Camelot, la patria della cavalleria

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elisabeth 23-10-2009 22.17.06

" Avete pienamente ragione, avete la spada, siete stato iniziato con una spada, onorate il codice cavalleresco, se prendete la vostra spada dalla punta e la guardate sino al'elsa e' una croce Sir Guisgard, essa tra le vostre mani combattera' il male e il bene.......Io invece tra le mie mani non ho nulla, mi avete chiesto chi sono.....ditemelo voi....per me avete oltrepassato il lago, vi siete immerso e siete riemerso per cosa .....per la magia di un medaglione.....la magia del metallo Sir.....i metalli si trasformano...il potere del fuoco. Io ho subito sino ad ora tutti gli eventi di questa foresta, ogni persona che ho incontrato si aspetta qualcosa da me, perche' cosi' e scritto, e pensare che sino a qualche giorno fa', passeggiavo indisturbata per le vie di Camelot e oggi ero nuda al vostro cospetto sino a quando non mi avete pudicamente coperta.......percorrete la vostra strada qualsiasi essa sia , non sentitevi obbligato il cuore vi fara' prendere la giusta via ".........non so' cosa avvenne dopo...so solo che un freddo incredibile mi avvolse, mentre la paura attanagliava il mio stomaco........" Caitli, le e' successo qualcosa, il maestro si sta vendicando........"

Guisgard 23-10-2009 22.31.25

Guisgard aveva ascoltato Elisabeth senza dire nulla.
Un freddo vento si era alzato dal lago e sembrava voler inaridire l'animo di chi ne fosse esposto.
Ad un tratto vide il frate intento ad osservare alcuni sassi che aveva disposto sul terreno.
"Il lupo tenta di azzannare un fiore" cominciò a dire il frate "il falco lo ferisce con gli artigli, ma questi gli restano impigliati nella pelle del lupo."
"Cosa fate, frate?" Chiese Guisgard.
"Cavaliere" ripose il frate "sapete cos'è un ginn?"
"No, mai sentito. No, un momento...mi sembra di averne sentito parlare in Terrasanta..."
"Si" disse il frate "il ginn è un essere demoniaco. A metà tra il mondo degli uomini e gli inferi. Esso vive solo per tormentare gli altri. E possiede il potere mistico delle creature della notte."
"Non capisco" disse Guisgard "perchè mi raccontate tutto questo?"
"Le fanciulle, cavaliere" rispose il frate "se sono ancora vive, c'è un solo luogo in cui possone essere..."
"Il palazzo di quei maledetti!" Esclamò Guisgard.
"Si...sono nelle mani dei nostri nemici. E voglia Iddio che siano ancora vive..."

elisabeth 23-10-2009 22.41.19

Ero stanca, infreddolita,affamata.......il Frate aveva presagito quello che stavo predicando da tempo........il vento era forte,ma poco importava.....uscii dalla grotta e presi la strada del palazzo......Al diavolo tutto e tutti, lupi famelici,diavoli ......era meglio prendere il toro dalle corna..........una volta li' avrei deciso il da farsi ..se ne avessi avuta ancora un'opportunita'.....

Guisgard 23-10-2009 22.48.36

A vedere Elisabeth decisa ad intraprendere la via per il palazzo, la raggiunse e l'afferrò per un braccio.
"Dove credete di andare?" Disse visibilmente agitato. "Avete tanta voglia di fare l'eroina da andare a sfidare quei fanatici fin dentro il loro covo? Vi avverto che non rischerò più la vita per voi e per i vostri modi da salvatrice del mondo! Ma chi credete di essere? Non mi lascerò più incantare da voi!"
In quel momento il vento cessò di colpo ed un'intensa pioggia scese sulla foresta.
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elisabeth 23-10-2009 22.56.05

Mi divincolai dalla sua presa....." Siete un pallone gonfiato, non vi ho chiesto mai nulla, sono andata avanti semppre da sola, non mi sembra che abbia chiesto l'aiuto di nessuno, siete libero di andarvene al diavolo quando vi pare e piace, e se voglio fare l'eroina di questa maledetta foresta, sono liberissima di farlo e ora Sir Guisgard, lacsiatemi andare a morire in santa pace...." Dissi tutto questo d'un fiato...sotto lo scroscio della pioggia......avrei voluto prenderlo a schiaffi, ma non ne avevo la forza........ogni cosa diventava sempre piu' pesante......

