Camelot, la patria della cavalleria

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Drusus 22-03-2011 13.38.47

Mie poesie: Oh che quand’ eo te veggio
 
Poesia facente parte della mia raccolta. E' in arcaico



OH CHE QUAND’ EO TE VEGGIO

Oh che quand’ eo te veggio
Tutto muoio a tu’ pervenza,
E nol so ciò che far deggio
Per conquider tua riverenza!

Sì ‘l desio a lo cor è peggio
Che starti avante in temenza:
Ch’ io nol so se scarseggio
D’ albir o de mia avvenenza;

Che teco gioioso sicur sarìa
A sere sincero io non dutto,
Ch’ in vero diserta de falsìa

Penso tu sie, e in te mi butto!
Sol lodarti sempr’ eo vorria
Sì ‘n etterno; e questo è tutto!

llamrei 22-03-2011 13.49.14

Molto bella:smile: Complimenti Drusus;)

Aura 22-03-2011 13.50.57

il vostro sonetto è davvero molto bello!

Drusus 22-03-2011 13.51.06

sei molto gentile,ti ringrazio :)

Drusus 22-03-2011 13.51.32

Aura grazie mille anche a te per il bel complimento

Talia 22-03-2011 15.03.40

oh, caspita... messer Drusus, questo vostro componimento è veramente bello! I miei più vivi complimenti, dunque... :smile_clap:
Spero vorrete donarci qualche altra opera autografa, anzi! :smile:

Drusus 22-03-2011 15.05.49

i miei più vivi complimenti vanno a voi madonne, per le belle cose che scrivete :)
tra poco porrò una nuova poesia

Morrigan 22-03-2011 15.36.55

Splendido sonetto... confesso di invidiare chiunque abbia tanta familiarità con il ritmo e la rima! :p
In ogni caso, complimenti messere... il sentimento ivi descritto è davvero intenso e soave... e l'incipit mi rammenta un passo di Saffo molto bello :smile:

Drusus 22-03-2011 15.44.49

Grazie anche a te Morrigan, ovviamente la musa ispiratrice è colei che merita i maggiori complimenti :)

Morrigan 22-03-2011 15.50.41

Su questo, messere, avete assolutamente ragione! :smile:
Nessuno potrebbe davvero descrivere emozioni e sensazioni, se non avesse nella vita reale qualcuno, sia esso nel passato o nel presente, cui rivolgere i pensieri del proprio cuore.

ladyGonzaga 22-03-2011 16.22.02

veramente bello questo componimento..
i miei complimenti!

Drusus 22-03-2011 17.19.04

Ei composto tra l'altro, poesie che narrano d'eventi passati poiché sento il passato più presente del presente attuale. Perdonatemi questo gioco di parole :)

Drusus 22-03-2011 17.56.24

Mie poesie: Pria ch’ un di’ l’ amor tramuti
 
PRIA CH’ UN DI’ L’ AMOR TRAMUTI

Il calor d’ un lieve sfiorarsi
Nel gelo abbraccio invernale,
E l’ oculi teneri a guardarsi
Danzando un amor teatrale:

Là, ne lo solingo prato, arsi
Da ‘l di lor fiato qual strale,
Gli occhi d’ amor cosparsi,
Amor che puote esser letale.

Il vento dolce sfiora i capelli
De l’ amanti tra lor perduti,
Cantano lì vicin due augelli

Pria ch’ un dì l’ amor tramuti:
Pria che taccian i menestrelli,
Ma quei cor non saran taciuti.


Guisgard 22-03-2011 19.40.11

Messere, la bellezza di ciò che scrivete è segno di un animo nobile e di certo devoto al mio signore Amore.
La dama destinataria del vostro slancio è certemente fortunata.
Vi porgo i miei complimenti, amico mio :smile_clap:

Drusus 22-03-2011 21.07.07

Vi ringrazio messere. La dama in questione neppur conosce questo mio poetare, non sa ch'è essa la mia musa. Ella neppure volge un battito de lo core suo verso lo core meo

Morrigan 23-03-2011 10.24.00

Forse dovreste infine aprirle il vostro cuore, messere, e mostrarle i vostri versi più sinceri... se la vostra dama ha un cuore gentile non potrà restare indifferente ai palpiti del vostro.

