Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 31-05-2016 01.26.09

“Di te...” disse Guisgard fissando Clio negli occhi “... stasera vorrei parlare solo di te... non lo so, restare qui ed ascoltarti... ascoltarti mentre mangi e bevi... mentre parli liberamente...” sorrise appena “... il nostro posto... quello condividevamo... ho ricordi confusi, ma l'immagine di me nel giardino di palazzo è comunque viva... beh, se andavi in quel posto dopo la mia partenza ed ora me ne parli, significa che per te, forse, potrei essere il vero Guisgard... meglio di ciò che speravo sinceramente...” bevendo.

Guisgard 31-05-2016 01.33.22

Chiusa la finestra anche il freddo cessò.
Però angoscia e paura calarono su Dacey, rimasta sola in quella stanza.
Un attimo dopo, dal corridoio, cominciarono ad unirsi dei passi.
Sempre più vicini.
Poi la porta si aprì ed apparve qualcuno sulla soglia.
“Eccomi...” disse entrando Ehiss “... sono riuscito a procurarmi da mangiare.” Sorridendo.

Dacey Starklan 31-05-2016 01.36.41

Cercai di non dare peso a quelle sensazioni e a ritrovare la lucidità razionale.

Decisi di fare qualche passo nella stanza ma quando mi fermai per sedermi il rumore di passi non cessò.

Erano vicini, sempre di più e facevano compagnia allo scricciolo del legno del corridoio che veniva schiacciato dalla suola.

Trattenni il fiato ma per mio sollievo ad entrare fu Ehiss.

" Oh Ser...bentornato" visibilmente sollevata, " venite" lo invitai a sedere vicino a me e a posare il cibo sul piccolo tavolino.

" Per caso prima avete udito anche voi uno strano rumore da fuori?>>

Guisgard 31-05-2016 01.39.28

“Se non avessi te...” disse teneramente Zoren a Gwen.
Ma ad un tratto i due udirono qualcosa.
Dei rumori.
Gli stessi uditi in cantina in precedenza.
“Di nuovo quei rumori, Gwen...” mormorò il mago.

Lady Gwen 31-05-2016 01.43.23

Sorrisi a Zoren a quelle sue parole così tenere e lasciai un bacio sulla sua fronte.
Poi, di nuovo quei rumori.
"Di certo non sono i nuovi ospiti, dal momento che ieri notte non c'erano... E abbiamo già escluso lo zio... " pensierosa, per poi sospirare, scuotendo la testa "O qui ci sono i fantasmi, o qualcuna delle donne nasconde qualcosa..."

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Guisgard 31-05-2016 01.44.05

Ehiss si sedette accanto a Dacey sul letto.
“Rumori...” disse fissandola “... sarà stato forse il vento... la cittadina infatti l'avete vista e sembra totalmente disabitata... non lasciatevi suggestionare ora... ecco...” mostrandole il cibo che aveva portato “... in dispensa ho trovato delle salsicce e questo pezzo di pane che non sarà freschissimo, ma comunque si può mangiare...” sorridendole “... su, mangiate... scaccerete la fame ed anche qualche paura.” Facendole l'occhiolino.

