Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 30-01-2016 03.14.18

Gwen riprese il cammino e raggiunse il grande castello col suo carretto.
Il portone era chiuso e tutt'intorno dominava un angosciante silenzio.
Gli alti cipressi che circondavano il maniero sembravano come incantati e l'imbrunire rendeva il tutto ancora più inquietante.
La ragazza percepì che qualcosa di oscuro, di sinistro, regnava in quel luogo.

Guisgard 30-01-2016 03.18.00

“Certo che dovreste ringraziarmi, milady.” Disse candidamente Jean a Dacey. “Vi ho liberata nell'unico modo possibile dalle pretese del barone. A breve vi avrebbe imposto di entrare nel suo letto. Così facendo invece vi ho messa al sicuro dalle sue molestie.” La fissò negli occhi. “Vi sto offrendo la libertà, la possibilità di non essere una vile schiava, una sgualdrina al servizio della bramosia di un tiranno, ma la sposa di un uomo che presto sarà ricco e potente.”

Clio 30-01-2016 03.20.02

Lessi attentamente quel manifesto, e portai una mano alle labbra per nascondere una risata.
Per quanto la situazione fosse delle più serie, non riuscivo a non trovarla divertente.
Il cavaliere senza macchia e senza paura che aveva animato i miei sogni di ragazzina ora era un fuorilegge, con tanto di taglia sulla sua testa.
Non solo: spettava a me dargli la caccia.
Più o meno in realtà, noi dovevamo occuparci dei briganti e non dovevo farmi distrarre da tutto questo.
Avevo seppellito quei ricordi per un motivo, dopotutto, facevano troppo male, mi indebolivano.
Ora non dovevo permettere a niente e nessuno di ferirmi in quel modo.
Lo avevo promesso a me stessa.
Guisgard era e doveva restare un fantasma per me.
Un monito a quanto il cuore potesse sopportare, di quanto l'amore potesse distruggere.
Vattene, Clio!
Quell'imperativo venne dalla parte più nascosta del mio essere.
Una parte che se ne stava seduta, in un angolo, ad osservare oltre una finestra.
Ti prego..
La voce spezzata di Lila che risuonava nella mia anima mi destò, e sospirai pesantemente.
Aveva ragione, dovevo andarmene e pensare alla missione.
Sorrisi all'immagine di Lila nella mia mente.
Ero diventata più forte, non avevo niente da temere, mi ripetevo.
Così, dopo aver lanciato un'ultima occhiata al manifesto ripresi i miei passi.
Osai incamminarmi per una strada che lasciava alle spalle il centro abitato.

Lady Gwen 30-01-2016 03.21.10

Arrivai al castello che era ormai l'imbrunire.
Scesi dal carretto e mi avvicinai al portone.
C'era uno strano silenzio e le sensazioni che percepivo erano orribili, oscure.
Tuttavia, mi feci forza e bussai.

Dacey Starklan 30-01-2016 03.25.06

Mi resi conto di essere arrossita ascoltandolo.

A ben guardare era un bell'uomo e gentile, sarebbe potuto andarmi molto molto peggio.

Io ero stata cresciuta con la prospettiva di sposare uno sconosciuto. Ora almeno avrei sposato qualcuno che conoscevo, anche se da poco, anche se non era della mia gente.

O Jean o il barone. E non c'era dubbio sulla mia scelta.

<< Va bene, sarò vostra moglie. Ho una sola condizione. Dovrete riportarmi alla mia isola, anche solo per un'ultima volta, così potrò spiegare tutto alla mia famiglia e dire loro addio. Non chiedo altro. Sarò una moglie fedele e devota, come mi é stato insegnato e non vi pentirete di aver chiesto me invece che il compenso pecuniario.

Guisgard 30-01-2016 03.26.35

Clio si lasciò alle spalle il manifesto con la taglia e si incamminò in una viuzza laterale, oltre la quale, girato l'angolo, un mare di colline color pastello si aprì davanti a lei.
Monsperon era immerso in una distesa di poggi e valli, che ora un appena accennato crepuscolo rendeva come incantata.
E appena fuori la cittadina, Clio vide qualcosa.
Una vecchia Pieve isolata.

Guisgard 30-01-2016 03.29.07

Gwen bussò e dopo qualche istante udì dei rumori provenire dall'altra parte del portone.
Una porticina allora si aprì ed apparve la nana che la giovane ben conosceva.
“Ma...” disse stupita quella “... voi? Cosa ci fate voi di nuovo qui?”

Clio 30-01-2016 03.30.38

Il panorama era davvero incantevole, mi ritrovai a pensare.
Mi era mancata l'atmosfera di Sygma, le sue colline, i suoi boschi, i suoi tramonti.
Mentre osservavo la distesa intorno a me, colma di colori di ogni tipo, notai qualcosa.
Sorrisi.
Una Pieve! Perfetto!
Mi avvicinai a passi svelto, guardandomi attorno.
Non mi era venuta un'idea intelligente così pensai di spacciarmi semplicemente per una pellegrina.
Una forestiera che voleva dire una preghiera, non sarebbe stato tanto strano, alla fin fine.
Chi avrebbe sospettato di me?
Così, entrai, in punta di piedi cercando di rispettare col silenzio la sacralità di quel luogo.

Guisgard 30-01-2016 03.32.20

Jean sorrise a Dacey.
“Non potrei mai pentirmi.” Disse. “Siete bellissima e nobile, valete dunque più di qualunque cifra. Però...” mormorò “... per ora non potrò esaudire la vostra richiesta... tuttavia per adesso scriverete una missiva ai vostri cari, raccontando loro la verità... ossia che avete conosciuto un uomo, ve ne siete innamorata ed egli vi ha liberata dalla schiavitù del barone. Mi sembra un buon patto.”

Lady Gwen 30-01-2016 03.36.05

Sentii dei rumori provenire dall'interno e poco dopo apparve la nana.
Alla sua domanda, le raccontai tutto.
"Dunque è lui il vostro padrone?" Le chiesi, sperando che dicesse sì e mi permettesse di trovare Emon.


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