Camelot, la patria della cavalleria

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Talia 05-09-2010 04.44.46

"Non è vero!" mi intromisi nella conversazione, in un modo che mi era stato sempre vietato con rigore. Ma non mi importava!
"Non è vero, non è per questo che siamo qui!" mi alzai e fronteggiai Guisgard con occhi fiammeggianti "Siamo qui perché tu hai bisogno di un posto sicuro dove stare mentre sistemiamo questa cosa! Perché tu non sei malvagio, tu non sei un'assassino... e non dire che non è vero!" lo ripresi prima che mi contraddicesse "Non dire che non posso saperlo, perché io lo so! Lo sento! Cosimus è malvagio, tu no! Cosimus vuole ucciderti e noi non vogliamo che succeda! E' per questo che siamo qui, Guisgard!"
Mi voltai, poi verso il chierico e conclusi: "E non è vero che è stato avventato! E' per merito suo se sono qui ora: da sola non sarei neanche uscita da Camelot!"
Smisi di parlare e rimasi immobile, rigida, continuando a spostare lo sguardo severo dall'uno all'altro.

Guisgard 05-09-2010 04.56.02

"Ascoltami..." si alzò Guisgard e la prese per le braccia "... Cosimus non mi ucciderà, non ci riuscirà... ma finchè vivrà lui noi dovremo solo scappare... vuoi passare la vita fuggendo da un posto all'altro? E' questo che vuoi? Beh, io no... io voglio che tu abbia una vita felice, come una favola... non che un giorno io possa leggere sul tuo volto il rimpianto per Carcassonne e la sua luminosa corte..."
"Figliola, il cavaliere forse ha ragione..." intervenne il chierico.

Talia 05-09-2010 05.12.49

Fissai Guisgard per un lungo momento...
avrei voluto dirgli che non mi importava niente di dover continuare a fuggire, che avrei potuto contiunuare a scappare da un posto all'altro per tutta la vita pur di non vederlo andare incontro a quello scontro: Cosimus non era solo malvaglio, ma aveva anche al suo servizio molti uomini e poteva contare su mille spie comprate con il denaro o con chissà quali altre promesse...
Sì, sarei scappata volentieri...
Le parole di padre Alwigh, tuttavia, mi precedettoro.
"Bene!" dissi arrabbiata "Siete tutti e due d'accordo, vedo!"
Inspirai forte poi, rivolta al cavaliere, soggiunsi: "Ma non mi lascerai qui mentre vai incontro a quel pazzo! Non me ne starò qui con le mani in mano ad attendere il verdetto!"

Guisgard 05-09-2010 05.23.27

"Cercate di ragionare, milady..." disse Alwig.
"Ora basta!" Lo interruppe bruscamente Guisgard. "Ho già tanti altri problemi e guai a cui dover pensare! Non voglio dover badare anche ai capricci di una ragazzina troppo viziata! Sono abituato a risolvere le mie questioni da solo, senza dovermi trascinare nessuno dietro!"
Respirò forte ed aggiunse:
"E poi io non sono abituato ad avere attorno sempre la stessa donna! Sono uno spirito libero, io! L'amore per me è un capriccio e se si prolunga per troppo tempo un mieloso fastidio! Non sono capace di badare a nessun altro che non sia me stesso! Sono un cavaliere, amo i duelli e le battaglie! Il resto conta poco per me! Quindi non voglio nessuno dietro per ciò che devo fare!"
E uscì sbattendo la porta.

Talia 05-09-2010 05.43.57

Rimasi pietrificata per un istante poi, un secondo prima che uscisse, lo riafferrai per la manica e gli assestai uno schiaffo sulla guancia con tutta la forza che avevo addosso.
"Io vi odio!" ringhiai "Vi odio di tutto cuore! Siete un mostro! Sapete... io sarò anche viziata, ma voi siete un idiota e ci resterete per tutta la vita!" inspirai forte, poi conclusi "Volete farvi ammazzare? Bene! Tanti auguri! Solo... solo vedete almeno di farmi riavere la vostra spada dopo, vi ricordo che l'ho pagata io!"
Gli voltai le spalle e solo quando udii la porta sbattere forte mi lasciai cadere pesantemente su una sedia, prendendomi la testa tra le mani e desiderando morire.

