezzevole brezza marina... |
L' abbraccio di Polgara fu per me balsamo per la mia anima, era vero il nostro destino era gia' stato tracciato era inutile affannarsi oltre....<< Sono felice di averti al mio fianco Polgara, mi sarei sentita sola...>>....Guidon era diventato la nostra guida, era il vecchio saggio che con le sue paure e superstizioni, mi faceva sorridere, ma mi confortava allo stesso tempo......Stavo accarezzando le orecchie di Pico e le sue fusa si mescolavano alle canzoni di Polgara e di " riccioli d'oro"......Vento.....folate di vento ...ombre...non avevo perso la percezione delle ombre...del dolore.....il gelo mi entrava nelle ossa e nel cuore... avevo la netta sensazione che quel Castello ci stava dando il suo benvenuto...
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Shawn arrivò quindi al grande ponte levatoio.
Ciò che colpiva di quel luogo era la differenza tra il mondo esterno e l' interno del castello. Fuori infatti dominava un fitta nebbia, che ricopriva l' intero paesaggio, mentre nel grade cortile del castello un alto ed intenso Sole illuminava e riscaldava ogni cosa. Ed al centro del cortile vi era un bellissimo verziere, in cui facevano superba mostra fiori di ogni genere, dei colori più vari e dei profumi più inebrianti. E nel verziere vi erano diversi giovani che si intrattenevano suonando e leggendo poesie cortesi. Ad un tratto un servitore si avvicinò a Shawn. "Prego, messere." Cominciò a dire. "Posso vedere il vostro biglietto di invito?" Intanto a Camelot, Cavaliere25 si era recato dal maniscalco. "Ho ciò che mi domandate, mio giovane amico." Rispose questi. "Ma non è ancora pronta. Abbiate la bontà di attendere qualche istante. La luciderò a dovere e sarà pronta per il vostro nobile padrone." E poco dopo, il maniscalco la consegnò a Cavaliere25. Nella foresta, intanto, il carrozzone di Guidon procedeva sulla strada. La bambina sembrava serena e divertita, mentre canticchiava con Polgara. Elisabeth invece accarezzava un inquieto Pico. Ad un tratto un ragazzotto, villano nella voce e nelle movenze, spuntò dal bosco e corse verso il carrozzone. "Attenti!" Gridò. "Lungo la via ci sono due forti e valenti cavalieri che si battono! Sono mossi da violenza ed odio! Si battono per una bellissima dama! Fate attenzione!" Ma Guidon proseguì senza fermarsi, essendo impaurito da quello strano personaggio. E poco più vanti, i tre, notarono qualcosa sulla strada. Erano due cavalieri morti, probabilmente mentre si combattevano a vicenda. La scena era terribile. Intanto, in lontananza, apparve la sagoma di un grande castello, avvolto dalla nebbia... |
"Eccolo" sfilai dal scaldacuore il biglietto che mi era stato consegnato e lo porsi all'uomo. L'interno del castello era un miscuglio di fantasia e incredulità. Era tutto cosi surreale....
Non riconoscevo volti a me noti tra quelle persone....seguii l'uomo con tacito assenso..."avevo scelto di giocare....ora giochiamo" mi dissi.... |
Ringraziai il maniscalco e usci dalla sua bottega, mi avviai verso la locanda dove mi aspettava Guisgard,mentre camminavo guardavo la corazza luccicava come uno specchio, dentro di me dicevo sara felice Guisgard di vedere una corazza cosi bella,arrivai alla locanda ed entrai e mi avvicinai a Guisgard e gli dissi:rieccomi amico mio ho trovato la corazza che mi hai detto guarda se va bene aspettai che mi dicesse qualcosa mentre mi sedetti su una sedia.
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La giovane Perry camminava per le vie di Camelot quando ad un tratto passò davanti alla locanda e vide cavaliere25 e Guisgard chiacchierare.
<<Non sono giornate gioiose per i cavalieri di Camelot>> disse rivolgendosi ai due <<ma daltronde che importa? il vostro coraggio e le vostre abilità sono conosciute in tutta la Britagna>>. Spostò un ricciolo dietro le orecchie e sorrise appoggiando delicatamente la mano sulla spalla di Guisgard. <<Cavalieri, com'è andata oggi? avete salvato qualche nobile dama? spero almeno che non sia più bella di me>> sorrise ancora ironica. |
Guidon sembrava fuori di se dalla paura quel carro sembrava avesse le ali...... il carro si fermo' con una violenza che mi fece finire su Polgara.....Non si poteva procedere, sulla strada due corpi straziati giacevano uno accanto all'altro......morire per l' Amore di una dama, una dama che non avrebbe potuto vivere il suo Amore per nessuno dei due...quanto era stupido l'uomo, l'odio e la violenza si erano annientati....sconfitti entrambi...Scesi dal carro << Guidon dobbiamo spostare questi due disgraziati e almeno fare una preghiera per la loro anima, non sara' molto, ma almeno non se ne saranno andati senza un conforto......>>.....e cosi' toccai quei corpi inermi....per Amore dove si poteva arrivare......esserne incolumi era una gran fortuna. Una musica strana, malinconica e struggente, mi fece volgere il capo, ed imponente e austero tra la nebbia si levava un magnifico Castello.....mi sentii attanagliare lo stomaco.....era il Castello del Doloroso Amore....lacrime scesero sul mio viso.......era come aver raggiunto una meta e non conoscerne lo scopo.......
