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Nonostante il buio che li circondava Altea non smetteva di provocare quell'uomo, di mettere a dura prova ogni altro pensiero che lui potesse avere al di fuori di lei.
La baciò ancora, persi entrambi in quel buio senza fine. Ma dopo qualche istante uno strano verso sembrava gemere dall'esterno. Un verso indistinto, angosciante. |
Vidi qualcosa.
Un alone, una luce che scendeva, sfiorava gli oggetti e scendeva verso il pavimento. Rimasi lì, sul divano, pietrificata, impossibilitata a parlare o muovermi e continuando ad osservare quel fenomeno assurdo che si stava verificando davanti ai miei occhi. E stavolta non dormivo, ne ero certa. Elv, dove sei? Non fiatai per timore che quel "qualcosa" potesse reagire, sparire o altro. Così rimasi ad osservare. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Continuammo a baciarci ancora, stringerci come una unica persona ed ero felice...era strano essere felice in quella strana situazione.
Ma un verso da fuori mi fece sussultare e rimasi attaccata a lui.."Ma cos'è? Lo senti questo verso? E' terrificante, angosciante...forse qualcuno è in pericolo..andiamo a vedere dalla finestra?" col cuore che batteva forte ma mi sentivo al sicuro con lui. |
Gwen, in preda alla paura, fissava quell'alone.
Scendeva dalle scale. Poi divenne luce ed apparve Elv con una torcia. “E' andata via la luce...” disse lui “... fortuna ho trovato questa torcia... mio nonno... è andato via...” mormorò. |
“No, sembra il verso di un animale...” disse lui ad Altea.
Allora nudi scesero dal letto e lui si avvicinò alla finestra. “Non vedo nulla, è buio pesto...” mormorò “... mi chiedo che animale fosse... siamo in campagna, magari era una volpe...” |
"Una volpe...lo dici con sicurezza..ti intendi di volpi" cercando di sorridere.."Era terrificante però, non trovi?" abbracciando il mio corpo nudo al suo.."Tu cosa pensi di tutto questo?E' tutto strano ciò che sta succedendo attorno...beh..se non fosse successo non saremmo qui ora" e chinai la testa sul suo petto nudo baciandolo.
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"Beh, una risposta sensata, chiara, quella che ci aspetteremmo da un robot del genere..." pensierosa.
Poi guardai la dottoressa che era appena arrivata, con viva curiosità. "Dottoressa, è lei l'esperta... quale domanda potrebbe darci maggiori informazioni riguardo il nostro problema?". |
Sospirai silenziosamente di sollievo vedendo che altri non era se non Elv con una torcia.
Ma poi, la sua notizia... Mi coprii la bocca con le mani, ma poi mi avvicinai a lui, presi le sue mani e lo portai sul divano, abbracciandolo. "Mi dispiace... Molto..." sussurrai, seriamente rattristata dalla vicenda, mentre prendevo ad accarezzargli lentamente i capelli. Non ci voleva in un momento come questo. Certo, ci si augurava che i nostri cari non ci lasciassero mai, ma soprattutto ora, in queste ore di caos e disperazione. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Lui sorrise ad Altea e le accarezzò il viso.
Poi di nuovo quel verso, stavolta più straziante. “Ancora...” disse lui “... aspettami qui... vado a vedere...” rivestendosi. |
Debha guardò Clio ed annuì.
“Gutalax...” disse poi al robot “... qual'è l'ultima immagine definita nella tua memoria interna?” “L'incontro lo ricordi?” Plates. “S-o-l-o f-i-n-o a-l g-o-n-g, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a.” Rispose il robot. “Poi?” Debha. “N-u-l-l-a, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a.” “Risposta logica.” Mormorò Debha. “Ricorda fino a quando non ha avuto quella sorta di anomalia funzionale.” “C'-è d-el-l'-a-l-t-r-o, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a...” Gutalax. |
Elv sorrise.
