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Gwen raccontò la fiaba a Herbert e la sera trascose serena.
Anche Destresya, alla locanda dove alloggiavano, narrò delle battute di caccia e delle superstizioni della gente al suo padrone. Altri 3 giorni trascorsero così, fino a quando nel borgo ci fu fermento. Era appena arrivato l'uomo inviato dal vescovo. Tutti corsero a vederlo. Anche Herbert si mostrò curioso e chiese a Gwen di accompagnarlo per incontrare quell'uomo. Odigel, anch'egli incuriosito, inviò Destresya ad assistere all'arrivo del cacciatore. Questi arrivò a Monseracl di buon mattino, accompagnato solo dai suoi 2 fratelli, Let e Dre, oltre ad una muta di feroci cani. "Benvenuto a Monseracl, messere." Disse Goz. "sono il borgomastro Goz." "Salute a voi..." il cacciatore "... mi perdonerete ma non amo molto le formalità, nè tantomeno le chiacchiere inutili. Dunque per non perdere tempo vi sarò grato se mi fornirete i resoconti riguardanti le aggressioni della cosiddetta belva, le persone uccise e quelle solo ferite. Inoltre mi occorre conoscere eventuali testimoni." "Non vi interessa conoscere ciò che abbiamo fatto durante le nostre numerose battute di caccia, messere?" Chiese Goz. "Durante queste battute avete ucciso la belva?" "Ehm, no... purtroppo no..." mormorò Goz. "Allora non mi interessa sapere nulla di queste battute di caccia." Freddamente il cacciatore. "E vi sarò grato se eviterete di chiamare a raccolta altri volontari. La caccia è un'arte nobile ed antica, le cui regole sono perlopiù negate alle personi comuni. E un'altra cosa... tenete lontane dalle mie battute di caccia le donne. Sono inferiori agli uomini, essendo emotive, ingenue e deboli. Se le donne di questo borgo vogliono rendersi utili allora che restino nelle cucine a preparare da mangiare. E' quello il loro unico posto, oltre naturalmente al letto di chi sa pagarle bene." "Non ci avete detto il vostro nome, messere..." Goz perplesso. "Sono Reddas di Usciano." Svelò il cacciatore. https://pad.mymovies.it/img/image/?i...1.jpg&size=800 |
Passarono altri giorni e finalmente l'uomo chiamato da Goz arrivò.
Herbert, infatti, mi chiese di accompagnarlo e pensai non ci fosse niente di male. Tuttavia, appena arrivammo, onestamente mi pentii di averlo fatto. Era un individuo rivoltante, bastava sentire ciò che diceva. "Magari, invece di essere lui a liberarci della bestia, sarà la bestia a liberarci di lui..." dissi piano ad Herbert. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert rise piano alla battuta di Gwen su Reddas.
"In effetti" disse poi quando si allontanò con la ragazza dal centro del borgo "quell'uomo è pieno di sè... arrogante e superbo... tipico dei nobili come lui... e tutto ciò istiga e stimola la mia competitività..." mormorò. |
"Già, davvero un soggetto orribile. Spero faccia in fretta a sbarazzarsi della bestia e a lasciare questo posto, la gente di Monsearcl è troppo per bene per uno come lui" commentai.
"Non farti venire strane idee, hai sentito che non vuole nessuno di mezzo e non mi dà peraltro alcuna affidabilità" controbattei, sperando che non si facesse venire in mente strane idee. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Herbert rise.
"Piccola mia, sono un cacciatore esperto." Disse a Gwen. "Non mi faccio certo intimidire dal primo nobiluccio che arriva. La caccia è un'arte, una disciplina. E' stata la prima passione dell'uomo. Il primo rituale, il primo lavoro, il primo sport. La natura stessa è basata sulla caccia. Il più forte mangerà sempre il più piccolo, ragazza mia." Mentre erano ormai tornati alla rocca. |
Lo guardai poco convinta.