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Che scena impietosa...cosa poteva esserci di più stupido di due uomini che si toglievano la vita per il loro orgoglio, perchè non poteva essere l'Amore a spingere a tali azioni insensate. Oh Grande Madre, perchè diffondere il Sentimento più Nobile tra gli uomni se poi i risultati erano quelli? Perchè non riuscivamo a comprendere che è Amore solo ciò che porta ad altro Amore..nell'amore scopriamo di essere un tutt'uno con gli altri essere umani, con la natura e nel massimo della condivisione e del rispetto non può esserci spazio per la morte, l'odio o la follia. Se solo tutti sapessero con serena certezza che ogni essere umano ha la sua unica e perfetta metà, beh forse ci sarebbe stata più pace nel mondo..
Lasciai le mie riflessioni e scorsi in lontanza la sagoma del castello più triste, tetro e solitario di tutta la mia vita. Avevo la piccolina in braccio e la strinsi più forte, un po' per rassicurare lei e un po' perchè un brivido mi percorse la schiena: "Tesoro credo che quello sia il Castello della tua mamma! Guarda è laggiù..lo vedi? Non sei felice? Ma dimmi un po' come si chiama la tua mamma?" Quel posto era davvero deprimente, avrei voluto essere di nuovo a casa mia..nell'est...nella mia piccola casa sopra una collina e con i miei libri... ma questo lo sapevo era il mio destino e non si sfugge a ciò che è stato deciso prima di venire in questo mondo. Lasciai la piccola nel carro con Pico e scesi per dare un mano ad Elisabeth e Guidon che stavano spostando i cadaveri per creare un passaggio. |
Shawn aveva mostrato il suo invito a quel servitore.
Questi, dopo averlo controllato con attenzione, salutò con un inchino quel cavaliere. "Abbiate la cortesia di seguirmi, messere." Disse. "Vi mosterò il vostro alloggio. Da questa parte." E fece strada. Ma proprio mentre seguiva quel servitore, Shawn fù attirato dalla conversazione fra alcuni dei ragazzi nel verziere. "E questa poesia" disse uno di loro "è tanto triste quanto stilisticamente pregievole." Ed aggiunse: "E' l' Elegia di lady Llamrei, che si strugge per il suo amato, perduto in un castello dal quale non si torna." E quelle parole colpirono Shawn. Parlavano davvero di lei e del suo amato? E se così fosse, come potevano quei ragazzi conoscere lei ed il suo sfortunato amore? Intanto, a Camelot, tutto era pronto per la partenza. "Ottimo lavoro, mio giovane scudiero!" Disse Guisgard guardando la corazza. "Ora andate nelle stalle e sellate il mio destriero. Ma fate attenzione perchè ci saranno due cavalli. Il mio lo conoscete... accanto ce ne sarà un altro. Ha il manto grigio scuro e le gambe più chiare. E' giovane e mansueto. Ah, vi consiglio di fare amicizia con lui e gudagnarvi la sua fiduca... visto che da oggi quello sarà il vostro cavallo!" Sorrise ed aggiunse: "E visto che il cavallo è vostro, dovete decidere quale nome dargli!" Ed in quel momento si avvicinò a loro lady Perry. Ed alle sue parole, Guisgard rispose: "Damigella, se avessimo salvato donne capaci di superarvi in bellezza, a quest' ora i nostri cuori sarebbero già alla mercè dei loro sospiri. Non credete?" E sorrise, facendole l' occhiolino. Ma poi, assumendo un' espressione pensierosa, le chiese: "Damigella, io ed il mio scudiero siamo attesi in un luogo tanto lontano quanto misterioso. La strada che ci condurrà in quel remoto asilo è lunga e sconosciuta. Benchè vi preferirei al sicuro qui a Camelot, vi chiedo cosa avete intenzione di fare. Volete unirvi a noi o restare qui nel reame?" Nel frattempo, appena ebbero spostati i corpi dei due cavalieri morti, Guidon, Elisabeth e Polgara furono pronti per ripartire. La scena mostratasi sulla strada, aveva riempito i loro cuori di rabbia mista a tristezza. Morire per amore. Quando invece l' amore è vita. La bambina, stretta in braccio da Polgara, appoggiò la sua testolina tra i capelli di lei. "Si, quello è il castello dove vive la mia mamma." Disse. "La mia mamma è bella come te... ma lei non sorride mai." Poi aggiunse: "Il suo nome è Heylde." Guidon spronò allora i cavalli e ripresero il viaggio. Pico, tra le braccia di Elisabeth, era sempre più nervoso. Intanto quel castello era sempre più vicino, come un gigante che a grandi passi si faceva sempre più minaccioso. Ad un tratto, i viaggiatori notarono due grossi e feroci cani che si battevano sul ciglio della strada. E combattevano con tanta rabbia ed ardore che avevavono i corpi ricoperti di tagli e piaghe. Eppure, come se mossi da un folle delirio, continuavano a sbranarsi a vicenda, senza mostrare stanchezza. Il carrozzone continuò per quella via fino a giungere al castello. Qui, trovando il ponte levatoio abbassato, entrò. Ed i tre videro la stessa scena apparsa a Shawn: il verziere con i giovani intenti a suonare ed a leggere storie cortesi. Ed anche Guidon, Elisabeth e Polgara notarono l' incredibile differenza tra l'esterno del castello, dominato da un paesaggio tetro ed avvolto nella nebbia, con il suo interno, soleggiato e intriso di un' aria dolce e gradevole. Un servitore si avvicinò e chiese, guardando Elisabeth, l' invito. E proprio in quel momento, da una delle alte torri del castello, si affacciò una donna. Era bellissima. Bionda, con un diadema che le teneva indietro i capelli, gli occhi verdi come le acque di un limpido lago e la carnagione chiara. E dall' alta torre guardava con gelido sguardo il carrozzone. "Mamma!" Gridò la bambina nel vederla. http://www.cinemovies.fr/images/data...1057352528.jpg |