Guisgard 23-10-2009 23.02.57

"Perchè non siete un uomo" disse Guisgard "così potrei prendervi a schiaffi! Perchè siete una donna? Perchè? Maledetto il giorno in cui vi incontrai!"
"Non dite ciò che non pensate, sir..." Intervenne il frate.
All'improvviso però, il cavaliere si accorse dello sguardo stanco della donna.
Sembrava perdere le forze. Forse erano stati gli eventi, i pericoli, la paura.
La prese allora in braccio e la portò accanto al fuoco.
"Preparerò una speciale tisana" disse il monaco "che ci renderà le forze. Così potremmo essere più lucidi sul da farsi."

elisabeth 23-10-2009 23.11.53

Se fossi stata un uomo,non mi sarei trovata in quella situazione..essere una donna in quell'epoca era una maledizione, quando mi mise accanto al fuoco...con la mente lo ringraziai se fosse stato per me sarei morta sotto la pioggia, ma piuttosto che dirglielo mi sarei mangiata la lingua......lo osservavo........maledite il momento di avermi conosciuta...io me lo ricordavo eccome, ero rimasta anche senza cavallo......presi tra le mani il liquido caldo che mi fu offerto, poteva anche essere cicuta...ma era caldo e in quel momento era un tocca sana per le mie povere membra intirizzite.....

Guisgard 23-10-2009 23.18.05

"Un uomo che la prenda a schiaffi ogni giorno" diceva fra sè e sè Guisgard "ecco di cosa ha bisogno!"
"Noi fummo rinchiusi nelle segrete di quel palazzo" cominciò a dire il frate "secondo voi, Guisgard, dove potrebbero essere le fanciulle rapite?"
"Il diavolo mi porti se lo sò!" Esclamò Guisgard. "Bisognorebbe capire cosa volevano farne di quelle fanciulle, quei maledetti!"
"Già..." sospirò il frate.
"Provate a chiederlo a lady perfezione!" Disse Guisgard indicando Elisabeth. "Lei ha sempre una risposta a tutto! Magari la risposta la vedrà in sogno!"

elisabeth 23-10-2009 23.24.30

mi alzai , presi la mia ciotola di tisana e la feci scorrere sulla testa di sua soavita' la maschia perfezione....." E adesso, mi auguro che la tisana faccia effetto...........anche se qualcuno non mi crede io ho sognato quel posto, anzi lo ha disegnato una bambina che era con me al capanno....era una grande porta nascosta dalla vegetazione, in sogno ci sono arrivata..ho tentatao di aprirla ma non ci sono riuscita, e poi qualcosa mi ha portato via da li' facendomi risvegliare"........E ora se solo si azzardava a dare un'altra battuta delle sue...l'avrei ucciso.....

Guisgard 23-10-2009 23.34.18

Guisgard saltò in piedi.
"Voi...voi...voi..." disse, tentando di frenare l'ira. "Non ho mai picchiato una donna in vita mia, ma sento oggi un'irrefrenabile voglia di farlo! E' tutta colpa di vostro marito, che asseconda ogni vostro desiderio ed ogni vostra follia! Innamorarsi di voi è una vera sciagura!"
"Una porta grande e coperta dalla vegetazione?" Ripetè il frate saltando sù. "Conosco un posto simile! E' a poche miglia dal palazzo! Forse siamo vicini alla soluzione!"

elisabeth 23-10-2009 23.41.40

" Io non sono una donna vizziata, mio marito non lo camando a bacchetta...siamo due persone libere...e quindi smettetela di nominarlo come se dovesse essere il mio carceriere.......e state tranquillo....non vi siete innamorato di me ..quindi ritenetevi un uomo senza sciagura alcuna........" mi voltai verso il frate...lui conosceva il posto........finalmente una buona notizia.......tranne il fatto che ero talmente furente che mi sentivo il viso in fiamme.....

Guisgard 23-10-2009 23.49.09

"Certo" disse Guisgard mentre si puliva i capelli dall'odore della tisana "mi sarei potuto trasformare anche io in un ciglio, o in un falco o viaggiare per la foresta a sognare porte e palazzi! Mi avrebbe potuto colpire ogni genere di maledizione! Ma niente sarebbe stato peggio dell'innamorarvi di voi!"
"Smettetela di ligare come una vecchia coppia, voi due!" Tuonò frate Elia. "Abbiamo cose ben più importanti da fare. Lasciamo questo posto e rechiamoci nel luogo dove sorge quella misteriosa porta!"

elisabeth 23-10-2009 23.54.28

Perche' non sapevo scagliare maledizioni tremende..?..L'avrei trasformato in rospo........era giunto il momento di mettersi in moto e andare a cercare il posto dove forse avremmo potuto avere qualche risposta....pero' avrei voluto dormire....e mettermi addosso qualcosa di piu' caldo e lungo.......pazienza quello passava il convento........

