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Cristiano sorrise, forse intuendo il gioco di lei, che di certo non dava l'idea di essere una ragazza intimidita ed impaurita, anzi.
“Per questo sono qui...” disse lasciando che la mano di lei risalisse lungo il suo petto robusto “... compito di un buon capitano è rassicurare i propri passeggeri, farli sentire protetti ed al sicuro...” il suo sguardo azzurro scivolava lungo tutta il corpo di lei, su quella vestaglia provocante “... una volta un mio superiore, all'Accademia Navale, mi disse che un capitano a bordo è un po' come un papà o uno zio... e deve accudire ad ogni passeggero... come fosse una figlia o una nipotina...” ridendo piano, in modo caldo, soffuso, virile. |
Aveva capito.. oh se aveva capito.
Il suo sguardo si fece caldo, intenso, eccitato. Non gli era sfiggita la mia recita, che aveva come unico scopo quello di eccitarlo, sorprenderlo, garlo giocare e divertitre. E a giudicare dai suoi occhi ci stavo riuscendo piuttosto bene, anche se il giudice finale dovevo ancora incontrarlo. Non abbandonai il mio ruolo, continuai ad essere una bambina spaventta mentre lo guardavo negli occhi. "Oh sì.." avvicinandomi a lui, quasi infilandomi nel suo abbraccio, contro il suo petto "Mi sento così protetta con te..." con un sorrisetto enigmatio. Poi ascoltai la parte su zio e nipotina, e subito avvampai, considerando che era una mia fantasia da sempre. "E dimmi..." con voce calda, avvicinandomi al suo orecchio per sussurrare "Cosa fa questo zio per rassicurare la sua nipotina?", per poi lanciargli un'occhiata d'intesa. |
Gwen si affacciò e vide che su di un ramo vicino c'era qualcuno.
Era un ragazzo, vestito come usavano gli uomini del posto, dai capelli chiari ed il volto vispo. L'aveva volutamente attirata con quel suo fischio, visto che nel vederla affacciarsi sorrise. "Dimmi..." disse "... da dove venite? Parlami del posto in cui vivi..." https://media.giphy.com/media/ZerlEi3Lwu4RG/source.gif |
Lei si sporse verso di lui e subito il bel capitano le offrì il suo abbraccio rassicurante, forte, sicuro.
“Uno zio deve far sentire la sua piccola sempre protetta, serena...” disse guardando Destresya con uno sguardo carico di desiderio, mentre la sua mano scivolava lungo la schiena di lei “... deve metterla a letto e farla riposare serena...” con quella mano che scivolò all'altezza del gluteo di lei, per poi cominciare un lento massaggio sulla stoffa della vestaglia, quasi come si fa con i bambini per farli addormentare con la ninna nanna. |
Sopra un ramo c'era un ragazzo.
Era abbigliato con lo stile del posto, aveva i capelli chiari e lo sguardo vispo. Ricambiai il suo sorriso, guardando in su. "Oh, il mio villaggio si chiama Olion, è molto lontano da qui, rientra nei confini della contea. Noi tutti spiriti di Primavera e d'Estate lo amministriamo, lavoriamo affinché tutto funzioni. In questo periodo dell'anno è bellissimo, pieno di fiori e di Sole" risposi, incantata mentre parlavo del mio piccolo paesino. "Scommetto che qui nessuno di voi lo conosce" divertita.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...adb5fffb99.jpg Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai l' anziano inserviente stupita.."Come? Beh, qualcosa ha del vero se siamo capitati proprio sotto una tempesta" ma non avevo paura di naufragare, di diventare cibo per il pesce. Quando fai questo mestiere sai che rischi la vita ogni momento, ma avrei gradito svolgere altre missioni e soprattutto scoprire dove era Iasefol.
Ad un tratto trasalii.."Scusate, avete visto qui un uomo giovane, bello...moro e occhi chiari e con se vi erano due donne e avevano più di 50 anni, lo sto cercando ma comprendo in questa situazione sia difficile" mentre prendevo una carta da terra rigirandola in mano. http://redcarpet.blog.kataweb.it/fil...megan-fox1.jpg |
Il ragazzo ascoltò con attenzione ogni parola di Gwen sul suo villaggio.
