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Componimenti di Emrys
Ecco la poesia a cui ho accennato nel mio contributo a questa discussione: http://www.camelot-irc.org/forum/sho...7865#post27865
Il titolo e l'ispirazione sono tratti dall'omonimo racconto di Voltaire. [Micromegas] Essere o dio a me superiore a me invisibile a me invidiabile, tu giudichi governi insinui il sospetto delle tue leggi ti vanti del tuo misero Universo e ti lagni della presuntuosa interpretazione [dell’uomo Ma... Io, che ti son ombra, a te penso come ombra d'altri: a te superni, da essi pensato e ad essi pensante. E ad altri dèi pure penso, che sono a te pari e forse anche a me o pari agli altri. E ad altri ancóra penso, mentre in silenzio sanno creare Universi e son chiamati dèmoni, perché invidiati e non compresi. E infine, credo che, nel reciprocàr pensiero e invidia, insieme, tutti noi consumiamo un sogno, in cui tutto è racchiuso in un nuovo Tutto: infinitamente... |
L'ho riletta più volte e ogni volta ho colto sempre più la magnificenza del suo dire e rappresentare.
Farvi i complimenti, Emrys, mi sembra sminuire il vostro ingegno e operato. Dovrei trovare un modo, maggiore a questo sopra citato, per esprimere i miei omaggi..in quale modo potrei esternare, allora, essi?:smile_clap::smile_clap::smile_clap::smile_cl ap: |
sono incantata ..per me che adoro la poesia e vivo di poesia, immergermi in queste rime è stato stupendo.:smile:
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Le Signorie Vostre sono troppo buone.
Sarò io a dover trovare parole migliori per ringraziarvi, ma prima dovrò riprendermi: non sono abituato a contanti complimenti e sono arrossito in tal misura, da poter competere per colore con una mela ben matura! :smile: |
Messere, avete il dono di saper descrivere con profondità e chiarezza il vostro sentire... questi versi ne sono una prova, a conferma del vostro pensiero circa quel discorso cui accennate sopra.
I miei complimenti per il componimento :smile_clap: |
Citazione:
Grazie, mia Signora (mia Dea!), Voi rendete felice il Vostro servo... e debitore in eterno! (mi prostro ai Vostri piedi e mi accomiato, strisciando). |
Penèlope
Beh, ormai è più di una settimana che vagabondo per Camelot.
Sono felice di aver trovato, tra voi, alcuni spiriti affini. Certo, la mia affermazione è un po' azzardata, poiché è basata solo da alcune letture e qualche raro scambio di battute. Comunque, è quel che sento! Naturalmente, tutto questo bel giro di parole ha uno scopo: una poesia! L'ho scritta un bel po' di tempo fa. È dedicata a me stesso (anche se si parla di un noto personaggio femminile), ma estendo la dedica agli spiriti di cui sopra, in particolar modo per quelli che scrivono poesie, che dipingono o che amano la fotografia. [Penèlope] Sarà per questo... perché non so più distinguerle, la realtà e la fantasia; sarà per questo, forse, che le confondo a volte. Ma è così che sopravvivo... Su quel confine sottile che interferisce con la mia vita: forse, sono i fili con cui scrivo, anche se, spesso, io non comprendo s'è solo frutto della mia mente o s'è vero, poi, quel che si dice che tutto questo è già stato pensato, preordinato. Ma son storie, le mie, che sono immagini mitiche tessute con gioia su memorie passate e intrecciate alle trame di future speranze. Immagini, queste, che non bisognan parole. Pensieri, che son scoloriti dai giorni: macchiati dall'ira, lavati dal pianto. Immagini, infine, che sono una sola: il ritorno di un tempo, che attendo paziente, da troppe stagioni; tanto più che il ricordo s'è fatto confuso e solo nei sogni ne rivivo i colori. Così, è la notte che disfa il disegno, restituendo un miraggio (un altro riflesso); ed io seguo aggiornando quei contorni sfumati, su quest'unica tela ch'è il mio solo possesso! |
Mi lasciate senza parole ultimamente: le vostre composizioni sono meravigliose a dir poco! Trovo questa poesia molto delicata ed intima. La trovo stupenda :smile_clap:
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Grazie infinite, mia signora!
