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"Aiutarvi..." il tipo ai due contadini "... e in che modo?"
"Nella foresta dove si trova il nostro villaggio c'è una terribile maledizione e noi non sappiamo difenderci da essa!" "Allora vi serve un monaco, non uno spadaccino!" Il tizio, per poi guardare Gwen. Nel frattempo Destresya era col giovane scontroso davanti al dojo. "Volevo battermi con il loro maestro, ma quello dice che sono un ragazzo sconosciuto e non ne sono degno!" Lui con rabbia. "E non guardarmi come se fossi uno sciocco ragazzino! Ho 18 anni e sono un uomo!" |
Maledizione?
Sul serio? Questa sì che era bella... "Ecco, lo avete sentito, ora andate l. Noi dobbiamo riposare per il viaggio" dissi spiccia, mettendo delle monete sul tavolo per la cena e andai a cercare il locandiere per chiedere due camere per la notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Aspettate..." disse uno dei contadini al tizio che era con Gwen "... occorre una spada per aiutarci!"
"Una spada?" Lui. "Si, perchè nella foresta dimora un mostro..." l'altro contadino sudando "... un mostro colpevole di aver imposto quella maledizione!" |
"Andate allora, state attento. Alcuni dei soldati della mia guardia vi scorteranno, voglio una relazione dettagliata ".
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Mi voltai a guardarli.
"Siete seri? Un mostro?" chiesi, sollevando il sopracciglio con sguardo scettico. "E secondo voi, se davvero esistesse un mostro, potrebbe essere attaccato con una spada?" Dissi ancora, con tono beffardo, mentre scuotevo la testa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ehi, stavo solo cercando di darti una mano!" risposi al giovane scontroso.
"Il maestro mi pare di capire che sia molto selettivo con gli sfidanti!" sentenziai guardando il dojo poco distante. "Magari ti serve solo un po' di allenamento, o qualche epica impresa per farti accettare dal maestro..." sorrisi "Come ti chiami?". |
"Meglio se vado da solo, signora." Il filosofo ad Altea. "Tante spade sarebbero inutili. Ne occorrerebbe una soltanto, ma abile, degna e pura. Altrimenti preferisco andare da solo." Con umiltà.
Intanto, alla locanda, Gwen ed il tipo con lei erano a parlare con i 2 contadini. "Si, una spada di un abile spadaccino può ucciderlo." uno dei contadini a Gwen. "Ma tu sei una ragazza, cosa vuoi saperne di simili cose." Con sufficienza. |
"Nessuno vorrebbe un ragazzo sconosciuto come maestro..." disse il ragazzo a Destresya "... per questo mi alleno da solo... il mio nome? Mi chiamo Best..."
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"Vostra Maestà possiede Volpe Ambrata, donatole da un famoso ed abile samurai. Ma ora ha il dovere di osservare il popolo.. Potremmo indurre un bando, abbiamo bisogno di un abile guerriero" mi voltai verso il capitano delle guardie "Voi che ne pensate?".
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Certo, sottovalutiamo la ragazzina indifesa
Era lo sport nazionale, da queste parti. Allora, per tutta risposta, sguainai la katana e tagliai la cintura dei suoi calzoni, facendoli cadere giù. "Voi che pensate?" chiesi, con aria divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il capitano della guardia guardò Altea scuotendo il capo.
"La Foresta dei Bambù è un luogo selvaggio e misterioso e non credo ci siano guerrieri decisi ad andarci, signora." Disse il militare. Nel frattempo, alla locanda, Gwen aveva dato saggio della sua abilità di spadaccina. "Accidenti..." il contadini tirandosi su i pantaloni. "Come fai ad usare così bene la spada?" Stupito l'altro contadino a Gwen. |
Sorrisi soddisfatta alla sua reazione mentre si rimetteva a posto i pantaloni.
Poi guardai l'altro. "Questo non è affar tuo, mio caro" dissi tranquilla, mentre rinfoderavo la spalla nella guaina sulle spalle. "Di certo saperlo non ucciderà questa... Creatura, dico bene?" inarcando un sopracciglio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tu allora" disse un contadino a Gwen "te la sentiresti di affrontare il mostro della Foresta di Bambù?" Fissandola.
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Scossi la testa sbuffando.
"Io ho una vita e delle cose da fare, non posso stare qui col mostro e il bambù" dissi sarcasticamente. "Se lui vuole restare" indicando il ragazzo "Lui rimane ed io domattina riprendo il cammino per tornare a casa, ma non contatemi" dissi definitiva. Poi, andai dal locandiere. "Si possono avere due camere per la notte, per me e quello lì?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi è rimasta una sola camera." Disse il locandiere a Gwen.
"Lo sapevo che le ragazze non hanno coraggio..." uno dei contadini all'altro. |
"Una sola?" esclamai "Ma siete sicuro? Non si può fare nulla?" insistetti.