"Sei stata sciocca a venire fin qui." Disse. "Attraversare la foresta è da pazzi. Soprattutto per una ragazza. Nove su dieci non raggiungerai il passo Elder." Col tono di chi è sicuro di ciò che dice. |
"Si..." disse l'inserviente ad Altea "... era qui stasera, al tavolo del Black Jack... era proprio in compagnia di due signore... credo abbia anche vinto una bella cifra al gioco... eh, non c'è che dire, certi tipi hanno tutte le fortune..." scuotendo il capo "... sono andati via quando la nave ha cominciato a sussultare... immagino siano andati a festeggiare con dello champagne la loro vincita..."
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Anche lui diceva che era sbagliato andarci.
"Invece potrei riuscirci. Ma resterò sempre col dubbio se non inizio, no?" con tono ovvio. Sembrava sicuro di sé, ma anche io lo ero. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Mi presi ancora più di nervoso.. Aveva vinto.. Aveva giocato ma dove stava la professionalità. Ringraziai l'anziano e tornai al bar per controllare se fosse.. A festeggiare la vincita ma prima avevo avvisato del fatto il Capo in modo lo bloccasse.
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Quell'abbraccio.. così virile, forte, rasscurante.Un abbraccio che pregustava attimi intensi e incredibili, fatti di controllo, virilità e passione.
Poi le sue parole, aveva capito perfettamente il mio gioco. Non solo, mi asecondava anche, e econsiderando la sua espressione, quel gioco lo stava anche eccitando. "ooohh..." dissi, fingendo ancora una volta lo sguardo e la voce da bambina. "Lo zio allora mi proteggerà dai mostri?" con un sorrisetto enigmatico, per poi iniziare a stendermi sul letto, dato che lui aveva detto che gli zii "mettono a letto" le nipotine. Quel particolare gioco di ruoli, fatto da me, era ancora più eccitante, ancora più proibito. Ma il suo sguardo, quella mao sul mio gluteo, sulle forme calde e sode, mi fece andare in bestia. "Oh ma lo zio lo sa che deve fare piano, perchè mamma e papà dormono?" guardandolo negli occhi, per poi allngare la mano per accarezzare tutto il suo petto, possente e saldo, prima di atirarlo a me, ormai stesa, e cercare le sue labbra con le mie. Voelvo quel bacio, volevo molto doi più, volevo lui, volevo tutto. Dovevo solo stare attenta a non svegliare il mio di nipotino... |
Il ragazzo guardò Gwen.
"Allora voglio proporti un patto..." disse fissandola. |
Allargai di poco gli occhi.
"Un patto? Cosa vuoi propormi?" chiesi, curiosa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Altea uscì dal casinò e raggiunse il ponte, dove ormai non c'era più nessuno, visto il vento forte ed il mare mosso.
Ad un tratto lei notò qualcuno che guardava il mare dal parapetto di ferro del ponte. Era 0029, solo. |
Cristiano sorrise e si chinò su Destresya, cercando le sue labbra.
“Si, piccola di zio...” disse per poi trovare quelle labbra. La baciò subito con ardore, infilandole in bocca tutta la lingua ardente e vogliosa, in un bacio profondo, intimo, passionale e lascivo, senza che la sua mano lasciasse le natiche di lei. Icarius intanto stava sul divano, fingendo di dormire. |
"Portatemi con voi e vi aiuterò." Disse il ragazzo a Gwen. "Sono sveglio, sò combattere e conosco la foresta. Il mio sogno è diventare un mercenario e dunque ci guadagneremo tutti con questo patto."
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Oh.
In effetti era interessante. Ma sì, si poteva fare! Lui voleva diventare un mercenario, io cercavo aiuto... Era perfetto! "D'accordo! Andata!" esclamai trillando, esaltata e soddisfatta. Sì, proprio un bel colpo di fortuna! Ci era andata bene! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il ragazzo sorrise ed annuì a Gwen.
"Perfetto." Disse. "Allora siamo d'accordo. Domattina partirò con voi. Ah, il mio nome è Furia. Il tuo?" |
"Bene!" esclamai, sorridendo.
"Io mi chiamo Gwen!" risposi, scoprendo che si chiamava Furia. Che strano nome aveva! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Piacere, Gwen." Disse con un cenno Furio. "Ora cerca di dormire, visto bisognerà partire presto e dovrai essere in forma." Sorridendo. "Il viaggio sarà lungo e difficile."
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Sorrisi e annuii.
"Buonanotte" gli augurai e tornai dentro per mettermi a letto e riposare per la partenza dell'indomani mattina. Ero contenta che ci fosse un passeggero in più, Rufus non era il massimo della compagnia e almeno Furia era più entusiasta di lui circa questo lungo viaggio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen si coricò e si addormentò poco dopo.