"Un'arte? Ti sembra che quel tipo pensi all'arte? Ti sente solo superiore per il suo titolo e perchè ha un'arma in mano, non ha certo la tua visone filosofica della questione. Io dico solo che è inaffidabile e devi pensarci su" insistetti. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ragazza mia..." disse Herbert a Gwen, una volta tornati alla rocca "... non nutri molta fiducia in me, vero?" Divertito. "Non temere, abbatterò la belva molto prima di quel nobile idiota."
Ciamò allora Facio affinchè preparasse tutto l'occorrente per il giorno successivo. |
Sospirai, mentre entravamo in casa.
"Non ho detto questo. Ho solo detto che dovresti valutare bene la situazione e lasciare che sbrogli lui da solo la matassa, dato che si crede così bravo e non mi fido nemmeno dell'entità di quella bestia..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Me ne tornai alla locanda con una grandissima voglia di uccidere qualcosa, o qualcuno, ma qualcuno in particolare.
Ma come diavolo si permetteva quel borioso arrogante a parlare in quel modo? Scossi la testa e, nascosta dalla folla, sgattaiolai via e tornai dal mio padrone, a cui raccontai ogni cosa. "Vi rendete conto?" furibonda "Scommettiamo che ho ucciso più bestie feroci io che lui abituato a cacciare cervi nel parco del re? Che razza di imbecille, oh ma non penserete certo che io me ne starò buona buona in disparte!" camminavo avanti e indietro per la stanza, in preda a una rabbia che doveva esplodere in qualche modo. "Se me lo permetterete andrò alle battute di caccia vestita da uomo, sapete lo smacco se ucciderò la bestia e poi lo smaschererò davanti a tutti?" con un ghigno divertito. Poi mi fermai e cercai di calmarmi, prendendo un profondo respiro. "Scusatemi, signore, voi di certo avete cose più importanti a cui pensare che star qui ad ascoltare i miei vaneggiamenti!" con un leggero sorriso. Ma d'altronde, non avevo nessun altro con cui sfogarmi. |
Herbert guardò Gwen incuriosito.
"Gwen..." disse "... che vuoi dire? L'entità della belva? Che intendi dire? Cosa pensi riguardo questa faccenda, Gwen?" Nel frattempo Destresya era tornata alla locanda, per raccontare poi tutto a Odigel. "Si, mi sembra un'ottima trovata la tua..." lui a lei "... io voglio uccidere la belva e dimostrare a tutti che non c'è nulla di occulto o infernale in questa storia." Annuendo. "Si, hai il mio permesso. Travestiti da uomo e cerca di uccidere quella maledetta belva." Fissandola. |
"Non so, ma non mi sembra un animale nella media, vedendo lo scempio che ha fatto in questo periodo..." risposi, perplessa.
Era quello che pensavano tutti, a prescindere dal paranormale, ma non sembrava essere un animale come tutti gli altri. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Un motivo in più per una bella battuta di caccia..." disse lui a Gwen "... non credi? Sarà un gran bel trofeo da esporre qui alla rocca. E tu potrai vantarti di avere come padre un valente cacciatore." Sorridendole.
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Sospirai ed accennai un sorriso mentre lo abbracciavo, sapendo comunque che non ci sarebbe stato verso di fargli cambiare idea e questo non mi piaceva affatto.
Quel Reddas era davvero pessimo e non avrei voluto che ci avesse a che fare, ma a quanto pareva era molto più testardo del previsto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Sorrisi a quelle parole del mio padrone, lieta che avesse apprezzato il mio piano.