Voi mi confondete, sapete? Siete così dolce a volte e in altri momenti davvero spietata: ancora mi dolgono le braccia, per aver pulito tutte quelle vetrate, e la schiena, per le frustate! :sad_sick: Scherzi a parte, Lady Llamrei, sono felice che vi piacciano le mie composizioni. |
Citazione:
Per quanto riguarda la poesia in genere, ritengo sia una espressione talmente importante dell'essere nonché esaltazione dell'intimo, da non dover essere giudicata da terzi. Vi sono poi le deroghe: componimenti talmente belli e mentalmente condivisibili che lasciano senza parole. Ormai sono ere che dimoro in Camelot e orgogliosamente posso dire che chi ha voluto lasciare un'impronta del proprio passaggio regalandoci dei versi, lo ha fatto dando veramente il meglio di sé. Ho letto poesie qui la cui bellezza difficilmente l'ho trovata anche tra nomi maggiormente conosciuti. Complimenti a tutti voi:smile_clap::smile_clap: |
Vi "leggo" questa vecchia (antica, nel mio caso) composizione.
La dedico per solidarietà (e con tante scuse e complimenti) a Nerissa, perché prima o poi QUASI tutti si ritrovano a vivere una situazione del genere. Ma passa, mia giovane amica, passa... e la poesia aiuta a superare (elaborare, dicono) la delusione (purtroppo senza restituire il tempo perduto)! [Da Molto Tempo Non Mi Chiamavi "Amore"] A cosa penso? Alla tua mano, falsa, di tepore e d'insicurezza, che come lacrima fatta carezza, dal ciglio del volto, è scivolata sul mio petto, soffermandosi sul cuore per accertare un suo interesse! E penso che a me, come specchio, era già noto il tuo bell'aspetto, ma dal conoscerti, ahimè, ero lontano... certamente! E perché mai, dico io, dovrei rampicarmi s'una montagna per invecchiar velocemente; più di te, che affondi nei tuoi fanghi sulla riva di questo mare che trasformi tu in petrolio, sperperando poi quei tuoi profitti nei tuoi vani ed erotici affitti. E poi penso (chissà perché poi ci penso?) che certe stelle mi lascian sempre senza fiato; a me, che, poeta improvvisato, ho creato un mondo tutto mio dove cercare altra bellezza: rifugio che abbandono con tristezza, mentre risale fredda e nera (come marea) quella sensazione d'impotenza e la forte nausea che l'accompagna, sempre. E per finire, sai a cosa penso? che da molto tempo non mi chiamavi "amore" ed è troppo tardi ormai. |
Caro Emrys, bel lavoro. :smile_clap:
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Grazie, mio signore! Grazie! :o
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temo(si fa per dire) di non aver nulla da criticare al vostro componimento:smile_lol:
avete centrato in pieno lo stato d'animo con cui ho scritto la mia prima poesia...chissà se passerà in fretta messere avete veramente una grande capacità poetica che io, lo ammetto, un poco invidio. dimenticavo grazie per la vostra premurosa dedica |
Mia signora, vi sbagliate... Non avete nulla da invidiarmi. Nella vostra seconda poesia si nota già un vero talento (quei due versi ce li ho ancora in mente), non ne siete ancora cosciente. Il quid necessario, poi il raffinare il verso verrà col tempo.
Per quanto riguarda lo stato d'animo... quello passerà (mai troppo presto), il ricordo rimarrà e si trasformerà: se sarete "fortunata", in un punto di forza! Fortuna, in questo caso, è un eufemismo per intelligenza; ma essendo voi una druida, dubito che vi manchi! :smile: |
allora provvederò al raffinare l'arte della poesia seguendo i vostri consigli.
un punto di forza...speriamo che lo diventi! |
Mio buon amico, a cosa valgono le lodi?
Anche se vi scrivessi i miei complimenti, non riuscirei mai a fermare sulla carta il sordo dolore e l'aspra melanconia che mi hanno trasmesso questi vostri ultimi versi... ho ritrovato in essi un po' dei poeti che amo di più... un po' Baudelaire, un po' Shakespeare, e un po', infine, dell'animo di ogni spirito sensibile che si sia scontrato con chi ha fatto scempio dei sentimenti e non ha saputo leggere la bellezza della sua anima... Vi chiedo in dono di poter portare con me appena tre versi, se me lo concedete, in cui ho sentito vibrare una nota di dolcezza... "... a me, che, poeta improvvisato, ho creato un mondo tutto mio dove cercare altra bellezza..." |
@Morrigan
Mia Signora! A me mancano le parole per potervi ringraziare... e il coraggio per poter soltanto lontanamente pensare di essere paragonato a simili Poeti (loro sì che lo sono). E i versi sono senz'altro vostri: ve li dono con tutto il cuore! Grazie! (con un profondissimo inchino) |
Incantata, complimenti!!! :smile_clap:
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Milady, anche voi!
