Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 28-05-2016 00.10.56

“Vi chiedo solo la cortesia di non cambiarvi il costume...” disse Tintus ad Altea, mentre si puliva le mani sporche di tempere “... così non perderemo tempo nel farvi cambiare... vado a prendervi da mangiare...” ed uscì, lasciando la modella davanti al dipinto ad ammirarne il lavoro fatto fino a quel momento.
Sulla tela era raffigurato un bellissimo Apollo, col volto ed il corpo dell'uomo incontrato la notte prima da lei, che scendeva dall'Olimpo per incontrare la seducente ninfa dall'aspetto di Altea.
Era una scena di una forte componente erotica, dove si poteva toccare con mano l'inebriate attesa della ninfa, ansiosa di unirsi al suo amato dio.

Guisgard 28-05-2016 00.15.16

Zoren sorrise a Gwen.
“Piccola, tu sei straordinaria, ma far apparire una fiamma per scaldarsi o illuminare non è come alterare il Tempo.” Disse. “Io credo che neanche il più potente degli stregoni possa compiere una cosa simile. Da sempre il Tempo è eterno ed assoluto... voglio dire... avere il potere di rallentare o accelerare il Tempo e come poter dominare la vita intera...”

Altea 28-05-2016 00.16.11

Ovvio...non voleva lo seguissi, non ci avrei messo molto per cambiarmi ma rimasi lì.
Mi voltai verso il dipinto...era davvero bello..quasi vero..allungai la mano..la immagine di lui, era proprio lui coi suoi capelli lunghi e neri, lo sguardo accattivante ed enigmatico, deciso.
Lei...era uguale a me..possibile io avessi quello sguardo..leggeva forse nei miei sentimenti il pittore.
La mano quasi tremava vicino al dipinto, la ritrassi subito per non rovinarlo e perchè mi turbava.
Ritornai a sedermi ma guardandomi attorno.

Lady Gwen 28-05-2016 00.17.48

Risi piano, poi annuii.
"Lasciando perdere la battuta, non credo che fin'ora qualcuno di noi sia riuscito a trovare una spiegazione plausibile a ciò che è successo e l'unica cosa sensata è prenderla per buona, finché non ne troveremo un'altra più logica."

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Guisgard 28-05-2016 00.18.00

“Quanto sei spiritosa...” disse con una smorfia Icarius “... davvero tanto...” fissando Clio “... dunque cosa dovrei fare io, mentre tu inganni questa gente? E se poi quelli non la bevono e fanno del male anche a te?” Prendendo la sua mano. “Non voglio certo che tu corra rischi...”

Guisgard 28-05-2016 00.22.51

Quell'immagine.
La ninfa raffigurata era in tutto e per tutto simile ad Altea.
Almeno esteriormente.
Però c'era qualcosa nel suo sguardo, nella sua espressione, nella gestualità accennata, ossia un vago senso di felicità, appagamento.
Come se quella ninfa avesse tutto ciò che mancava invece ad Altea.
Quella ninfa era felice, mentre alla nobile dama mancava qualcosa.
Forse proprio la felicità.

Clio 28-05-2016 00.23.39

Risi a quelle parole.
"Il bravo, presente? Non aggredire le persone, fai finta di esserti rassegnato e intanto guarda, studia... Studia i turni delle guardie, cosa mangiano, dove mangiano, quando si cambiano.. Dove sono le uscite.." Alzai le spalle "cose così.. Intesi?" Fissandolo seriamente.
"Non mi faranno del male, tranquillo, e se ci provano.. Beh, ti svelo un segreto..." Avvicinandomi al suo orecchio "Non mi hanno perquisito.." Sussurrai.

Altea 28-05-2016 00.28.05

Rimasi seduta pensierosa...Tintus non arrivava, il chè mi innervosiva perchè quel quadro aveva aperto una voragine nella mia anima...ma qualcosa di me che volevo evitare ovvero la consapevolezza della mia insofferenza alla vita, di qualcosa che non mi soddisfava ovvero la mancanza di sentimenti e amore...avrei voluto avere il sorriso radioso di quella ninfa, nell' attesa dell' Amato. Una lacrima scivolò lenta ma mi asciugai subito il volto, non potevo accettare di mostrarmi così davanti a Tintus.