Clio 31-05-2016 01.45.27

No, tesoro, devo tirare fuori Icarius dalla cella, è diverso...
Sorrisi piano a quelle parole.
"Non barare.." scuotendo l'indice "Hai detto di non riconoscermi, di non ricordare la tua infanzia, quindi non barare con me.." guardandolo torva per un momento.
Aveva ragione, gli avevo parlato come fosse Guisgard.
La verità era che non sapevo chi fosse, ma avrei voluto scoprirlo.
E ogni indizio era fondamentale.
"Comunque no, non lo condividevamo quel posto, ce lo contendevamo... se io arrivavo dopo ed era occupavo me ne andavo, e lui faceva altrettanto.." sorrisi "La prima cosa che ho pensato è stata ora nessuno verrà più a interrompermi.." scuotendo piano la testa.
Era davvero assurdo che la mia vita ora ruotasse attorno a quel ragazzino insopportabile.
"Di me.." sospirai, prendendo ancora da mangiare e bere.
"Che vuoi sapere? Vengo da Miral, una città molto a Nord, la mia famiglia regnava da secoli, ma un'alleanza di potenze straniere con idee liberali e altre fesserie del genere ci ha spodestato ed esiliato.. io ero solo una bambina, mio padre mi portò a Capomazda dal suo amico Anione..." feci una pausa, fissando il vino.
Certo che potevi scegliere una storia migliore, nè...
"Ad ogni modo.." accelerando "Mio padre morì nel tentativo di riconquistare Miral, ma fallì, così Anione mi tenne a corte, permettendomi di mantenere terre e titoli.." sorrisi, al ricordo del mio signore, un sorriso dolce e malinconico.
"Mi promise un buon marito, ma io gli chiesi solo di poter servire nella Guardia Ducale.." sorrisi nuovamente, con il bicchiere in mano e lo sguardo che cercava un punto indefinito nella parete.
Sospirai, e sbattei le palpebre.
"Beh, prima rise ma poi acconsentì, e in pochi anni feci carriera.." sorridendo "Quando lui morì il mondo piombò nel caos, e io partii alla ricerca del suo nipote prediletto.." alzando gli occhi al cielo.
Evitai di terminare la frase, perché rimarcare che tutto quello era colpa sua che se n'era stato rintanato, non era molto cortese.
Ma era possibile che mi fossi sbagliata?
Mi sembrava così impossibile.
In realtà mi accorgevo che la cosa mi importava ben poco.
Se era davvero Guisgard non era degno del trono, se nel momento del bisogno aveva lasciato cadere il ducato nel caos per paura.
Se Guisgard era Icarius era peggio ancora dal punto di vista politico, il sangue certo non bastava a farne un buon governante.
Dunque non vedevo soluzioni per Capomazda.
Una cosa alla volta.
Prima la vita di Icarius, poi penseremo al resto.
E già quella non sarebbe stata una passeggiata.
"Questa è la mia storia, in sostanza..." alzando le spalle con noncuranza.

Guisgard 31-05-2016 01.49.11

“Si, hai ragione...” disse annuendo Zoren a Gwen “... io voglio andare a controllare... vuoi venire o preferisci restare qui e chiuderti dentro?”

Lady Gwen 31-05-2016 01.51.24

" Vengo con te, non mi sento sicura nemmeno chiusa dentro se non ci sei... E poi non mi va di lasciarti solo..." dissi, per poi alzarmi e rivestirmi.

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Dacey Starklan 31-05-2016 01.51.39

" Forse quel rumore non era altro che il brontolio del mio stomaco" dissi per rassicurare me stessa e lui.

Afferrai un pezzetto del pane e vi affondai i denti, ero troppo affamata per notare che il pane non era stato sfornato quel giorno stesso.

" Domani andremo via da qui vero? Tanto é chiaro che non vi è nulla. Se non il nulla stesso" mormorai dopo qualche boccone.

" Nonostante tutto ciò che abbiamo vissuto da quando abbiamo lasciato Capomadza non mi pento di essere partita. Almeno fino a quando potrò contare su di voi. Mi avete pure procurato la cena, e sarebbe un compito spettante a me"

Guisgard 31-05-2016 01.54.37

Guisgard ascoltò con attenzione ogni parola di Cio, fissandola negli occhi.
“Capisco...” disse giocherellando con la forchetta nel piatto “... dimmi cosa pensi... ti prego... tutto ciò che stai pensando in questo momento...”

Guisgard 31-05-2016 01.59.55

Poco dopo Gwen e Zoren uscirono dalla loro camera, mentre una fitta penombra dominava su tutta la casa.
Con attenzione i due cominciarono a scendere, arrivando silenziosamente sulla scala che portava in cantina.
E qui i rumori erano ancora in atto.
“C'è qualcuno...” disse sottovoce il mago alla ragazza “... affacciamoci...”
E intravidero due sagome che scavavano in cantina.

Lady Gwen 31-05-2016 02.04.17

Lasciammo la camera e ci avviammo in cantina.
Arrivati lì, non solo i rumori c'erano ancora, ma vedemmo anche due sagome.
Guardai Zoren, per poi riportare gli occhi sulle figure, cercando di capire di chi si trattasse.

