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"Mi occupavo dell'azienda di famiglia." Disse lui. "Ora invece sono tornato a Moian per amministrare qusta tenuta e i terreni che la circondano. Li ho ereditati da un vecchio zio. Ah, comunque io mi chiamo Elv, ma credo tu lo sappia già." Sorridendo a Gwen.
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Il vecchio andò via, mentre Absyns fece una smorfia verso la lapide.
"Io invce credo che ci sia una storia vera dietro tutto ciò." Disse a Queennie. "Una povera donna, magari solo più intelligente e colta dell'ignorante gregge di bigotti che la circondavano e per questo condannata ad una morte atroce." Con lo sguaro cupo verso la lapide, mentre un freddo vento cominciò a soffiare dal monte Taburn, come se lo animassero i lamenti di tante anime in pena. |
Annuii lentamente, ascoltandolo.
Era legittimo che un tale patrimonio potesse provenire da qualche attività ed era più che giusto che fosse tornato per le proprietà. "No, grazie per avermi informata" con tono sornione e appena divertito, sentendo il suo nome. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv rise e finì il suo drink.
"Che tempo da lupi..." disse poi guardando dalla finestra verso il bosco. Un freddo vento si era alzato a sibilare fra le querce ed i noci, correndo fra le folta vegetazione ed ululando sulle pendici del maestoso Taburn. "Rimanda tutti i tuoi impegni, stasera ti porto fuori." Lui a Gwen. |
Vidi il vecchio andare via, nessun saluto, nessun cenno del capo. Semplicemente voltò i tacchi.
Poi le parole di Absyns catturarono la mia attenzione. "Ovviamente le donne accusate di stregoneria erano intelligenti e forti..." rimasi qualche secondo in silenzio "Però anche ci fosse del fondo di verità, in quella bizzarra storia, ormai è morta. Cerchiamo di concentrarci sul nostro lavoro e permettiamo ai defunti di riposare in pace." Dissi per poi incamminarmi, ancora in pensiero su questa fantomatica maledizione scagliata sulla città. |
Guardai fuori dalla finestra.
Sì, era davvero un tempo da lupi, l'ululato del vento era assordante ed il cielo non prometteva nulla di buono. Lo guardai sollevando appena le sopracciglia, a quel tono diretto e deciso. "A sentirlo così, sembra più un ordine, che un invito..." commentai. "Beh, con questo poco preavviso dovrò controllare l'agenda..." dissi, con sorriso sornione e piegando appena la testa, pur sapendo che non ero impegnata, dal momento che ero appena arrivata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...fbdd011944.jpg |
Era un pomeriggio nuvoloso, grigio e tetro.
Il vento soffiava freddo sui tetti di Moian, sibilando sinistro al rintocco della campana della vicina chiesa. "Hai ragione..." disse Absyns a Queennie "... non lasciamoci rattristare da questa vecchia storia..." indicandole poi una stradina che pareva scendere verso la parte vecchia della cittadina. Imboccarono allora un vicoletto e si ritrovarono davanti ad una pittoresca bottega, la cui insegna di legno oscillava al vento. Su diessa c'era inciso il nome del negozietto: "L'anto della strega" |
Elv sorise e non disse nulla, limitandosi a guardare Gwen negli occhi.
"E se adesso..." disse facendo un passo verso di lei "... io ti baciassi?" |
Appurato che entrambi non eravamo intenzionati a lasciarsi intristire dal passato, seguii Absyns lungo quelle viuzze che ci condussero alla parte vecchia della città.
“È la prima volta che vieni qui?” domandai con curiosità “Mi sembra che tu conosca questa cittadina come il palmo delle tue mani.” Fu allora che, oltrepassato un vicoletto, ci trovammo davanti ad un negozio la cui insegna riportava il nome ‘L’antro della strega’. “Che curiosa coincidenza...” |
Lo guardai mentre si avvicinava e quella domanda mi rese pensierosa.
Ero curiosa? Certamente sì, ma non era ancora il momento. Rimasi ancora dov'ero, facendo una lieve smorfia. "Avventato, non è così che si sviluppano le cose, Elv Bell..." commentai, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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