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"Tua madre è il passato." Disse lui a Gwen. "Ora ci sei tu e quel che faccio è per te. Tua madre avrebbe voluto che tu studiassi al meglio. Era un suo desiderio ma ciò che conta ora è il tuo avvenire ed io ne sono responsabile."
La cena terminò e il servitore portò un liquore alle erbe. "Potrai visitare la rocca domani se vorrai." Lui a lei. "Ho sentito però che delle ragazze sono state aggredite da un lupo, perciò sarà meglio che tu non lasci la rocca o il borgo fino a quando non sarà ucciso il lupo." |
Annuii sorridendo entusiasta e contenta, mentre Facio serviva un liquore alle erbe.
Sorseggiai il liquore appena amaro, ma senza esagerare, dacché avevo già bevuto il vino e intendevo rimanere lucida. "Sì, è terribile..." sospirai. Era pur vero, comunque, che essendo qui adesso il mio primo desiderio era stare qui e conoscere meglio lui, la sua storia, conoscere questo posto e tornare al borgo non era il mio primo pensiero. "Sarà meglio che mi ritiri, dunque. È stata una lunga giornata e non so quanto potrei esservi di compagnia, a quest'ora..." con un leggero risolino. Sentivo il bisogno di avere un po' di tempo per me, da sola, per elaborare tutto e realizzare tutto ciò che era successo in così poche ore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Certo, vai pure." Disse lui a Gwen. "Ti auguro una buonanotte, Gwen."
La ragazza tornò nella sua camera e lui restò invece nel salone a sorseggiare il suo liquore di fronte alla finestra, fissando il buio delle selve attorno al Taburn. |
"Buonanotte" risposi, sorridendo.
Allora raggiunsi la mia camera, mi misi a letto e mi ritrovai a sorridere da sola, apparentemente senza motivo, per tutta quella felicità che per una volta si era ricordata di me. La vita mi aveva tolto mia madre, ma poi mi aveva fatto incontrare Herbert e non avrei potuto essere più grata. Probabilmente, entusiasta com'ero, avrei faticato non poco a pigliar sonno, ma non avevo intenzione di reprimere nessun di queste meravigliose sensazioni che provavo dentro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il locandiere ci portò nelle nostre camere comunicanti, come aveva preannunciato.
Senza saperlo mi aveva fatto un favore, non che dovessi intraprendere con il padrone chissà quale illecito rapporto ma se fosse stato in pericolo sarei potuta intervenire in molto meno tempo. Dopotutto, era quello il mio compito. Una volta sola nella mia stanza, mi liberai del pesante corsetto che conteneva lunghi coltelli, così come dell'imbracatura con i moschetti e di tutte le suppellettili che creavano il mio abigliamento. Sciolsi i capelli e indossai una semplice camicia da notte bianca. Dopotutto sembravo quasi innocente in quelle vesti... quasi. https://i.pinimg.com/236x/49/b4/dc/4...c6fa0dd0db.jpg |
Dopo un pò Gwen cadde addormentata, nonostante l'entusiasmo e l'eccitazione per la nuova vita.
Si svegliò al mattino, col Sole già alto. Alla locanda, Destresya aveva preso possesso della sua camera e indossata una camicia da notte si apprestava ad andare a letto. Odigel nell'altra camera era ancora preso dai suoi studi e dai suoi esperimenti. La ragazza dopo un pò finì per addormentarsi, ma nella veglia le parve di sentire un ululato lontano. Ma non come il comune verso di un lupo, ma ben più profondo e spaventoso. Come se appartenesse ad un animale mai sentito nè visto prima. Ma Destresya credette alla fine di sognare. Si svegliò poi al mattino. |
Mi addormentai serenamente e pacificamente, dormendo tranquilla fino al mattino.
Mi svegliai che il Sole era già alto, così, di buon umore, mi alzai, mi preparai e piena di entusiasmo scesi giù. Ero davvero di buon umore e speravo che non arrivasse qualcosa a turbare questo rinnovato equilibrio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si preparò e scese poi al pianoterra, dove trovo Facio che le aveva preprato una ricca colazione. Inoltre il servitore informò la ragazza che il generale Herbert era uscito presto per incontrare un artigiano di Monsearcl, il quale dovevo mostrargli una serie di fucili da caccia.
Il servitore infatti confessò a Gwen che il generale aveva una spiccata passione proprio per la caccia. |
Scesi giù e Facio mi aveva preparato una colazione come forse non l'avevo mai fatta prima d'ora.