Guardai Guisgard e gli dissi: va bene andrò a sellare i cavalli, grazie mio caro amico per avermi regalato un cavallo andro subito a farci amicizia, mi avviai verso le stalle e c'era il cavallo di Guisgard e il mio.Mi avvicinai e iniziai a sellare il suo cavallo dopo averlo sistemato passai al mio di cavallo,iniziai ad accarezzarlo e gli dissi:ti devo dare un nome ma quale? mmm ci sono ti chiamerò scheggia ti piace?giardai il cavallo mentre continuavo ad accarezzarlo,ora amico mio fatti cavalcare che ci attende un lungo viaggio,gli misi la sella e gli misi davanti una carota ecco dissi questa è per te, mio fedele destriero ora che abbiamo fatto amicizia non è stato difficile diventare amici verò dissi guardando scheggia ora possiamo andare.presi i due cavalli sellati e mi avviai dove mi aspettava Guisgard,arrivai davanti alla locanda e dissi:Guisgard i cavalli sono pronti quando vuoi partire io sono pronto.
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"Perdonate signori" chiesi a quei giovani che avevano pronunciato il mio nome " di quale lady Llamrei state parlando?" Rimasi basita sentendo pronunciare il mio nome e raccontare parte della mia vita...il luogo era strano..la gente era strana...ma non sembrava nemica. Possibile che fossi l'unica persona esterna a questo luogo di sogno?
Attesi la risposta con il cuore in gola...temevo che quanto avessero da dirmi era la conferma ai mie timori... http://farm5.static.flickr.com/4053/...279735a5_o.jpg (Victoria Frances) |
"mio figlio è al sicuro, io non sono una stupida e si, amo l'avventura..." Pensò.
<<Datemi una ventina di minuti e sarò pronta, ricordo ancora come si usano arco e frecce>> così dicendo si avviò verso casa. Aprì un baule e tirò fuori la sua armatura; ricordò di averla indossata poche volte. Prese l'arco , le freccie e la faretra e cominciò a prepararsi; si guardò allo specchio poco dopo: era accattivante, avrebbe avuto qualche problema con gli uomini. Uscì di casa e tornò alla taverna sperando di trovare Sir Guisgard. |
Appena sentii la bambina urlare guardai verso l'alto e vidi una donna bellissima, ma circondata da un alone enorme di luce blu..quanto freddo...era quasi impossibile che un essere umano avesse una tale vibrazione. Di solito anche la persona più alienata aveva almeno un filo di contorno rosso, il rosso è il colore della passione...della vita...mi fissai sulla sua figura..
Un vortice...mi trovai sospesa vicino al soffito di una stanza illuminata da una calda luce esterna. Mi guardai attorno e vidi in basso una donna che non conoscevo, vedevo solo le chiome intrecciate con fili di perle e sentivo che piangeva, poi si spostò e vidi dei bagliori, era come se avesse nelle mani frammenti di stelle rotte...poi tutto si tinse di rosso... Avevo avuto una visione, chi era quella donna? La madre di riccioli d'oro? Cosa dovevo comprendere da questa visione? Mi voltai verso Elisabeth. Per lei sarebbe stata dura d'ora innanzi, avrebbe retto il trucco? E se ci avessero scoperto cosa sarebbe successo? Non mi piaceva quando avevo troppi dubbi, poi tutto si complicava, dovevo riuscire ad avere di nuovo fiducia nella Madre e nel destino che mio ero scelta..comunque vada, sarà il meglio.. |
"Milady, milord... sono stato invitato in questo luogo dal nome così sfortunato... voglio scoprire cosa si cela in questo castello. Vi ringrazio per la vostra offerta di ospitalità... ma visto che la strada da percorrere è ancora lunga, proseguirò nella direzione da voi indicata, è imboccherò la via della solitudine... questa notte mi riposerò all'aperto, sotto questo cielo stellato... A presto"
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Quella strada sembrava il ritrovo di tutti i nostri mali , violenza ,ira e odio forme perverse che abitano le regioni buie dell' anima.......Il castello era li' bellissimo, potevo percepire il suo dramma.....eppure varcate le sue mura tutto sembrava luce ed armonia....gia'...fuori buio dentro luce, ad occhio umano poteva essere cosi', ma l'apparenza inganna..."Riccioli d'Oro"...aveva ritrovato la madre a quanto sembrava....alzai lo sguardo e.....gelida , la piu' gelida delle donne......aveva ritrovato la figlia e in lei nulla si muoveva....bella e gelida.....Alla richiesta del servitore, tolsi lo sguardo dalla donna e aprii la giubba, e presi l'invito...ero interdetta....ma lo diedi al servitore. Avvertii il pensiero di Polgara, essere Guisgard non sarebbe stato semplice ,dovevo agire e pensare da uomo......e se il Signore di quel castello conosceva Guisgard, per noi sarebbe stata la fine.....ma qualcosa mi diceva che non era cosi'.......se questa scelta avevo fatto, era cosi' che doveva andare...essere un uomo non doveva essere cosi' difficile....Guisgar poi che avra' avuto di diverso...rispetto ad un' altro cavaliere.......Io ero dona quindi ...una marcia in piu'.......
