Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 02-06-2016 01.33.37

“Sono vittima di una maledizione, di un oscuro incanto...” disse Andros ad Altea “... un sortilegio impenetrabile...” esitò “... sono condannato a vivere solo di notte... in questo castello che è diventato la mia prigione...”

Altea 02-06-2016 01.36.33

Il mio cuore iniziò a battere troppo forte e mi staccai lentamente per non far sentire quel forte battito.."Ma chi ha voluto tutto questo? E di giorno..che ti succede di giorno...vuoi dirmi io sarò costretta a vederti solo di notte..spiegami..non potrei mai condurre una vita del genere. Vi deve essere un rimedio" intrecciando stavolta le mani nervosamente.

Guisgard 02-06-2016 01.36.56

“Bene, ho fiducia in te, che mi farai uscire presto da qui.” Disse Icarius a Clio sorridendo freddamente. “Forse però ora dovresti andare... questo luogo è umido e freddo... non certo adatto ad un vestito come questo che indossi ora.” Annuendo indifferente.

Guisgard 02-06-2016 01.44.57

Quel bacio travolgente, ardete, passionale.
Un bacio che trascinò con sé tutto il desiderio delle mani e delle dita di Ehiss che presero a percorrere tutto il giovane corpo di Dacey.
Mani che toccavano, stringevano, cercavano, trovavano.
Mani che stringevano la zingara al corpo del cavaliere, quasi facendola prigioniera del suo desiderio.
Mani che spostavano ed alzavano la sua gonna, scoprendone una gamba, per poi accarezzarla a lungo, intensamente, senza smettere.

Clio 02-06-2016 01.45.26

"Io amo il freddo, tranquillo..." risposi, d'istinto.
Ma il freddo dell'inverno, delle montagne, della neve, non quello che leggevo nei suoi occhi.
E solo dopo compresi che il freddo era solo una scusa.
Così abbassai lo sguardo, nascondendo l'infinita tristezza che quel comportamento mi generava.
"Ad ogni modo sì.." mormorai piano, come imbarazzata "Se è ciò che vuoi me ne vado, certo.." farfugliai.
"Buonanotte..." dissi infine, alzando lo sguardo su di lui, cercando di sostenere il suo sguardo "A domani.." sforzandomi di sorridere.
Così, a malincuore, mi voltai verso l'uscita della cella, mentre un profondo peso era sceso sul mio cuore.

Guisgard 02-06-2016 01.52.14

Gwen aprì la porta e sulla soglia vide Go e Nyccio.
“Abbiamo sentito dei passi nel corridoio” disse Go “e volevamo sapere se voi e il capo stavate bene...”

Dacey Starklan 02-06-2016 01.53.03

Ero sciolta e perduta nella sua susseguirsi dei baci e lo fui ancor di più quando Ehiss lasciò scorrere liberamente le sue mani a scoprire il mio corpo.

Mani che con tocchi audaci finirono per incontrare la stoffa della mia gonna e scostarla, mostrando le mie gambe ambrate.

Quell'azione mi svegliò dal passionato torpore.

" Ehiss" sussurrai appena, timorosa di rovinare quel momento, " non qui"

Non in quel villaggio disabitato, non in quella locanda misera, non in quel letto anonimo.

" Sono tua, oggi...domani e per i giorni a venire... Pazienta ancora un po' ..." lambendo il suo orecchio con le labbra.

Speravo che capisse ciò intendevo, volevo concedermi a lui e rendere quello un ricordo indelebile, e farlo in quel luogo senza nome avrebbe rovinato il mio ricordo.

Guisgard 02-06-2016 01.55.39

“Nessuno potrebbe condurre una vita del genere...” disse Andros allentando la presa, in modo che Altea posso indietreggiare se lo avesse voluto “... nessuno... e naturalmente non ti chiederò farlo... è il mio Destino, non certo il tuo...”

Lady Gwen 02-06-2016 01.57.37

Sospirai di sollievo, anche se solo in parte, e appoggiai la testa allo stipite della porta.
"Entrate, presto..." facendoli entrare e richiudendo la porta a chiave.
Poi spiegai ai due tutto ciò che era successo.

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Guisgard 02-06-2016 01.58.17

Clio uscì dalla cella ed Icarius non la fermò.
L'uomo che sorvegliava la cantina richiuse le sbarre ed invitò Icarius a dormire.
“Andate anche voi.” Disse poi alla ragazza. “non è posto per voi questo.” Fissando il suo vestito.