Guisgard 05-09-2010 05.50.41

"Coraggio, ragazza mia..." cercò di consolarla il chierico "... fatevi forza... e poi non è detto che si farà uccidere tanto facilmente... ora vi farò preparare un stanza dove potrete riposare... vedrete che vi sentirete meglio..."

Talia 05-09-2010 06.09.26

Alzai di malavoglia gli occhi sul chierico...
"Già..." mormorai "Comunque ha detto che non sarebbe più tornato, no? Non ha più interessi qui..."
Poi, rendendomi conto della disperazione che rischiava di impadronirsi di me, schiarii la voce e conclusi: "E poi, se pure tornasse, non lo vorrei vedere! Non lo vorrò vedere mai più! Lo odio!"
La voce mi tremò pericolosamente, ma io mi sforzai di non farci caso.

Guisgard 05-09-2010 06.11.51

Nel frattempo, a Capomagnus, approfittando di un momento opportuno, Maladesh e gli altri raggiunsero un vecchio fienile, dove avevano nascosto il loro carro.
Qui si tolsero i falsi sai e ripresero i loro vecchi abiti.
"Ora questi vestiti ci renderanno meno sospettosi ai loro occhi..." disse Maladesh "... ma comunque teniamo gli occhi aperti... specialmente tu, ragazzo..." rivolgendosi a Cavaliere25 "... visto che conoscono il tuo volto..."
E detto questo, dopo aver controllato i lati della strada, il gruppo uscì da quel fienile.

Guisgard 05-09-2010 06.35.13

"Venite, la vostra stanza è pronta..." disse il chierico a Talia "... seguite questo buon fratello" indicando un altro monaco appena entrato "e vi mostrerà la stanza."
Detto questo, padre Alwig uscì dalla stanza.


Guisgard, intanto, sellava il suo cavallo e scrutava il cielo.
"Partirete ora?" Chiese padre Alwig appena giunto.
"Si, non vi è più nulla che possa trattenermi qui!"
"Perchè avete scelto il suo odio?" Chiese il chierico.
"Non vi comprendo..."
"L'amate dunque a tal punto...."
"Signore, non vi comprendo..." disse Guisgard "... ed ora è tardi e devo ripartire..."
"Questa notte si sono dette molte cose..."
"Dipende dai punti di vista..." ribatté Guisgard "... ditemi, padre... la confessione è segreta, vero?"
"Si, volete confessarvi?"
"No, ma rivelarvi un qualcosa che non voglio possa morire con me..."
Il chierico lo fissò in silenzio.
"No, perdonate..." disse Guisgard "... è stato un attimo di debolezza... uno sciocco pensiero irrazionale... siete mai stato irrazionale, padre?"
"Credo che tutti gli uomini lo siano almeno una volta nella vita..."
"Anche voi?" Chiese Guisgard.
"Certo, sono un uomo in fondo."
"Ma pensavo che voi chierici..."
"Quando ho lasciato la mia casa, le terre di mio padre e tutto il resto per seguire la mia vocazione, voi come mi avreste giudicato?"
Guisgard sorrise amaro.
"Per essere felici, talvolta, occorre avere il coraggio di seguire il proprio cuore, figlio mio."
"Abbiate cura di lei, padre..." disse Guisgard "... è il mio bene più prezioso... il mio unico bene..."
Saltò sul suo cavallo e lasciò l'abbazia, galoppando verso Capomagnus con un sordo dolore nel cuore.

cavaliere25 05-09-2010 10.50.14

Si starò con gli occhi aperti dissi a Maladesh ora dove andiamo dissi? dobbiamo aspettare Guisgard che torni cosi sistemiamo anche la sua storia e cercheremo di capirci di piu.


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