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Clio 31-05-2016 02.07.14

Guardai Guisgard divertita.
"Tutto quello che penso?" ridendo "E se poi non ti piace?" fissandolo negli occhi.
Posai la forchetta, finii il vino e lo guardai negli occhi.
"Vuoi sapere che penso?" sostenendo il suo sguardo.
"Chi diavolo sei? Cosa vuoi da me? Chi ti da l'arroganza di definirti Guisgard de Taddei?" dissi, senza fermarmi, con gli occhi nei suoi.
"E se sei chi dici di essere, come diavolo ti è saltato in mente di lasciare andare il ducato nel caos alla morte di Anione? Sai quante volte mi sono girata verso la porta al suo funerale sperando di vederti arrivare?" sentii i miei occhi inumidirsi al ricordo di quel giorno.
Serrai immediatamente gli occhi, e li riaprii dopo un lungo istante, ma verso il vino, versandomene un bicchiere che per poco non finii.
"Ad ogni modo.." dopo un profondo respiro "Probabilmente non è colpa tua, se ti hanno inculcato queste idee fin da piccolo e tenuto qui dentro in prigione...".
Un respiro, un altro, e cercai di rallentare il battito del mio cuore.
"Mi chiedo che razza di situazione sia questa, mi chiedo se l'obbiettivo non sia farmi perdere il senno.." scuotendo la testa, per poi finire definitivamente il bicchiere di vino.
"E mi chiedo anche quale sia il tuo piano, cosa hai intenzione di fare per spodestare Cimas? Piani, tattiche, alleati, strategia..." schioccando le dita con entrambe le mani.
Presi un ultimo lungo respiro e versai ancora vino.
"Ma tu non volevi parlare di queste cose, se non sbaglio.." tornando a guardarlo.

Guisgard 31-05-2016 02.07.22

Ehiss rise appena a quelle parole di Dacey.
“Vorrà dire” disse divertito “che una volta tornati a casa vi sdebiterete.” Sorridendo. “Vediamo un po'... avrò la colazione a letto tutte le mattine... magari canterete per me la sera prima di andare a letto... preparerete il mio bagno caldo con qualcuna di quelle essenze dai profumi esotici che ben conoscete... e vediamo cos'altro...” ridendo di nuovo “... ci penserò...” facendole l'occhiolino.

Guisgard 31-05-2016 02.10.51

Gwen e Zoren si sporsero in avanti, per cercare di vedere bene le due sagome impegnate a scavare nella cantina.
Indossavano però lunghi mantelli con cappucci ed avevano scavato ormai una grossa buca.
Tanto grande da poter ospitare il corpo di un uomo.

Dacey Starklan 31-05-2016 02.12.23

" Così si che sarei senza più alcun debito. Anzi lo sareste nuovamente voi con me" prendendo un altro pezzo di pane.

E nel farlo le mie dita si incrociarono con quelle del cavaliere per qualche istante.

" Vediamo cos'altro..." Ripetei con fare enigmatico infine

Lady Gwen 31-05-2016 02.13.38

Osservai a lungo le sagome.
Indossavano dei mantelli e non erano facilmente distinguibili.
Ciò che vidi bene, però, fu la buca che stavano scavando.
"Non sembra anche a te..." sussurrai, quasi tremante, ma non riuscii a finire la frase.
Non riuscivo a dirlo, era un pensiero che mi terrorizzava troppo.

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Guisgard 31-05-2016 02.15.33

Silenzio.
Questo calò tra loro due.
Un lungo silenzio, mentre lui fissava gli occhi di lei.
Occhi azzurri che le candele rendevano particolarmente luminosi.
Azzurri e profondi quelli di Guisgard, arrossati ed inumiditi quelli di Clio.
E ad un tratto lui si alzò appena dalla sedia, sporgendosi in avanti fino a raggiungere il volto prima e la bocca di lei poi.
E posò le sue labbra su quelle di lei.

Guisgard 31-05-2016 02.19.22

Quel contatto.
Le dita di Dacey che sfiorarono quelle di Ehiss.
E lui restò a fissarla dopo quelle ultime parole di lei.
“Beh, se chiedessi altro” disse il cavaliere pianissimo “sareste la mia schiava, non più la mia cameriera...”