Beh, c'era sempre una prima volta, nella vita. Poi, mi disse che Herbert era uscito presto per andare a ritirare un fucile, amando la caccia. "Spero non gli venga in mente di cacciare quel lupo..." dissi, preoccupata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Facio, dopo aver servito in taola la ricca colazione, guardò Gwen.
"Lupo..." disse stupito "... quale lupo, signorina?" |
Guardai il servitore un po' stranita.
"Quello che pare abbia ucciso quella ragazza, non avete udito ciò che è accaduto fuori dal borgo?" Dissi retoricamente, sorseggiando il tè. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, in verità no, signorina." Disse il servitore a Gwen. "Comunque il generale non è mai stato interessato o attratto dalla caccia ai lupi, signorina." Fissandola mentre la ragazza faceva colazione. "Il generale mi ha ordinato di dirvi che dopo colazione potrete visitare l'intera rocca e se lo vorrete passeggiare nel cortile. Per ogni vostra richiesta chiedete pure a me, signorina."
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Annuii lentamente, ascoltandolo.
"Bene, allora sono molto curiosa di esplorare un po' questo posto" dissi contenta, aspettando di andare un po' in giro per il palazzo e quella bellissima proprietà, che certamente di giorno doveva apparire meno terra ed inquietante e più luminosa, di sicuro più della scorsa notte. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Finita la colazione, Gwen potè visitare la rocca.
Era una struttura imponente, dalle forme pesanti e rudi, naturalmente più adatta ad essere una fortezza militare piuttosto che un castello nobiliare. Probabilmente Herbert anche per questo avevo voluto acquistarla, dato il suo poco interesse per l'aristocrazia. Il cortile poi era di forma circolare, racchiuso da alti muri e con un giardino poco curato nella parte meridionale. |
Finita la colazione, uscii fuori e notai che il castello era più simile ad una tipica fortezza militare che non ad una proprietà atta all'abitazione.
Certo fuori dai canoni dell'aristocrazia, ma era ciò che era di sicuro emerso dalla cena e non mi dispiaceva. Mi sarebbe pesato di più avere a che fare con un nobile damerino. Nemmeno il giardino era molto curato, come notai quando lo raggiunsi e avevo intenzione di chiedergli se me ne sarei potuta occupare io, mi dispiaceva vederlo in quello stato e mi avrebbe certamente fatto piacere. |
Mentre Gwen passeggiava nel cortile e guardava il giardino incolto, sentì azionarsi il ponte levatoio ed entrare una carrozza, dalla quale scese Herbert.
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Ero ancora lì a guardare il giardino, pensando ad un modo per rivitalizzarlo, quando sentii il ponte levatoio.
Entrò una carrozza e da quella scese proprio Herbert. "Buongiorno!" gli andai incontro, festante. https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...48f4421749.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert scese dalla carrozza e Gwen le andò incontrò.
"Buongiorno a te." Disse lui guardandola. "Ci voleva un toccodi colore in questa vecchia rocca." Sorridendole e avvicinandosi a lei. "Vengo ora da Monsearcl, dove ho sistemato alcune questioni, tra cui anche quella di aprire un conto presso la miglior sartoria del borgo. Quando vorrai potrai andarci ed acquistare vari abiti per te, Gwen." Lui a lei. |
Sorrisi arrossendo appena al suo complimento.
Sbattei le palpebre quando mi disse del conto alla sartoria. "Vi ringrazio, lo farò allora" sorridendo sorpresa. Poi, volli togliermi una curiosità. "Giusto per soddisfare una mia personale curiosità, qual è la sartoria di cui parlate?" chiesi, con tono incuriosito. |
Mi assopii sul letto spartano della locanda, nel mio solito sonno leggero.
Essendo abituata alla caccia sapevo che ogni rumore poteva essere un pericolo ed ero addestrata a svegliarmi per ogni minimo sospetto. E così feci anche quella notte. Istintivamente cercai il fucile accanto a me, come se fossi in uno dei miei safari, ma non c'era, non avevo ritenuto necessaria un'arma del genere in una locanda, una pistola sotto il cuscino era più che sufficiente. Eppure l'avevo sentito. Era un lupo, un latrato intenso e sinistro. No però non era un lupo, o si? Era qualcosa di più spaventoso, di più sinistro, come infernale? Dopo un po' mi resi conto che probabilmente stavo sognando. Mi riaddormentai e quando mi svegliai era mattina. Così mi alzai e scesi per la colazione. |
"La sartoria di una certa signora Rust." Disse Herbert a Gwen. "Allora, dimmi... ti piace la rocca?" chiese fissandola.