Fu svegliato verso l'alba da alcuni rumori e voci che si accavallavano. Inoltre si sentiva un fragrante profumo di pane caldo e focaccie appena sfornate. |
Fu un sonno tranquillo e riposante.
Mi svegliai a causa di voci, tutte insieme e un profumo che subito fece brontolare il mio stomaco. Colazione! Mi alzai dal letto, sistemando i capelli un po' arruffati, e mi lasciai guidare da quel profumo buonissimo ed invitante. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen lasciò la sua camera ed uscì.
Da alcune di quelle case sugli alberi provenivano quei profumi e la gente del villaggio cominciava a svegliarsi. Anche Rufus uscì dalla sua stanza ed invitò Gwen ad andare a mangiare, sperando nell'ospitalità di quella gente. Una donna infatti invitò i due a sedersi al suo tavolo e servì loro la colazione. Mentre mangiavano arrivò il vecchio della sera prima. |
Tutti in quelle piccole casette sugli alberi stavano mangiando e c'erano tanti odori tutti diversi e tutti buonissimi.
Raggiunsi Rufus e una donna ci invitò a mangiare. "Sai, non siamo più soli! C'è un ragazzo che partirà con noi oggi! Dice che vuoi fare il mercenario e ci aiuterà!" gli annunciai, elettrizzata. Poi arrivò l'uomo della sera precedente. "Buongiorno!" lo salutai, gioviale e sorridente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Buongiorno a voi." Disse il vecchio, sorridendo a Gwen ed a Rufus.
"Mangiate, vi servirà forza." Aggiunse. "Vi farò preparare cibo ed acqua da portare con voi. Inoltre vi daremo anche alcune mappe, affinchè vi orientiate al meglio. Naturalmente caricheremo sul vostro carrozzone del carbarante." "Siete generoso, amico mio." Sinceramente grato Rufus. |
Fui veramente grata a ciò che voleva fare per noi.
"Grazie, grazie davvero!" sorridente all'uomo. "Oggi Furia si unirà al nostro viaggio, ve ne ha informato?" dissi, quasi retoricamente. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si, ma glielo abbiamo impedito." Disse il vecchio a Gwen. "Lo abbiamo rinchiuso in casa. E' troppo giovane e non sa i rischi che corre."
"Sarà meglio andare." Fece Rufus. "Preparo il carrozzone e partiamo." |
Non seppi cosa rispondere, ma di sicuro rimasi stupita.
E ci rimasi un po' male, anche, a dirla tutta. Ma se avevano deciso così io non potevo dirgli nulla. Annuii a Rufus, un po' dispiaciuta per aver perso un potenziale compagno di viaggio. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Raggiunsi il ponte, ormai i divertimenti e le risa erano volate via con quelle violente raffiche di vento.
Ad un tratto notai una sagoma che osservava il mare dal parapetto e riconobbi 0029 che era solo.. Pensieroso o cosa. Mi avvicinai lentamente al suo fianco guardando nella stessa sua direzione.. "Serata movimentata vero?" Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Rufus terminarono la loro colazione e poco dopo erano già pronti per ripartire.
Ringraziarono e salutarono la gente del villaggio per la loro generosità ed ospitalità. Il carrozzone così si rimise in viaggio. L'ultimo avvertimento e consiglio del vecchio del villaggio fu quello di tenere la strada e di evitare la foresta. "Davvero della brava gente..." disse Rufus a Gwen "... fortuna che al mondo c'è ancora gente simile, grazie al Cielo." |
"Già..." disse 0029 evolvendosi verso Altea e sorridendo "... il vento ti ha preso in parola pare... ed anche il vento..."
Era infatti una tarda serata davvero inquieta sul mare. "Com'è andata la tua serata, CR9?" Chiese lui, mentre uno degli stewart di bordo di avvicinò loro, per farlo rientrare visto la tempesta era ormai imminente e stare sul ponte non era cosa saggia. |
Andammo via dal villaggio, con la raccomandazione di fare attenzione nella foresta.
"Sì, sono stati davvero molto gentili ad aiutarci" annuii. Il viaggio ripartiva, sebbene con più inquietudini, sapendo ora che davvero il drago si era risvegliato e tutto noi eravamo in grande pericolo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Mi lasciai cadere sul letto sapendo che lui mi avrebbe seguiro.
