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Mi piaceva questa cosa di prendermi per mano, era tenera.
Lo seguii di nuovo in salotto, sul divano e mi sedetti vicina a lui. "Un sogno..." ripetei "È difficile a dirsi, al momento credo di aver raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissata..." con un mezzo sorriso. "Non saprei... Forse trovare la persona adatta con cui stare, ma qualcuno con cui costruire qualcosa di profondo e non superficiale, con cui avere delle cose da condividere..." risposi, e accennai di nuovo quel mezzo sorriso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Mi svegliai abbastanza tardi e mi alzai subito dal letto...avevo fatto sogni davvero strani, forse tutto quel turbinio di fatti e racconti.
Petronilla arrivò con la colazione..."Oh no...non lo sai Petronilla, vado a fare colazione fuori....ti ringrazio". Mi preparai con cura, era tardi..troppo tardi...comunque un thè a questa ora ci stava. Scelsi un abito nero, semplice ma audace...d' altronde non sapevo chi mi sarei trovata di fronte. Salii in auto e mi diressi al castello e suonai più volte...speravo Ozzlon avesse avvisato della mia visita. https://i.pinimg.com/736x/52/38/4d/5...e84d581765.jpg |
Lui restò sorpreso, quasi intimorito.
“Ma...” disse fissando Nyoko ed il suo coltello d'argento “... sono solo un giovane vagabondo... chi crede che sia? Un fantasma? Un demonio? Allora colpiscimi... su, fallo... forse vedendomi ferito o morto capirai delle assurdità che dici...” Elv sorrise a quelle parole di Gwen. Avevano disegnato e posato quasi tutta la notte. “Immagino una ragazza come te sia piena di spasimanti.” Disse facendole l'occhiolino. “E' l'alba... sarai stanca... se vuoi puoi andare, o magari riposare qui... a me non disturbi, anzi...” Altea si svegliò, avvertì la governante che non avrebbe fatto colazione a casa, si preparò, indossando un abito sexy ed elegante allo stesso tempo, per poi recarsi al castello Taddeide. Il cielo era ancora nuvoloso sulla brughiera e la pioggia scendeva senza sosta, grigia e malinconica. L'auto della stilista arrivò finalmente davanti al maniero, dove trovò la macchina ferma di Ozzlon. Era con Lion ed aspettavano chissà cosa. Un attimo dopo dal portone uscì Guadag. “Il mio compito è terminato.” Disse ad Ozzlon. “Ora sir Guisgard è l'erede dei Taddei.” Poi i tre si accorsero dell'arrivo di Altea. |
Lo guardai senza timore e rapida conficcai il coltello in una coscia, se solo avesse sanguinato allora gli avrei creduto.
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Guardavo il cielo e mentre guardavo quasi inciampai sui tacchi alti...ma possibile tutta la pioggia del mondo si fosse riversata su questa brughiera.
Vidi l' auto di Ozzlon e poi vidi uscire un uomo, udii quelle parole..Guisgard dè Taddei era l' erede ora...eh no, si era preso il castello, a questo punto anziano o non dovevo far leva su di lui per prenderlo questo castello. Ma allungai il braccio verso Ozzlon e sorridendo.."Signor Ozzlon...sono qui per la colazione...ricorda...presumo Sir Taddei sia arrivato" con voce suadente...dovevo continuare quella recita con Ozzlon. |
Ridacchiai quasi istericamente alzando appena le sopracciglia, un po' scettica circa la sua considerazione.
Guardai poi la finestra e fuori il cielo non era più nero, bensì cobalto. "Oh, credo non riposerò, nemmeno a casa, ho paura di non farcela ad alzarmi per andare a lavorare..." ridendo "Grazie comunque per l'offerta." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il modo in cui mi guardava, il modo in cui mi parlava.
