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"In realtà non lo so... Ma quello che è certo, è che se restiamo qui dentro ci faranno fuori in men che non si dica..."
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Non mi fregava niente delle due nuove prede, che le ammazzassero gli altri, che li ammazzassero male e mi lasciassero cercare il mio amore in santa pace.
Quella piccola distrazione però mi dava l'opportunità di concentrare l'attenzione degli altri sulle altre prede. "Penso io a Best!" nel sensorphone "Voi uccidete quei due, prima che lo facciano di nuovo gli Atei acquistando ancora vantaggio!" spazientita. Non era possibile che ci stessero battendo ancora, diamine eravamo i Guerrieri noi, non tolleravo un simile affronto. Ma la verità era che in quel momento avrei anche perso, pur di riuscire a salvare Best. Ed era buffo pensare che stavo tradendo tutto ciò in cui credevo per lui.. proprio per lui. Ma non ci stavo nemmeno pensando, avrei fatto qualunque cosa per salvarlo. Qualunque cosa per lui... Perché in realtà sapevo che senza quegli occhi azzurri nei miei, senza quel sorriso, senza le nostre conversazioni infinite, le notti di passione sfrenata, senza anche le piccole cose della nostra storia... la mia vita non sarebbe stata più la stessa. E io lo sapevo, lo sapevo benissimo, perchè avevo passato un anno lontano da lui, furiosa con lui, un anno a nascondere il mio amore nell'odio, a imparare a vivere nella sua assenza. A vivere senza quel pezzo di me che lui si era portato via.. Ma quando le sue labbra avevano trovato le mie, quel giorno, avevo capito che al di là di tutto, per quanto mi avesse ferito, distrutto, lacerato e umiliato il suo tradimento... io ero completa solo accanto a lui. Certo, mi ero abituata a vivere senza quel pezzo di me, ci si abitua a tutto. Ma è quando quel pezzo è tornato al suo posto, che ho cominciato a vivere di nuovo, a respirare di nuovo, che il mio cuore ha ripreso a battere. E ora, ora dovevo trovarlo, a costo di setacciare ogni girone di Redemptio, ogni anfratto, ogni segreto. Lo avrei trovato, lo avrei salvato, a qualunque costo! |
“Certo, non ti lascio sola...” disse sottovoce Castel a Diahnne, stringendole la mano e guardandola negli occhi “... su, fa come ti ho detto... vedrai che ce la caveremo... io ti seguirò a distanza di pochi secondi...”
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Kara ed Elv erano entrati nel grattacielo.
“Questo è il corridoio A...” disse lui “... la porta indicata dal vigilante è quella...” indicandola. La raggiunsero ed Elv bussò. “Prego.” Una voce femminile. |
I due aeroscafi sfrecciavano velocissimi in quelle gallerie di ferro e pietre.
“Si, forse hai ragione...” disse Lance, per poi guardarsi intorno. Allora cominciò a rallentare, fino a quando videro una galleria secondaria che deviava dal percorso base. Fece cenno a sua moglie di fermarsi là, senza però spegnere i motori dei loro veicoli. Allora Lance fermò il suo aeroscafo che fluttuava fermo a mezz'aria. Lui saltò fuori e cercò nel terreno dei sassi di media grandezza. Intanto Lonewolf continuava la sua ricerca di Best. Ad un tratto il suo sensorphone cominciò a rivelare la presenza di quello di Best. La cellula che aveva agganciato il dispositivo di Best indicava una galleria parallela alla pista che lei stava percorrendo. |
Trovammo il corridoio e bussammo alla porta.
"Signorina Lupa?" chiesi, entrando "Siamo giornalisti, dobbiamo scrivere di Redemptio e vorremmo avere qualche informazione" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Annuisco e inizio a scendere, facendo attenzione a non fare rumore.
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Eccolo... eccolo...
C'era una galleria secondaria, un ottimo posto per nascondersi. Allora senza pensarci due volte iniziai a seguire quel sensore, sperando mi portasse da lui, ed entrai nella galleria, controllando il radar, e insieme guardandomi intorno per cercare di trovarlo. Dovevo trovarlo, dovevo trovarlo assolutamente. |
Kara ed Elv entrarono, trovando una giovane donna bionda ad una scrivania.
Guardò il tesserino di lei ed invitò i due giovani a sedersi. “Prego, accomodatevi...” disse ai due giovani “... che genere di informazioni vi occorrono?” |
Lentamente Diahnne cominciò a scendere verso la cantina, seguita a pochi passi più indietro da Castel.
Arrivarono così nella semibuia ed umida cantina. Ma ad un tratto Diahnne avvertì una presenza dietro di lei. Si voltò d'istinto e vide la donna uccisa da Castel che stava per aggredirla. “Peccatori...” disse “... peccatori!” http://static.screenweek.it/2009/1/1...Mrs-Ganush.jpg |
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