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Contrariamente a come mi sarei aspettata, la serata era lenta, noiosa, più di quanto pensassi, visto cosa era successo.
Tutti erano spariti, ognuno per i fatti propri, anche il bar era quasi deserto. Infatti appena finii di mangiare salii in camera a leggere un po', per passare il tempo prima di andare a dormire. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Avevano chiuso tutto il perimetro, e la cosa non mi stupiva affatto.
Sicuramente le misure di sicurezza sarebbero state maggiori, e io non potevo certo permettermi di stare con le mani in mano e non sapere che cosa succedeva al di là della porta chiusa. Così salutai i custodi e me ne tornai verso la mia camera, per non destare sospetti. Sarei tornata con l'artiglieria pesate! Sgattaiolai nella mia stanza, presi il mio abito nero e cinsi la vita con una borsa carica dei miei artifici migliori, di quelli che erano ottimi trucchi per ingannare e aprirmi la strada. Ancora per poco, una volta messe le mani sul rubino non mi sarebbero più serviti quei trucchi da illusionista ma avrei avuto la magia vera dalla mia parte. Così, nuovamente travestita da fantasma, uscii nella notte, silenziosa e leggera come un'ombra. |
Gwen se ne andò in camera sua, annoiata dalla serata lenta e silenziosa.
Qualche minuto dopo il suo cellulare cominciò a suonare. Era il numero di Elv. Destresya tornò in camera ed indossò ancora una volta il suo abito scuro, per poi immergersi nel buio e nel silenzio del castello. Scese verso la galleria, dove però alcuni custodi la sorvegliavano con la loro lenta ronda. |
Mentre leggevo, squillò il cellulare.
Ed era Elv. "Stasera sei tu a salvare me dalla noia mortale?" scherzando, dopo aver risposto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Ah, bene." Disse divertito Elv al cellulare. "Beh, anche io in verità mi annoiavo... che fai? Scendi tu o salgo io? Ammesso mi facciano entrare nel tuo castello a quest'ora... sembra ben sorvegliato dai vigilanti..." a Gwen.
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I custodi erano ancora lì, a sorvegliare la galleria con la loro lenta ronda, ma stavolta io ero preparata.
Azionai uno dei miei aggeggi che faceva interferenza con le luci, spegnendole completamente. Ora c'era solo buio. Nera come la notte ne approfittai per scivolare oltre la porta sorvegliata, spegnendo il meccanismo un attimo dopo, in modo che non vi dessero peso, pensando magari ad un semplice guasto. |
"Bene, siamo in compagnia..." con sarcasmo.
"La fai sembrare come il principe che accorre a salvare la principessa dal castello protetto da chissà quale drago feroce..." divertita, ridendo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Le luci si spensero, per poi accendersi un attimo dopo, come se nulla fosse, tanto che i custodi neanche ci fecero caso.
Ora leggera e silenziosa Destresya avvolta nel suo abito nero attraversava le buie arcate della galleria, fra quelle opere immortali. La sua lunga ombra scivolò verso La Piaga di Santa Rita, il meraviglioso e mistico rubino che scintillava di una luce meravigliosa e misteriosa. "Eh, però non mi hai detto se devo salire io, o scendere tu..." disse Elv a Gwen "... però devo dire che mi piace il ruolo di cavaliere in grado di salvarti..." divertito. |
Ridacchiai.
"Sto arrivando..." e chiusi la chiamata. Tolsi l'abito elegante della mostra e riposi la collana di Phoemnisk, indossando un morbido abito nero elasticizzato al ginocchio, poi scesi giù. Era decisamente più piacevole la piega che questa serata, prima traumatica e poi lenta, aveva preso. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...3163f8074a.jpg |
Nessuno fece caso a me, nessuno si accorse della mia presenza.
Forse ero davvero un fantasma. In quel momento non desideravo essere nient'altro. Scivolai per la galleria, ora silenziosa e vuota, considerando che la pensavano protetta, verso il rubino che tanto bramavo. C'era molto di più di ciò che appariva dietro quella pietra, un potere che bramavo più di ogni altra cosa al mondo. Se solo fossi riuscita a prenderla non ci sarebbe stata nessuna minaccia, niente poteva competere col potere che quel rubino mi avrebbe consegnato. Ero sempre più vicina, sempre di più. Finchè non la vidi, allora iniziai a controllare tutto attorno i sistemi di sorveglianza, come ci aveva spiegato Gwen era un piccolo caveau essendo il pezzo più importante della collezione di gioielli. |
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