Mi voleva, voleva che andassi da lui, voleva vedermi. Non sapevo perché ma la cosa mi rendeva felice, mi eccitava, mi emozionava. “Allora a domani... alle dieci in punto!” Facendogli l’occholino. Non volevo perdermi neanche un istante. Lo guardai andare via con il cuore che batteva forte forte. Avrei contato le ore che mi separavano da quell’incontro. Fremevo come se fossi davvero quella studentessa che stavo interpretando. Sospirai nel vederlo andare via. “Eehhh..” mi scappò “Invece a me piace!” Guardandolo sparire, sperando che si voltasse a guardami. Tornai a casa e mi addormentai sognante e sospirante. Sognai quegli occhi e mi svegliai pensando all’incontro di quella mattina. “Allora ragazze!” Alle altre “Io vado dal rampollo...” sorridendo tutta sognante “Che non so voi, ma a me ispira da morire con quegli occhioni imbarazzati..”. Mi vestii in fretta, canticchiando dall’eccitazione. “Chi vuole venire con me, mi segua!” Facendo l’occholino alle ragazze “Oh io dico che sarà uno spasso!”. Poco dopo uscii e alle 10, come promesso, ero da lui. “Guisgard...” bussai “Dieci in punto, evviva!”. |
Pavel gridò forte per il dolore, poi il suo pantalone cominciò a sanguinare copioso.
La gamba era stata ferita dal coltello di Nyoko ed il giovane si gettò a terra, contorcendosi dal dolore. “Sei pazza...” disse disperato “... mi hai colpito davvero...” stringendosi la gamba che non smetteva di sanguinare. Ozzlon guardò Altea con una viva eccitazione negli occhi. Le prese la mano, ma senza baciarla, vista la poca affinità con i modi ed i gesti da gentiluomo. Si, è arrivato, signora.” Disse eccitato. “Siete uno schianto. Davvero sprechiamo tutta questa grazia per una colazione noiosa? Non è meglio andarcene io lei in un bel locale appartato?” Guardandola tutta. “Lei è, signora?” Chiese Guadag. “Invece dovresti riposarti...” disse Elv “... ma forse è sconveniente farlo qui, no?” Sarcastico. “Colazione?” Sorridendo. “Io non mi perderei questa mattinata al castello per nulla al mondo.” Disse Kyra a Clio. “Ed io si?” Ridendo Lys. “E noi altre che facciamo?” Vivian. “Ci lasciate qui da sole?” “Parla per te, io vado con loro.” Fece Viki. Così le quattro lasciarono il covo e si diressero verso il castello. La brughiera era ancora bagnata dalla pioggia che scendeva copiosa. Le quattro finte studentesse arrivarono davanti al castello, trovando Altea, Ozzlon, Lion e Guadag davanti al portone chiuso. |
"Beh, chi decide cosa è conveniente o sconveniente?" divertita.
"Colazione" ripetei, annuendo "Così magari il caffè farà l'effetto di qualche ora di sonno" ridendo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Trattenni una risata nel vedere quanto fosse maldestro Ozzlon con le donne..."Oh no...ho promesso una colazione a Sir Taddei...Guisgard ho sentito nominare e sono qui per questo".
L' altro uomo mi rivolse la parola e mi presentai.."Piacere sono Altea de Bastian, una stilista di moda e sono qui per una colazione con Sir Taddei, la mia famiglia era amica dello scomparso Sir Taddeo...mi interessava il castello e ne volevo parlare con l' erede, so che ieri sera non poteva venire alla mia sfilata e mi sono permessa di venire io" guardando l' uomo. |
Rimasi a guardarlo senza un'espressione emotiva e rotai gli occhi alle sue grida.
"Non si è mai troppo sicuri" dissi afferrandolo con delicatezza e facendolo stendere sul letto. Gli strappai i pantaloni e tolsi il coltello. "Perciò. Sei umano e dici di essere un vagabondo. Se è così allora c'è qualcuno che si diverte ad essere te" dissi mentre gli fermavo l'emorragia. "Purtroppo per te non potrai camminare per un po' il che ti rende, in maniera gentile, mio prigioniero" dico senza alcuna emozione nel viso. "Almeno finché non guarirai!" dissi alzando le spalle e fasciandogli la coscia con delle bende pulite. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Pavel continuava a contorcersi per il dolore mentre Nyoko gli curava la ferita.