“No, no, Gwen...” disse lui “... il nonno non è morto... no, grazie al Cielo... è solo andato via... non so dove ma ha preso l'auto ed è andato via...” |
Quella carezza sul viso, mi lasciai trasportare totalmente da quel gesto dolce.
Poi quel verso straziante ci scosse di nuovo, lui si vestì e pure io.."No, non ti lascio andare fuori solo" risoluta "vengo con te". |
"Oh" dissi soltanto, staccandomi subito da lui, poi aggrottai le sopracciglia "Strano, ero qui, ma non ho visto nulla, non l'ho visto uscire. Non sai proprio dove sia andato?"
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Ascoltai attentamente lo scambio di battute tra i due, con vivo interesse.
Sì, tutto normale, logico... e tutto sempre più intrigante. "Cos'altro, Gutalax?" chiedo alla strana macchina intelligente. |
"Va bene..." disse lui ad Altea "... tanto so che sei testarda e che quindi faresti comunque di testa tua..." divertito "... su, rivestiti così scendiamo a vedere prima che si scateni il temporale..."
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"No... mio nonno è così... non da spiegazioni e segue sempre l'istinto..." disse Elv a Gwen "... tu non vuoi più riposare? Quel brutto sogno ti ha così spaventata?" Mentre fuori incombeva il temporale.
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"Vedo mi conosci bene eh..più che testarda ho paura ti accada qualcosa" mi vestii in fretta e lo seguii.
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"Capisco... Beh, spero solo che non abbia problemi a guidare, col tempo che si prospetta..." preoccupata "No, non ci riuscirei... Meglio restare sveglia..." sospirando e annuendo all'altra domanda.
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Altea si rivestì in fretta e scesero di sotto.
"Certo che ti conosco bene..." disse lui sulle scale facendo luce col display del suo cellulare "... ho letto tutti i tuoi libri, ricordi?" Sorridendo. "Ecco a cosa servono davvero i cellulari... a fare da torce nelle emergenze." Sarcastico. Uscirono dal cottage e si guardarono intorno. Era buio pesto, salvo per gli squarci di bagliori portati dai lampi e dai fulmini. "Non sento più quel verso..." fece lui "... forse era un animale spaventato..." L'aria però aveva un odore strano, come di fiori dissolti intorno a loro. |
Elv annuì a Gwen.
"Si, ti capisco..." disse avvicinandosi alla finestra "... speriamo l'elettricità torni presto... viviamo in una delle città più moderne del mondo ed un dannato Black out dura una notte intera..." Ad un tratto la luce sembrò voler ritornare ed anche la TV si riaccese, sebbene le immagini erano tutt'altro che nitide. "Dimmi cosa pensi di me, Gwen..." ad un tratto lui fissandola. |
"Mr Simpatia..e tutti i fiori che mi mandavi e poi ci siamo visti altre volte..mi eri debitore ricordi? Una cenetta romantica direi" poi lo vidi col cellulare.."A dire il vero non sei molto esperto di tecnologia" ridendo tenendomi stretta a lui.
Usciamo..il Cielo era surreale ma quel verso era sparito.."Ma lo senti pure tu..questo profumo. .sembrano fiori". |
"Sarà anche una delle città più moderne del mondo, ma tutto ciò che sta succedendo non è affatto normale..." intervenni io "Iniziando dal robot che ha ucciso delle persone, fino ad arrivare agli animali che si comportano in modo strano..."
La sua domanda mi spiazzò. "Cosa... Cosa intendi?" chiesi piano, un po' incerta. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il Gutalax guardò Clio con i suoi occhi rosso vivo, costruiti per intimorire l'avversario, per mostrare la durezza di quella macchina da combattimento.
"C-r-e-d-o d-i p-o-t-e-r d-i-r-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a, d-i a-v-e-r p-r-o-v-a-t-o u-n-a q-u-a-l-c-h-e s-i-t-u-a-z-i-o-n-e- m-o-l-t-o s-i-m-i-l-e- a c-i-ò c-h-e v-o-i u-m-a-n-i d-e-f-i-n-i-t-e s-o-g-n-o." Disse col suo accento metallico. "Impossibile!" Esclamò Plates. |
Guardai il robot, sempre più Incuriosita da quella situazione.