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Poco dopo, Cavaliere25 con i due cavalli raggiunse Guisgard.
"Ottimo lavoro, amico mio!" Disse il cavaliere al suo scudiero. Ed alcuni istanti dopo giunse anche Perry. "Milady..." disse il cavaliere andandole incontro "... non c'è che dire, siete una novella Clorinda! E dai vostri abiti presumo che vogliate essere dei nostri." E preparato il tutto, i tre partirono alla volta del misterioso castello. In breve furono fuori da Camelot e giunsero, attraverso una lunga strada deserta, ad un antico cimitero. Qui vi era un vecchio che scavava alcune fosse. "Buongiorno a voi." Cominciò a dire Guisgard. "Potete indicarci la strada per giungere al Castello del Doloroso Amore?" Il vecchio si fermò e rispose: "E' questa la strada. All' inizio, cioè qui, vi è questo cimitero, mentre al termine troverete il castello di cui domandate." "Grazie e che il Cielo vi ricompensi!" Disse Guisgard. "Aspettate, cavaliere!" Lo chiamò il vecchio. "Sono vecchio e devo ancora scavare diverse fosse. Più in là vi è una coperta da una lastra. Essa è bloccata da una spessa catena ed io sono troppo vecchio per poterla spezzare. Mi aiutereste?" "Certo!" Rispose Guisgard. "Mostratemi la lastra incatenata." Il vecchio allora lo condusse alla lastra. Guisgard si accertò del reale spessore della catena e la colpì con la sua formidabile spada. L' anello colpito si spezzò in due, facendo scivolare rumorosamente la catena sui due bordi della lastra. "Ecco, ora la fossa è libera." Disse Guisgard. "Ma a chi appartengono tutte queste fosse?" "Sono le tombe dei cavalieri che moriranno al Doloroso Amore." Rispose il vecchio. "E quella che avete appena liberato sarà la vostra, se fallirete." "Come può essere?" Chiese alterato Guisgard. "Mi avete fatto liberare quella fossa con le mie stesse mani?" "Se temete questa prova, allora ritiratevi e tornate indietro." Detto questo riprese a sacavare le fosse. E Guisgard, insieme a Cavaliere25 e Perry, riprese la via per giungere al castello. Intanto, nella foresta, salutati lord Loren e sua moglie, partì per il Doloroso Amore. Attraversò una lunga strada. Nell' aria vi era qualcosa di strano ed il cavaliere avvertì come un senso di apatia. Ma continuò a cavalcare senza fermarsi. Ad un tratto giunse in una radura umida e buia. La nebbia dominava ovunque. Ed in quel momento udì dei passi. Si voltò e vide tre possenti cavalieri avvolti nella nebbia. Erano scortati da un giovane e bellissimo paggio. Questi, accorgendosi di Hastatus, cominciò a dirgli: "Badate di non continuare oltre, messere! Anzi, vi consiglio di tornare da dove siete giunto. Il luogo di cui andate in cerca è stato condannato dal mio signore. E quando i suoi invincibili cavalieri lo attaccheranno, non baderanno certo a riconoscere gli innocenti dai colpevoli! E in quel luogo domineranno dolore, pianto e lutto!" A queste parole, uno dei tre cavalieri che erano con lui si voltò verso Hastatus ed annuì, come a volerlo mettere in guardia. Poi, il paggio ed i tre cavalieri scomparvero nella nebbia. In quel momento Hastatus vide apparire in lontananza un misterioso ed imponente castello. |
Al Castello del Doloroso Amore, Shawn era rimasto turbato dalle letture di quei giovani.