Guisgard 24-10-2009 00.05.17

"Partiamo allora" disse Guisgard "anche se ci occorrrerebero cavalli e qualcosa di più adatto al freddo della foresta."
Così i tre si misero in cammino verso quel misterioso luogo.
La foresta assumeva inquieti colori di notte e le sue mille voci rendevano ancor più spettrale l'atmosfera.
Una nebbia sempre più densa avvolgeva il loro cammino, rendendo quello scenario una magnifica possibilità per chiunque avesse voluto attaccarli di sorpresa.
"Se avete paura" disse Guisgard, assumendo un tono di vaga indifferenza, ad Elisabeth "potete farvi più vicina a me! Voi sarete brava con gli incantesimi, ma i pericoli, quelli reali, lasciateli ad un vero uomo!"
In quel momento, una parete rocciosa si notò in lontananza.
"Eccoci" disse il frate "alla base di quella parete, vi è la misteriosa porta!"

elisabeth 24-10-2009 00.14.23

Gia' pensai ....voi con la spada e io con Abra Cadabra...che magnifica coppia...mi avvicinai di piu' a lui ....quando incomincia a sentire quel mellifluo suono di morte.....la mia testa sembrava volesse esplodere, era insopportabile.....vidi la strda che conduceva alla porta...e piu' mi avvicinavo e piu' il suono era forte......camminavo barcollando....quanto avrei retto quella situazione

Guisgard 24-10-2009 00.18.47

"Stiamo in guardia" disse Guisgard al frate "questo posto potrebbe pullulare di nemici!"
E sfoderrò la spada.
Poi, accorgendosi che Elisabeth barcollava, le mise un braccio attorno ai fianchi per sostenerla.
"Cosa avete, Elisabeth?" Chiese preoccupato.
Poi, rivolgendosi al frate:
"Sta tremando, frate! Credo non stia bene!"

elisabeth 24-10-2009 00.30.17

ero in preda a strane sensazioni e come nol sogno sentivo l'odore e la voce della morte.......sentivo che qualcuno mi stava sostenendo.....mi chiamava......ma non potevo rispondere...........Vi prego Sir Guisgard..statemi lontano....e' un posto che era pieno di nemici.....ma non erano umani e questo era il male che albergava nella foresta

Guisgard 24-10-2009 00.37.10

Guisgard non comprese le forti sensazioni che Elisabeth avvertiva nell'aria.
L'invito della ragazza a starle lontano suonò acido e scostante nella mente del cavaliere.
"Come volete, milady" disse Guisgard "vi avevo vista in difficoltà e ho pensato...non importa, sono stato uno sciocco. Non asccadrà più."
Ma nella mente di Elisabeth, più i tre si avvicinavano a quella porta, più quel suono di morte si faceva vivo.
Giunsero così davanti a quella immensa porta, seminascosta dalla vegetazione che selvaggia crescava sulle rocce.

elisabeth 24-10-2009 00.42.28

Non riusciva a capire...volevo solo proteggerli, non mi veniva niente in mente ero troppo soprafatta da cio' che avvertivo...se fossimo riusciti a uscirne vivi......avrei spiegato molte cose a Sir Guisgard....per ora se mi odiava e mi stava lontano ero la donna piu' felice del mondo.....se era l'unico modo per non farli venire con me.................

Guisgard 24-10-2009 01.49.28

La nebbia si era fatta ancora più fitta, rendendo quell'angolo di foresta come un luogo al di fuori del mondo.
Ad un tratto Elisabeth intravide una sagoma proprio accanto alla grande porta. Era Caitli.
Questa le sorrideva e con una mano sembrava chiamarla.
"Venite, mia signora" diceva "prima che loro ritornino. Dietro questa porta c'è ciò che state cercando..."
In quello stesso momento, nell'aria si avvertì il malefico suono del Braminga, che sembrava diffondersi in ogni direzione.
Guisgard allora estrasse la sua spada.
"Sembra che le forze del male" cominciò a dire "si siano date appuntamento tutte qui per questa notte..."

