Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 16-04-2015 12.46.07

Messere, secondo me non potreste davvero chiedere di meglio, chi vi vizia a destra, chi vi coccola a sinistra, direi che non dovreste proprio lamentarvi :naughty: siete trattato come un principino, altro che Duca :smile_lol: :D

Guisgard 16-04-2015 17.43.31

Dite, damigella?
Addirittura un principino?
Beh, non è poi tanto male, in effetti!
Forse per questo il mio ritrattista ufficiale stamani, nel voler raffigurare un normale pomeriggio nel nostro Giardino, ha scelto di ritrarmi attorniato da voi dame.
Di certo voleva descrivervi come meravigliosi fiori del nostro verziere ;)

http://image.tmdb.org/t/p/w342/5SHlt...6FT0gkDJrP.jpg

Buon pomeriggio, Camelot :smile:

Altea 16-04-2015 17.50.28

Che affascinante ritratto..voi sembrate qui quasi un moderno Clark Gable o Tyron Power ... chissà quale dama potrei essere io...quella a destra sembra leggermente incavolata :rolleyes:

Altea 22-04-2015 23.03.23

Oggi ho letto questa frase..."Le stelle cadenti vengono a dimostrarci che si può essere bellissimi anche quando si cade". Ho pensato a te...era doveroso..ma non sei caduta, chi ti conosceva lo sa. Sei salita come una stella splendente, e ora quando di notte guarderò il Cielo vedrò una nuova stella brillare..spenderà del tuo sorriso e solarità poiché è cosi che ti ricorderò sempre e nell' immenso Amore che da lassù darai a quello che diventerà un uomo giusto e forte per i tuoi insegnamenti .
A una persona che non potrò mai dimenticare...mi sono permessa di esternare un rammarico che tormenta i miei ricordi e animo..la vita è uno strano compromesso a volte.

Buona notte Camelot :smile:

Taliesin 23-04-2015 09.50.58

“La strada devia verso le case chiuse. Come in un romanzo poliziesco seguiamo passo passo i commissari dell’epoca, le notti in strada («c’era la luna e avevi gli occhi stanchi…) accanto a colleghe amiche, i night, la cocaina, o «macuba», gli amici o fidanzati ambigui, gli sfaccendati che gravitano intorno al fascino della notte proibita, i play boy con le facce da duri sotto la tesa larga («bianco come la luna il suo cappello…), fino alla 1100 nera che una notte si porta via Mary.

Ci saranno processi, un reo confesso dichiarato matto, accuse di sfruttamento. Le cronache dei giornali torinesi e di quelli milanesi sono minuziose. Si affaccia la pista dei segreti del sottobosco, poi quella della droga, allora consumo per pochi ricchi. Nessuno è arrestato per l’omicidio, qualcuno paga lo sfruttamento...”

tratto da "La Stampa" di Torino, 1964.

Non c’è dolcezza né poesia nella sua morte. I microfilm dei vecchio giornali del Novecento mostrano un’Italia che cambia. I primi festini a luci rosse, l’arrivo della droga, bene di “lusso” destinato ai più ricchi e i fiumi di alcol. E le tragedie e gli efferati omicidi.

Maria Boccuzzi, Marinella per Fabrizio De André, morì nel gennaio del 1953. Lui, Fabrizio, aveva solo 13 anni quando lesse la notizia e nel 1964 scrisse la celebre canzone, ovvero "La Canzone di Marinella". Maria era figlia di un calabrese, arrivata a Milano aveva rinnegato la vita da operaia e aveva iniziato la carriera di ballerina di fila con il nome di Mary Pirimpò. Un sogno che, "...come tutte le più belle cose", visse "solo un giorno, come le Rose..."

Forse colto da un'insaziabile voglia di malinconia, forse soltanto per reinventare una storia di un'altra principessa sfortunata, anche io, come Milady Altea, ho pensato ad una persona che ho conosciuto molti anni fa e che ascoltava le mie canzoni, ma non potevo non cercare nelle parole di Fabrizio quello che la mia voce tremante non avrebbe potuto esprimere, tradita da un'antica emozione...Ciao Giuseppina "Giusy" Marinella.

Taliesin, il Bardo

Altea 23-04-2015 14.38.16

Sir Taliesin..per una sorta di strana sinergia la vostra mente è entrata nella storia di quella "principessa sfortunata" poichè vi è un verso iniziale della "Storia di Marinella" che narra molto di lei.
Posso solo ringraziarvi..a volte poche e vere parole possono colmare un piccolo dispiacere.

Buon pomeriggio Camelot..e dopo una splendida mattinata in cui nel primo mattino andando a scuola mi crogiolavo in un tepore primaverile e nel profumo di fiori (sinusite allergica permettendo) mi ritrovo ora con nuvoloni. :rolleyes:

elisabeth 23-04-2015 15.18.59

Buon pomeriggio Camelot........