Talia 23-03-2011 10.51.35

Questo nuovo componimento, messere, possiede una musicalità indescrivibile...
Meraviglioso! :smile_clap:
Ed io son di nuovo ad omaggiarvi! :smile_lol:

Lady Gaynor 23-03-2011 10.57.50

Sono senza parole... e si che è difficile zittirmi :)
Complimenti Sir :smile_clap:

Drusus 23-03-2011 13.00.56

la mia Dama rivolge il core suo a chi è in possesso d'un volto più avvenente de lo meo viso. Io sogno di lei 'n ciò che metto in penna, e di sogni ch' e scrivo

Drusus 23-03-2011 13.02.20

Dame a Voi i miei più sentiti ringraziamenti, bono est trovar persone da la sensibilità alsì fina come voi , mille et ancor mille grazie madonne

Drusus 23-03-2011 13.04.53

la mia Dama rivolge il core suo a chi è in possesso d'un volto più avvenente de lo meo viso. Io sogno di lei 'n ciò che metto in penna, e di sogni ch' eo scrivo

Drusus 23-03-2011 13.25.49

Mie poesie: Morire per amore
 
MORIRE PER AMORE

La maitina rifulse nelle spade
Che l’ onore a pugnar volse:
Due erano le ferite dignitade

Ch’ una graziosa dama dolse.

Ma lo volgo d’ ogne contrade
Non plaudì chi la morte colse,
Ma chi con sì magna onestade
A lo altro scudo l’ arme tolse.

Lo viso de mestizia forestiero
Or cupo a lo sangue si strugge,
Ed or la pulzella a lo cavaliero
Narra ch’ amor più non fugge;

Alsì trionfante dal piglio fiero
De la dama la speme distrugge;
Lo core dona a lo battagliero

Ch’ ogne gloria or certo sugge.

Ora tutto è pitturato lo terreno
De sangue de sì diletto conte,
Ch’ a l’ amore non mise freno

Ponendosi a la morte di fronte,
Per poi dir:” Dama mio veleno,
Per aver te avrò sì poi Caronte!”




Aura 23-03-2011 15.16.12

non ci sono parole per descrivere il vostro componimento!

Drusus 23-03-2011 15.19.11

siete sempre piena di dolci parole Aura, parole che dovrebbero pugnare contro il miele per poi veder quale sia lo più dolce :)

Lara 23-03-2011 16.01.12

complimenti.... commovente... :sad_cry_me:

Aura 23-03-2011 16.01.39

Citazione:

Originalmente inviato da Lara (Messaggio 27677)
complimenti.... commovente... :sad_cry_me:

concordo con voi Lara!

Drusus 23-03-2011 16.41.31

Et eo concordo con le parole ch'ei detto n precedenza: ringrazio le beltade vostre per cotanti complimenti :)

Drusus 24-03-2011 15.12.48

Mie poesie: All’ anfiteatro flavio.
 
ALL’ ANFITEATRO FLAVIO.

Or t’ ergi solo e silenzioso
Nel centro della mia città;
Tu, sì fiero e sì maestoso,
Per Verus e Priscus libertà.

Di risi e sangue rigoglioso
Nel mentre la vita sen va,
Per voler di popol bramoso
De morte e di mostruosità.

Di Tito sì fosti lo bello riso
Che non eri pe’ i gladiatori
Ch’ a te volgean cupo viso:

Schiavi e della mort’ attori,
Scultori del tu’ marm’ intriso
D’ odio, di sangue e dolori.

llamrei 24-03-2011 15.18.24

Molto carina:smile: Fate impallidire un Cavalcanti cosi;)

Drusus 24-03-2011 15.24.30

Vi ringrazio veramente,anco se di certo non poto sere paragonato a Cavalcanti :) in ogne caso i miei ringraziamenti

Guisgard 24-03-2011 19.23.06

Amico mio, il vero volto di un uomo, come scrisse più di qualcuno, è il suo cuore.
Ed il vostro, da ciò che scrivete, è bellissimo.
Io credo che la donna capace di suscitare in voi simili slanci dovrebbe conoscere il grande dono che possiede.
Mio cortese amico, messer Amore non suscita sentimenti come il vostro per lasciarli poi sfiorire nel nostro animo.
Egli è perfetto, come la materia di cui è patrono e protettore.
Seguite il vostro cuore e non limitatete la magia d'amore ad un' illusoria immagine di vana bellezza.
La vera bellezza sta in ciò che sentite e scrivete.
Non indugiate oltre... nulla è peggio di un rimpianto d'amor perduto...

