Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 02-09-2016 04.16.55

Risposi al suo sorriso e notai che per aprire la porta aveva usato una chiave che teneva al collo. Ancora più incuriosita finalmente varcai la pesante porta e ci ritrovammo in un ambiente freddo e buio. Decisamente non ciò che immaginavo.

Istintivamente strinsi di più la mano del principe che per fortuna accese una luce poco dopo.

Non mi restava che fidarmi e seguirlo, guidata dalla debole luce.

Guisgard 02-09-2016 04.29.15

Gwen in lacrime lasciò il castello per cercare Gillen.
E lo trovò immobile davanti ad uno dei bastioni sul maniero a fissare il cielo, mentre il vento gli soffiava tra i capelli.

Guisgard 02-09-2016 04.35.23

“E sia...” disse Icarius a Clio, per poi prendere un telo e coprendosi nell'alzarsi “... ecco...” a lei “... ti cedo la vasca...” sorridendole “... e da perfetto gentiluomo mi volterò dall'altra parte...” uscendo dalla vasca.

Guisgard 02-09-2016 04.41.36

La debole luce della stanza velò quell'ambiente, dove Taddeus e Dacey avanzavano tra vari oggetti.
Abituandosi al buio, Dacey cominciò a riconoscere quel luogo.
Era una sorta di laboratorio, pieno di alambicchi, fiale e macchinari vari.

Clio 02-09-2016 04.42.11

Restai a guardarlo sorridendo.
Non feci in tempo a porgergli il telo come facevano le ancelle con me, che l'aveva già preso era uscito dalla vasca.
Restai ad osservare ogni suo movimento.
Poi pensai che forse non dovevo, dopotutto mi aveva detto di voltarmi, che si sarebbe voltato.
Quindi forse c'era qualcosa che io non sapevo.
Come se uomini e donne dovessero nascondersi a vicenda.
Arrossii al pensiero che non sapere niente di come ci si comporta mi poteva portare a fare figuracce colossali.
Probabilmente non sarei sopravvissuta un giorno fuori di lì, nel mondo reale.
Ma non volevo pensarci, eravamo soli e il mondo intero per me era quella stanza.
Volevo assaporare quello strano momento pieno di emozioni e situazioni nuove fino in fondo.
Così quando lui si voltò, slacciai l'abito dietro il collo e lo lasciai cadere a terra, come una lenta carezza di seta sul mio corpo.
Dopodiché entrai in acqua e intrisi la spugna della mia essenza preferita.
L'acqua era calda e rigenerante effettivamente.
"Ecco, puoi voltarti..." ripetei le sue stesse parole, sorridendo.

Lady Gwen 02-09-2016 04.48.59

Vagai per un po', finchè non lo trovai immobile su uno dei bastioni a guardare il cielo.
Mi avvicinai alle sue spalle e cinsi il suo petto con le braccia.
"Scusami..." sussurrai pianissimo, lasciando poi sfuggenti baci sulla nuca e sul collo "Scusami... Non avevo alcun diritto di piombare nella tua vita e sconvolgerla, ma purtroppo non l'ho scelto io... Anche io vorrei che tu fossi quell'uomo per averti ancora accanto... O vorrei che la profezia non esistesse, per vivere tranquillamente con te, senza mostri e pericoli..." sussurrai fra i suoi capelli, poi poggiai il viso sulla sua spalla "Non credo di poter restare ancora... Mio padre mi aveva fatto promettere di tornare subito a casa se non avessi trovato chi cerchiamo... Non sai che desiderio avrei di restare..." sospirando "Ma non posso... Tornerò presto, te lo prometto... Tornerò per te... " sciolsi la catenina col ciondolo di mia madre che tenevo al collo, la poggiai accanto a lui e poi mi voltai per andar via.

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Guisgard 02-09-2016 04.57.31

Icarius si voltò, sempre stretto in quel telo, trovando Clio già immersa nella vasca, mentre il suo abito bianco, totalmente inumidito, era sul marmo a terra.
“Devo” disse lui “renderti il favore no?” Avvicinandosi. “Devo lavarti la schiena come tu hai fatto a me, giusto?” Sorridendo.

Dacey Starklan 02-09-2016 04.59.34

" Che posto é questo Maestà?" arricciando il naso e scendendo con gli oggetti suoi tavolini.

Guardai meglio tentando di capire il significato di quel luogo.

Clio 02-09-2016 05.04.13

L'acqua era calda e avvolgente, tanto che fui grata a Icarius per quella bella idea.
Poi si voltò verso di me, si avvicinò e io sorrisi.
Raggiunsi la sponda della vasca davanti a lui, appoggiando entrambi i gomiti sul pavimento di marmo, poco distanti dal mio abito, con la testa appoggiata alle mani intrecciati e le gambe che, muovendosi, increspavano l'acqua creando rumori giocosi e ameni.
Annuii, guardandolo con un sorriso.
"Esatto..." Sorrisi "Così vedremo se sei all'altezza delle mie ancelle..." Ridendo, spensierata.
Così mi diedi una piccola spinta con le braccia, che mi fece scivolare all'indietro, per poi tornare da lui voltata come lui era messo poco prima.
Portai la testa all'indietro per guardarlo direttamente e non attraverso lo specchio davanti a me.
"Eccomi..." Sorrisi, con gli occhi nei suoi.

Guisgard 02-09-2016 05.05.37

“Gwen...” disse Gillen “... aspetta...” stringendo la catenina nella mano.
Si avvicinò, la fissò e poi la baciò.
Un bacio disperato, come la volontà di non volerla perdere, come l'istinto a lottare per ciò che si ama.
Un bacio lungo che li unì, che i legò l'uno all'altra.
“Ti aspetterò...” staccando appena le sue labbra da quelle di lei.


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