Guisgard 28-05-2016 00.42.37

“Si, hai ragione...” disse annuendo Zoren a Gwen “... vedremo cos'altro salterà fuori...”
In quel momento qualcuno bussò alla porta.
“Vado io, tranquilli.” Arrivando Melina dalla cucina.
La donna aprì la porta e sulla soglia vide due uomini.
Uno alto, dal volto segnato da cicatrici e lividi, l'altro piccolo e dall'aspetto innocuo.
“Salute a voi...” fece Melina “... posso esservi utile?”
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Guisgard 28-05-2016 00.45.22

“Lo spero bene...” disse Icarius a Clio, non senza un accenno di ironia “... cerca di fare attenzione...”
“Andiamo, il tempo è finito.” L'uomo di guardia avvicinandosi alle sbarre della cella.

Lady Gwen 28-05-2016 00.46.06

Sorrisi a Zoren e annuii.
Poi qualcuno bussò, Melina andò ad aprire ed io osservai gli uomini che c'erano oltre la porta d'ingresso.
"Che strani tipi..."sussurrai.

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Guisgard 28-05-2016 00.47.57

Poco dopo Tintus tornò da Altea.
“Ecco qualcosa di buono da mangiare...” disse il pittore, mostrando alla dama un vassoio.
E su di esso c'era del formaggio stagionato, pane di giornata e una bottiglia di vino.

Clio 28-05-2016 00.48.41

Sorrisi a Icarius.
Avevo più armi nascoste sotto il vestito che la guardia nella cella.
Sentii quelle parole e annuii.
"Arrivo subito!" Risposi prontamente.
Poi, di slancio abbracciai Icarius per un lungo istante.
"Fidati di me.." Sussurrai tra i suoi capelli.
Poi mi alzai e mi diressi verso l'uscita della cella, con un pugno nello stomaco e una stretta al cuore.

Altea 28-05-2016 00.51.29

Tintus arrivò subito per fortuna.
"Ottimo" dissi guardando il piatto, presi il vino e lo versai nel bicchiere, spezzai il pane e iniziai a mangiare il formaggio sorseggiando il vino.
"Il barone non è nel castello oggi? Ah, dimenticavo...egli non mangia" dissi perplessa.."Quella ninfa è stupenda, state facendo un ottimo lavoro sapete? Mi assomiglia..fisicamente" poggiando il bicchiere e sfiorando il vetro leggermente prendendo coraggio "Non nella espressione comunque" guardandolo.

Guisgard 28-05-2016 00.55.07

L'uomo alto, oltre ad un aspetto inquietante, aveva qualcosa di sinistro nello sguardo.
Quello basso invece appariva sorridente ed accomodante, ma anche lui mostrava un che di enigmatico nell'espressione.
“Dunque...” disse quello alto a Melina “... così accogli il Figliol Prodigo?”
“Prego?” Incuriosita Melina.
“Non mi riconosci?” L'uomo.
“E' la prima volta che vi vedo...” fissandolo Melina.
“Pessima memoria, zia Melina...” con tono cupo l'uomo.
“Come conoscete il mio nome?”
“Si, alquanto strani...” Zoren a Gwen, osservandoli.

Guisgard 28-05-2016 00.59.59

Icarius strinse a sé Clio per un lungo istante.
Poi l'uomo la fece uscire dalla cella e risalirono al piano terra.
Qui la ragazza trovò Affon ad attenderla.
“Vieni, ti mostro la camera in cui dormirai...” disse.

Lady Gwen 28-05-2016 01.02.45

Entrambi gli uomini avevano qualcosa di strano nello sguardo, soprattutto quello più alto.
Seguii la discussione, ma mi sembrò molto strana, sebbene fossi riuscita a capire che Melina fosse la zia dell'uomo più alto, ma era comunque una situazione ambigua.