Clio 31-05-2016 02.22.41

Mi chiedevo se avessi fatto bene a dire la verità.
Ma la pazienza non era mai stata una mia virtù, anzi.
E cominciavo a perdere quel poco di autocontrollo che avevo.
Non capivo quella situazione, non ne capivo il senso.
Poi lo vidi alzarsi, e immediatamente la mia mano destra impugnò il coltello, pronta a reagire.
Ma la sua reazione mi spiazzò.
Il suo volto così vicino al mio, le sue labbra sulle mie, in quello che forse voleva essere un bacio.
Ma non lo era.
Dunque non fu difficile ritrarmi e squadrarlo torva.
"Preferivo una risposta.. almeno una.." sospirai, scuotendo la testa.

Guisgard 31-05-2016 02.26.32

E mentre Gwen cercava il modo ed il coraggio di spiegare a Zoren cosa stesse pensando, le due sagome smisero di scavare.
Posarono poi le pale e salirono sopra.
Il mago fece in tempo a tirarsi dietro Gwen, nascondendo entrambi nella rientranza del muro.

Lady Gwen 31-05-2016 02.31.43

Mentre parlavo con Zoren, o almeno ci provavo, le due sagome posarono le pale e uscirono dalla cantina.
Zoren infatti deve appena in tempo a nascondere sia me che lui nella rientranza del muro.
Rimasi lì ferma, immobile e senza nemmeno respirare, stretta a lui in quella piccola rientranza che però avrebbe potuto fare molto in quel momento.

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Guisgard 31-05-2016 02.35.34

“Magari se mi baci” disse Guisgard a Clio “forse capiresti la verità... un bacio forse vale più di mille paure...” tornando a sedersi “... perchè se anche io ti dessi la risposta che cerchi, tu poi mi crederesti? E poi... che senso ha tutto questo? Questo tuo stare sempre allerta... sempre in guardia... siamo soli, non vedi? Dici di essere un soldato, dunque potresti tagliarmi la gola in un attimo... prendermi in ostaggio ed obbligare i miei uomini a liberare il tuo amico... si, potresti e forse ora la farai... eppure siamo qui... ho scelto io tutto questo... di stare solo con te... soli... senza nessun altro e per quanto mi riguarda anche senza alcuna bugia...” riempiendosi il bicchiere “... forse è vero ciò che scriveva Aristofane... l'Amore rende gli uomini felici, ma anche stupidi...” bevendo.

Clio 31-05-2016 02.48.33

Alla fine si allontanò, e io mi rilassai.
"Credi che ti abbia mentito?" guardandolo negli occhi "Che ti abbia mai mentito? Ho mentito ad Affon, certo, ci siamo inventati una storia perché dire che scappavamo dalle guardie di Cimas non era esattamente il massimo, ma a te non ho mai mentito.. e non ho nessuna intenzione di ucciderti, perché diavolo hai questa fissa? Potrei farlo, certo... a che pro? Se sei davvero chi dici di essere ucciderei il mio signore? Se non sei chi dici di essere ucciderò un innocente...." alzai le spalle "Un bacio farebbe la differenza, dici.. perché? Io non metto in dubbio che tu sia convinto di quello che dici, ma è mio dovere stare all'erta... credi sia bello? Credi sia facile? No, non lo è..." sospirai "É la vita che ho scelto, e tu hai imprigionato il mio amico appena arrivati e dopo neanche dieci minuti volevi portarmi a letto, quindi scusami se non mi fido!".
Chiusi gli occhi per la rabbia, avevo parlato di getto, impulsiva.
"Ascolta non credo che tu voglia farmi del male adesso, qui, da soli.. primo non ci riusciresti, secondo non avrebbe senso.." sospirai, tornando a guardarlo "Sono fatta così, sono abituata a vedere il pericolo in ogni angolo, perché potremmo essere seduti comodamente a tavola e uno dei servitori essere stato pagato per uccidere il mio signore... non posso abbassare la guardia..." fissandolo negli occhi "Non posso.." sussurrai, abbassando lo sguardo "É più forte di me.." sussurrai infine.

Guisgard 31-05-2016 02.50.39

Gwen e Zoren, immobili e silenziosi restarono lunghissimi istanti col fiato sospeso, mentre le due sagome passavano loro accanto e andavano via.
“Sono andati via...” disse con un sospiro di sollievo il mago “... ce la siamo cavata... come stati, piccola? Spaventata?” A Gwen.