Troppo onore per questo vecchio bardo! :o |
E' da un po' che non vi recito qualcosa di mio.
O, per meglio dire, che non vi ammorbo con qualcosa di mio. Visti i bellissimi interventi, nel giardino del castello, ho pensato bene di contro-bilanciare con un'altra tediosa composizione che si ispira ad un mito: quello di Narciso. [Narciso] "Bellezza e Intelligenza sono doti molto ambìte: felice chi l'ebbe in dono, perché la vita certo gli arride!" Così pensavi... Ma senza un'anima a catalizzare l'energie, si spezza la ragione. E se la bellezza si giova delle vanità del mondo, l'intelligenza le fugge nel credersi diversa. E da chi ti è simile, pure fuggi, giacché lo sai: è l'invidia del fratello che cola veleno nelle orecchie. Ecco, l'hai visto: il mio occhio è azzurro con riflessi verdi e gialli; è acqua cheta e stagna, ma il vento sa agitarla. E' un cerchio assai perfetto ed è questo che ti ha attirato: uno specchio naturale nel qual mirarti ancóra e quell'ultimo bacio dare, a sfiorar le tue stesse labbra... A me non ti ha condotto Amore, ma solo il dono di Morte che porto ed ora ti abbraccio forte nel profondo mio di lago. |
Citazione:
http://2.bp.blogspot.com/-VXYvbLmJg5...7k/s400/22.jpg Sir Emrys, poche volte mi è capitato di condividere fin dalla prima lettura i versi di una poesia, che tra le espressioni dell'arte ritengo essere in assoluto la più personale! La bellezza dei versi con rara eleganza avvolge il senso delle parole: l'anima, la forza più grande al mondo ed al contempo la più leggera, invisibile, al punto che non si riesce nemmeno ad immaginarla, eppure è la forza che governa due tra le doti più ambite, come giustamente le avete definite, bellezza e intelligenza, le quali senza l'equanime intervento dell'anima portano solo alla corruzione d'ogni virtù! I miei complimenti, Sir. Spero che il nostro desiderio di leggere altre vostre poesie sia per voi inchiostro sufficiente a pubblicarle! :smile_clap: |
Citazione:
Comincerò col ringraziarvi per i complimenti, ovviamente, e, soprattutto, per il magnifico contributo d'immagine. Non conoscevo questo dipinto del Waterhouse: bellissimo! :eek: GRAZIE!!! Poi, vi pregherei di non appellarmi col titolo di "sire". Il nostro Re Artù potrebbe prendersela! :D Sono un semplice bardo e, da oggi, vostro debitore! :misc_hail: |
Mi accodo ai complimenti, mio caro Emrys:smile_clap:
E' sempre un piacere leggere i vostri pensieri.:smile_clap::smile_clap: |
che dire di questi versi se non bellissimi?
Molto bello e intenso il vostro modo di scrivere. E' una dote che pochi hanno e voi ne siete portatore. a presto! |
@ Llamrei :Grazie, mia signora!
:sad_cry_me: Vi ringrazio per le vostre parole! Così mi commuovo, però! |
@ladyGonzaga: mia signora, voi mi lusingate anche di più, essendo voi una poetessa. Grazie! :o
P.S. - scusate il ritardo e il pasticcio nelle risposte, ma mi hanno distratto con questo moderno "palantìr"! |
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(ringrazio per i complimenti....ma sappiamo entrambi che la ragione è mia:p) |
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Già, dimenticavo la firma in calce! :laughing_lol1: P.S. - senza competere con Grande Genio, mi riferivo anche alla "famosa" taverna! |
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Oh, beh, presto o tardi sarà pubblico. Diciamo allora che si tratta di una manovra pubblicitaria per stuzzicare la curiosità! :neutral_think: :D |
Nella poesia raramente ho cercato la via per giungere alla fonte dalla quale il poeta possa avere attinto, vale a dire di comprendere il sentimento che fu all'origine.