Mi sedetti su una poltrona, lasciandomi quasi cadere, mentre sentivo tutta la tensione accumulata abbandonarmi completamente. "Oh cosa non darei per vedere la faccia di quel pallone gonfiato quando gli porterò la testa della bestia!" risi, divertita, per poi voltarmi a guardare il padrone "Un po' come per voi sarà una soddisfazione vedere come ci resterà male chi crede che sia una creatura demoniaca!". Sapevo che quella era l'unica cosa che interessava il mio padrone. "Voi avete fatto progressi nelle vostre ricerche? Chiuso qui dentro tutto il giorno?" gli chiesi. |
"Nulla di che..." disse Odigel a Destresya "... domani visiterò il piccolo Cimitero di monseracl e cercherò di corrompere il custode affinchè mi permetta di visitare alcune tombe delle vittime. L'approccio scientifico è la sola arma che abbiamo contro l'ignoranza umana.
Il giorno dopo infatti lo scienziato e la ragazza raggiunsero il piccolo Camposanto del borgo. Herbert invece decise di uscire a cavallo, diretto alla casa della ragazza che per prima fu aggredita dalla belva, ma che fu anche la sola a salvarsi dal suo attacco. "Forse è pericoloso portarti per i boschi, non credi?" Chiese Herbert a Gwen. |
Herbert fu finalmente pronto, decidendo di andare dalla ragazza che si era salvata.
"Beh, a quanto pare la belva non aggredisce in coppia, no?" dissi sarcasticamente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"D'accordo." Disse Herbert a Gwen. "Però voglio che tu mi stia sempre vicina."
Fece preparare i loro cavalli e poco dopo lasciarono la rocca, diretti verso il bosco, dove abitava la famiglia della ragazza che era scampata alla belva. Raggiunsero uno spiazzo irregolare dove sorgeva la casa della giovane. "Ehi, voi." Hebert ad un uomo che prendeva l'acqua da un pozzo. "Cerco una giovane di nome Tyne." "E' mia figlia... cosa volete da lei?" Chiese l'uomo. "Voglio mi racconti dell'aggressione a cui è scampata." Herbert. "E' ancora scossa e non vuole parlarne con nessuno..." mormorò l'uomo. Herbert allora gli lanciò alcune monete. "Andate a chiamare a la ragazza." Ordinò all'uomo. |
"Va bene, va bene..." dissi sorniona.
Uscimmo a cavallo dalla rocca e raggiungemmo uno spiazzo irregolare, dove sorgeva una casa, quella della ragazza. Vi era un uomo, che scoprimmo essere il padre e all'inizio fece un po' di resistenza, ma non giudicavo, doveva essere stata un'esperienza devastante, sebbene fosse riuscita a raccontarla, ma speravo anche che ci aiutasse a vederci più chiaro, magari la mia presenza l'avrebbe rassicurata un po' sulla questione e l'avrebbe spinta a sbottonarsi un po'. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo si prese le monete ed annuì.
Condusse allora in casa Gwen e Herbert, nella camera di Tyne. La ragazza era sul suo letto a fissare il vuoto. "Parla molto raramente..." disse l'uomo. Herbert si avvicinò al letto. "Tyne... mi dici cosa hai visto nel bosco?" Ciese piano. La ragazza non rispose, chiudendo solo gli occhi. "Solo se mi dici cosa ti ha aggredito io potrò fare in modo che altre ragazze come te non vengano più uccise... dimmi, cos'hai visto nel bosco?" "Tyne, diglielo, in nome della Vergine Maria!" Il padre. "Che tipo di animale era?" Fissandola Herbert. "Un lupo? Più grosso? Che aspetto aveva?" "Era il diavolo..." con un filo di voce la ragazza. |
Andammo nella stanza della ragazza, dove lei restava lì a fissare il vuoto senza parlare.
La situazione sembrava davvero peggiore di quanto sembrasse. Non sembrava che ora avesse intenzione di parlare, ma poi non fu tanto meglio. Di sicuro, Herbert non sarebbe stato particolarmente entusiasta, data la sua avversione alla superstizione. "Potresti darci una descrizione, di questa creatura?" mormorai io. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La ragazza guardò Gwen un istante, poi chiuse gli occhi e respirò profondamente.
