Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 05-03-2015 02.05.25

Dumas era solito dire che la scrittura è la più alta e straordinaria forma d'arte, poiché si abbandona completamente all'abilità del narratore di descrivere sogni e alla capacità dei lettori poi di viverli.
Descrivere uno scenario, una battaglia, un tesoro o il volto di una donna è quanto di più meraviglioso possa esserci.
Farlo attraverso un quadro, una statua o anche tramite la scena di un film è limitante, poiché nega la possibilità di immaginare, di fantasticare e dunque di sognare.
Ma leggere invece porta a chiudere gli occhi e a vedere col cuore.
A partire e a viaggiare in cerca di quello scenario, di quella battaglia, di quel tesoro o di quella donna.
Per questo stanotte, nel mio ultimo giro di ronda tra le antiche e nobili strade della nostra Camelot, io scriverò tra i silenzi ed i misteri.
Attingerò dal moto delle stelle ed intingerò la mia penna nel pallido ed incantato splendore lunare.
Così potrò narrarvi di luoghi lontani, di polverose strade di campagne e di sentieri poco battuti.
Potrò condurvi dove finisce Capomazda e comincia Sygma.
Dove la notte cede il passo al giorno ed entrambi finiscono per perdersi nel crepuscolare incanto di sogni d'Amore e di avventure.
Cercheremo insieme tra i bastioni di Faycus, le alte torri di Limas, la ridente campagna di Solpacus e la bellezza delle donne di Auroria.
Salperemo dalle Flegee per mari sconosciuti ed isole vergini, pullulanti di ricchezze e pericoli, tra eroismo, esotismo ed erotismo.
E attraverseremo i lontani ed inaccessibili confini di Capomazda prima e di Afragolignone poi, dove si ferma il mondo conosciuto e comincia quello solo immaginato e sognato dai bardi e dagli aedi.
Navigheremo così tra i rinascimentali ponti dell'Arno e poi tra le rosse sponde dell'Elsa, giungendo tra dolci colline bagnate da chiare, fresche e dolci acque.
E sfogliando questo infinito romanzo scritto nel solo linguaggio dei fiori giungeremo a liberare Guisgard dall'inviolabile Castello d'If, per poi correre ad Altafonte, in cerca del suo inestimabile tesoro e giocare a vivere come quegli eroi di Byron, di Sabatini, di Dumas, di Hope, della Bronte, dove la Fortuna e l'impossibile disegnano inarrivabili destini e paesaggi fatti di romanticismo e nostalgia di un Tempo antico e perduto.
Apriremo insieme le porte, i bauli ed il sipario del nostro teatro, scegliendo tra la maschera di Lancillotto o di Tristano, tra quella di Cyrano o di Cristiano, di Scaramouche o di Montecristo.
O forse seguiremo Heathcliff nella brughiera in cerca del fantasma di Catherine, tra le tempestose cime di questa notte di romanzeschi incanti.
Tutto questo vivremo con la sola condizione di dare come pegno il nostro cuore ad ogni ruolo, personaggio e sogno.
E forse stanotte stessa sogneremo del Fiore Azzurro.
http://images.wikia.com/kuroshitsuji...acrimosa_4.png

Buonanotte, Camelot...

Altea 05-03-2015 17.08.09

Sir Guisgard...finalmente il Giardino si è riempito di nuovo dei vostri pensieri.
Avete ragione..la scrittura e la lettura ci portano in luoghi remoti..ci fanno mostrare a volte la nostra anima, i nostri sogni ma solo pochi riescono a leggerci dentro pure nella scrittura.
Avete dipinto degli scenari bellissimi..per un attimo ho immaginato di viverli..penso per chi riesca a toccarli con i propri sogni sia una persona fortunata.

Buon pomeriggio Camelot :smile:

Tessa 05-03-2015 17.34.21

Buon pomeriggio, Camelot!