Lady Gwen 31-05-2016 02.54.01

Le sagome ci passarono accanto e andarono via, permettendo a noi di rilassarci e uscire da quell'angolo.
Annuii debolmente, un po' incerta, alla sua domanda, anche se mi ero presa un bello spavento.

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Guisgard 31-05-2016 02.54.17

Guisgard sospirò.
Un sospiro simile ad un gemito.
Allora si alzò e prese da un mobile un piccolo carillon.
Lo caricò e poi lo aprì, lasciando così che la musica si diffondesse nella stanza.
“Almeno” disse porgendo la mano a Clio “posso farti ballare?”

Clio 31-05-2016 03.01.11

Quel sospiro, e le sue ultime parole che avevo volutamente ignorato.
C'era qualcosa di profondamente strano e contraddittorio in tutto quello.
L'Amore.
L'Amore era qualcosa di estremamente complicato per un Taddeo, qualcosa di pericoloso, di tragico.
Lui ne parlava come se niente fosse, invece.
Possibile che parlasse di me? Non che io sapessi riconoscere l'amore, ovviamente, ma mi sembrava innaturale.
Diamine mi aveva visto da mezza giornata.
I casi erano due.
O non crede alla maledizione.

"Tutti i Taddei credono alla maledizione, ragazza mia...".

Le parole di Anione mi tornarono in mente.
Oppure... sì, quell'ipotesi che non osai esprimere aveva molto più senso.
Poi quelle parole che mi spiazzarono di nuovo.
Non potevo dire che non sapesse sorprendermi, questo poco ma sicuro.
Gli sorrisi.
In realtà mi dispiaceva essere così dura con lui, ma ora ero io ad avere paura.
Una paura senza nome, e dovevo difendermi come meglio potevo.
"Sì, certo..." sorrisi, prendendo la mano che mi porgeva.
"Non sono un granché come ballerina, ti avverto.." mormorai, arrossendo appena.

Guisgard 31-05-2016 03.02.34

“Vieni...” disse Zoren a Gwen, prendendola per mano “... andiamo a controllare la cantina...”
Scesero e videro la grossa buca da vicino.
“A cosa diavolo può servire scavare una buca simile in una cantina?” Perplesso il mago.
E nel guardarsi attorno, Gwen non fece caso ad una sporgenza nel terreno che la fece quasi cadere.

Lady Gwen 31-05-2016 03.07.49

Mi prese per mano e ci avvicinammo alla buca.
A cosa poteva servire una buca in grado, per le sue dimensioni, di contenere un uomo? Pensai, sarcasticamente.
Non feci però in tempo a formulare il pensiero, che quasi caddi, non avendo visto una sporgenza.
Avevo trattenuto a fatica un urlo, non immaginavo cosa sarebbe successo se ci avessero scoperti, ma feci comunque in tempo ad aggrapparmi a Zoren evitando di finire in quella buca inquietante e rifugiandomi fra le braccia del mago.

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Guisgard 31-05-2016 03.13.14

“Neanche io...” disse Guisgard sorridendo a Clio “... ma tanto siamo da soli, nessuno potrà prenderci in giro...” la prese fra le braccia e cominciarono a ballare “... se ti pesto un piede però, ti prego, non mollarmi un calcio, eh...” ridendo.
Le note del carillon vagavano per la stanza e i due seguivano la musica, quasi come se quella melodia non dovesse finire mai.
Erano vicinissimi, con i capelli di lei che nel muoversi sfioravano continuamente il viso di lui.
Quell'abito blu e leggerissimo svolazzava quasi leggiadro, scoprendo e mostrando, per brevi istanti che si susseguivano, le bianca pelle della ragazza.
E docile Clio, fra le braccia di Guisgard, si lasciava condurre in quel lento ballo fatto di contatto, respiri che si sfioravano e sguardi azzurri e trasparenti.
“Come sei bella, Clio...” sussurrò lui.

Guisgard 31-05-2016 03.19.28

“Ehi, piccola...” disse Zoren prendendo Gwen fra le braccia dopo che lei era quasi inciampata.
I due allora si accorsero di qualcosa che affiorava dal terreno.
“C'è qualcosa che spunta dal terreno...” indicò il mago “... sembra un pezzo di legno...”