"Cavaliere..." disse colui che leggeva "... l' elegia narra di una donna, tanto bella quanto sfortunata. Ella perdette il suo amato ed andò in cerca di lui per città e contrade. Fino a quando, resa folle dal dolore, si tolse la vita con le sue stesse mani." "Ma non lasciatevi rattristare, cavaliere." Intervenne un altro di quei giovani. "Queste cose accadono solo nei romanzi. Non si può morire per amore." E sempre in quel cortile, la bambina, vedendo la mamma, la chiamò e corse verso la torre. Ma la donna, senza dire e fare nulla, rientrò dentro, ignorando le parole della piccola. Questa allora chinò il capo e si voltò verso Polgara. Corse fra le sue braccia e pianse a dirotto. Il servitore allora, controllati tutti gli inviti, chiamò a se tutti loro. "Sir Shawn, Sir Guisgard, siate i benvenuti." Disse. "Abbiate la bontà di seguirmi, insieme ai vostri comapagni." Concluse indicando anche Polgara e Guidon. E li condusse all' interno del castello. Qui una dama prese con se la bambina. "Andiamo, tua mamma ti aspetta." Disse, portandola con sè. Poi, tutti e quattro i nuovi arrivati, furono fatti alloggiare ciascuno in una stanza diversa. Lì avrebbero potuto riposarsi dalle fatiche per il lungo viaggio. |
Quindi non ero l'unica invitata a questa "strana festa". Guardai i miei compagni di ventura uno ad uno: Un giovane e nobile cavaliere, una donna che sembrava più una maga che una donzella di corte, un uomo, forse uno scudiero, un serviente...
Bene: che bella combriccola! E ora? Ci furono assegnate delle stanze. Presi ospitalità ma volli accertarmi di ciò che stesse accandendo. Attesi che i servitori se ne fossero andati e uscii dalla mia stanza. Bussai alla porta accando sperando di trovare il cavaliere. E cosi fu. "Sir, perdonate l'ardire. Mi chiamo Shawn Ap Cerys, signore delle Terre dell'Ovest. Anche voi, qui come me, invitato da una strana missiva? Sapete qualcosa più di quel che so io in merito a questo strano posto? Si narra che sia difficile uscire da qui con le proprie gambe...e soprattutto...quale è lo scopo di questo raduno?" Guardai l'uomo. Qualcosa dentro di me mi suggeriva che potevo fidarmi di lui. Mentre aspettavo la sua risposta mi accoccolai ancor più dentro al mio cappuccio ... non dovevo far trasparire la mia verà identità...almeno non per ora... |
Chiesi a Guisgard:amico mio è prudente continuare il viaggio? non sappiamo cosa ci attende,potremmo finire in una trappola.Poi rivolgendomi a lady perry dissi: mylady siete coraggiosa a venire con noi,sarà un lungo viaggio siete preparata per questo?chiesi guardandola,intanto che percorrevamo la strada mi guardai intorno non mi piaceva quel posto c'era qualcosa di strano si sentivano degli strani rumori,mi fermai e dissi:Guisgard cosa sono questi rumori strani?continuai ad ascoltare quei rumori un brivido di freddo mi percorse la schiena,dentro di me dissi:speriamo che non accada nulla di brutto.
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<<Cavaliere state tranquillo, se sono venuta con voi è perchè ne sono convinta>> disse rivolgendosi a cavaliere25.
<<Sir Guisgard dovete essere prudente>> aggiunse guardando Guisgard. <<Non ha parlato di dame quell'uomo, quindi se qualcuno dovesse cercare di uccidervi comunque dovrebbe vedersela con me e non mi pare che avesse citato la mia fossa!>> detto questo rise nascondendosi il volto con il cappuccio; faceva piuttosto freddo in quel luogo e Perry si strinse di più al mantello. <<C'è qualcosa laggiù...>> disse indicando davanti a loro; vedeva qualcosa tra la nebbia. |
Così, Guisgard, Cavaliere25 e Perry ripresero il loro cammino, attraverso quella lunga e misteriosa strada.
Guisgard era alle prese con i suoi pensieri, quando fu scosso dalle parole di Perry. "Vi ringrazio, damigella." Disse il cavaliere sorridendole. "Sono sicuro che una splendida amazzone come voi, saprà tener testa a qualsiasi nemico. Benchè credo, davanti al vostro sguardo, che qualsiasi cavaliere dovrà temere più le frecce di Amore che quelle scagliate dal vostro arco." Poi, ai timori di Cavaliere25 rispose: "Già... questa strada sembra portare direttamente nell' Oltretomba..." Allora, per tentare di allontanare l' ansia da tutti loro, disse: "Quando ero in Terrasanta, insieme ai miei compagni, cantavamo spesso una canzone... era di buon auspicio e reciteva così..." E prese a cantare: "Col cuore pien d' ardore, ovunque comandato, come impetuoso vento, mi son sempre avventurato. Da Tramanto, il re dei mostri. ad un torneo mi ha invitato, contro lui vuol che dimostri che io son vero soldato!" Ma appena finito di cantare, Perry indicò qualcosa tra le nebbia. I tre si avvicinarono con prudenza e riconobbero una sorta di blocco di pietra eretto. Su di esso vi erano incise le seguenti parole: "Ad Amore, mio protettore e mio grande benefattore. Che con le sue grandi imprese al cuor gioia per sempre rese. A lui la Guerra di Troia fu dedicata perchè Elena per amor fu liberata. Sospitate allora a lui soltanto, amanti, ed il mondo intero vi donerà solo vanti." |
Chiesi a Guisgard cosa vogliono dire quelle parole su quel blocco? poi gli dissi, bella canzone amico mio dove l'avete imparata? siete stato in Terra Santa domandai? rimasi sbigottito,rivolgendomi a lady perry dissi: voi non avete una vostra canzone? poi mi guardai in torno guardai il cielo e lo vidi che si stava oscurando dventando nero. dissi: amici miei guardate il cielo non mi sembra nulla di buono dovremmo cercare un riparo per la notte è meglio che continuiamo il viaggio.