“Prigioniero...” disse lui dolorante “... pure? Prima tenti di uccidermi, poi mi fai prigioniero?” Soffrendo. Ma pian piano le cure di Nyoko calmarono in parte il forte dolore. Elv rise e preparò del caffè, portandolo a tavola poi con dei biscotti. “Comunque è vero...” disse a Gwen “... siamo solo noi qui ora... decidiamo noi cosa è sconveniente e cosa non lo è, giusto?” Con tono ambiguo. “Piacere, signora.” Disse Guadag ad Altea. “Io sono il dottor Guadag.” Poi salutò ed andò via. Il portone si aprì ed apparve Ergolin. “Chi ha bussato?” Chiese. |
Il segno del Gufo
Arrivando al castello e trovammo i tre della sera prima.
Eravamo puntualissime e io ero tutta eccitata. Oh ma guarda chi c’è! Nascosi un sorrisetto divertito riconoscendo la donna con cui ci eravamo divertite l’altra sera. Ci lanciammo un’occhiata complice. “Buongiorno!” Sorridendo. “Siamo puntualissime, visto? Guisgard ci sta aspettando!”. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...21bd985046.jpg |
Mi sedetti a tavola mentre lui portava il caffè e i biscotti.
Presi un sorso di caffè amaro e lo guardai. "Sì, è giusto..." convenni, guardandolo per capire dove volesse arrivare. L'atmosfera continuava ad essere ambigua, e mi resi conto che non si trattava solo del dipinto. Ogni secondo si creava quella atmosfera, basta che fossimo più vicini. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Devo capire che diamine sta succedendo. Una persona è scomparsa e prima ti ho visto a casa di quella persona. Mi dicesti che eri suo parente e che lui non si ricordava di te" dissi curando con delicatezza la sua ferita.
"Poi me ne sono andata e nel giro di poche ore, il mio cliente è scomparso" dissi finendo di fasciarlo e, senza che lui se ne rendesse conto, usai i miei poteri curativi per togliergli il dolore, almeno temporaneamente. "E il fatto che abbia trovato te al posto suo mi lascia più che confusa!" dissi guardandolo seria. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Rimasi sorpresa..."Oh lei è il dottor Guadagn, poi verrò da lei con Sir Blake" sorridendogli.
Poi apparve nuovamente il custode Ergolin.."Salve, vi ricordate sono stata giorni fa?" facendo un cenno ad Ozzlon perché entrasse pure lui con Lion..."Il signor Ozzlon mi ha promesso ieri sera avrebbe fatto in modo potessi consumare la colazione con Sir Taddei" sorridendogli e facendomi strada nella porta...i patti erano i patti e forse la presenza di Ozzlon era utile visto non conoscevo tale Guisgard ed entrai con lui nel castello. Poi sarebbe stato il turno di Guadagn, ero curiosa di conoscere la storia del patto col Gufo. E appena entrata avvertii una strana sensazione, guardai il castello ma ero inquieta ma era affascinante come ricordavo. |
Elv sorseggiò un po' del suo caffè, sempre fissando Gwen.
La guardava con attenzione, forse in modo insistente, proprio come l'altro giorno al caffè. “Immagino tu debba andare ora...” disse. “Beh, non so cosa dirti...” disse dolorante Pavel a Nyoko “... ehi... sai che la ferita va meglio? Il dolore ora è sopportabile... sei anche un medico o un'infermiera?” Fissandola. Ergolin aprì il portone e vide i tre uomini insieme alle 5 belle presenze femminili. “Si, miss Altea entra con noi nel castello.” Disse Ozzlon al guardiano del maniero. “Ed anche queste simpatiche ragazze.” Sorridendo a Clio ed alle altre tre false studentesse. Così Ergolin li fece entrare. “Ricordate che mi siete tutte debitrici...” Ozzlon ad Altea, Clio, Viki, Kyra e Lys. Attraversarono un vasto cortile, raggiungendo una porta di ferro. Da qui salirono nella parte nobile del maniero. Arrivarono in un grande salone e qui Ergolin chiese loro di attendere. |
Insieme a noi vi erano delle ragazze ma non ci feci caso, guardavo ogni parte del maniero, ogni minima parte era un pezzo della mia infanzia.
Osservavo gli antri e i mobili dove mi nascondevo per giocare e le urla di mio padre per il pessimo comportamento. Finalmente raggiungemmo un grande salone e mi voltai verso Ozzlon "Tutte debitrici? Oh noto state facendo strage di cuori" a voce bassa ma dovevo puntare all' erede..imbambolarlo...tutto questo doveva appartenere a me, e mi auguravo fosse anziano, magari era debole pure al fascino femminile. |
Ozzlon rise forte a quelle parole di Altea.