Guisgard 24-10-2009 02.07.42

Intanto, nella foresta, Morris, Ammone e gli altri cavalieri di Camelot, seguendo le indicazioni del saltimbanco, si diregevano verso la misteriosa grotta dove era imprigionato Dunmer.
Ammone teneva legato a se, con una grossa corda, la loro pittoresca guida.
"Quando sarete giunti alla grotta" disse il saltimbanco "Mi lascerete andare?"
"Ti terrò stretto a me" rispose il forzuto scudiero "fino a quando non saremo ritornati sani e salvi a Camelot, davanti ad un cosciotto di pollo fumante! E se qualcuno penserà bene di volermi far fare un bel salto all'Inferno, sappi che tu sarai il primo a sentire il fuoco sotto i tuoi stivali!"
Poco dopo, l'eroica compagnia, giunse in prossimità della grotta.
Ammone scrutò la situazione.
"Milord" disse rivolto a Morris "guardandola da qui, quella grotta non mi sembra molto grande. Ad occhio, direi che può contenere si e no tre, quattro soldati al massimo. Contando anche i due che sono fuori l'ingresso a fare la guardia, dovremmo ritrovarci sei soldati in tutto. Al vostro segnale scateneremo l'Inferno!"
Tutta la compagnia attese allora l'ordine di Morris per attaccare...
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Guisgard 24-10-2009 02.32.18

A Camelot intanto, Hastatus aveva raggiunto la stanza di quella misteriosa donna, per conoscere cosa volesse dirgli.
Appena giunto, il cavaliere trovò la donna seminuda, coperta solo da un velo sottile e trasparente.
"Sono felice di rivedervi, mio signore" cominciò a dire la donna "la vita è dura per una donna sola come me. Crescere una figlia, quando si è da soli, è arduo...avendoci accolti qui, voi avete dimostrato una grande generosità. Credo che non poptrò mai sdebitarmi."
Mentre parlava, gli accarezzava il viso ed il collo.
Poi prese della frutta dal tavolo e ne mangiò un pò.
"I vostri soldati sono stati molto scrupolosi ad obbedire ai vostri ordini" continuò a dire "hannno avuto per noi ogni cura ed attenzione..."
Poi prese un grappolo d'uva e ne offrì un pò ad Hastatus.
"Prendete, mio signore" disse "è scortese lasciare una donna a mangiare da sola. La buona tavola è un piacere...e come tutti i piaceri va goduto con chi si ha accanto..."
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Intanto, Llamrei, con la bambina, si stava dirigendo da Hastatus, quando all'improvviso, giunte in un lungo corridoio del castello, la piccola cominciò a parlare:
"Mia signora...ti voglio bene...ho fatto una cosa per te..."
E le mostrò una collanina, fatta di diverse pietre colorate.
"E' un portafortuna...è tua...mettila."
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llamrei 24-10-2009 13.01.18

"Oh grazie, mia cara: E' bellissima. Su forza andiamo a cercare il Comandante e la tua mamma. Mostriamo loro che bel regalo ora indosso"

Mi avviai verso al stanza dove ci stavano aspettando. Fui fermata nuovamente dalla bimba. "Perchè tergiversa? Perchè non vuole che vada da Hastatus?"

Hastatus77 24-10-2009 13.18.24

Quella donna che non conoscevo, era estremamente affascinante e facevo fatica a distogliere il mio sguardo... stava cercando di ammaliarmi con le sue arti... una voce nella mia testa però mi diceva però di stare attento... erano gli avvertimenti di lady llamrei.
Dovevo cercare di stare al gioco.
"Milady, i miei soldati hanno solo eseguito i miei ordini per il vostro bene, e non avete nulla di cui sdebitarmi con me."
Presi l'uva che mi venne offerta dalla donna e la mangiai.
"Milady" dissi "non conosco ancora il vostro nome, e ditemi cosa posso fare per allietarvi la permanenza a Camelot."

llamrei 24-10-2009 13.39.26

Trattenuta dalla bimba ma non mi feci convincere: questa era una palese dimostrazione che qualcosa stava accadendo e che io non avrei dovuto intervenire o interferire. Così accellerai il passo: mi misi a correre per i lunghi corridoi. Dovevo capire chi ella fosse e chi fosse quella strana bambina. Qualcosa non quadrava...e non potevo permettere che il male agisse da dentro Camelot.