Drusus 24-03-2011 19.30.23

L'indugio alle volte messere, rende l'amore ancor più terso, ancor più candido posciaché esso se vissuto come un sogno,e quindi che riman tale, appunto perché tal rimane è perfetto et puro. Quando , e accade sovente, l'amore lo si vive assieme e quindi non più rimane un sogno, esso perde d'animo e lo si perde, forse non immantinente,ma con il tempo. L'amor rimasto un desio mai si spegnerà

Drusus 25-03-2011 12.04.05

Mie poesie: Oh amor, che ‘l cor mi tormenti
 
OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI

Oh amor, che ‘l cor mi tormenti
Ma eo di servirti non me abento,
Amor, che hai li mei sentimenti
Ch’ eo a mirar te tutte pavento:

Pianto e canti son per te ardenti
E l’ alma mea ha lo tuo accento,
Ma or chiù non aggio argomenti
Per narrarti ciò che per te sento.

Mai a la tu’ favella i’ fui restio
Che dolce m’ è tanto esta voce,
E tante fiate il rammento, perìo,

Che sì se paga men sulla croce;
Ma sempre caro lo tuo fruscio
Che sì per lo cor meo l’ è atroce.

llamrei 25-03-2011 13.38.39

Mie Poesie (Drusus)
 
Orbene cari amici: in questo luogo in nostro "canzoniere" ci pregierà dei suoi componimenti. Prego, sir Drusus, a voi il palcoscenico;)

Drusus 25-03-2011 14.55.27

OH AMOR, CHE ‘L COR MI TORMENTI

Oh amor, che ‘l cor mi tormenti
Ma eo di servirti non me abento,
Amor, che hai li mei sentimenti
Ch’ eo a mirar te tutte pavento:

Pianto e canti son per te ardenti
E l’ alma mea ha lo tuo accento,
Ma or chiù non aggio argomenti
Per narrarti ciò che per te sento.

Mai a la tu’ favella i’ fui restio
Che dolce m’ è tanto esta voce,
E tante fiate il rammento, perìo,

Che sì se paga men sulla croce;
Ma sempre caro lo tuo fruscio
Che sì per lo cor meo l’ è atroce.

Drusus 25-03-2011 14.57.46

OH CHE QUAND’ EO TE VEGGIO

Oh che quand’ eo te veggio
Tutto muoio a tu’ pervenza,
E nol so ciò che far deggio
Per conquider tua riverenza!

Sì ‘l desio a lo cor è peggio
Che starti avante in temenza:
Ch’ io nol so se scarseggio
D’ albir o de mia avvenenza;

Che teco gioioso sicur sarìa
A sere sincero io non dutto,
Ch’ in vero diserta de falsìa

Penso tu sie, e in te mi butto!
Sol lodarti sempr’ eo vorria
Sì ‘n etterno; e questo è tutto!

Drusus 25-03-2011 15.01.42

MORIRE PER AMORE

La maitina rifulse nelle spade
Che l’ onore a pugnar volse:
Due erano le ferite dignitade
Ch’ una graziosa dama dolse.

Ma lo volgo d’ ogne contrade
Non plaudì chi la morte colse,
Ma chi con sì magna onestade
A lo altro scudo l’ arme tolse.

Lo viso de mestizia forestiero
Or cupo a lo sangue si strugge,
Ed or la pulzella a lo cavaliero
Narra ch’ amor più non fugge;

Alsì trionfante dal piglio fiero
De la dama la speme distrugge;
Lo core dona a lo battagliero

Ch’ ogne gloria or certo sugge.

Ora tutto è pitturato lo terreno
De sangue de sì diletto conte,
Ch’ a l’ amore non mise freno

Ponendosi a la morte di fronte,
Per poi dir:” Dama mio veleno,
Per aver te avrò sì poi Caronte!”

Drusus 26-03-2011 16.03.05

LETTERA ALLA MORTE

Per lo compito tuo assai te lodo
Dama nera ch’ operi ‘n baldanza
E silenzio, acuta e sanza fidanza
Dando aspri lai ch’ i’ silente odo.

All’ altra sponda i’ gaio approdo:
E mentre me conduci in stanza,
Mirando me misero in erranza
L’ alme prave stanno in sinòdo.