Il salone era grande, arredato in modo antico, con trofei di caccia, armi, manufatti pregevoli e preziosi, Immagini Sante. Lion camminava guardandosi intorno, mentre Ozzlon non toglieva gli da Altea e dalle finte studentesse, fantasticando con ciascuna qualche avventura erotica e sentimentale. Poi ad un tratto la porta si aprì ed entrò qualcuno. Un giovane uomo bruno, dagli occhi azzurri e di bell'aspetto. Indossava una fine vestaglia di raso ed aveva l'espressione ancora assonnata. “Noto è molto frequentato questo castello.” Sorridendo. “Magnifico, io amo la compagnia.” Guardando tutti loro, ammirando l'avvenenza delle ragazze e notando una nuova ospite, ossia Altea. “Non credo di conoscerla, signora.” Notandone l'avvenenza. |
Mi guardava insistentemente e con attenzione, come ieri a pranzo.
Come se non potesse farne a meno, ma ormai cercavo di abituarmici e non era poi così male. Fra me e me, studiai a fondo la sua affermazione mista a domanda. "Il bello di comandare è che puoi fare quello che vuoi" risposi "E anche il bello di avere una segretaria..." ridendo poi. Già, perché onestamente non avevo poi tutta questa voglia di andarmene.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...45c50770dd.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ma che simpatico Ozzlon, Lion ammirava il castello.
Poi una voce giovane e sussultai e mi si parò davanti un uomo, appunto giovane, che se ne stava tranquillamente in vestaglia...era lui...lui....alla faccia dell' anziano. Ricambiai il suo sguardo osservandolo..chissà cosa vi fosse sotto quella vestaglia...Taddei o meno. Mi avvicinai a lui e gli strinsi la mano.."Piacere sono Altea de Bastian, la mia famiglia era molto intima con Sir Taddeo" con voce calda e bassa...dovevo annientarlo..e finsi di starnutire. Presi un fazzoletto di seta dalla borsetta e finsi di farlo cadere, ero vicina a lui e mi abbassai per raccoglierlo e nel rialzarmi sfiorai con il mio corpo il suo in una lieve carezza e lo guardai negli occhi azzurri, erano davvero belli "Scusate l' allergia" con voce bassa e calda, ma quel contatto mi aveva accalorata davvero.."Sarà la polvere del castello...ma voi siete Sir Taddei, ambivo a una colazione con voi" senza staccare gli occhi da lui con sguardo malizioso e sempre vicino al suo corpo...cadrai, magari non hai nemmeno i soldi per mantere il maniero. |
“Beh, se dici così poi finisce che ti terrò qui per ritrarti tutto il giorno.” Disse divertito Elv a Gwen. “Io non farei altro.” Facendole l'occhiolino.
Altea, sicura del suo fascino, forte della sua avvenenza, si presentò, stringendo la mano al rampollo, che ricambiò la stretta fissandola con un sorriso. Poi il fazzoletto a terra, lei si inginocchiò per prenderlo e rialzandosi sfiorò la vestaglia di raso di lui. “Oh, ma si figuri...” disse impacciato lui, quasi intimidito dalla sensualità della stilista “... io sono Guisgard... Guisgard de'Taddei.” Con un cenno del capo e guardandola tutta. |
Sorrisi divertita poggiando il mento sul palmo.
E io sarei rimasta qui anche sempre, se avessi potuto. "Se insisti..." sorridendo, poi guardai l'orologio al muro "Diciamo che ti dò tempo fino a pranzo" sempre con quel sorriso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Notai il rossore nel suo viso...era timido...oh, perfetto...una preda appetibile, sarebbe crollato subito.