Morris 24-10-2009 15.22.12

Ordino a due guardie di far fuori le sentinelle fuori la grotta:"Andate e senza far rumore"!
Due gole nemiche, dopo qualche attimo, vengono recise all'altezza della carotide!
La via è libera ..i soldati guardano i miei occhi e ansiamano....adesso chiudo le mie palpebre...è questo il segnale!
In silenzio, entriamo, li accerchiamo..e tutti quanti i nemici uccidiamo.
"Sir Dunmer, siete libero"!

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Sir Morris

Sir Dunmer 24-10-2009 15.48.26

Dunmer fu distolto dalla sua profonda meditazione.

-Morris! Sir Morris! Siete voi!

E subito approfittò dell'occasione piovutagli dal cielo per evadere dalla cella.

-Vi ringrazio infinitamente, cavaliere di Camelot, sapevo già in cuor mio che sareste venuto in aiuto!

Disse a Morris mentre si allontanavano dal luogo di prigionia.

Guisgard 24-10-2009 16.30.56

Llamrei procedeva a passo svelto attraverso quel grande corridoio.
La bambina però si era fermata e fissava in modo inquietante Llamrei.
Ad un tratto la donna sentì delle intense vampate di calore che avvolgevano il suo corpo. Tutto intorno a sè iniziò a girare e la collana donatagli da quella misteriosa bambina divenne pesantissima.
Llamrei cominciò a sentire la gola ardere come se stesse prendendo fuoco.
Si sentiva soffocare, era senza forze e non riusciva più a muoversi.
La bambina allora si avvicinò a Llamrei e con un malefico ghigno cominciò ad osservarla, mentre la vita sembrava sul punto di abbandonarla per sempre.


Nella stanza di quella misteriosa donna intanto, Hastatus aveva mangiato con lei della frutta.
"Il mio nome?" Disse la donna. "Volete sapere il mio nome, milord? Oh, ma il mio nome dipende da voi...sceglietelo voi...chiametemi come più preferite..."
In quell'istante Hastatus avvertì dei forti capogiri, mentre tutto attorno a sè si fece sbiadito.
Un attimo dopo cadde a terra, senza conoscenza.
"L'elisir nel quale ho intriso l'uva" disse compiaciuta la donna "ha fatto già il suo effetto. E tu ti sveglierai solo fra tre ore...ma tranquillo mio bel cavaliere, non attenderò tanto per portarti via la vita!"
Ed estrasse dal suo velo un pugnale intarsiato in stile orientale...

Guisgard 24-10-2009 16.41.30

Nella foresta intanto, Morris ed i suoi avevano eliminato tutte le guardie e liberato Dunmer.
Ma ad un tratto si udì un calpestio confuso.
"E' quel maledetto cavaliere che li comandava!" Gridò Ammone. "Quel vigliacco, vedendosi solo ormai, ha pensato bene di fuggire! Inseguiamolo e facciamogliela pagare!"
Ammone aveva visto giusto: quel cavaliere che fuggiva via era Ruknor, uno dei malvagi Cavalieri di Anherd.
Il suo cavallo era molto veloce e forse era un'impresa disperata sperare di raggiungerlo e catturarlo. Ma Morris ed i suoi ben sapevano che valeva la pena tentare...

elisabeth 24-10-2009 21.09.08

Avevo la mente ofuscata dal richiamo di morte, la nebbia sembrava avvolgerci quando scorsi Caitli , era riuscita ad andare via da palazzo......ma come aveva fatto......non importava lei era li'......dovevo raggiungerla......camminavo con difficolta' ma lei era sempre li' le braccia tese, incomincia a ricordare il sogno...al di la' di quella porta c'era la morte.......ero talmente confusa che non riuscivo piu' a distinguere la realta' dalla fantasia......proseguii il mio cammino verso di lei avevo voglia di rifugiarmi tra le sue braccia......qualcuno dietro di me pronunciava il mio nome, ma non potevo voltarmi ero attratta da lei ..........toccai le sue mani e venni risucchiata al di la' della porta