Poi guardai il contadino. E mi avvicinai a lui, puntandogli il pugnale sotto il mento. "Vuoi colpirmi nell'orgoglio? Sta bene. Vi aiuterò col vostro maledetto animale o quel che diavolo è e sperate che ne valga la pena. Non ci voglio morire per una cosa simile" sibilai, abbassando poi il pugnale. Guardai alla fine il ragazzo. "Temo ci sia solo una camera. Ma non preoccuparti, le tue grazie nobili prenderanno il letto" con pungente sarcasmo "Io mi arrangio sul pavimento." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Noi siamo disposti a pagare." Disse uno dei contadini a Gwen. "Non siamo molto ricchi, ma parte del nostro raccolto lo daremo a voi se ci aiuterete." A lei ed al tipo che era con la ragazza.
"Tranquilla, darò a te il letto." Il tizio a Gwen. |
"Non mi interessa il compenso, men che meno il vostro cibo" dissi onestamente.
"Non immolarti, ragazzo, non ti si addice" con pungente sarcasmo. Poi, tornai dal locandiere per prendere la camera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Noi domattina vi aspetteremo davanti alla locanda" disse uno dei contadini a Gwen ed al tipo con lei "e così partiremo per il nostro villaggio."
Allora i due giovani salirono in camera. "Divideremo la camera in due..." lui a lei "... tu prenderai la parte con il letto... io dormirò in questo angolo..." adagiando delle coperte a terra. |
Annuii ai contadini e salimmo su in camera
Alzai gli occhi in su. Allora lo feci spostare, presi un cuscino e lo misi insieme alle coperte. "C'è una sola differenza: io ci sono abituata e tu no. E sono sicura che il legno sia più comodo dei massi delle caverne" scherzosamente. Allora tolsi la giacca, adagiandola su una sedia e scoprendo involontariamente il tatuaggio del Loto Rosso che avevo sulla spalla. Poi, mi coricai. "Buonanotte, rampollo, sogni d'oro, mi raccomando" con tono sarcastico e beffardo, sistemandomi con le mani dietro la testa.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...4bc48e5a0f.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quel segno che hai tatuato..." disse lui dopo essersi coricato "... cos'è?" Sistemandosi nelle coperte.
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Lo guardai, lanciai uno sguardo al tatuaggio e poi guardai il soffitto.
"È un loto rosso, il simbolo della nostra Confraternita" svelai. Dovevo ammetterlo, potevo essere arrabbiata, incavolata nera, sentire ancora il dolore dello schiaffo di Lota, ma mi mancava stare lontano da loro. Erano la mia famiglia più di quanto la mia vera famiglia non era mai stata e questo doveva pur dire qualcosa, dopotutto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Capisco..." disse a Gwen lui coricandosi "... beh, buonanotte." Voltandosi per dormire.
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Pensavo stesse per aggiungere qualcosa, petulante com'era, ma non lo fece.
"Buonanotte" risposi. Mi voltai su un fianco e cercai anch'io di dormire, tenendo però comunque i sensi all'erta e le armi vicine. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Verso il cuore della notte il tipo alzò appena la testa e guardò Gwen che dormiva per un lungo istante.
Allora silenziosamente si alzò e si avvicinò piano al letto di lei. La sua mano cominciò a scostare ad adagio le coperte, scoprendo tutte le gambe di lei. Dalla finestra il pallore della Luna illuminava quell'angolo della camera. Il tipo restò così a guardare quelle gambe, inziando ad un certo punto a sfiorarle piano. Come lente carezze lungo tutte le gambe di Gwen. E continuò a toccarle delicatamente. |
Mi trovai in uno stato di dormiveglia, più del solito a cui ero abituata.
Sentii una sensazione strana, come qualcosa che mi scivolava addosso e mi rannicchiai appena. Ma poi, avvertii qualcos'altro. Come delle carezze. E a quel punto aprii gli occhi, fissando il muro di fronte. Era giovane, ma non sprovveduto, il ragazzo, complimenti. Rimasi in silenzio ancora un paio di minuti. Poi parlai. "Però... Fortuna che non ti ho accoppato, o non ti saresti potuto divertire così, dico bene?" chiesi retoricamente, con voce pacata, continuando a dargli le spalle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ad udire la voce di Gwen lui per un attimo si bloccò, restando un lungo istante in silenzio.
Poi piano riprese ad accarezzare le gambe di lei. "Se non mi infilzi" dise lui senza smettere di toccare le sue gambe "allora un pò piace anche te... vero?" Forse incerto sulla risposta della ragazza. |
Subito si bloccò, ma poi continuò e le sue parole fecero nascere sul mio viso un sorriso divertito.
Aveva un punto, sicuramente. Allora, mi voltai sull'altro fianco, trovandomi di fronte a lui. "Non so, devo ancora decidere..." risposi in tono vago, mentre con indifferenza passavo lentamente il dito sul filo della lama del pugnale, su e giù, per stuzzicarlo un po'. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen sivoltò e lui si ritrovò a fissarle il viso appena lambito dal pallore lunare.