Una poesia è come un big bang, un unico pensiero, sentimento improvviso che in un attimo coinvolge e trascina l'intero universo di un poeta, unendo idee, ricordi e concetti che prima erano del tutto disgiunti, ed ora formano nuovi pianeti tramite i versi della poesia. In genere preferisco vedere dove mi conducano i versi che leggo, un bardo ha la potenza di trascinare i lettori verso luoghi che nessuno di essi, né il poeta, né il lettore, conoscevano prima della poesia. Voi, messer Emrys, senza alcun dubbio siete degno detentore di quest'arte.:smile_wave: |
@Sir Aphelion:
Mio signore, descrivete l'atto creativo con cognizione di causa: devo arguire che dietro tanta padronanza di linguaggio e di interpretazione si celi un poeta? :neutral_think: |
Mio buon bardo ed amico, ho letto solo ora questa vostra composizione.
Io non sono un poeta come voi e non ho il dono di esprimere i miei pensieri sotto forma di versi come abilmente mostra la vostra arte.. Però nella poetica rivisitazione del mito di Narciso che ci avete donato non si può non cogliere quel contrasto, anche sofferto, tra bellezza ed intelligenza. E questo mi fa pensare alla diversità di chi, talvolta, si ama. Il cuore non si comanda, per nostra fortuna e sceglie sempre lui dove volare libero e sognare. Ma tutto ciò mi spinge a chiedervi, mio buon amico: la diversità, per voi, è un limite o una prova in amore? Nel palazzo di Camelot stasera, avvolto dall’imbrunire e dai sogni che comincia a sussurrare la sera, vi è un posto speciale per voi alla nostra tavola. Come già Omero illuminò molte menti di eroi e come Merlino istruì gli animi ed i cuori dei migliori cavalieri del mondo, vi invito a prendere posto nella nostra corte e a cantare di questo e degli altri misteri che rendono la via tanto meravigliosa come solo un film o un romanzo sanno essere. I miei omaggi, amico mio :smile: |
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Comunque, nel mio piccolo, tenterò di darvi il mio punto di vista: direi che la diversità, in amore, è sia un limite, sia una prova! Ma prima, come premessa, tergiverserei dicendo che ha anche una terza valenza: è spesso la scintilla che lo scatena! La diversità è ciò che, il più delle volte, ci attrae verso l'altra metà, ma è una contro-bilanciante affinità che continua e rende stabile l'unione. Con altre parole, nell'altra/o ci attrae appunto una caratteristica diversa, qualcosa che ci incuriosisce, che crei i presupposti di una conquista/scoperta. Ma appagata la curiosità iniziale, deve esserci qualcos'altro: una caratteristica o un comune sentire, che ci appaghi, che ci dia il senso di familiarità, di sicurezza, di stabilità. Con il caso particolare, per il quale la diversità iniziale si trasforma in normalità. E con l'eccezione, altrettanto particolare, per la quale la diversità iniziale si trasforma in una continua contrapposizione/scontro, che, per due caratteri amanti del battibeccare (mi ricorda qualche dama e qualche cavaliere di questo regno), diventa l'affinità che ne stabilizza il legame. La risposta, anzi le risposte, alla vostra domanda, alla fine, dipendono da tre punti: la natura di questa diversità; chi prova la sensazione di diversità; e, soprattutto, se tale sensazione crea disagio o attrazione. Essa diviene limite se il disagio è insuperabile; diviene prova quando si tenta di superarlo/accettarlo. Spero si comprenda almeno un quarto di ciò che tentavo di esprimere! :confused_nervous_sh P.S. - Perdonate il ritardo nella risposta, ma è stata una mattinata di viaggio e finalmente son tornato tra le mie montagne: aria pulita, quiete e temperature ideali. :smile_wave: |
Chiedo scusa se mi intrometto nella vostra discussione, miei cari amici.
Trovo che la spiegazione di Emrys sia esaustiva e mi trovo anche a condividerla appieno. La diversità crea la situazione di cercare, attraverso l'astuzia, il gioco, le prove, i trabocchetti e quant'altro, una soluzione che vada a colmare la lacuna della nostra diversità. Ossia cerchiamo quel qualcosa che l'altro/altra hanno e che possa riempiere questa mancanza. Il problema subentra quando si è consci di aver trovato "l'anello mancante". Ci disturba ciò? Ci porta invece a procedere ad una ulteriore ricerca? ci soddisfa? Secondo il mio punto di vista bisogna non smettere di cercare le diversità nell'altro/a o smette anche la passione e lo stimolo. :neutral_think: |
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Tuttavia non me ne rammarico affatto, considerando con quale solerzia faccia visita puntualmente ai bardi più ispirati. |
Citazione:
Sapete quanta stima nutro per voi e anche in quest'occasione non fate che alimentarla. Citazione:
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