Guisgard 25-10-2009 01.40.04

Un attimo dopo Elisabeth si trovava oltre quella misteriosa porta.
Vi era un lungo e buio corridoio, dominato da un silenzio irreale.
C'era anche Caitli che le sorrideva con un'espressione che sembrava celare una serenità assoluta.
Ad un tratto, qualcosa giunse dal buio di quel corridoio.
Era una sagoma scura con due occhi luminosi ed inquietanti.
Avvicinatasi, quella sagoma si dimostrò essere un grosso lupo nero.
Si avvicinò a Caitli, che cominciò ad accarezzarlo.
"Ti stavamo aspettando" disse Caitli rivolgendosi ad Elisabeth "sapevamo che saresti arrivata..."
E, dal fondo del corridoio, si udirono le spensierate risate di alcune fanciulle...
La fuori intanto, Guisgard e frate Elia avevano visto Elisabeth sparire oltre quella porta, che per loro due restava totalmente invalicabile.
"Elisabeth! Elisabeth" Gridò Guisgard nel vederla sparire oltre quella porta.
Ma nessuno rispose a quelle sue invocazioni.
Il cavaliere allora corse verso quella porta e cominciò a colpirla con rabbia; prima con l'elsa della sua spada, poi con forti pugni, fino a quando le sue mani cominciarono a sanguinare.
Ad un tratto, dalla nebbia, emersero tre figure.
Erano rivestite di ferro ed armate fino ai denti.
"Guisgard!" Gridò frate Elia per metterlo in guardia.
Ma accanto a quei tre cavalieri apparve anche una donna. Era nuda e bellissima.
Avanzò fino a quando la debole luce della Luna le illuminò il volto: aveva le sembianze di Elisabeth.
La donna si avvicinò a Guisgard ed aprì le braccia come a volerlo stringere forte a sè.
Il cavaliere gli puntò contro la sua spada, come estremo tentativo per fermarla.
Ma la donna con una mano spostò la spada e si avvicinò alle sue labbra sussurrando:
"Lo so che mi vuoi..."
"Non è la vera Elisabeth, Guisgard!" Gridò disperato frate Elia.
Ma il cavaliere aveva abbassato la sua spada. E con essa le sue difese...
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llamrei 25-10-2009 08.10.38

"Che cosa mi sta succedendo? Non respiro più! Hastatus! Hastatus!" provai ad urlare ma la voce rimase solo imprigionata nella mia mente.
Fissavo quella malefica bambina. Ora si è rivelata per quel che è: un demone.
Stavo perdendo le forze velocemente. La collana mi bruciava e si stringeva attorno al mio collo...sempre di più...
Ormai pensavo che tutto fosse finito lì...ma ricordai lo stiletto che portavo con me e che nascondevo dentro lo stivaletto. Lo presi e con la poca forza che avevo recisi la collana: capii che era l'unico contatto che aveva la bimba con me.
Si ruppe e ri-iniziai a respirare!
"Maledetta! Non riuscirai a distruggere Camelot!"
Non riuscii ad acciuffare la bimba. Ero molto stanca e spossata. Il mio istinto mi disse di raggiungere Hastatus. E barcollando mi avviai e percorsi i pochi metri del corridoio che mi mancavano a quellla stanza

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Morris 25-10-2009 13.12.02

"Sono felice di rivedervi, Sir Dunmer..non ho mai dubitato della vostra fedeltà in Camelot..lasciatevi abbracciare"!