"Allora siete proprio voi il famoso erede" il corpo sempre aderente al suo, quella scollatura del vestito quasi vicina al suo petto sotto quella vestaglia e mentre parlavo sfiorai con un dito quel petto, guardandolo per poi sorridere...un sorriso deciso e sensuale..."Sono una stilista sapete, sto notando avete un fisico perfetto" inclinando la testa a destra e non staccando gli occhi dai suoi..ti ammalierò come una sirena con Ulisse "Cosa dite se vi proponessi di fare il modello per la mia nuova collezione? Oh, non oserei farvi sfilare ma il vostro fisico e corpo statuario...mi ispira" a bassa voce al suo orecchio. Ero vicina, poteva sentire il mio respiro sul suo collo? Mi staccai leggermente guardandolo. |
“Allora sarà meglio mi sbrighi...” disse lui guardando l'orologio “... torniamo allora di là? Vuoi?” Facendole l'occhiolino.
Guisgard apparve intimidito, compiaciuto, imbarazzato. Altea era vicinissima a lui, col suo tono basso e caldo, l'abito scollato ed uno sguardo ammaliante. “Lei...” disse lui arrossendo “... lei crede? Una sfilata io? Beh, non so... non credo di esserci portato...” con lei che gli sfiorava il petto “... però è un onore conoscere una stilista... si, davvero.” Annuendo. |
Sorrisi divertita e annuii.
Prima di andare, mandai un sms a Stacey per dirle che sarei stata in galleria nel pomeriggio. Non potevo sparire nel nulla, ma onestamente ero certa che lei ce l'avrebbe fatta un paio di ore senza di me. E ora, si continuava. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Quel magnifico rossore sul suo viso accentuava l' azzurro degli occhi mentre la mano si levò dolcemente da quella vestaglia e mi resi conto di uno sbilanciamento dell' animo e rimasi lì per un attimo a guardarlo in quegli occhi...innocenti o furbi..."Oh no, non vi farei sfilare, solo dovreste farmi da modello per creare i vestiti, si potrei dedicare la collezione da uomo nuova proprio a voi Taddei...no, non voglio repliche" e sospirai per dire piano, pianissimo in modo solo lui sentisse.."Timidio o furbo? Oh, sarà un piacere scoprirti sai...e questa non è l' infinità...uno sguardo, un tocco leggero, una stretta di mano...fai in modo oggi possa rimanere con te, sarà un onore per me farti conoscere la brughiera e altro..." stringendogli la mano ormai calda, ma non dovevo infatuarmi...no, lui doveva cedere.
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Lo guardai e feci un sorriso.
"È la mia seconda dote" dissi staccandomi dalla sua coscia. "Vediamo... Come posso rendere la tua permanenza qui un po' più piacevole?" dissi alzandomi e guardandomi intorno. "Posso offrirti qualcosa da bere? Magari hai fame! O magari vuoi dormire un altro po'?" chiesi guardandolo con dolcezza. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Elv si alzò, prese di nuovo Gwen per mano ed insieme tornarono nella stanza del ritratto.
Qui lui la fece stendere ancora sul letto, le accomodò l'abito per il disegno, scoprendole le gambe ed abbassandole la spallina del vestito. Nel fare tutto ciò di nuovo le sue dita e le sue mani sfiorarono più volte le gamb di lei, il suo collo e la sua spalle. Erano carezze molto sensuali. Erano vicinissimi e lui la guardò negli occhi. I modi di Altea, il tono della sua voce, il colore nei suoi occhi, poi il suo toccare la vestaglia di lui. A tutto ciò Guisgard, imbarazzato ed ancora rosso in viso, sembrava non poter opporre resistenza. Quella donna aveva un che di deciso, quasi dominatore in sé. “Beh, certo...” disse lui piano “... non oserei certo farle torto e rifiutare la sua offerta...” sorridendo inebetito. |
Sorrisi compiaciuta...ma mi chiesi se davvero la sua era una vera timidezza oppure fingeva, la mano sulla sua in modo delicato ma al tempo stesso forte, il mio corpo ancora aderente al suo..qualcosa di strano si era innescato ma io volevo il castello e a bassa voce dissi sorridendo.."E' un gioco ammaliante sai? Voglio scoprire se sei veramente timido o fai finta..magari me lo mostrerai...dopo parleremo del nostro progetto per la collezione ma oggi io sarò tua...a tua disposizione" con voce sempre più calda al suo orecchio quasi a volerlo mordere e baciare con quel anelito sensuale ed emozionato di voce, perché era inutile negarlo...era anche un bell' uomo anche se timido ma giocava a mio favore.."Quindi..colazione, pranzo, un giretto e cena...e poi...chissà" sfiorando di nuovo la vestaglia e stavolta slacciando la cintura guardandolo con sguardo di vogliosa intesa.
