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Eh, una parola...
"È lungo da spiegare..." dissi, guardando poi Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Se questo la fa sentire meglio... Anzi ti fa sentire meglio.. Comunque meglio chiamare la dottoressa per sapere come stai" e la feci chiamare.
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Mi voltai, lasciandogli le gambe da accarezzare, da massaggiare, leggermente divaricate.
Sentivo le sue mani sui piedi, che li accarezzavano, esploravano, tra le dita, sulla pianta, sulla caviglia. Mi chiesi se avesse mai toccato così una donna. Se gli fosse mai capitato di perdere la testa, di lasciarsi andare. Dopotutto era così piccino, così tenero. Il mondo esterno è pieno di mostri che potevano approfittarsi di lui. Oh, tipo me... Poi iniziò a risalire, sulle gambe, le cosce, l'inguine, finchè non lo sentii lambire i glutei, provocandomi un'intensa scarica che non potevo fraintendere era calda, umida, irriverente. Allora aprii leggermente di più le gambe, e portai la testa appena all'indietro, per poi voltarmi a guardarlo. http://i65.tinypic.com/2vlu0yo.jpg |
“Se siete qui nel mio laboratorio un motivo ci sarà, immagino...” disse Awatary a Gwen “... cosa cercate da me?” Fissando i due giovani.
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Hiss guardò Altea in tutta la sua figura, con uno sguardo compliaciuto.
Arrivò la dottoressa e controllò i suoi valori. “Il suo fisico è in ripresa, i valori sono migliorati...” disse la donna controllando i dati. “Ho una buona infermiera...” mormorò lui, per poi fissare Altea. |
Quel massaggio continuava, con Icarius che portava le sue mani su e giù lungo le gambe unte e lisce di Destresya.
Vide le cosce della zia divaricarsi appena. Avrebbe voluto tirar giù quelle mutandine e scoprire quei glutei sodi. Affondarci sopra le mani, la bocca, la lingua. “Si, così...” disse fra sé “... così, brava... apri ancora le cosce... su, bella... te le ungerei tutte queste mutandine...” continuando il massaggio lento. “Sto andando bene, zia?” Chiese con tono fintamente ingenua. |
"È stato un caso, in realtà... Voi cosa avete da offrirci?" chiesi a mia volta, guardandolo con un mezzo sorriso.
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"Qualcosa che non potrete trovare altrove." Disse Awatary a Gwen. "Qualcosa di unico, perfetto per ogni situazione."
"Ossia?" Elv. "Il mio genio." Rispose lesto l'inventore. "Io sono Awatary e risolvo problemi." Con tono sicuro. |
Lo guardai stupita e rapita.
"Ah sì?" dissi "Beh, noi ci siamo ritrovati su questo pianeta senza sapere come,potete riportarci a casa?" con un sorriso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Mi lasciai andare, mi abbandonai a quel massaggio, alle mani del mio nipotino che mi accarezzavano tutta, che risalivano le mie gambe fino ad arrivare quasi all'inguine, lambendo piano le mie mutandine ormai fradicie.
Allora allargai ancora un po' le gambe, mentre la sua mano era così vicina da farmi venire i brividi. Poi quella sua vocina tenera e innocente, che mi faceva fare pensieri nuovi, strani e perversi, si fece strada dentro di me in modo sempre più insistente. "Oh si, piccolo, sei bravissimo.." allargando ancora un po' le gambe, chiedendomi se avrebbe compreso, dopotutto era troppo piccolo per certe cose. Allora mi voltai, lo guardai negli occhi e dissi, con una voce calda, sensuale che si combinava allo sguardo famelico: "Oh ma puoi fare anche di meglio, amore della zia..". |
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