Acconsento ad inseguire il malvagio Ruknor, Ammone è il primo di un quintetto che sfreccia veloce nella sua direzione.
Ordino agli altri di galoppare ai due estremi per anticipare un' eventuale deviazione!
Ecco che Ruknor abbandona la foresta e mira verso una catena montagnosa...lì..lo attende un suo drappello accampato.
Un dardo colpisce Ammone al fianco...egli cade rovinosamente da cavallo, il secondo mio soldato viene colpito in piena fronte...morendo all'istante...il terzo.. in pieno cuore..stessa sorte.
Guardo sir Dunmer che è al mio fianco...lui sa cosa deve fare!
I miei occhi s'impregnano di quel sangue, la mia bocca implora gli altri di coprirsi di scudo e di aprirsi orizzontalmente!
Una voce dietro le mie spalle grida il mio nome: è il saltimbanco con il suo rapido carretto che ..essendomi riconoscente per averlo liberato...vuole ad ogni costo aiutarmi!
Sbalordito...lo esorto..allora..a prendere quei tre corpi e riportarli a Camelot ...sperando che Ammone si possa riprendere al più presto!
Le frecce colpiscono i nostri scudi... siamo sette contro otto...ma nell'istante in cui a questo rifletto...la lancia di un mio tenace guerriero coglie in piena bocca l'arciere maledetto...annientando per sempre il suo dardo piroetto! Scagliano di tutto contro di noi..ma la nostra caparbietà e il nostro coraggio rendono vane e tremanti le loro mire!
Siamo allo scontro diretto, uno di fronte all'altro: "Sir Ruknor..desidero morire infilzato da un vigliacco come voi..è sempre stato il mio sogno"!
I miei impavidi combattenti lottano con grande arte e maestria...i corpi dei loro avversari traballano insicuri ..mentre le loro anime già fuggono..in cielo..impaurite!
Dopo averli annientati, si dispongono in cerchio a godersi un probabile spettacolo.
"Venite pure avanti, signore! Su..fatemi vedere come combatte un codardo"!
La disperazione di quell'uomo è estrema, si scaglia contro la mia persona e colpisce ripetutamente il mio scudo....poi la mia spada....poi il nulla...ancora il vuoto...a sua volta.. il niente!
E' esausto, getta la spada in terra e crolla in ginocchio ai miei piedi supplicandomi di risparmiagli la vita.. ed io rispondo: "Il pugnale che avete appena preso dallo stivale..non vi servirà a niente...anzi..ha firmato la vostra condanna a morte"! Gettatelo e riprendete la vostra arma...vivrete gli ultimi istanti da vero uomo...dopo avere vissuto tutta una vita da ingordo"!
Presa la spada, la libra in aria e mi si avventa come una furia....lo intercetto di spalla e lo alzo su di essa.....ruoto il suo corpo vorticosamente.....e lo lancio verso i miei soldati ..che lo rimettono in sesto.
Stavolta son io che gli vado incontro ..con lui immobile....lo colpisco sull'elmo con l'elsa.. fuoriuscendolo. Afferro la sua già putrida testa sotto il mio braccio..."Crack" è l'unico rumore che si ode nel silenzio che pervade tutti noi!
"Sir Dunmer...torniamo a Camelot...dovremo organizzarci al meglio per tornare su questi irti colli"!

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Sir Morris

Guisgard 25-10-2009 14.51.16

Morris era fiero di se stesso ed orgoglioso della sua spada.
Credeva di aver sconfitto il tememibile Ruknor.
Ma si sbagliava.
Appena la Luna illuminò meglio la radura che aveva visto quella furiosa battaglia, Morris si accorse che sotto la corazza di Ruknor si celava in realtà uno dei suoi uomini. Il suo sacrificio aveva permesso al suo padrone di fuggire da quella foresta.
Ad un tratto qualcunò uscì da un cespuglio. Era Ammone ferito.
"Quei maledetti" cominciò a dire, visibilmente provato "mi hanno quasi accoppato! Sentivo già la risata di Satanasso, ansioso di ospitarmi nella sua lurida dimora! Ma ha fatto male i suoi conti! Ovvio che non vi avrei lasciati qui da soli, amici miei."
Poi si guardò intorno e comprese subito l'accaduto.
"Quel maledetto Ruknor ci è sfuggito!" Disse con rabbia "Siamo stati forse troppo avventati...avremmo dovuto prenderli di sorpresa. E sia. E' inutile piangere sul latte versato...almeno ci siamo liberati della sua immonda presenza...e se un giorno ritornerà, ci troverà qui ad attendrerlo!"

Guisgard 25-10-2009 14.57.05

Stremata, quasi senza più forze, Llamrei arrivò nella stanza dove si trovavano Hastatus e la donna.
E qui vide quell'incredibile scena: il cavaliere era steso a terra, come svenuto.
E quella donna, armata con il suo splendido pugnale, si apprestava a spaccargli il cuore...
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llamrei 25-10-2009 15.04.22

Mi sentivo spossata, senza forze. Raggiunsi la stanza, aprii la porta e vidi Hastatus disteso a terra, inerme.
Vidi la donna con il pugnale in mano pronta ad uccidere il comandante.
Avevo lo stiletto in mano e istintivamente lo lanciai contro la donna!
Lo stiletto le penetrò tra le costole facendola desistere dal suo intento.
Non sapevo se fossi riuscita ad uccidere la donna ma guadagnai il tempo per attirare l'attenzione delle guardie e per capire che Hastatus era solo svenuto.
Non sapevo con che cosa fosse stato drogato quindi dovevo cercare al più presto qualcuno che potesse dargli un antidoto. E il tempo premeva...