Altea 02-06-2016 02.02.41

Rimasi immobile a guardarlo...tutto crollò in un attimo e lui...lui non mi dava speranza, un motivo, un mezzo per porre rimedio a questo..o forse rimedio non vi era..inspirai profondamente.."Andros...io...sarò sincera come lo sei stato tu. Tu non mi rispondi e dalle tue risposte mi fai credere non vi sia mezzo per togliere questo sortilegio...nulla. Solitamente ad un incanto vi è un rimedio, ma per te no sembra. Non dici nemmeno chi lo ha voluto...tuo padre e Tintus...ovvio..quel dipinto..Apollo di giorno porta il Sole e la ninfa può vederlo solo di notte o il mondo sarà buio" una lacrima scese e la asciugai "Ci stiamo affezionando troppo...e se tu non mi dai un rimedio...io non posso vivere per tutta la vita qui...e vedendoti solo di notte. E prima che non possa più tornare indietro...ti do due possibilità...se non mi dici il rimedio...come hai detto ieri notte...ora aiutami a scappare di qui, ma sappi ti sono grata Andros..perchè mi hai fatto capire si può amare...di nuovo" chiusi gli occhi...il Destino dipendeva da lui ora.

Guisgard 02-06-2016 02.05.24

A quelle parole di Dacey, Ehiss si fermò, allontanandosi appena da lei, per poi annuire.
Ad un tratto da fuori giunse il rintocco della campana della chiesa.
Come la notte precedente.
“Si, hai ragione...” disse lui.
Un attimo dopo però dei rumori si udirono dal pianterreno della locanda.

Clio 02-06-2016 02.06.34

Non mi fermò.
Le ferite a cui ero abituata erano niente in confronto a quello.
Perché diavolo mi faceva così male la sua indifferenza?
Perché avevo pensato di contare qualcosa per lui?
Forse mi ero sbagliata, e anche se gli avessi confessato ogni cosa non avrei avuto altro che indifferenza.
Che gli importava dopotutto?
Avevo sbagliato ad andare da lui, mi ero fatta solo del male.
Era quel posto, quell'assurda storia che mi distruggeva, una volta lontani da lì sarebbe andato meglio tutto.
Non risposi alla guardia e raggiunsi in fretta la mia camera.
Chiusi la porta dietro di me e mi buttai sul letto, così com'ero.
Sentii tutte le emozioni di quel giorno affiorare, e furono così forti da sopraffarmi.
Allora piansi, fino a non avere più lacrime.
Mi sentivo incredibilmente sola, e non era poi tanto strano.
Così mi aggrappai all'unica cosa cara che avevo con me, Damasgrada.
La strinsi tra le mani, come se lei avesse la riposta ai tormenti della mia anima.
Lei che mi era stata accanto sempre.
Mi addormentai così, ancora vestita, con la mia spada stretta come una bambina stringe una bambola perché la protegga dai brutti sogni.

Guisgard 02-06-2016 02.10.59

“Dobbiamo scendere subito di sotto...” disse Go a Gwen “... questa casa nasconde qualcosa di oscuro... e il capo corre seri pericoli nel suo voler chiarire queste faccende...”

Lady Gwen 02-06-2016 02.13.54

Sospirai preoccupata, ma Go aveva ragione.
Poteva essere in pericolo ed io non potevo starmene lì con le mani in mano.
Indossai il mantello ed uscimmo dalla camera in silenzio.

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Dacey Starklan 02-06-2016 02.14.09

Apprezzai la sua comprensione e per dimostrarlo gli donai un nuovo bacio pieno di amore e gratitudine.

" La campana" mormorai, " ormai è tardi... " e feci per invitarlo a sdraiarsi accanto a me ma dal pian terreno udii dei rumori.