Un abbraccio caloroso a Voi Amato Bardo......era tanto tempo che questo posto attendeva il vostro ritorno....troppo tempo, ma alla fine siete tornato e questo alla fine e' cio' che conta......

@ Lady Altea....mi ha commossa il vostro pensiero a quello che chiamate " compromesso ".....la vita alle volte sembra strapparci qualcosa di così importante da non poter respirare....eppure voi nello scrivere le vostre Belle parole avete dimostrato che guardando in alto ......guardando una stella avete visto risplendere il sorriso di una persona a voi cara......


Buon Pomeriggio.........Silente Camelot......

Altea 23-04-2015 17.40.56

Lady Elisabeth..grazie a voi...poche parole come questo "grazie"..valgono più di mille parole..pure voi avete colto i miei pensieri.

Sperando la Primavera si faccia sentire presto in questa Camelot :smile:

Taliesin 24-04-2015 12.27.12

Giovani Amiche...
Forse per quella sorta di strana sinergia, forse per quella lunghissima assenza, in questo grigiore mattutino, frugando tra le dirute pareti di una capanna in pietra, ho ritrovato vecchi attrezzi di lavoro di mio nonno, dove, attaccata ad una vecchia verga in brozo, era saldata una targhetta militare dell'esercito statunitense, con incisa sopra una data 25 aprile 1945: Libertà!

JOE MITRAGLIA

"Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano.

Joe Mitraglia era uno dei tanti
che aveva detto no ai repubblichini
era scappato anche lui sui monti
lasciando a casa moglie e bambini
combatteva tra i boschi in Appennino
e i sentieri li aveva ricoperti
da Benedello a Montefiorino
di tedeschi e di fascisti morti.

Dopo l'inverno vien la primavera
ma del '45 è la più bella
e la liberazion non sembra vera
ma da mesi non si usa la padella
manca anhe il grano nei granai
tutto in vent'anni han fatto fuori
anche le lacrime per i morti tuoi
quei maledetti dai manganelli neri.

Ma eran tanti a uccidere Gobetti
e tanti ancora a picchiar di notte
ed io li voglio tutti maledetti
se non da Dio almen dalle mie botte
così diceva venuto giù dai monti
rossi di sangue e rossi di pensiero
tenne con sè i suoi fucili pronti
per continuar la nostra Primavera.

Così di notte ed anche in pieno giorno
Joe Mitraglia sparava senza posa
fascisti non voleva più dattorno
da Sant'Eufemia fino alla Pomposa
c'era sui muri il sangue di vendetta
ma una notte qualcuno il nome grida
un'imboscata e giù di baionetta
qualcuno ride qualcuno come Giuda.

Qui in città non ne senti più parlare
troppi anni son passati
e troppo tristi son da ricordare
giorni neri giorni dannati
ma a qualche vecchio quando sente il nome
di Joe Mitraglia il partigiano
si tingon strani gli occhi come
gli avessi tolto il vino dalla mano."

tratto dall'album: "Naracauli e le Altre Storie" 1978 / I NOMADI

Grazie Augusto, ovunque tu sia o nel cielo dei più grandi eroi di questoi tempo, per questa ennesima storia di provincia di un Paese fatto di persone che non sono più, tra strade polverose e cuori impavidi ricoperti oramai da celluloide in bianco e nero...

Buon Settantesimo Anniversario di Libertà Camelot, la Moderna.

Taliesin, il Bardo

Altea 24-04-2015 15.04.41

cr
 
E la sinergia continua caro Taliesin...poichè la sottoscritta, con orgoglio, dice "Son nipote di partigiano" e guardo quel diploma dato a mio nonno per il valore al combattente e liberatore.
Posso solo dire..ho questo ricordo di lui..da piccola non amava narrarmi fiabe, storie di pirati od altro, dopo cena era il nostro momento, mi prendeva in braccio ed eravamo solo io e lui e mi narrava le "sue imprese" di eroe..di come scappava al "nero" nemico, di come strappò quella tessera e per questo perseguitato, e mille altre peripezie e quando si annunciò la Liberazione potè tornare dalla Albania, dove si dava per disperso, in Italia..e mi ha sempre detto di far valere la mia libertà...di pensiero, di parola, di credere e professare ciò cui credo, cosa difficile in questo mondo ma cerco di mantenere la promessa..ecco perchè a volte leggete una Altea che parla senza indugi, dicendo ciò che pensa.."ma è nipote di partigiano purtroppo" :smile:

E pure io mi associo a sir Taliesin e dico domani 25 aprile 2015, come ogni giorno ma ancor di più, dirò..."Fischia il vento..della Libertà".

Buon pomeriggio Camelot....


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