E complimenti a Sir Guisgard, che ha descritto un paio di paesaggi a me molto noti! :smile_clap:

Lady Gwen 05-03-2015 19.36.45

Le vostre parole sono sempre un conforto, sir Guisgard :) i paesaggi stupendi che avete descritto assumono tutt'altro significato uniti alla vostra abilita` nella scrittura :)

brianna85 05-03-2015 21.01.51

Buona sera Camelot stanotte c'e stato molto vento che ha causato danni in giro al mio castello nulla stranamente non ho sentito alcun rumore meraviglioso non sentire nulla quando fuori c'è l'apocalisse

Altea 06-03-2015 23.53.17

Talvolta con uno che amo

Talvolta con uno che amo mi riempio di rabbia perché
temo di effondere un amore non corrisposto,
ma ora io credo che non ci sia amore non corrisposto,
il compenso è certo in un modo o nell'altro
(amai una certa persona ardentemente e il mio amore non
fu corrisposto,
eppure per esso ho scritto questi canti).

WALT WHITMAN

Tessa 09-03-2015 12.51.08

Citazione:

Originalmente inviato da Altea (Messaggio 69668)
Talvolta con uno che amo

Talvolta con uno che amo mi riempio di rabbia perché
temo di effondere un amore non corrisposto,
ma ora io credo che non ci sia amore non corrisposto,
il compenso è certo in un modo o nell'altro
(amai una certa persona ardentemente e il mio amore non
fu corrisposto,
eppure per esso ho scritto questi canti).

WALT WHITMAN


E' sicuramente un modo confortante di trovare del buono anche laddove, apparentemente, non c'è!
Ad ogni modo, credo che l'amore non corrisposto sia incredibilmente alto e puro (per quanto sofferto), poiché è un amore che dà senza ricevere niente in cambio.

Altea 09-03-2015 14.23.29

Avete ragione milady Tessa..ho letto un libro sulle poesie di Whitman, tra cui la famosa "O' capitano mio capitano" che appunto ispirò l' Attimo Fuggente...eppure tra le varie sono rimasta a riflettere su queste brevi parole ma che aprono un vasto universo e ho pensato se questo possa essere il vero Amore Eterno..direi sia un artista da scoprire.

E qui nell' estremo nord est vi è il sole e fa pure caldo ... buon pomeriggio Camelot :smile:

Galgan 09-03-2015 23.21.13

"I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee,
perché essi hanno le loro proprie idee.
Tu puoi dare loro dimora al loro corpo, non alla loro
anima,
perché la loro anima abita nella casa dell'avvenire,
dove a te non è dato entrare, neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro, ma non volere
che essi somiglino a te,
perché la vita non ritorna indietro e non si ferma
a ieri.
Tu sei l'arco che lancia i figli verso il domani."

Kahlil Gibran

Buona notte, genti di Camelot.

Guisgard 10-03-2015 01.59.49

Nel nostro Giardino vedo si parla di uno dei volti più complessi e discussi dell'Amore, quello cioè unilaterale, non corrisposto.
Alcuni si chiedono se davvero può esistere questa romantica e drammatica forma d'Amore.
Io credo che l'Amore, quello Vero, deve sempre compiere grandi imprese, effettuare smisurati sforzi, superare ardue prove per affermarsi.
Qualcuno ha scritto che l'Amore Vero, non dunque quello comune, fatto di incertezze, debolezze, tradimenti e miserie che molti, ahimè, vivono ed accettano come inevitabile, è simile ad una pianta selvatica, che nasce e cresce spontaneamente, abituata così alla calura ed al freddo, alla pioggia ed al vento e che per questo è più forte e resistente (a differenza dell'amore comune, più simile invece ad una fragile ed effimera piantina da giardino).
Di fronte a ciò, ben si comprende come una simile forza non tema nessuna miseria di questo mondo, nemmeno quella di amare senza essere corrisposto.
Stanotte, nell'apprestarmi al mio ultimo giro di ronda, vi lascerò con un pensiero di un grande poetata trovatore, Bernart de Ventadorn, che ben riassume il senso del Vero Amore:

“Io non credo negli uomini che scelgono l'amore, ma all'Amore che sceglie gli uomini.”
http://www.settemuse.it/arte/foto_co...o_previati.jpg

Buonanotte, Camelot...


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