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Guisgard 28-05-2016 01.03.44

“Il barone è in biblioteca.” Disse Tintus ad Altea. “Vi ringrazio e sono lieto che la ninfa sia di vostro gradimento. Ha il vostro aspetto, dunque è facile renderla bella.” Sorridendo. “Perchè dite che non possiede la vostra espressione?”

Altea 28-05-2016 01.09.47

Annuii portando il bicchiere sulle labbra assaggiando altro vino.."Il barone è un lettore...pure io amo la lettura.Non vorrei, comunque, scomodarlo..so che un lettore detesta essere interrotto" sorridendo a quel pensiero.
"Si, è straordinaria..eleva il mio ego, lo sapete sono una vanitosa per natura, purtroppo...infatti..un Narciso forse. Non ha la mia espressione perchè..io non conosco il Vero Amore..quella ninfa è perdutamente innamorata di Apollo...immagino come potrebbe passare le sue giornate aspettandolo...appunto...struggendosi oppure gioendo del Sole che egli dona e sapendo egli presto sarà solo suo..vorrei provare tutto questo, ma.." mi fermai "Forse è meglio continuiamo col lavoro, scusate..ma non sono solita aprirmi con uno qualsiasi" posando il bicchiere e tornando nella posizione di prima.

Guisgard 28-05-2016 01.12.46

“Voi...” disse Melina perplessa “... chi siete?”
“Sono tuo nipote, cara zia...” rispose l'uomo alto “... sono Nepote.”
“Nepote?” Ripetè Melina. “Oh, no, sbagliate... si, siete in errore... riconoscerei di certo mio nipote Nepote e voi non gli somigliate affatto, signore...”
“Ecco...” l'uomo alto a quello basso “... visto, dottore? Neanche le mie zie riconoscono più il mio volto... hai fatto un pessimo lavoro... pessimo... ed io odio i lavori fatti male...” fissandolo minaccioso.
“Oh, no...” con voce calma quello basso “... Nepote, calmati... non è certo il modo questo di parlare... soprattutto nel giorno del tuo ritorno a casa... su, sta sereno... presto completerò il lavoro e vedrai che sarai soddisfatto...”
“Prega che sia così, dottore.” Con tono cupo Nepote.
“Ma che sta succedendo?” Confuso Zoren a Gwen.

Lady Gwen 28-05-2016 01.14.53

Mi inquietava quella situazione, il tono di quell'uomo, era tutto così strano.
Mi strinsi a Zoren, quasi come un'implicita risposta alle sue parole.

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Guisgard 28-05-2016 01.22.37

E mentre Altea conversava col pittore, la porta si aprì ed entrò il barone, che subito si avvicinò al quadro, restandone ammaliato.
“Uno spettacolo meraviglioso, madama...” disse rivolto alla dama “... neanche un dio pagano potrebbe resistervi...”

Altea 28-05-2016 01.27.05

Ad un tratto la porta si aprì, trasalii..era il barone.
Mi alzai dalla seggiola.."I miei saluti barone, mi avevano detto eravate in biblioteca. Sono felice il quadro sia di vostro gradimento" avvicinandomi ad osservare il quadro "Davvero nemmeno un dio pagano potrebbe resistermi? Sapete ho visto questo dio...somiglia al quadro di un ragazzo nella bottega del pittore...voi conoscete quel ragazzo?E' una strana coincidenza forse?" guardandolo con sfida.

Guisgard 28-05-2016 01.31.19

Tutta quella scena era strana, anzi inquietante.
Alla fine Melina, non troppo convinta, fece entrare i due uomini.
“Vedo avete ospiti...” disse Nepote fissando Zoren e Gwen.
“Si, sono bravi ragazzi.” Annuì Melina.
“Tu però, cara zia, sai che io detesto avere estranei in casa.” Nepote.
Zoren allora lo fissò.