" Sembrerebbe che ci sia qualcuno!" sopresa

Guisgard 02-06-2016 02.19.38

“Hai ragione...” disse lui ad Altea “... questa è la mia condanna, non la tua... certo che si può amare... amare senza condizioni, senza ultimatum, né possibilità... si ama e basta...” sorridendo amaramente “... evidentemente amarci non ci è consentito...” la lasciò libera da quell'abbraccio, per poi tornare a sedersi al suo pianoforte “... ora che uscirai da questa stanza imbocca l'ala destra del pianerottolo... ai piedi della parete su cui si apre una finestra strombata troverai una botola... aprila e calati al suo interno... raggiungerai la cisterna del castello... da lì percorrerai il tunnel di scolo, dove l'acqua è sempre bassa, fino a ritrovarti presso un canale che dal castello raggiunge l'esterno... va e buona fortuna, Altea... devi uscire prima che faccia giorno però... addio...” cominciando a suonare il suo pianoforte.

Altea 02-06-2016 02.31.57

Mi avvicinai a lui e lo baciai intensamente..Andros .. perché eri così arrendevole ma forse era vero non vi era rimedio e non si poteva fare nulla..."Andros sappi se vi fosse stato un modo per spezzare l'incanto avrei rischiato tutto ma sembra non ci sia..sarai sempre nel mio cuore". Presi la sacca ed uscii senza guardarlo e iniziai a correre, udendo la sua melodia di addio.
Seguii le sue direttive, vidi la botola e la aprii, in mano avevo una candela e mi calai nella cisterna e iniziai a correre nel tunnel di scolo mentre calde lacrime scivolano sul volto. E vidi il canale che mi permetteva di uscire all' esterno..lui conosceva bene come fuggire. E vidi le stelle e mi incamminai verso una uscita, distrutta dalla corsa e dal dolore.

Guisgard 02-06-2016 02.38.41

Stretta a Damasgrada, Clio infine si addormentò...

Il Palazzo Ducale era avvolto da tenebre che parevano impenetrabili.
Le stelle scintillavano mute e lontane, la Luna appariva indifferente ed eterea nel suo sinistro pallore.
Un cupo silenzio attraversava la brughiera circostante, tra confusi latrati e soffocati ululati.
Il canto della civetta, nascosta chissà dove, sembrava un lamento che portava cattivi auspici.
Di tanto in tanto il passo ritmico delle sentinelle lungo il camminamento di ronda pareva rompere quel tetro oblio, ma poi il senso di vuoto mutismo tornava a dominare su ogni cosa presente in quella notte.
Clio udì alcuni soldati parlare.
Il duca è sceso nel cortile, dicevano.
Lei allora corse a raggiungerlo.
Strane voci si rincorrevano circa la maledizione e quella notte era abbastanza tetra da fornire un degno scenario a ciò che di vero c'era in quell'antica ed inquietante leggenda.
Clio raggiunse il cortile, ma lord Anione sembrava scomparso.
Poi, ad un tratto, Damasgrada al suo fianco cominciò a vibrare forte.
Un attimo dopo apparve qualcuno.
Un giovane uomo che la fissava sorridendo.
Era Guisgard.
O forse Icarius.

Si svegliò di colpo.
Era stato un sogno.
Damasgrada era fra le sue braccia, ma non vibrava.
Era però il cuore di Clio a farlo, tanto batteva forte per quello strano sogno.

Guisgard 02-06-2016 02.44.52

“Già, sembrerebbe di si...” disse stupito Ehiss a Dacey “... vado a controllare... tu chiuditi dentro...” ed uscì.
Intanto il rintocco della campana continuava ad udirsi nella strada.

Dacey Starklan 02-06-2016 02.46.37

" Fa attenzione" sussurrai accompagnando il cavaliere alla porta.

