Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 11-07-2018 14.53.50

Andai verso la mia auto e guidai piano in modo Hiss potesse seguirmi.. Già ora sapeva pure dove dimoravo.. Era scaltro il tipo.
Arrivati al palazzo scesi dall'auto e consegnai le chiavi al custode perché la parcheggiasse "Dite a mio padre mi ritardo visto vado fuori a cena, grazie".. Anche perché non sapevo cosa poteva aspettarmi a casa.
Mi voltai e salii sulla auto di Hiss.. "Ecco fatto.. Spero non sia una scusa per non riaccompagnarmi più a casa" ridendo e guardandolo negli occhi.. "Bene, speriamo sia una serata tranquilla".

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Dacey Starklan 11-07-2018 15.04.58

" Potrei nominarti mio fan numero uno a questo punto, anche se non credo tu sia solamente interessato al mio talento..."

Lanciandogli un'occhiata indagatrice.


"Magari é una semplice provocazione, o ironia... Mi pare un po' esagerata la denuncia..."

Sorpresa da quello zelo di cittadinanza mostrato da Set per una insegna.

"Però ti accompagno, sono curiosa di sapere cosa vendono in un negozietto come questo."

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Guisgard 11-07-2018 15.50.24

Gwen si cambiò d'abito e scese giù, trovando Elv in auto davanti al maestoso portone del castello, dove due grosse statue raffiguranti Basilischi nell'atto di attaccare facevano da guardiani.
Lui si voltò e la vide.
Scese dalla macchina, senza distogliere lo sguardo da lei.
Uno sguardo che la ragazza capì essere colmo di compiacimento.

Guisgard 11-07-2018 15.50.43

Destresya, racchiusa dal suo abito nero, dietro quella maschera impenetrabile, aveva raggiunto la teca del gioiello.
Prenderlo sembrava impossibile, eppure quella pietra unica al mondo emanava un fascino senza eguali, non solo per lei.
Scintillava di bagliori misteriosi, riflettendo di infiniti frammenti cromatici che sembravano volteggiare senza sosta.
Era di un rosso vivo e profondo, caldo ed avvolgente, come se davvero fosse fatto di sangue solidificato.
Ad un tratto però la ragazza sentì dei passi.
Due custodi si stavano avvicinando.

Guisgard 11-07-2018 15.50.58

“Ma naturalmente è che è scusa.” Disse Hiss ripartendo. “Tutto questo è un piano per sedurti.” Divertito, per poi guardare Altea negli occhi. “Proprio come in ogni romanzo d'amore che si rispetti.” Guidando.

Guisgard 11-07-2018 15.52.06

A quelle parole lasciate sospese da Dacey, circa il volere da parte di Set qualcos'altro oltre al suo talento, lui non seppe rispondere.
Poi guardò di nuovo l'insegna.
“Anche dietro una semplice insegna potrebbe celarsi un fomentatore o un terrorista.” Disse.
Così entrarono nell'emporio.
Vi era di tutto.
Bottiglie di ogni tipo e forma, di vetro colorato con ogni genere di gradazione cromatica.
In alcune c'era della polvere colorata, in altre sassolini piccolissimi, in altre ancora liquidi che dal verde andavano al rosso, al giallo, al blu, fino al trasparente.
E poi sabbia del Sahara, muschio degli Urali, pietrisco del Volga ed alghe del Mare di Giava.
Pietre vulcaniche del Vesuvio e dell'Etna, fossili marini incastonati in pietre bianchissime e sedimenti preistorici di conchiglie e cetacei provenienti dalle Alpi.
Sulle mensole facevano bella mostra ciocchi di vasellame egizio, minoico e romano, monili consumati di corredi funebri ittiti, dorici e persiani.
Armi in bronzo consumate e piegate, elmi medioevali e archibugi di Lanzichenecchi pendevano dalle pareti, in mezzo a teste di cinghiali, tori e lupi imbalsamate.
E poi fenicotteri e gru impagliate, merli indiani, tucani tropicali e pappagalli caraibici nelle medesime condizioni.
In un baule abbandonato in un angolo spuntavano maschere, costumi ed oggetti scenici tipici del mondo teatrale, mentre ammassati in lunghe file verticali tantissimi libri si impolveravano dimenticati.
“C'è qualcuno?” Set guardandosi intorno.
Allora un vecchietto uscì da una tendina.
“Buonasera, signori.” Sorridente.
http://www.villeecasali.com/wp-conte...lle-pulci1.png

Lady Gwen 11-07-2018 15.56.36

Scesi giù e lui era in macchina fuori dal cancello.
Scese e io analizzai il suo sguardo, quasi di compiacimento.
"Com'è che devo intendere questo sguardo, esattamente?" chiesi, con maliziosa ironia, appoggiandomi alla macchina e sorridendo appena.

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Altea 11-07-2018 16.00.43

"Immaginavo" stando al gioco "Ma dovrai sudare le famose sette camicie. Perché? Non sto scherzando, prima alla galleria che mi sono sentita male...ho questo problema da quando sono adolescente. Mio padre fece commissionare un quadro da un famoso pittore capomazdese da esporre vicino a quello dei miei antenati, quando lo mostrò a tutti io rimasi stregata dalla mia immagine da quel quadro..iniziò un supplizio, e continua. Ho la ossessione di me stessa, mi guardo allo specchio...quel quadro mi ha fatto innamorare fortemente di me stessa, non mi sono mai innamorata veramente di un uomo..strano...però sai poi oggi tu mi hai distolta da ogni mio pensiero verso me stessa...eh, interessante per un romanzo psicologico vero?" sfiorando la sua mano leggermente.

Dacey Starklan 11-07-2018 16.02.21

" Che meraviglia..."

Esclamai incantata una volta dentro, sembrava infatti che l'intero mondo si fosse ammassato in quella stanza.
Era un tripudio di oggetti da ogni dove, una vera mostra della varietà che caratterizzava i diversi paesi.

" Ti prego trattienimi o qui dentro finirò per comprare più di quanto posso permettermi! “

Trattenendo a mala pena il mio entusiasmo, come una bambina in un negozio di caramelle.
Alla domanda di Set spuntò un ometto, anziano, probabilmente il proprietario.

"Salve! Complimenti per il suo negozio, è pieno di cose interessanti."

Sperando che Set avesse cambiato idea circa la denuncia.

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Destresya 11-07-2018 16.11.54

Era lì, così vicina eppure così protetta da risultare irraggiungibile.
L'unica cosa che si frapponeva tra me e il successo che così tanto bramavo, il confine tra illusione e magia vera.
Il suo bagliore era intenso, caldo, sembrava nascondere segreti inconfessati, cristallizzati da secoli nella pietra grezza, così simile al sangue, così potente, così bramata.
Iniziai ad osservare i sistemi di sicurezza, prendendo nota con lo smartphone per poter poi trovare il modo migliore di eluderle.
Ma d'un tratto sentii qualcosa, e mi voltai di scatto.
Dei passi, dei custodi si avvicinavano.
Dovevo spostarmi di lì, mi ritrassi, silenziosa e veloce come un'ombra della notte verso un corridoio buio, celato alla vista dei custodi, osservandoli nel buio.


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