Lady Gwen 28-05-2016 01.34.56

Nonostante Melina non sembrasse molto convinta, li fece entrare e quello poi si rivolse a noi.
Peccato però che non sembrasse contento di vederci.
A quell'occhiata di Zoren, strinsi forte la sua mano, mentre io ero stretta a lui, come per assicurarsi che non facesse gesti avventati.

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Guisgard 28-05-2016 01.36.50

Il barone si voltò a fissare Altea.
“Dei pagani non esistono, madama...” disse “... Dante li chiamava falsi e bugiardi... sono illusioni e voi cercate di non cadere ammaliata da una di esse...” guardò il pittore “... vi lascio lavorare...” ed uscì dalla stanza.

Altea 28-05-2016 01.40.41

La reazione del barone fu strana..aveva capito non mi riferivo a un quadro di un dio pagano, ma di suo figlio.
Mi sedetti sulla seggiola.."Il barone...penso abbia capito mi riferivo a suo figlio..una illusione. Ditemi Tintus, vi prego, cosa ha fatto quel ragazzo...non dirò ciò che mi rivelerete".
Rimettendomi in posa e ponendo il loto sul piede con grazia.

Guisgard 28-05-2016 01.46.29

“Sono bravi ragazzi.” Disse Melina a Nepote. “Su, avrete fatto un lungo viaggio... venite, vi servo una tisana calda...”
“No, vogliamo qualcosa di forte.” Nepote. “Portaci da bere liquore o vino.”
“Si, certo.” Annuì Melina per poi andare in cucina.
“Voi chi siete?” Chiese Nepote a Gwen e Zoren.

Lady Gwen 28-05-2016 01.51.01

Quell'uomo mi trasmetteva sempre di più qualcosa di strano, di dubbio.
Poi Melina andò via e lui si rivolse a noi.
"Il mio fidanzato è a capo di una compagnia di artisti itineranti. Siamo qui solo di passaggio..."

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Guisgard 28-05-2016 01.51.33

“Voi siete troppo curiosa, madama...” disse Tintus ad Altea “... così facendo finirete per far adirare il barone... su, riprendiamo a dipingere...”

Altea 28-05-2016 01.55.36

"Non sono troppo curiosa...vi sono certe cose non mi quadrano..e lo scoprirò".
E rimasi in silenzio..lui era bugiardo..già..e chi era colui avevo visto durante la notte se egli non poteva tornare nel castello? Una illusione?
Non avrei mai potuto avere l' espressione gioiosa di quella ninfa poichè tutto era strano.
Chiusi gli occhi...di Andros non vi era l' ombra, non si udiva la sua melodia...forse era davvero una illusione.

Guisgard 28-05-2016 02.09.05

“Artisti...” disse Nepote fissando Gwen e gli altri “... ho sempre pensato che gli artisti siano dei nullafacenti...”
“Davvero?” Fissandolo Zoren. “E voi invece che mestiere fate?”
“Gli artisti sono tutti curiosi come voi?” Nepote.
“Io sono un medico.” Intervenne l'uomo basso. “Si, un medico molto in gamba.” Con un sorriso Ebete.
Dalla cucina arrivarono le tre sorelle.
“Nepote, sei proprio tu?” Disse Tunetta.
“Si, zia.”
“Siamo felici che tu sia passato a salutarci.” Sorridendo Sissi.
“Non sono di passaggio.” Rivelò Nepote. “Voglio fermarmi qui a lungo. Dopotutto è casa mia, no?”

Guisgard 28-05-2016 02.12.44

“Avete troppa fantasia.” Disse sorridendo Tintus, per poi riprendere a dipingere Altea.
La dama posò ancora a lungo, fino al tardo pomeriggio, quando poi il pittore decise che per oggi poteva bastare così.
“Riprenderemo domani.” Posando pennelli e colori.