Un sogno? Era impossibile, decisamente!! Ma ora ero sempre più curiosa. “Raccontaci quel sogno, Gutalax..” gli chiesi. |
"Si ed è anche molto intenso..." disse lui ad Altea "... l'aria ne è intrisa... sarà la campagna... dopotutto ci sarà un motivo se molti scappano dalla città per venire a vivere qui." Divertito.
Il cielo era sempre più minaccioso. Lampi e fulmini lo squarciavano, illuminando in modo sinistro. Nell'aria era forte, intenso ed avvolgente quel profumo di fiori e di piante, col vento che lo diffondeva ovunque. Un tuono vibrò nella notte, facendo sussultare tutto. "Sarà meglio rientrare in casa..." lui "... a momenti verrà giù il finimondo temo..." Ad un tratto qualcosa di scuro e rapidissimo arrivò davanti a loro, fondendo l'aria ed aggredendo l'uomo che solo gettandosi a terra evitò il peggio. Poi quella cosa volò via, svanendo nella notte. |
"Intendo che mi piacerebbe sapere cosa pensi di me..." disse Elv a Gwen "... in tutta sincerità ovvio..." guardandola.
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"Io abito da un paio di mesi qui e temporali ve ne sono stati ma mai vi è stato questo odore forte".
Ad un tratto lui venne aggredito e solo con un balzo veloce gettandosi a terra si salvò. .e nel buio vidi qualcosa volare via.."Stai bene?" avvicinandomi " Cosa ti ha aggredito. .qualcosa che volava..sei ferito..?"preoccupata. |
Mi presi un istante prima di rispondere.
"Io... Ho sempre provato tanta tenerezza e curiosità, verso di te. Quando ti vedevo alla tavola calda, lì, da solo, un po' impacciato e timido... E mi piaceva farti compagnia, durante le nostre cene improvvisate..." con un sorriso dolce e divertito "E penso che tu abbia dentro di te più di quanto faccia trapelare, molto di più" guardandolo nei suoi occhi neri. "Spero sia stata soddisfacente..." con un mezzo sorridere. Ero stata davvero sincera in quella risposta e davvero pensavo questo. Era stata la prima impressione che avevo avuto, quando lo avevo conosciuto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"E-r-a s-i-m-i-l-e a-d u-n-a v-i-s-i-o-n-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a." Disse Gutalax a Clio. "A-t-t-r-a-v-e-r-s-a-v-o l-a c-i-t-t-à, g-i-u-n-g-e-n-d-o i-n-f-i-n-e p-r-e-s-s-o u-n l-u-o-g-o p-i-e-n-o d-i f-e-r-r-a-g-l-i-a, l-a-m-i-e-r-e e r-e-s-t-i d-i m-a-c-c-h-i-n-a-r-i. Q-u-i v-i e-r-a-n-o a-l-t-r-i c-o-m-e m-e e-d e-r-a-n-o t-u-t-t-i l-ì p-e-r u-n m-o-t-i-v-o-. T-u-t-t-i p-e-r i-l m-e-d-e-s-i-m-o m-o-t-i-v-o."
"E cosa accadeva nel sogno?" Chiese Debba al robot. "V-e-d-e-v-a-m-o t-u-t-t-i i-l n-o-s-t-r-o c-r-e-a-t-o-r-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a." Rispose Gutalax. |
Era sempre più assurdo il tutto.
“Qual era questo motivo, Gutlax?” Gli Chiesi, sempre più curiosa. “E sopratutto chi era questo creatore che avete visto?” Gli Chiesi. |
"Credo..." disse lui ad Altea tenendosi il braccio ferito ed insanguinato "... credo fosse un grosso uccello... un rapace... un gufo credo..."