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Quel nome ,il nome di quel cavaliere era il nome con cui si era presentato cavalier tristezza, era incappucciato e non riuscivo a vederlo in volto.....dopo aver salutato Polgara e Guidon....seguita da Pico mi diressi nella mia stanza..
Entrata vidi una camera accogliente e lussuosa...il camino era acceso e il catino con l'acqua era pieno......chiusi la porta e tolsi il mantello.....avevo solo voglia di togliere i vestiti e lavarmi erano giorni che li indossavo ......e cosi' mi spogliai e tolsi le fasce che mi schiacciavano il seno......incominciai cosi' a far scorrere l'acqua sulle braccia e sul collo..quando qualcuno busso' alla porta....ma un attimo di pace mai ?.....e ora? come avrei aperto la porta....infilai i calzoni e la giubba........misi il mantello ed aprii.....Era il cavaliere che cercavo..<< Perdonate Sir se mi presento cosi' ma non sapevo chi fosse e non ero presentabile......>> mi spostai per farlo entrare...ed ascoltai le sue domande....<< Mi spiace deludervi, ma non conosco questo Castello, conosco solo la sensazione che ha dato alle persone a cui ho chiesto la strada.....e francamente sono quelle che ho provato io, l'invito mi fu' dato da un messo....e credetemi non conosco il motivo per cui sono stato invitato...e sulla strada che mi ha condotto qui non credo di aver avuto nessun pensiero che mi abbia aperto gli orizzonti.....e voi ?....cosa vi ha portato qui ?..>>Volontariamente aprii il mantello giusto per farle vedere l'albero della vita....se davvero era lei la donna che cercavo....avrebbe riconoscito qual simbolo |
Dal volto del cavaliere ricevetti rassicurazione: egli stesso emanava serenità.
Sempre nascosta dal mio cappuccio sbirciai un simbolo che conoscevo molto bene: un ricordo ancestrale...appartenente alla mia cultura celtica...l'albero della vita. Rimasi senza parole per qualche secondo cercando di realizzare e di mettere a fuoco la situazione. Quanti tasselli strani si stavano rincorrendo in un ammasso caotico di situazioni! Che l'universo fosse nato dal caos era cosa certa .... ma il caos di cui noi eravamo gli attori principali...a che cosa avrebbe portato? Mi ridestai e mi rivolsi al cavaliere: "Bene: entrambi siamo stati qui convocati con un invito alquanto enigmatico. Fuori di qui il male sta coinvolgendo i nostri popoli...e noi siamo qui..."apparentemente" al sicuro. Vi andrebbe, signore, di fare un giretto in questo castello per conoscere meglio la situazione?" Detto questo in tono ambiguo e ironico. |
Che strane parole, c'era del buio in quelle frasi, qualcosa che non vedeva calore da molto tempo.
<<Sir Guisgard secondo me siamo arrivati...>> disse Perry avvicinandosi al cavaliere con il suo cavallo. Una folata di vento le tolse il cappuccio facendo volare la sua lunga chioma e facendola rabbrividire dal freddo. <<E se non accettassero dame la dentro?>> chiese poi rialzandosi il cappuccio. |
Curiosa come una donna...sorrisi....sono un cavaliere e devo essere galante, mai lasciare una dama a gironzolare da sola per quel Castello.....<< Sara' un piacere accompagnarvi, datemi il tempo di sistemarmi e vi raggiungero' nella vostra stanza....>>... E cosi' liberatami del mantello, rimisi tutto al suo posto.....e una volta pronta, mi recai nella stanza di Polgara lei doveva conoscere ogni mio movimento...solo cosi' poteva aiutarmi ....bussai alla sua porta e ......<< scusami Polgara , spero tu ti sia gia' sistemata....sono venuta per dirti che Sir Shawn Ap Cerys, mi ha invitata a fare un giro tra queste strane e tristi mura....anche se io sono sicura che questo lui in realta' e' una lei......staremo a vedere.....ti chiedo di starmi vicina......fosse solo con il tuo pensiero..>>...detto questo l'abbracciai.....e m' incamminai verso la stanza del mio compagno di avventura....giunta alla porta...bussai tre colpi...
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"Tranquilla, damigella..." disse Guisgard a Perry "... trovato il castello, alloggeremo tutti al suo interno."