"Era grossa..." disse piano "... credo... come un cavallo... ma si muoveva come un lupo... ma non assomigliava a nessun altro animale..." Herbert ascoltava in silenzio. |
Diedi il tempo necessario alla ragazza per poter raccogliere le idee, poi infine parlò.
E la descrizione mi lasciò senza parole. Guardai Herbert senza sapere che dire. Grande come un cavallo? I lupi non erano certo grandi come cavalli, su! E nemmeno un animale che potesse loro somigliare, nemmeno i felini erano così alti, no, doveva esserci qualcos'altro. "Ricordi qualcos'altro?" le chiesi ancora, con tono paziente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Gli artigli..." disse la ragazza a Gwen "... i suoi artigli... e le zanne..." chiudendo gli occhi e scoppiando a piangere.
"Vi prego, lasciatela in pace ora..." il padre. "Si, penso possa bastare." Annuì Herbert. E insieme a Gwen lasciarono la casa, cavalcando via. |
Riprese a parlare, ma scoppiò a piangere e fu più giusto andare via.
Cavalcammo verso casa, mentre io ancora pensavo a quelle parole. Avevo avuto ragione quando avevo detto che non era un animale normale, nessuno poteva farmi cambiare idea. Era stato inutile sterminare tutti quei lupi e sarebbe stato inutile dare la caccia all'obiettivo sbagliato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il cielo cominciava a diventare grigio, l'aria più fresca ed un lieve vento iniziava a soffiare dal monte Taburn, che come un gigante addormentato sembrava vegliare su quelle lande dimenticate.
Gwen e Herbert galopparono per il bosco fino a Monsearcl. Per tutto il tragitto lui non disse nulla, chiuso in un pensieroso silenzio. Prima di arrivare al borgo però videro un uomo lungo il sentiero. Era Barbat, il medico visto a Monseacl, che curava quel povero demente. "Salve." Disse il dottore. "Buongioro a voi, dottore." Herbert. "Non è rischioso andare da soli per i boschi di questi tempi?" "Mi sono allontanato solo di un miglio dal borgo." Ridendo Barbat. "Sono sempre in cerca di erbe per le mie medicine. E voi? Non penso vi dedichiate alla caccia con una compagnia tanto piacevole, giusto?" Guardando Gwen. "No, io e mia figlia infatti siamo usciti per una cavalcata." Rispose Herbert. "Ma abbiamo visto la ragazza che per prima fu aggredita dalla cosiddetta belva." "Nessuno ha pensato mai di parlarle." Barbat. "Avete scoperto qualcosa di utile?" "Parla di un animale fantastico." Mormorò Herbert. "Voi non l'avete visitata?" "Si, subito dopo l'aggressione..." annuì il medico "... era palesemente sconvolta... incapace di parlare... appurai che non aveva ferite, ma suo padre poi, comprensibilmente, volle tenerla tranquilla." |
Com'era usuale, il cielo divenne grigio, era spesso così da queste parti e tirava un vento piuttosto fresco.
Vedemmo il medico che aveva aiutato quell'uomo l'altra sera, così ci avvicinammo. Ci rivelò che nessuno, a parte noi, aveva pensato di chiedere alla ragazza delle informazioni in più e mi chiedevo come mai. "Ha parlato di un animale grosso come un cavallo, ma simile ad un lupo, con artigli e denti fuori dal normale, nulla che si possa definire usuale... Cosa pensate voi?" gli chiesi.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...d0237a3f31.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Era sconvolta, la paura rende tutto informe alla mente umana." Disse Barbat a Gwen.
"Magari qualche indizio ce l'ha dato quella ragazza..." mormorò Herbert. "Ossia?" Il medico. "La ragazza ha descritto un animale assurdo perchè lei lo ha ritenuto tale..." spiegò Herbert "... chi vive qui conosce lupi e volpi, qualunque altro animale feroce sarebbe una creatura fantastica. Immaginiamo che la ragazza si fosse trovata di fronte un grosso felino... cosa avrebbe pensato? Ovvio, di vedere una sorta di mostro..." "Ragionamento logico devo dire..." pensieroso il medico "... improbabile, ma logico..." |
Ascoltai entrambi, ma non mi convincevo.