Guardò poi la lama sulla quale la ragazza passava lentamente il dito. "Magari" disse lui senza smettere di accarezzarle le gambe nude "dipende da come continuerò ad accarzzarti le gambe?" Con tono quasi impertinente, forse a cercare di nascondere il timore di essere infilzato. Intanto le mani del ragazzo continuavano a muoversi piano sulle gambe di Gwen, scendendo fino ai piedi, accarezzandoli tutti, risalendo poi lungo le ginocchia ed alle cosce. |
Un altro sorriso divertito nacque sul mio viso.
"Sei una continua sorpresa, rampollo, non ti facevo così impertinente. Se non fosse per questo, direi quasi che hai un po' paura..." continuai a stuzzicarlo, accarezzandogli il volto con la lama. "Com'è che ti chiami?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Mi chiamo Velv..." disse lui a Gwen, senza smettere di accarezzarle tutte le gambe.
E nonostante la lama di lei sul suo volto lo intimoriva non poco, le sue carezze su quelle gambe nude si facevano pian piano più audaci, arrivando a lambire la stoffa del vestito della ragazza che copriva le sue natiche. |
"Velv..." ripetei piano, quasi ad imprimere bene quel nome, nel frattempo che passavo delicatamente e con attenzione la lama sulle sue labbra rosse e piene.
Le sue carezze si fecero più audaci su di me e davvero mi chiesi fin dove si sarebbe spinto. Aveva un'aria intimorita, ma sembrava che la curiosità ed il desiderio riuscissero comunque ad avere la meglio su di lui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La lama di Gwen non permetteva di stare troppo tranquilli, eppure Velv nonostante tutto non smetteva di accarezzare e toccare le gambe nude di lei.
Per un attimo trattenne il respiro, restando a guardare gli occhi verdi di lei resi come smeraldi dal pallore lunare, poi la sua mano salì piano dalla coscia della ragazza fino a scivolre appena sotto la stoffa, sfiorandole una natica. |
Volevo vedere quanti avrebbe resistito, fin dove sarebbe arrivato e quanto avrebbe sopportato le mie affilate carezze pur di continuare.
Vidi che trattenne il respiro ed i suoi occhi restarono nei miei a lungo, ma comunque continuò, ancora. Ed era maledettamente divertente. La sua mano sfiorò dolcemente la natica sotto la stoffa ed il mio pugnale scese sul collo, percorrendo il delicato valico del pomo d'Adamo, poi continuò giù. La punta della lama aprì poi gli occhielli della camicia che indossava sotto il kimono e man mano accarezzava il suo petto. Arrivai infine al limitare coi pantaloni, mentre un mezzo sorriso divertito faceva mostra di sè sul mio volto. Indugiai ancora un istante, poi risalii, percorrendo lentamente la strada al contrario. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La lama di Gwen percorreva il collo, il petto e giungendo poi quasi sui pantaloni di Velv, con lui che tratteneva il respiro e cominciava a sudare.
La sua mano però era sumpre sulla natica di lei, sentendo il contatto della sua pelle, la sua morbidezza. Restò così, senza muoversi a guardare la ragazza. |
In quel momento iniziò davvero a sudare e trattenere quasi di continuo il respiro.
Sentii la sua mano arrestarsi su quella morbida curva e restò a guardarmi. La lama allora tornò sotto il mento, facendo una leggera pressione per avvicinare un po' il suo viso al mio. "Dunque,?" sussurrai, guardandolo divertita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Dimmelo tu..." disse Velv fissando Gen che gli puntava al collo la lama "... vuoi che smetta?" Cercando di nascondere il suo nervosismo e senza togliere la mano dalla forma di lei.
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Finsi di pensarci un attimo su.
"No" dissi solo, guardandolo. Poi, sorrisi di un sorriso largo e divertito. "Sei nervoso?" chiesi con tono candido e tranquillo, ma in esso si celava tutto il profondo, e forse un po' sadico divertimento che quella situazione mi provocava. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Velv continuò a guardare Gwen negli occhi, senza togliere la mano da sotto il suo vestito.
"Vuoi..." disse deglutendo visto la lama era sempre lì "... vuoi che... ti faccia un massaggio? Sono bravo..." cercando di capire se lei davvero volesse usare o meno la sua lama. |
Deglutì mentre parlava, terrorizzato dalla presenza della punta affilata sotto il suo mento.
Mi piaceva da matti tenerlo sotto tiro, era eccitante e divertente. Massaggi? Ma sul serio? Ci avrei scommesso la testa di Ako che non era così, ma stava approfittando della situazione. Tuttavia, perché non approfittarne anche io? "Scommetto che è un modo per liberarti del mio pugnale, vero?" Lo stuzzicai "E sia. Voglio fidarmi delle tue abilità" scostai una ciocca di capelli dal suo viso con la lama, quasi sfiorando le ciglia, poi posai il pugnale e mi sistemai supina per quel massaggio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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