E richiusi poco dopo serrando con il chiavistello

Clio 02-06-2016 02.51.02

Mi svegliai di colpo, spalancando gli occhi come quando in battaglia udivi il minimo rumore.
Restai immobile, con lo sguardo perso nel vuoto per un lungo, interminabile istante.
Damasgrada non vibrava, la sfiorai piano, dolcemente.
Il mio cuore batteva forte, e quel sogno non aveva fatto altro che ampliare il mio sconforto.
La sera della morte di Anione.
Icarius, Guisgard.
Guisgard, Icarius.
Quanto era crudele tutto quello?
Che scherzo ignobile del destino era dividere due uomini identici, che dovrebbero essere due parti di un unico uomo?
Se l'intento era farmi del male, il destino ci stava riuscendo in pieno.
Perché era una di quelle situazioni in cui si perde in ogni caso.
A meno che la mia teoria non fosse giusta.
Ad ogni modo non mi importava.
Avrei tirato Icarius fuori di prigione e poi ci saremmo lasciati tutta quella storia alle spalle.
Anche quello che provavo per lui.
Nonostante tutto.
Nonostante le emozioni provate con Guisgard, nonostante il dolore per l'indifferenza di Icarius.
Dato che non si possono avere due uomini, la situazione era limpida e chiara ai miei occhi.
Non ne avrei avuto nessuno.
Certo non avrei mai più mostrato il mio cuore ad Icarius, dopo l'indifferenza di quella notte.
Ero brava a nascondere i miei sentimenti dietro l'indifferenza, l'avrei fatto anche con lui.
Era una soluzione dolorosa, ma quella folle situazione non aveva altra via d'uscita.
Chiusi gli occhi, e ricacciai indietro le emozioni, quelle belle, quelle brutte, sempre più in fondo perché andassero a cementare la mia armatura.
Poi mi alzai, e uscii in punta di piedi.
Avevo un piano di fuga da preparare, dovevo studiare il territorio, così iniziai a gironzolare, silenziosa, osservando ogni indizio che potesse essermi utile.

Guisgard 02-06-2016 02.55.25

Gwen, Go e Nyccio lasciarono la camera e scesero silenziosamente al pianterreno.
Qui videro Nepote ed il dottore in piedi nella penombra.
“Avanti, dottore, sono pronto...” disse Nepote “... cominciamo...”
“Oh, Nepote, non qui...” scuotendo il capo il medico “... ho bisogno di un luogo tranquillo... in cui poter operare con calma...”
“Devi accontentarti.” Fissandolo Nepote. “Non ci sono luoghi tranquilli qui.”
“Cosa ne pensi della cantina?” Chiese il medico. “A me sembra perfetta.”

Guisgard 02-06-2016 02.59.02

Uscito Ehiss, Dacey chiuse la porta col chiavistello.
Però subito dopo sentì dei rumori in strada.
E dalla finestra si potevano vedere diversi individui camminare verso la chiesa.
Proprio come la notte precedente.

Lady Gwen 02-06-2016 03.00.18

Scendemmo di sotto e restammo ben nascosti nella penombra, come Nepote ed il medico.
Li sentii parlare; Nepote avrebbe voluto essere operato in quel momento, ma il dottore non era molto d'accordo, finché non propose la cantina.
Zoren non era lì, quindi o era nascosto al pianterreno oppure...
Impallidii.
E se fosse stato nella cantina?
Non volevo pensarci, non volevo pensare che fosse lì e che potesse essere in pericolo, cercai così di allontanare quel pensiero.

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Guisgard 02-06-2016 03.05.45

Clio si alzò, lasciò la sua camera e cominciò a gironzolare in giro.
Ad un tratto però, seduta su una panca nel cortile della casa, nonostante l'aria pungente della notte, la ragazza vide una figura.
Era avvolta dala penombra, però i suoi tratti si potevano scorgere.
Era un sacerdote.

Clio 02-06-2016 03.09.18

Mi guardai in giro, cercando di memorizzare ogni angolo della casa, studiarne ogni anfratto, per poterlo usare nel mio piano.
Era ancora notte, e l'aria fresca solleticava la pelle e rendeva più agile il respiro.
D'un tratto vidi qualcosa su una panca nel cortile, un sacerdote.
Dopo le minacce di morte in chiesa, però, non mi fidavo poi tanto nemmeno della Chiesa, ma decisi comunque di avvicinarmi, cercando di scorgere il suo volto.

Guisgard 02-06-2016 03.13.14

Nepote annuì e col dottore scesero in cantina.
Go e Nyccio cominciarono a cercare Zoren, ma senza trovarlo.
“Qui non c'è...” disse Go a Gwen “... dove può essere secondo voi?”

Lady Gwen 02-06-2016 03.18.01

I due andarono via e noi ne approfittano per cercare Zoren.
Guardammo ovunque, ma non c'era ed io iniziavo ad avere seriamente paura.
Guardai Go.
"Ho paura che sia proprio in cantina..." dissi, con un filo di voce tremante "Dobbiamo andarci subito."

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Guisgard 02-06-2016 03.24.48

Clio si avvicinò, senza farsi scorgere, per vedere meglio il sacerdote seduto sulla panca.
Era un uomo sulla sessantina, o comunque vicino a quell'età.
Leggeva alcune preghiere, interrompendosi solo per recitare il Padre Nostro e l'Ave o Maria.