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Ancora mi prese per mano e tornammo nello studio.
Lì mi fece di nuovo stendere e sistemò l'abito, prima la gonna che lasciava scoperte le gambe, poi la spallina, come se quella pausa non ci fosse mai stata e tutto fosse rimasto in quel modo. Le sue carezze si erano fatte più calde, più intime, più nostre. Le sentivo sulle gambe, il collo, le spalle. E mi guardava negli occhi e io restituivo quello sguardo, con un lieve sorriso ad incresparmi le labbra. Quella vicinanza riusciva quasi a create elettricità nello spazio esiguo fra noi, una vicinanza che non lasciava spazio a nessun altro, se non a noi due. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Finalmente entrammo e lui arrivò, bellissimo come l'avevamo lasciato.
Stavo per corrergli incontro ma subito la donna le si avvicinò iniziando a provarci in un modo assurdo. Ah si? Ma veramente? Sentivo il sangue ribollirmi nella vene. Restai a guardare quella scena patetica mentre la rabbia diventava sempre più forte, sempre più intensa. "Ragazze tenetemi perchè non rispondo di me!" sussurrai, con lo sguardo vitreo di rabbia, rosso e intenso. Tieni giù quelle mani! Quando gli slacciò la cintura fu davvero troppo, feci cenno alle ragazze di seguirmi e in un attimo lo raggiunsi, con lo sguardo vivace e vispo. Subito lo presi a braccetto e lo allontanai da lei. "Eh no, Guisgard è tutto nostro oggi!" allungandomi per dargli un bacino sulla guancia. Lo guardai sorridendo, stringendomi a lui, per poi riallacciargli la cintura della vestaglia che aveva slacciato. Quel contatto era caldo, dolce, ero accoccolata contro di lui. "Ho aspettato un po' da brava, Gius..." guardandolo con gli occhioni "Ma non ce l'ho fatta più!" arrossendo dolce. |
“Si...” disse lui più disteso ora che il dolore pian piano diminuiva “... qualcosa da mangiare, grazie...” guardando con sospetto Nyoko “... anche se in tutta sincerità mi sembri pazza...”
Guisgard deglutii. Altea era vicinissima, con tono e modi ammalianti, da pantera. “Ohhh... ehm... si...” disse lui imbarazzato, rosso in viso, guardandola negli occhi. Poi quel gesto di lei, la cintura della vestaglia che si aprì e lui apparve nudo sotto. Subito si strinse la vestaglia, imbarazzato da morire, visto oltre ad Altea c'erano anche Clio e le altre ragazze. Ozzlon un po' si ingelosì. Allora si alzò e si avvicinò. “Così lo consumate, signora.” Ridacchiando ad Altea, ma molto seccato. |
Sorrisi vedendo quell' uomo sotto il mio dominio e lo tenni per mano...poi arrivò Ozzlon e gli dissi.."Ma Guisgard, Sir Guisgard, sa benissimo essere forte di carattere" guardandolo mentre si era allacciato la vestaglia e gli sussurrai all' orecchio "Magari in privato non sei pudico...allora oggi è il nostro giorno, tutto nostro...i futuri ... chissà" e gli tenni la mano "Ozzlon, oggi io e il nostro erede trascorreremo una bella giornata assieme, e pure mi farà da modello per i miei vestiti...non sfilerà ma mi ispirerà" tenendo salda la sua mano e guardandolo in modo sensuale mentre sfioravo l' incavo della mano con il dito...beh la colazione si sarebbe servita subito e dissi.."Vuoi ti aiuti a scegliere i vestiti? O fai solo e ti aspetto..tesoro?".
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"Hai intenzione di giudicarmi ancora o decidi di collaborare?" chiesi andando verso la cucina e preparandogli qualcosa sia da bere che da mangiare.
"Ti farò contento. Non sono pazza... È che in dieci anni ho dovuto imparare a cavarmela da sola, a difendermi... Sia dal reale che dal surreale" dissi sincera mentre gli portavo il vassoglio con delle pietanze dolci e una bevanda alle erbe per rilassarlo. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
Elv era vicinissimo a Gwen.