Poi, rivolto a Cavaliere25: "Si, ho combattuto in Terrasanta." Osservò con attenzione quel blocco di pietra con le sue incisioni ed aggiunse: "Parole che forse nascondono un senso... meglio proseguire." I tre ripresero così il loro cammino e trovarono un altro blocco di pietra che presentava anch' esso un' incisione che recitava: "Il bell' Apollo verso il mio nobile padrone, peccò in superbia e pagò in umiliazione. Un dardo d' oro il cuore rapido gli trafisse e egli oltre il nome di Dafne più nulla disse. Ma alla ninfa però il dardo di piombo giunse e la gioia invece mai quei due cuor congiunse. Non sfidate dunque Amore, voi ignari forestieri, poichè ciò che narro qui è frutto di fatti veritieri." Ad un tratto si udirono delle grida. Era la voce di una donna. I tre, guidati da quei drammatici richiami, giunsero in uno spiazzo irregolare. Videro allora una dama seduta sotto un olmo che piangeva e si disperava. "Cosa è accaduto, milady?" Chiese Guisgard. "Sono disperata, cavaliere!" Rispose lei piangendo. "Sono condannata all' infelicità!" "Cosa vi addolora tanto?" Chiese ancora Guisgard. "Un marrano! Un malvagio cavaliere mi vuole come sposa e mi tiene imprigionata qui. E sfida chiunque voglia liberarmi da questo oscuro giogo!" "Dov' è quel marrano?" "Suonate il corno che pende dall' olmo ed agli arriverà!" Rispose la donna." Ma badate che è molto forte, messere!" Guisgard allora, prese il corno e soffiò con forza al suo interno. Ed un momento dopo un grosso cavaliere, armato di tutto punto, apparve nello spiazzo. http://th04.deviantart.net/fs27/300W...anteRvaniA.jpg |
"Elisabeth!Vai non ti preoccupare qualunque problema io arriverò! Però te ne prego stai attenta!" La salutai e la vidi allontanarsi lungo il corridoio. Ero preoccupata per riccioli d'oro, mi mancavano le sue mani paffutelle che giocavano con i miei capelli. Quindi perchè non provare a cercarla? Dopotutto che male c'era a sgranchirsi un po' le gambe...
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Dissi a Guisgard: che avete fatto? avete suonato il corno? ora vi toccherà duellare con quel cavaliere ,guardai arrivare il misterioso cavaliere aveva una bella corazza luccicante, mi faceva paura.Dissi rivolgendomi a lady Perry, mia cara mi sa che ora inizieranno i guai state attenta e stete sempre pronta per ogni evenienza, non sappiamo le intenzioni di quel cavaliere.Rimasi immobile a guardare quel cavaliere,si alzo un freddo gelido che mi fece rabbrividire,il cielo divento tutto nero, dissi rivolgendomi alla dama che piangeva, mylady voi sapete il nome di quel cavaliere malvagio di cui avete parlato? state tranquilla ora e smettete di piangere ci siamo noi ora a proteggervi.
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<<Per l'amor del cielo Guisgard! sempre a pensare alle donne!>> Perry così dicendo scese dal cavallo e andò ad aiutare la dama che era atterra.
<<State tranquilla che in quanto a guai Sir Guisgard è parecchio preparato>> le sorrise e le porse il suo mantello rimanendo scoperta e al freddo. <<Ecco mettete questo mantello, vi riparerà dal freddo>> aggiunse Perry con voce tremante. <<Posso farvi una domanda Milady? Chi è Dafne?>> chiese spostandole una ciocca di capelli dal volto. |
I quattro uomini che mi si erano parati davanti, erano scomparsi velocemente nella nebbia. Avevo visto le insegne del cavaliere che aveva annuito verso di me, ma non le avevo riconosciute. Era forse un amico o un nemico... ad ogni modo, non avevo alcuna intenzione di tornare indietro, volevo proseguire e scoprire cosa succedeva in questo strano castello.
Ero ancora fermo, quando dalla nebbia mi apparve il castello. In lontananza mi parve di sentire anche il suono di un corno... tutti i rumori erano attutiti da questa brutta nebbia... faceva molto freddo... decisi di proseguire dirigendomi verso il castello. |
Polgara allora cominciò a vagare per il lungo corridoio che separava le varie camere.
Ed attraversantolo tutto, giunse ad un balcone. Da qui si poteva vedere tutto ciò che circondava il castello: una fitta e sterminata nebbia. Ad un tratto Polgara udì dei passi. Si voltò e vide una donna che fissava quell' infinita nebbia. Era la mamma della bambina. La donna si voltò e gettò un gelido sguardo su Polgara. Hastatus, nel frattempo era giunto al castello. Era notte ormai e trovò il ponte levatoio alzato. Ma dopo alcuni istanti, questo si abbassò, permettendo al cavaliere di entrare. Gli si fece incontro un servitore domandando dell' invito. E a pochi passi da loro, vi era il verziere del castello. Era illuminato da tantissime luci ed animato da varie fontanelle, che riproducevano meravigliosi giochi d' acqua. E Hastatus fu molto turbato da ciò che vide: fuori dal castello dominava una fitta ed umida nebbia, mentre al suo interno l' aria era fresca ed il cielo stellato. |
Perry si era subito avvicinata alla donna.