Clio 02-06-2016 03.29.20

L'uomo non sembrava pericoloso, piuttosto pacifico.
Io non avrei dovuto essere in giro a quell'ora, ma dopotutto non ero una prigioniera.
E nulla accade per caso, mi dissi.
Parlare con qualcuno non mi avrebbe fatto poi male, anche se era intento a pregare.
Così, come se niente fosse entrai nel cortile, quasi stupendomi di trovare lì il sacerdote.
"Oh, perdonate padre.." dissi rispettosamente, chinando il capo "Anche voi non riuscite a dormire?" chiesi, con un sorriso gentile.

Guisgard 02-06-2016 03.34.31

“Si, andiamo a vedere...” disse Go a Gwen e a Nyccio “... ma senza farci scoprire...”
Scesero così, furtivamente, per le scale che portavano in cantina, dove già c'erano Nepote ed il dottore.
E i due erano rimasti sorpresi per quella grossa buca scavata nella cantina.
“Nepote...” stupito il medico “... chi mai ha scavato questa buca qui? E perchè mai?”

Guisgard 02-06-2016 03.39.15

Il sacerdote si voltò e sorrise a Clio, rispondendo con un cenno del capo al suo saluto.
“Oh, no, ragazza mia...” disse ridendo appena “... in verità mi sono appena svegliato. Devo recitare le mie preghiere mattutine e poi prepararmi per celebrare la Santa Messa. E voi invece? Come mai non riuscite a dormire?”

Clio 02-06-2016 03.42.22

Sorrisi al sacerdote.
Forse parlare mi avrebbe fatto davvero bene, ma sicuramente non avrei raccontato gli affari miei a uno sconosciuto.
"Brutti sogni.." Sospirai "E un sacco di pensieri..." Sorridendo piano, con un velo di tristezza "Solo un po' di malinconia, e il desiderio che sorga presto il sole..." Alzando lo sguardo verso il cielo.

Lady Gwen 02-06-2016 03.42.40

Scendemmo in cantina e in fondo non mi stupii quando vidi che i due erano rimasti sorpresi vedendo la buca.
Loro non erano ancora arrivati quando i rumori erano iniziati.
Mi chiedevo però dove diavolo fosse Zoren.

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Guisgard 02-06-2016 03.49.46

Il sacerdote sorrise a Clio.
“Forse vi eravate fatta bella per il vostro ragazzo.” Disse guardando il suo vestito. “Ma non rattristatevi. Un poeta antico scriveva che fino a quando l'alba non è spuntata allora non è mai tardi per sognare.”

Guisgard 02-06-2016 03.53.27

“Già, è molto strano...” disse Nepote al dottore, fissando la misteriosa fossa “... qui vivono solo le tre zie... chi dunque può averla scavata? E perchè?”
“E se fossero quei quattro estranei?” Chiese il dottore.
“Non so...” mormorò Nepote “... meglio tenerli d'occhio...”
“Sospettano di noi...” sottovoce Go a Gwen, che nascosti ascoltavano tutto.

Lady Gwen 02-06-2016 03.56.19

Certo, era ovvio, chi mai potrebbe sospettare di tre innocenti vecchiette?
"Non avrebbero torto, nessuno sospetterebbe di tre anziane... Comunque questa è la cosa che mi preoccupa meno ora, guardatevi attorno e cercate di vedere se Zoren è qui..." sottovoce a Go.

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Guisgard 02-06-2016 04.00.36

Altea seguì le indicazioni di Andros e lasciò il castello, ritrovandosi infine all'esterno, sulla montagna da cui il maniero dominava quello scenario fino alla costa.
Nel correre verso l'uscita, la dama aveva sempre udito le note della melodia suonata da lui, fino a quando, uscita fuori, la musica cessò.
Come quell'avventura al castello.

Guisgard 02-06-2016 04.03.36

“Comunque questa fossa può esserci utile...” disse Nepote “... guarda, dottore... potrebbe accogliere il corpo di un uomo... basterà scavarne altre due, per poi seppellirci dentro tutte e tre le care zie.”
“Si, hai ragione.” Annuì sorridendo il dottore.
“Bontà Divina...” sottovoce e spaventato Go a Gwen.


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