Nel frattempo, alla locanda, Destresya aveva lasciato la sua camera per la colazione. Raggiunse la sala al pianterreno in cui c'era già Odigel che la stava aspettando per mangiare insieme. Il locandiere portò in tavola latte, tè e delle focacce. "Dormito bene?" Chiese lo scienziato alla ragazza. |
Sorrisi ampiamente.
"Sì, sì conosco la signora Rust. A dir la verità, lavoravo nella sua sartoria fino a ieri sera, ero la sua assistente..." snocciolai, curiosa per come avrebbe reagito "E la rocca mi piace molto. Vi rispecchia." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Che curiosa coincidenza." Disse accennando un sorriso Herbert. "Beh, ora potrai entrare in quel negozio non più da ragazza di bottega, ma da miglior cliente." a Gwen. "Sono lieto tipiaccia la rocca. Io sono arrivato solo ieri e credo occorrano diversi lavori." Guardando il giardino incolto.
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Ridacchiai ed annuii.
Oh sì, era una bellissima sensazione. Poi, parlò del giardino. "Oh se volete potrei dare una mano. Mi dispiace vederlo così e sarei ben felice di potermi i dedicare, qualche minuto al giorno" annuendo convinta. "Senza sottrarre tempo alle lezioni, ovviamente." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene, potrai dedicare al giardino tutte le ore libere del tuo tempo, se ciò ti farà piacere." Disse lui a Gwen. "Ma dimmi... ti piace cavalcare? Sai andare a cavallo?"
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"Bene!" contenta.
Poi, mi chiese se mi piacesse cavalcare. "L'ho fatto un paio di volte... Non posso dire di essere un'esperta, ma mi piace..." annuii. Avrei veramente fatto i salti di gioia, se mi avesse permesso di cavalcare qui. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Odigel era già sveglio, a volte mi chiedevo quando e se dormisse quell'uomo!
Gli sorrisi e mi sedetti davanti a lui per la colazione. "Buongiorno signore!" sorrisi, per poi annuire debolmente. "Abbastanza..." risposi alle sue parole, con sufficienza, per poi sorridere "..ho idea che sia passato troppo tempo dal mio ultimo safari perchè devo aver sognato l'ululato di un lupo gigantesco, uno di quelli che c'è un sacco di gusto a cacciare!" risi, divertita. "E voi, avete riposato bene?" squadrandolo appena con lo sguardo per avere una vaga idea dei suoi pensieri. Non che ci riuscissi mai, a comprenderli o intuirli, nè io nè chiunque altro. |
"Bene." Disse annuendo Herbert a Gwen. "Oggi o domani al massimo, arriveranno alcuni baschi che ho comprato per le scuderie della rocca. Potrai scegliere il tuo preferito, per poi uscire a cavalcare quando vorrai." Le offrì il braccio e passeggiarono insieme per il giardino incolto.
Nel frattempo, alla locanda poco fuori Monsclear, Destresya aveva raggiunto Odigel per la colazione. "Ho dormito pochissimo..." lui a lei "... la notte non è fatta per dormire. E' allora che l'ispirazione si degna di raggiungere i mortali." Bevendo del tè. Al tavolo accanto due uomini parlavano di un ragazzino aggredito e divorato da un lupo. A sentirli parlare pareva che il ragazzino fosse già la terza vittima di quelli che molti ritenevano ormai essere un grosso lupo che infestava la zona. |
"Bene, non vedo l'ora, saranno certamente dei meravigliosi esemplari" dissi entusiasta, mentre prendevo il suo braccio e iniziavamo a camminare per il giardino incolto.
"Quando vi ho detto che questo posto vi rispecchia, è vero. Sembra tutto così rigido, marziale, autorevole, ma all'interno c'è questo bellissimo giardino che aspetta qualcuno che se ne prenda cura..." commentai, credendo fermamente in quello che dicevo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert rise appena.
"Sei una poetessa..." disse a Gwen, mentre passeggiavano sottobraccio per il giardino incolto "... dunque mi trovi rigido e autorevole, ma con un giardino incolto nei meandri della mia indole." Fissandola. "Beh, credo che tu abbia una buona possibilità di diventare una romanziera o qualcosa di simile." Divertito. |
Risi di gusto alla sua considerazione.