E così fece, si sdraiò su di me, permettendomi di guardarlo tutto mentre lo faceva. Potevo vedere i suoi occhi farsi sempre più vicini, sempre più grandi, il suo corpo sempre più caldo e possente addosso a me. Poi quel bacio, quel bacio da togliere il fiato, le mie labbra bramose cercavano le sue, schiudendosi per assaporane l'essenza più intima. Sentivo le sue labbra attorno alle mie, avvolgerle, circondarle, togliere il fiato, il respiro. Ero completamente persa, abbandonata. Avevo dimenticato ogni cosa, che fossimo su una nave, che stesse imperversando una tempesta, la convention, il lavoro... il fatto che il mio nipotino dormisse nella stanza acanto. Esisteva solo quel corpo sul mio, il suo contatto, il battito del suo cuore, quello sguardo azzurro ora celato dalle palpebre chiuse così strette che potevo vedere le orbite muoversi eccitate e perse. Volevo perdermi in quel bacio e non tornare mai più, lasciarmi trasportare, guidata dalle sue mani abili che mi facevano impazzire. Le sentivo ovunqe, dapperutto, stringevano, toccavano, scoprivano . Persino la mia lingerie mi sembrava stretta, come se celasse troppo... Ero completamente andata, completamente soggiogata da quell'affascinante capitano che aveva mandato al diavolo tutta la mia razionalità, il senso del dovere, il lavoro. Cos'erano in confronto di quella passione incontrollata? "La piccola ha tanta voglia dello zio..." sussurrai poi, mentre una scarica di piacere inumidiva il mio corpo, e aprivo gli occhi nella penombra, fissando quelli azzurri di Cristiano "..tanta tanta..". |
Il carrozzone proseguiva pigro fra cedri secolari, querce fronzute, abeti dai rami che si allargavano ed intrecciavano a formare gallerie vegetali e noci dai tronchi cavi e contorti utilizzati in tempi antichi per remoti riti di orgiastica e blasfema stregoneria.
Il canto di uccelli dal chiaro piumaggio si mischiava col sibilo tenue del vento, il tintinnio di bacche e fogliame che come sonaglini vibravano nell'aria. Ad un tratto dal carrozzone cominciò ad unirsi uno strano ronzio, che subito attirò l'attenzione di Gwen e Rufus. |
Ci inoltrammo lungo il percorso costeggiato da particolari piante e originali alberi dagli strani tronchi, quasi un improvvisato salotto dal sentore fatato nel fitto della boscaglia.
Ad un tratto sentimmo un ronzio provenire dal carrozzone. "Avete sentito quel rumore?" a Rufus. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Una serata normale.. Rientriamo è pericoloso qui" lo guardai seria "Perché tanta preoccupazione per me?"
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Cristiano continuò a baciare Destresya, mentre le sue mani voglioso e virili sciovolavano ovunque lungo il corpo di lei, tra la leggera lingerie e la calda pelle della ragazza.
Quel bacio era forte, intendo, penetrante, con la lingua di lui che quasi con rude desiderio si faceva strada poi a nelle labbra di lei, poi in tutta la sua bocca, assaporando ogni cosa. Quelle mani non cessavano di muoversi, di toccare, di stringere. Le dita del bel capitano raggiunsero le stretto reggiseno della ragazza, infilandosi dentro e raggiungendo il sodo seno di Destresya, che subito strinsero forte come se volessero quasi far uscire fuori il capezzolo, farlo drizzare tutto. Allora con gesto rapido e rude, tirò fuori tutto quel bel seno, fissandolo. Guardò poi lei negli occhi e con un gemito si chinò con la bocca sul capezzolo, cominciando a succhiarlo ed a tormentarlo senza sosta. |
"Si, ho sentito..." disse Rufus sbuffando e fermando il carrozzone "... speriamo non sia nulla di serio..." scendendo e dirigendosi verso il vano motore.
Aprì uno dei portelli e con sua somma sorpresa vide che c'era qualcuno. "Tu chi diavolo sei?" Stupito. "Il vostro compagno di viaggio." Rispose Furia, saltando fuori dal carrozzone. |
Rufus andò a controllare.
Ci mancava anche un guasto, adesso! Rimanemmo entrambi sorpresi. "Furia!" esclamai, felice "Ce l'hai fatta!" ero davvero contenta che fosse riuscito ad unirsi a noi per il viaggio! Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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