Lady Gwen 28-05-2016 02.14.50

Fissai a lungo quell'uomo, trovandolo sfacciato e arrogante.
Mentre era impegnato con le donne, ne approfittai per abbandonarmi ad un sospiro quasi silenzioso, ma infastidito, così presi Zoren per mano e mi avvicinai alla finestra, per poi guardarlo a lungo.

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Guisgard 28-05-2016 02.20.41

Ehiss a quelle parole di Dacey si bloccò, guardando poi la cassa.
La osservò con attenzione ed annuì.
“Si, è la stessa cassa...” disse “... la riconosco per questi segni sul lato lungo... forse quell'uomo l'avrà lasciata qui uscendo dalla cittadina... magari attraverso questo cimitero si esce fuori da questo posto...” guardandosi intorno.
Si accorse poi che era già pomeriggio.
“Abbiamo passato ore a girare a vuoto in questo paese fantasma...” mormorò “... però forse proseguendo oltre, al di là del Cimitero, troveremo la strada per un luogo abitato... venite, magari saremo fortunati...” e attraversarono il Cimitero.

Guisgard 28-05-2016 02.30.52

E mentre Nepote ed il dottore parlavano con le tre anziane, Gwen portò Zoren accanto ad una finestra.
“Capisco il tuo stato d'animo, piccola...” disse lui piano “... ce ne andremo da qui... è inutile restare... con quei due tra i piedi difficilmente scopriremo il mistero del Tempo mutato...”

Lady Gwen 28-05-2016 02.35.09

Annuii a Zoren, poggiando le mani sui suoi fianchi e la fronte contro il suo petto.
In effetti l'arrivo di quei due non era stato affatto provvidenziale, anzi tutt'altro e non aveva più senso rimanere ancora lì.

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Clio 28-05-2016 08.16.09

Quell'abbraccio, dolce eppure intenso.
Quell'abbraccio in cui lo strinsi forte a me, quasi volessi allentare le parole di Guisgard su di lui.
Non era un illusione, non era un riflesso.
Era reale e non l'avrei abbandonato.
Avrei voluto dirgli di perdonarmi per avergli sconvolto la vita.
Avrei voluto dirgli che aveva ragione e dovevamo scappare nella brughiera, lasciandoci tutto alle spalle.
Avrei voluto dirgli di non credere a una parola di quanto avevano detto, perché nemmeno io gli credevo.
Invece restai in silenzio, stretta a lui.
Mi sentivo in colpa per la strana conversazione con Guisgard, anche se era assurdo dato che non era successo niente, come non era successo niente con Icarius, dopotutto.
Eppure mi sentivo sporca, e la cosa non mi piaceva.
Non mi piaceva per niente.
Mi chiedevo che razza di senso avesse tutto quello.
Uno era più che sufficiente, che ragione c'era di avere vicino due uomini identici eppure così diversi?
Chiusi gli occhi, per scacciare quelle strane e nuove sensazioni.
Lasciarlo andare fu davvero difficile, i nostri occhi si incrociarono, e io pregai che non potesse leggermi nel pensiero.
Gli sorrisi, sfiorando dolcemente il suo viso un'ultima volta.
Poi seguii la guardia fuori dalla cella, che mi portò da Affon.
Annuii a quelle parole dell'uomo.
"Grazie.." dissi, seguendolo.

Altea 28-05-2016 10.03.24

Il lavoro per oggi era terminato, guardai fuori la finestra..era tardi pomeriggio e stava ttramontando il sole.
Mi avvicinai a Tintus e riguardai il dipinto.."Domani sempre all' Alba? Posso andare ora?" .Osservando la tela un' ultima volta.

Lady Gaynor 28-05-2016 17.40.37

Il padrone entrò nella stanza e la luce del mattino ne mostrò le fattezze. Era un uomo grasso, con gli occhi piccoli e chiari, dai capelli rossi e con la barba.
"È un onore conoscervi, dottor Gozzone. Io sono lady Gaynor delle Flegee.. grazie alla vostra generosità, il nostro soggiorno è stato dei migliori..."

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