E questa la ringraziò per il suo cortese gesto. Poi rispose: "Damigella, Dafne era una bellissima ninfa che per dispetto Amore fece innamorare di Apollo. Egli aveva infatti osato offendere il dio dei sentimenti e questi lo punì amaramente. Dafne infatti rifiutò per sempre l' amore di Apollo, preferendo mutarasi in una pianta di alloro, pur di non essere sua." Intanto, Cavaliere25 era preoccupato, ma Guisgard lo tranquillizzò dandogli una pacca sulla spalla. Ad un tratto, quel misterioso cavaliere cominciò a dire: "Chi ha suonato il corno?" "Sono stato io!" Rispose Guisgard mentre si allacciava l'elmo. "Perchè mi afrontate?" Chiese il cavaliere. "Perchè solo un marrano e vigliacco può tenere prigioniera una donna!" Rispose Guisgard. "La donna è mia... ed anche il suo cuore resterà nel mio pugno!" "Con un pugno di mosche resterete, invece!" Rispose Guisgard con tono guascone. "Per la dama!" Gridò il cavaliere e si lanciò verso Guisgard. Questi ebbe solo il tempo di prendere la lancia che gli passava il suo scudiero e partì alla carica. L' impatto tra i due fu molto violento e le loro lance, colpendo i solidi scudi, andarono in mille pezzi. Ed entrambi furono disarcionati dai loro cavalli. Guisgard però, più agile dell' avversario che vantava una stazza decisamente superiore, gli si lanciò sopra e mostrandogli la lama della sua spada gridò: "Vi ritenete vinto! Rispondete! Vi ritenete vinto!" "Si... avete vinto... sono alla vostra mercè..." "Perchè tenevate prigioniera quella donna?" Chiese Guisgard. Il cavaliere arrossì e non rispose. "Perchè?" Gridò ancora Guisgard. "Perchè... l' amo... l' amo sopra ad ogni cosa..." "Strano modo per dimostrare il proprio amore." Disse Guisgard. "Messere..." rispose il cavaliere "... guardatemi... sono grasso e goffo... potrebbe ella che è bellissima, innamorarsi di me?" "E volete quindi tenerla con la forza?" "Mai alzai un dito su di lei!" Rispose il cavaliere. "E mai potrei farlo." "Credete che il vostro aspetto sia più importante del vostro cuore?" Chiese Guisgard. "Se pensate questo siete più stolto di quanto credessi!" Guisgard si alzò ed aiutò quel cavaliere a rimettersi in piedi. "Ora, per riparare al vostro comportamento, condurrete quella dona dove ella vorrà." Disse Guisgard. "Lo giuro sul mio onore!" Rispose il cavaliere. "Se riparerete così, allora vi è del buono in voi." Disse Guisgard. "Qual' è il vostro nome?" "Orko il Rosso." Guisgard allora raggiunse la donna. "Siete libera, milady" Disse Guisgard. "Quel cavaliere stolto vi condurrà a casa vostra. Potete fidarvi... egli vi è devoto sopra ad ogni cosa." "Chi siete, cavaliere?" Chiese la donna. "Perdonate, milady, ma un voto mi impone una corazza che non è la mia. Se riuscirò in un' impresa, potrò di nuovo riavere il mio nome. Nel frattempo posso offrirvi i miei servigi." Orko il Rosso e la donna allora partirono. Egli finalmente non aveva più l' elmo a celargli il volto e la donna, ammirandone il carisma, ne fu molto compiaciuta. Anche Guisgard, Cavaliere25 e Perry ripresero il loro cammino. E verso l' alba intravidero in lontananza una grande castello avvolto da una nebbia senza fine. |
Guardai Guisgard e gli dissi:siete stato fortunato amico mio quel cavaliere poteva anche uccudervi.siete stato molto abile e sono felice che non vi sia capitato nulla di male.Poi dissi ecco il castello siamo arrivati, quella nebbia non voleva andare via e neppure quel freddo gelido,speriamo che in quel castello ci potremmo riscaldare e sazziarci dopo questo lungo viaggio sono stremato ho bisogno di cibo e di un bel letto soffice aggiunsi.
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<<Sto gelando...mannaggia a me e alla mia bontà!>> disse sorridendo.
<<Beh, non male come castello non trovate? è così luminoso!>> ironizzò Perry avvicinandosi con il cavallo a Guisgard. <<Sir, siete stato molto imprudente, quasi temevo di non rivedervi più!>> scoppiò in una grossa risata; allungò le labbra alla guancia di Guisgard e ne schioccò un dolce bacio. <<Sto scherzando Sir, siete valoroso>> sorrise infine. <<Cavaliere>> rivolta a cavaliere25 << io sono in viaggio con voi e ancora non so il vostro nome! me lo potete dire?>> chiese mantenendo il volto allegro. |
"Mylady,gia avete pronunciato il mio nome:esso è semplicemente ^cavaliere^"dissi rivolgendomi alla dolce Perry.
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<<Ma avrete un nome no? anche io vengoo chiamata damigella, ma il mio quello non è, voi avrete un nome oltre ad un titolo?>> chiese nuovamente Perry.
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mylady Perry risposi, chiamatemi semplicemente cavaliere25 questo è il mio nome e vi risponderò ogni volta che mi chiamerete
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<<Va bene Cavaliere25, come volete voi>> rispose Perry.
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