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Vivian seguì la lieve brezza della sera che dava sollievo dopo il caldo del giorno appena trascorso, attirata dal sibilo dei fendenti che udiva nel buio circostante.
Allora, giungendo davanti ad una finestra che dava su una larga veranda, intravide qualcosa. Un'ombra agile e veloce che muoveva una spada. |
Era un libello non molto grande, con un centinaio di pagine.
Non aveva titolo e recava solo il nome dell'autore, un pseudonimo che lo definiva L'Illuministico. Era scritto in un'ottima prosa, scorrevole, forbita, avvolgente ed ipnotica, quasi fosse una lezione universitaria. L'argomento trattato si riferiva alla contesa delle opere d'arte dopo l'abrogazione delle leggi che avevano confiscato tali tesori agli Edifici Sacri, in cui erano conservati da sempre. Il libello invece rivendicava l'appartenenza di tali opere al popolo laico e non al Clero. Questo lesse Gaynor. |
Alla fine trovai l'ombra che stavo cercando.
Non sapevo bene perché, ma qualcosa mi spingeva a seguire la scia della musica e poi di quei fendenti. Restai ad osservarlo per un lungo istante, ma osservare nell'ombra non mi sembrava molto cortese. "Allenarsi da soli..." Dissi, nell'ombra "Sembra molto noioso..." Sguainando Damasgrada e muovendola appena, in modo che la leggerissima luce ne illuminasse la lama. "Permettete? Temo di non riuscire a dormire..." Sorridendo. Forse avevo osato troppo, forse mi avrebbe allontanato, o sarebbe scappato, temendo che scoprissi chi era. O forse me l'avrebbe fatta pagare per la sera prima, per essermi intromessa. O forse non se n'era nemmeno accorto. |
Trevor forse aveva capito, non ribattè e rimase fuori.
Mi sedetti e iniziai a parlare..sperando di non incappare in strane incomprensioni.."Stamattina è arrivato un ospite straniero dal Nord..siccome lo ospito in una ala del mio palazzo sono venuta a dare il nominativo della sua presenza qui in città..il dottor Misk Rainneg..mi spiace ma non so altro di lui, è uno studioso e si fermerà per un anno qui in città". Poi mi feci seria.."Poi stamattina mi avete chiesto dell' uomo misterioso che ha sconfitto la banda, io vi ho risposto..ma non mi avete chiesto della banda..ho dei sospetti, o quanto meno vorrei narrarvi ciò che è successo a mio marito Antone..presumo vi possano essere dei legami e ritenevo giusto di informarvi". A bassa voce narrai tutta la storia detta a Trevor, del professor Nigros, della spada, del loro assassinio ed il resto.."E' una strana coincidenza ma il fatto vogliano le opere d' arte sacre mi insospettisce e non mi sento al sicuro...e vi deve essere una terza persona che conosce ciò a cui Antone e quel professore stavano studiando..un ragazzo di cui Antone mi parlava..la spada è stata forgiata comunque, e messa in salvo..forse da questo ragazzo..avete altro da chiedermi..almeno voi credetemi. Se cosi fosse, sono una testimone" intrecciando le mani nervosamente. |
Gwen, come Theris, si preparò per la notte.
Sarebbe stata una notte inquieta quella. Anche lui era turbato per ciò che era accaduto a sua zia. Si lasciò cadere stancamente sul letto e restò a fissare il soffitto. |
Ciò che lessi mi scosse molto... avevo in mano la chiave per decifrare i recenti accadimenti. Era ormai chiaro ai miei occhi che quel libello era stato scritto dall'uomo mascherato di cui aveva parlato il ladro in prigione. L'Illuministico... avevo appena letto le parole del malvivente a cui stavamo dando la caccia. Decisi che dirlo all'ispettore sarebbe stata una cattiva idea, vista la sua incompetenza. L'indomani ci sarebbe stata la conferenza stampa... avrei partecipato e lì avrei deciso il da farsi.
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Anche Theris si preparò per la notte, ma era inquieto, preoccupato.
Lo vidi da come si lasciò cadere sul letto, rimanendo a fissare il soffitto, e qualcosa mi diceva che non avremmo dormito molto. Sarebbe stata una lunga notte. Così mi coricai e lo strinsi a me iniziando ad accarezzargli i capelli, sperando che ciò riuscisse, come sempre, a tranquillizzarlo, almeno un po'. "Anche io sono preoccupata... E credo che dovremo andare a fondo in questa cosa..." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Vivian, l'ombra si fermò, senza però voltarsi verso di lei.
Un attimo dopo la ragazza udì dei passi dietro di sé. |
Sospirai nel rendermi conto che si era fermato, ma non voltato.
Ecco, brava, l'hai fatto scappare... Ero già sul punto di andarmene, delusa, quando udii dei passi dietro di me, così mi voltai. Come minimo era qualcuno che mi chiedeva perché non fossi a dormire. |
Ozzillon era un uomo poco incline a sorvolare sul fascino femminile.
Ed infatti fu subito attratto dall'avvenenza di Altea. Ascoltò il racconto della donna, naturalmente lanciando di tanto in tanto un'occhiata alla sua scollatura e alle sue gambe. Poi però i discorsi della dama lo presero del tutto. “Mmm... dovevate riferirci prima queste informazioni...” disse “... comunque indagheremo... forse davvero potrebbe esserci un collegamento fra la morte di vostro marito e questi furfanti mascherati...” “Io lo credo, ispettore.” Fece Lion. “Vedremo...” mormorò Ozzillon. |
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