Lady Gwen 31-05-2016 03.22.38

Impiegai alcuni istanti a riprendermi e a regolarizzare il battito ed il respiro, ma mi voltai, quando vidi che lui guardava qualcosa che affiorava dal terreno.
Era un pezzo di legno.
"Chissà cos'è..." guardandolo.

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Clio 31-05-2016 03.24.35

Non avevo mai amato ballare, ma effettivamente lì, soli, la cosa non mi importava.
E quella musica così leggiadra mi trasportò, mentre mi lasciai condurre da Guisgard in quei movimenti che ci avvicinavano sempre di più.
Vicini erano i nostri corpi, i nostri sguardi, i nostri respiri.
Quello sguardo, così intenso, così azzurro.
Quelle parole.
Sorrisi, senza distogliere gli occhi dai suoi.
Quegli occhi che mi ricordavano Icarius, e pensare a lui era una pugnalata.
E se avesse avuto ragione? Pensai, mentre volteggiavo stretta a lui.
Se un bacio avesse davvero potuto svelare la verità?
Chi ero io però per erigermi a giudice di quella contesa?
E se la mia teoria fosse stata sensata, come lo avrei compreso?
Forse valeva la pena tentare.
Anche se in un modo o nell'altro mi sarei fatta male.
Dopotutto quell'atmosfera era tangibile, come l'intesa tra i nostri sguardi, i nostri corpi, i nostri respiri, le nostre labbra che si cercavano e si allontanano come in un gioco senza fine.
"Soltanto un bacio..." sussurrai piano, senza rogliere gli occhi dai suoi, per poi avvicinarmi ancora di più a lui, e porre fine a quel rincorrersi, lasciando che le mie labbra trovassero le sue e il mio respiro fosse unito al suo.
Chissà dunque, se un bacio aveva un potere così grande da svelare quell'antico mistero.

Guisgard 31-05-2016 03.27.39

Altea, furtiva e silenziosa, entrò nella stanza e richiuse la porta dietro di sé.
La musica era ovunque, proveniente dal pianoforte che lui suonava con maestria.
“Ti aspettavo, Altea...” disse senza smettere di suonare.

Guisgard 31-05-2016 03.29.32

Zoren si chinò per guardare meglio quel pezzo di legno nel terreno.
“E' bloccato nel terreno...” disse cercando di rimuoverlo “... sembra... l'asse che chiude una cassa, o qualcosa di simile...” fissando poi Gwen.

Lady Gwen 31-05-2016 03.31.28

Zoren si chinò e ciò che disse non mi sorprese.
"Chissà perché, ma non ho tutta questa voglia di scoprire cosa c'è dentro..." con un leggero sarcasmo.

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Guisgard 31-05-2016 03.43.28

L'aveva desiderato a lungo quel bacio Guisgard.
L'aveva sognato sin dal primo istante.
Sin da quando Clio aveva messo piede in quella casa.
E quando lei portò le sue labbra su quelle di lui, il Taddeo rispose subito con ardore.
Si baciarono e si lasciarono andare in quel gioco di calde ed umida labbra, di sospiri e sussurri.
Quel rincorrersi sulle loro bocche e lungo il corpo della ragazza, che le mani di lui stringevano al suo petto e lo percorrevano con sensuali carezze, alle quali la leggera e delicata stoffa di quell'abito non riusciva a nascondere le forme morbide e bianche della giovane soldatessa.
E restarono così, incatenati l'uno all'altro, uniti in quel bacio sempre più intimo, più complice, più penetrante ed avvolgente.
Quel bacio che forse riuscì a fermare il Tempo, proprio come erano riusciti gli oscuri eventi di quest'avventura.

Dacey Starklan 31-05-2016 08.26.23

Senza lasciare la sua mano ricambiai quello sguardo.

" Una schiava... Lo sarei se facessi qualcosa contro la mia volontà. Ma se le vostre richieste fossero qualcosa che voglio fare...allora non sarei ne una schiava e neanche una cameriera, non vi pare?"

Osservai la sua fisica, prestante e di un fascino che mi aveva colpita dal primo istante.

" E allora che cosa sarei Ser? Un'amica magari...anche se dipende dalle vostre richieste"


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