Le sue dita erano ancora sulle gambe di lei e pianissimo percorrevano la pelle nuda fino al lembo del vestito che le lasciava generosamente scoperte. La guardò negli occhi, poi il suo sguardo scivolò sulle gambe di lei. “Che meravigliosa modella...” disse in un sussurro. Le sue labbra erano vicinissime a quelle di lei. Poi si sfiorarono, si unirono, penetrarono le une nelle altre. La baciò, assaporandone la morbidezza, accarezzando quella bocca con la lingua. Un bacio subito caldo, denso, morbido, profondo. Pavel guardava Nyoko cercando di capire che tipo di persona fosse. L'essere stato ferito da lei con quel coltello non lo rendeva sereno. Ad un tratto qualcuno bussò con veemenza alla porta. “Aprite, presto...” disse qualcuno bussando “... aprite.” Tutto accadde velocemente e Guisgard apparve molto turbato, imbambolato, imbarazzato. Altea era vicinissima a lei, prendendolo per mano, sempre con quel suo tono da pantera e quei modi sensuali. Ma anche Clio raggiunse il rampollo, prendendolo sottobraccio ed addirittura stringendogli la cintura slacciata dalla stilista. In mezzo a quelle due bellezze il rampollo apparve ancor più intontito, rossissimo in viso. Era conteso dalla studentessa e dalla stilista. “Ecco...” disse “... io...” non sapendo dove guardare, visto come erano vestite le due “... io...” In quel momento arrivò Ergolin con due ricchi vassoi. “Signore, la colazione.” Annunciò. “Bene, a tavola!” Fece il Taddeide, prendendo posto a capotavola e facendo segno a tutti gli altri di accomodarsi. |
Ci guardammo e subito capii che non si fidava di me. Sospirai e stavo per parlare quando udii bussare alla porta.
"Va bene ragazzino. Fai silenzio e diventeremo amici del cuore, va bene?" scherzo scendendo le scale arrivando alla porta. "Chi è?" chiesi guardando allo spioncino della porta. Inviato dal mio LG-M160 utilizzando Tapatalk |
"Quando si dice salvato dal gong!" ridendo spensierata, mentre lo seguivo a tavola, prendendo posto accanto a lui e facendo cenno alle ragazze di seguirmi.
Continuavo a pensare a quando la mia mano l'aveva sfiorato nel chiudere la vestaglia che quella donna gli aveva aperto. Si era permessa di chiamarlo tesoro, e la cosa mi mandava completamente in bestia. Non le avevo fatto male abbastanza evidentemente, oh a questa aspettava un'altro giro sulla nostra giostra, altroché. "Allora, Guis, dopo ci fai vedere il castello come ci hai promesso?" sorridendo e prendendogli la mano. Se quella pensava che l'avrei lasciato andare via con lei si sbagliava di grosso, non aveva idea di quanto duramente avrei combattuto per lui. |
“Stiamo cercando il dottor Stainyus...” disse il poliziotto alla porta a Nyoko “... è sparito nel nulla... i testimoni hanno visto un ragazzo dai capelli chiari a casa sua, forse si tratta di un ladro o di un assassino... aprite, dobbiamo controllare la casa.”
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Le sue dita e i suoi occhi mi accarezzava senza sosta.
Non pensavo proprio di nascondere le sensazioni che provavo, erano intense e forti. Sorrisi al suo sussurro e rimasi lì, a guardarlo mentre lui mi guardava. I nostri respiri erano uniti, un flusso unico e ininterrotto. Quasi non me ne accorsi, quando le sue labbra si poggiarono sulle mie. Sentii un morbido calore, la dolcezza delle sue labbra mi colse e mi invase. Presi il suo viso fra le mani avvicinandolo ancora a me, improvvisamente sentivo l'impellente bisogno di farlo diventare parte di me e di diventare io parte di lui. Lo avvicinai ancora, facendo sì che mi raggiungesse sul lettino e avvolsi il suo collo con le braccia, stringendolo di più, sempre più forte. Era come se da tutta la vita aspettassi questo momento e ora finalmente era arrivato, era solo nostro, solo per noi due. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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