"Ma non possono esserci simili animali, qui. Dunque, questa opinione, per quanto logica, è già da scartare" commentai naturalmente. "E penso che, per quanto sconvolta, una persona non possa vedere un animale tre volte più di ciò che è..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Concordo con la ragazza." Disse Barbat indicando Gwen. "Anche perchè... come potrebbe arrivare fin qui una tigre o un leone?"
"Ovvio non da soli." Herbert. "Ma potrebbero essere stati portati da qualcuno." "Quindi secondo voi qualcuno ha organizzato tutto ciò?" "Si, credo sia un complotto." Annuì Herbert. "E a quale scopo?" Chiese perplesso il medico. "Bella domanda, dottore.." fissandolo Herbert. |
Ecco, ora già si ragionava.
"Chissà chi potrebbe avere interesse a sabotare questo posto..." pensierosa "Perchè è chiaro che si tratti di questo, dunque..." aggiunsi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Più che sabotare" disse Barbat a Gwen "direi fare una vera strage, una carneficina... se fosse vero questo sospetto saremmo di fronte a qualcosa di terrificante... solo un uomo carico d'odio potrebbe ideare tutto ciò... ma chi può odiare un borgo di pastori e contadini?"
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"Non saprei... Magari, qualcuno che abbia subito un torto e vuole vendicarsi, sebbene in modo crudele e terrificante..." ipotizzai.
"E davvero non vorrei sapere quale possa essere, questo torto..." sospirando. "O magari, una sorta di macabro esperimento..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Se questa ipotesi fosse reale" disse il medico a Gwen "allora tutto potrebbe essere..." perplesso.
"Vedremo." Con tono vago Herbert, per poi salutare il medico e far segno a Gwen di andare. Ritornati al borgo, prima della stradina che conduceva alla rocca, i 2 a cavallo videro quel giovane irriverente, di nome Busk. |
Salutammo il dottore e proseguimmo per tornare a casa.
Passando per il borgo, tuttavia, vidi quel giovane, Busk mi pare si chiamasse, visto qualche notte fa. Allora, lo indicai ad Herbert. "Vedi quel giovane? È quello che ha architettato quello scherzo assurdo, qualche notte fa..." gli feci notare a bassa voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Il ragazzo fissava Gwen.
"E come mai" disse Herbert alla ragazza "ti sta fissando? Lo conosci già? E' forse tuo amico?" |
Distolsi lo sguardo imbarazzata.
"No, certo che no" dissi subito ed era vero. In tanto tempo qui, non lo avevo mai visto ed era ben strano. Di sicuro, comunque, la sua irriverenza non passava inosservata.https://uploads.tapatalk-cdn.com/202...a68c00b215.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen e Herbert tornarono alla rocca e lui si ritirò nel suo studio per dedicarsi ad alcuni documenti.
Dopo un pò la ragazza sentì vari rumori e schiamazzi provenienti dal borgo. Facio arrivò in quell'istante portandole del tè con una fetta di torta. |
Tornammo a casa, dove Herbert si dedicò ad alcuni documenti.
Facio giunse a portarmi una fetta di torta ed il tè che avevo chiesto mentre ero in salotto, accanto al camino ed in quel momento sentii strani schiamazzi e voci confuse nel borgo. "C'è un po' di confusione, nel borgo. Sai per caso cosa sta accadendo?" chiesi curiosa a Facio. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, signorina..." disse annuendo Facio "... molti artigiani e contadini sono sul piede di guerra perchè il borgomastro ha vietato una famosa fiera di oggetti tipici e prodotti di Monclears." Fissando Gwen.
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"Capisco... Beh, dovrebbero comprendere, visto il momento. Nemmeno la morte e le tragedie fermano la gente dalla ricerca del denaro..." sospirando e scuotendo la testa, mentre sorseggiavo il tè.
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