elisabeth 25-10-2009 15.15.54

Guardai Caitli che accarezzava la testa di un lupo, i suoi occhi esprimevano tutto il male che potevo conoscere, mi sentii inerme.........sapevo anch'io che ero li' per qualche motivo.......le forze del male mi giravano attorno....e io ero stanca di essere mossa come una pedina......cercai di tornare sui miei passi e cominciai a correre verso il portone........riuscii solo a compiere qualche passo, urlavo il nome di Guisgard con tutto il fiato che avevo in gola......mi persi in vortice che mi risucchio' in un mondo senza tempo.......

Guisgard 25-10-2009 15.19.20

In quel momento nella stanza giunsero le guardie e quel vecchio monaco che Hastatus aveva trovato nella foresta, giorni fa.
Il monaco si avvicinò al cavaliere svenuto e cercò di capire cosa gli avesse fatto quella donna.
"Sia lodato il Cielo!" Esclamò "E' solo sotto l'effetto di un potente sonnifero! Tra un pò si svegliarà!"
Poi, rivolto a Llamrei, chiese:
"E voi, come state, milady?"
Intanto, la donna era a terra ferita da Llamrei.
Ebbe un sussulto e grdò:
"Che siate maledetti!"
In quel momento le guardie entrarono nella stanza.
"La vostra finta figlia" disse il monaco "è riuscita a fuggire. Ma voi sarete imprigionata e processata per quello che siete...una strega!"
"Non vi darò questa soddisfazione!" Disse la donna.
E si trafisse il petto con il suo stesso pugnale.
E prima di morire, sospirò:
"Non vi...illudete...la nostra setta...un...giorno...ritornerà..."
Il monaco si segnò tre volte.
Un attimo dopo, incredibilmente, il corpo senza vita della donna si incenerì, consumandosi senza lasciare più traccia.
http://www.freewebs.com/fenlandmagic...lood_eye21.jpg

Guisgard 25-10-2009 16.28.24

Quella donna era Elisabeth. Pensava Guisgard.
In lei aveva riconosciuto il suo volto, il colore della pelle, tanto particolare ed i capelli bruni.
Ed era lì, accanto a lui.
Era bella, bellissima e voleva lui.
Con le mani gli accarezzava la giubba e pian piano gli sbottonava i lacci, arrivando a toccargli la pelle.
Un brivido intenso e profondo attraverso tutto il corpo di Guisgard.
"Tu mi vuoi...e stanotte non dovrai dividermi con nessuno..." Sussurò lei con una voce delicatissima.
Guisgard sentì la spada scivolargli via dalle mani e conficcarsi nella terra umida.
"I suoi occhi, Guisgard!" Gridò frate Elia. "Guarda i suoi occhi e vedrai che non è lei!"
E in quel momento Guisgard percepiì come una voce lontana. Era come se Elisabeth lo stesse chiamando da un luogo remoto.
Aprì gli occhi e fissò lo sguardo di quella donna.
E sul fondo di quegli occhi vide un velo. Non erano gli occhi di Elisabeth.
Estrasse da terra la sua spada e la puntò di nuovo verso quella donna, facendo dissolvere quell'illusione.
E in quello stesso istante, i tre cavalieri, fino ad allora immobili, presero le loro armi e si avvicinarono a Guisgard per sfidarlo...
Intanto, oltre quella porta, Elisabeth continuava a chiamare, con tutte le sue forze, il nome di Guisgard.
"Perchè?" Chiese Caitli con una voce che stava cambiando tono e suono. "Perchè lo chiami? Egli è solo un'illusione. Solo qui potrai trovare ciò che cerchi!"
In quel momento, dal fondo del corridoio, si udirono le voci di diverse fanciulle che chiamavano Elisabeth.
"Avanti" disse Caitli con una voce che ormai di umano non aveva più nulla "va verso quelle voci e diventerai parte di questo luogo per sempre..."

elisabeth 25-10-2009 16.33.22

Non volevo andare, non era possibile "Sir Guisgard chiedete aiuto a Padre Elia".......non era il male che volevo..........e li' sapeva tutto di morte......e io stavo diventando morte....non dovevo lasciarmi andare........il tempo..il passato si intrecciava al presente...ma non vedevo piu' il futuro.....


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