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"Tenerezza e curiosità..." disse con una punta di delusione e disprezzo Elv "... puoi tenerti la la tua pietà... la tua commiserazione... siete tutte uguali... tutte... anche tu sei come le altre... anche tu sei come lei..." fissando Gwen.
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Vidi il braccio insanguinato e presi un fazzoletto stringendo nella ferita.."Andiamo dentro si deve vedere la ferita..un gufo..Non penso troppa forza..eppure falchi ed aquile neppure aggrediscono l'uomo"perplessa.
Lo aiutai ad alzarsi e tornammo a casa, lo portai nel letto e lo spogliai per vedere la ferita. |
Ci rimasi male, molto.
Sentii gli occhi pungere per le lacrime imminenti lacrime. Io mi aprivo con lui e mi ripagava così? ''Come Ilaria? Anche lei è stata tenuta qui per un anno? Tanto per farle cambiare idea?" dissi, con durezza e rammarico "Sono stata onesta, questo è quanto" asserii alla fine, con tono perentorio, mentre mi rannicchiavo nell'angolo del divano, stringendomi nel giubbotto e asciugando con un movimento distratto una lacrima sfuggita al mio controllo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
"I-l m-o-t--i-v-o e-r-a v-e-d-e-r-e i-l n-o-s-t-r-o c-r-e-a-t-o-r-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a." Disse Gutalax a Clio. "L-u-i c-i a-v-e-v-a c-h-i-a-m-a-t-i."
All'altra domanda di Clio il robot non rispose nulla, restando a fissarla con quei suoi occhi rossi e freddi. "Che spiegazione dai a questa situazione nuova per una macchina come te?" Chiese Debha. "E-v-i-d-e-n-t-e-m-e-n-t-e, d-o-t-t-o-r-e-s-s-a, a-n-c-h-e u-n-a m-a-c-c-h-i-n-a p-u-ò p-r-o-v-a-r-e q-u-a-l-c-o-s-a m-o-l-t-o s-i-m-i-l-e a c-i-ò c-h-e v-o-i u-m-a-n-i d-e-f-i-n-i-t-e s-o-g-n-o. D-o-p-o-t-u-t-t-o a-n-c-h-e i s-o-g-n-i s-o-n-o i-m-p-u-l-s-i, s-e-g-n-a-l-i c-h-e q-u-a-l-c-u-n-o m-a-n-d-a." Con il suo accento metallico ed impersonale. |
Altea e l'uomo rientravano in casa e lei prese a disinfettare e medicare quella brutta ferita.
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"Non pronunciare mai più quel nome." Disse con durezza Elv a Gwen. "Mai più."
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Sostenni il suo sguardo col mio, un po'appannato.
"Altrimenti?' soffiai, cercando di tenere la voce più ferma possibile. "Ma sì, comunque sono io la prigioniera, quindi io non ho il diritto di replicare, di parlare, nemmeno di offendere, ma tu sì..." aggiunsi poi, con velato sarcasmo. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Presi dell'alcool, una garza e poi delle bende e iniziai a disinfettare e fasciare. ."Non sembra profonda...ti fa male..prima anche il mio gatto sembrava volesse attaccarmi..che strano" accarezzandolo in viso.."Domani mattina avrei una riunione coi fans, il mio manager verrà qui a prendermi ma penso la saltero'..o se vuoi vieni con me. .Non voglio lasciarti".
Mi addossai a lui accarezzando il petto e baciandolo sulle labbra.."Come devo chiamarti in pubblico...?" ridendo.."Signor. .Monsieur o..?" guardandolo maliziosamente. .ormai pensavo lui fosse mio e io sua. |
Elv guardò Gwen per un lungo istante, mentre la notte trascorreva lenta ed inquieta.
Poi scosse il capo e si lasciò cadere su una poltrona, restando a fissare i vetri bui della finestra. "Se anche ti lasciassi andare" disse "tu correresti poi alla polizia... mi denunceresti, mi faresti arrestare ed io non voglio finire in galera per una donna..." seccamente. |
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