La man posa su chi non è amato
Pur s’ è ad amar più d’ altri atto,
Donagli quiete e rapiscilo ratto
E chi gli diè li dolori sia dannato.

Innanzi a te Morte son sol armato
De la mestizia mea, son sì fatto
Per te prendere la mano: ‘l tatto
È freddo e severo, ma agognato.

T’ impalmo e apro le mie braccia,
Le dolci tu’ labbia posa sulle mie
E che la tua sia pur la mi’ faccia.

Non passerem tra cent’ e mille vie
Per arrivar poi tardi alla barcaccia.
Or su andiam da Ade, loco di follie.

Drusus 26-03-2011 16.18.52

Come molti sapranno, Mozart si innamorò, quand' era ospite in casa Weber, di Aloisia. Esto amor però da essa mai venne ricambiato, ed il compositore sposò, anni dopo, la sorella di lei, Costanza
Questo mio poetar è alsì rivolto a lo amor respindo ch' ebbe Mozart per Aloisia



L’AMOR RESPINTO


MOZART:
“Oh che luce ch ’il viso vostro emana!
Benigno est et rifulge sì qual stella. “

ALOYSIA:
“Lodi vostre si perdon nell’ aere vana
E Vi priego di non tornar più a favella!”


MOZART:
“Ah Madama mia, assai dura et sana
Pe’ beltade, ’l cor mio mettet’ in cella.
L’ amor pe’ voi ha fatto in me una tana
E mi duolo, che ‘l cor vostro cancella.

ALOYSIA:
“Recarvi dolor non fue lo meo intento,
Ma da ivi fuggite, più no, non favellate!
Sarìa magno spreco sì de tanto talento
Ch’ ad altrui potete donar. Su, andate!”

MOZART: (pensa)
“Oh che gelo v’ è in esto amaro vento
Et da lo gelo dolenti lacrime son nate:
Eccola, buia est la notte, vicino sento
L’ alma mia dolente. Stelle, ove brillate?

Cupo ‘l cor meo, ‘l mento est tremante
E mai vi fu uno più dolente congedo.
Sol eo ivi sono l’ unica alma amante
Ma d’ amor son cieco, che non vedo!”

ALOYSIA:
“Partitevi co’ la vostra man musicante
E scortate via da me lo vostro aedo,
Or ite Paride. Fuor da me all’ istante
Ch’ eo la splendente alma vostra ledo.”

MOZART:
“Così sia! Da l’ occhi vostri i’ men’ vo
Anco se v’ avrò a lo meo cor di fronte.
Pe’ cittade e pe’ patrie mesto vagherò
Portando d’ esto vostro rifiuto l’ onte.”

ALOYSIA:
“Di vossignoria fatemi diserto e sì no!
Mai ritorno farete! V’ è di là un ponte!” (Dice indicando un ponte lontano)

MOZART: (pensa)
“Guardate: l’ ei sognata e la sognerò,
Ma dessa mi tratterà meglio Caronte!” (Apre la porta per andarsene)

ALOYSIA:
“Vi sia lieto l’ addio tenero compositore!
Un dì d’ amici ci potremmo poi vedere”

MOZART: (girandosi)
“Ora men’ vo ma riman’ in me l’ amore.
L’ amicizie a l’ alma mea son severe,
Mai vi sarà tra noi uno amante calore!”

ALOYSIA:
“’l’ albir vostro pe’ me mettet’ a sedere” ( Dice sorridendo )

MOZART:
“Da ivi sorto, fo infelice lo cupo attore;
Eo, musicista dalle triste mie bandiere” ( Ed esce )

Drusus 26-03-2011 16.54.59

MORTE, OH MIO DESIO

Diceo co lo buio a l’ amica morte:
“Quant’ ancor Ve dovrò aspettar?
Quando m’ aprirete le dolci porte?”
Ed ella sanza me fare oltre penar:

“Sarò de te poscia o pria la sorte
E verrò alsì me potrai abbracciar.
Ti donerò mantelli et nere scorte
Che meco sarai sposo sull’ altar .”

E ride ‘l cor mio in una buia notte:
Or sì ad esser amato son vicino,
Finite de la trista vita son le lotte

E ‘l soldo dono a Caronte, e sino
Ove ‘l foco de Dite tutt’ inghiotte
Eo sorridente et quieto cammino.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.33.50.

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