"No, non credo... Ma sarò felice di scrivere dei versi per voi, in futuro, se vorrete..." divertita. Era come se fosse spontaneo, per me, volergli bene, avevo da subito sentito un'affinità con lui e non avrei potuto essere più contenta. "Cosa avete fatto, in tutti questi anni? Dove siete stato? Avete viaggiato molto?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Quanta curiosità." Disse lui fissando Gwen. "Beh, perlopiù ho trascorso gli anni viaggiando e combattendo. Soprattutto in città di mare, sebbene io ami più la montagna che l'acqua. Ma ora volevo un luogo in cui stare, dove la terra non scotta sotto i piedi. Un luogo finalmete da poter chiamare casa." guardando la ragazza. "Risposta che ti soddisfa?" Appena divertito.
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Ascoltai affascinata la sua risposta.
Chissà quanti posti aveva visitato, quante città, quali persone aveva conosciuto, quali strani cibi aveva assaggiato. Certamente, viaggiare doveva essere una delle cose più belle al mondo. Poi mi riscossi ed annuii con un sorriso alla sua domanda. "Qual è il posto più bello, o strano, che avete visitato?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui guarò le nuvole che si addensavano sul maschio della rocca, come se spingesse la mente lontana da lì, verso luoghi remoti, mari sconosciuti, lande selvagge e cieli misteriosi.
"Credo siano stati gli occhi di tua madre..." disse tornando a guardare Gwen "... si, sono stati quegli occhi il luogo più bello che io abbia mai visitato." |
Non lo interruppi mentre faceva vagare il suo sguardo altrove, ben al di là di queste mura, in cerca di chissà quale terra lontana negli anni della sua memoria.
Ma ciò che disse, riportando il suo sguardo su di me, mi spiazzò, mi lasciò letteralmente senza parole. Non avevo neanche lontanamente messo in conto una risposta così meravigliosa, così piena di amore, quello totale, che riesce a sfidare il tempo e anche la morte. Sentii nuovamente gli occhi inumidirsi, come l'ultima volta e sempre quando lui parlava di mia madre. "Perchè non siete tornato?" mormorai, guardandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Perchè forse non mi aspettavo che tua madre potesse avere un altro..." disse a Gwen "... era giustificata... io ero partito e lei era sola... per questo decisi di non tornare più... di dimenticarla... poi seppi di te... e forse ne fui ancora più geloso... ma dopo la morte di lei tu eri la sola cosa rimasta che mi ricordasse quegli anni... ed allora, anche se non sei mia figlia naturale, sono tornato..."
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Mi parlò con onestà e lo apprezzai molto.
Non volevo che mi raccontasse delle scuse e non solo perchè ormai non ero più una bambina, ma soprattutto perché non volevo che ci fossero mezze verità nel rapporto fra me ed Herbert. "Di chiunque si sia trattato, non c'è mai stato nessun altro insieme a noi, in questi anni... E non ci siete stato altri che voi, nei suoi racconti..." mormorai. "E ad essere onesta, non vorrei che ci fosse qualcuno altro al vostro posto, adesso che non ho più mia madre. L'unica persona che l'abbia amata più di chiunque altro, ed è stato un po' come conoscervi già" conclusi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert guardò Gwen e sorrise, per poi farle una carezza leggera sul viso.
I 2 ripresero allora a passeggiare nel giardino, mentre alte nuvole grigie si addensavano su Monsearcl. "Meglio rientrare in casa..." disse lui guardando il cielo "... a breve potrebbe piovere." Dopo alcune ore Facio avvertì il suo padrone dell'arrivo dei cavalli. I mercanti li mostrarono a Herbert poi portarono quei baschi nelle scuderie. Il generale allora fece chiamare Gwen, facendole vedere i cavalli, in modo da sceglierne uno per sè. |
Ricambiai il sorriso e accolsi la leggera carezza sul viso.
Continuammo a passeggiare, finché entrammo in casa per via di un banco di nubi minacciose che gravavano incombenti sulla rocca. Dopo un paio d'ore, i cavalli arrivarono e subito corsi per scegliere il mio. Era scuro, la criniera folta, maestoso e lo sguardo saggio, pacato. "Questo qui" dissi contenta, accarezzando il muso morbido e vellutato del cavallo. Era davvero splendido e accettava le coccole con entusiasmo. https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...9e22636623.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse Herbert guardando soddisfatto la scena di Gwen che coccolava il suo cavallo. "Ora non ti resta che trovargli un nome. Da oggi questo cavallo è tuo."
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