Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Fuori tema (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=14)
-   -   Due parole con... Pierluigi Curcio (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1652)

Hastatus77 02-05-2011 13.47.49

Due parole con... Pierluigi Curcio
 
Nella giornata del 03 maggio 2011, a partire dalle 20:30-21:00 circa, il forum di Camelot avrà l'onore di poter accogliere Pierluigi Curcio alias Dubricius, col quale potremo parlare del suo ultimo libro "Il prezzo dell'odio" e dei suoi eventuali progetti futuri.

------------------------------

Discussioni legate a Pierluigi Curcio

Hastatus77 03-05-2011 20.23.35

Come devo iniziare... con un "Buonasera cari forumspettatori e ben arrivati a questa nuova puntata di <Due parole con...> ..." :D

A parte le battute, volevo ringraziare fin da ora, ed a nome di tutti, Pierluigi per aver acconsentito a partecipare a questa "intervista"... anche se qui di giornalisti non ce ne sono. :p

Ma, è arrivato il momento... signori, accendete i motori... si parte!! ;)

Dubricius 03-05-2011 20.29.03

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30053)
Come devo iniziare... con un "Buonasera cari forumspettatori e ben arrivati a questa nuova puntata di <Due parole con...> ..." :D

A parte le battute, volevo ringraziare fin da ora, ed a nome di tutti, Pierluigi per aver acconsentito a partecipare a questa "intervista"... anche se qui di giornalisti non ce ne sono. :p

Ma, è arrivato il momento... signori, accendete i motori... si parte!! ;)

Buonasera a tutti, eccomi qui ...

Dubricius 03-05-2011 20.29.38

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30055)
Buonasera a tutti, eccomi qui ...

Vi ringrazio per l'invito e spero non mi farete "a pezzettini"

Hastatus77 03-05-2011 20.30.46

Vorrei fare un confronto fra la prima versione del tuo libro "Vendetta" edito da Il filo e questa "Il prezzo dell'odio", edito da Arduino Sacco editore.

Leggendo le prime pagine, mi sembrava di essere di fronte ad un libro completamente diverso, forse anche perché i nomi di alcuni personaggi sono cambiati... solo in seguito ho trovato il filo della narrazione presente in entrambi i testi, e mi sono quindi accorto che ne "Il prezzo dell'odio", il legame con il ciclo bretone è più forte.
Cosa ti ha portato a questa decisione? E come mai hai deciso di ampliare il tuo testo?

llamrei 03-05-2011 20.32.16

Con immenso Onore e con un esplosivo piacere saluto Dubricius o Pierluigi(come preferisci essere chiamato in questa particolare occasione?) e tutti i forumspettatori presenti e futuri.:smile_wave:

Dubricius 03-05-2011 20.32.54

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30057)
Vorrei fare un confronto fra la prima versione del tuo libro "Vendetta" edito da Il filo e questa "Il prezzo dell'odio", edito da Arduino Sacco editore.

Leggendo le prime pagine, mi sembrava di essere di fronte ad un libro completamente diverso, forse anche perché i nomi di alcuni personaggi sono cambiati... solo in seguito ho trovato il filo della narrazione presente in entrambi i testi, e mi sono quindi accorto che ne "Il prezzo dell'odio", il legame con il ciclo bretone è più forte.
Cosa ti ha portato a questa decisione? E come mai hai deciso di ampliare il tuo testo?

"Vendetta" è stato il primo lavoro, il primo romanzo, non avevo mai scritto nulla del genere, neppure un racconto. Era una versione per alcuni versi ingenua che meritava di essere approfondita e resa ancora più realistica.

Dubricius 03-05-2011 20.36.17

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 30058)
Con immenso Onore e con un esplosivo piacere saluto Dubricius o Pierluigi(come preferisci essere chiamato in questa particolare occasione?) e tutti i forumspettatori presenti e futuri.:smile_wave:

Puoi tranquillamente chiamarmi Pierluigi, Dubricius è un omaggio ad uno dei personaggi presenti sì nel libro, ma soprattutto al coprotagonista di un secondo lavoro ancora inedito.

Guisgard 03-05-2011 20.44.26

Ciao, Pierluigi.
In primis ti faccio i complimenti per il libro, che trovo molto interessante, soprattutto per lo scorcio storico che ospita le vicende.
Originale, visionario per certi aspetti e molto evocativo.
E questo mi spinge a chiederti una cosa che mi sta molto a cuore, anche se non direttamente legata, o almeno non del tutto in realtà, con la trama del tuo libro.
Nell’ultimo periodo la letteratura sembra aver intrapreso una strada che devia decisamente dalle ambientazioni classiche.
Una marcata tendenza “New Age” sembra infatti aver animato lo scenario arturiano, proprio a discapito della tradizione, frutto della letteratura appunto classica dei grandi romanzi bretoni.
Così vediamo la volontà di “redimere” personaggi come Mordred, Morgana e via dicendo.
Notoriamente si giustifica il tutto con una voglia di “ritorno alle origini”, verso la cultura ed il panorama celtico.
Ma tutto questo non può in qualche modo “alterare” un filone che in realtà ha i suoi personaggi ormai già ben fissati nell’immaginario collettivo praticamente da sempre?
Ci possono essere altre ragioni, diciamo non solo culturali ma anche religiose?
Tu come vedi tutto ciò?

Dubricius 03-05-2011 20.51.16

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 30062)
Ciao, Pierluigi.
In primis ti faccio i complimenti per il libro, che trovo molto interessante, soprattutto per lo scorcio storico che ospita le vicende.
Originale, visionario per certi aspetti e molto evocativo.
E questo mi spinge a chiederti una cosa che mi sta molto a cuore, anche se non direttamente legata, o almeno non del tutto in realtà, con la trama del tuo libro.
Nell’ultimo periodo la letteratura sembra aver intrapreso una strada che devia decisamente dalle ambientazioni classiche.
Una marcata tendenza “New Age” sembra infatti aver animato lo scenario arturiano, proprio a discapito della tradizione, frutto della letteratura appunto classica dei grandi romanzi bretoni.
Così vediamo la volontà di “redimere” personaggi come Mordred, Morgana e via dicendo.
Notoriamente si giustifica il tutto con una voglia di “ritorno alle origini”, verso la cultura ed il panorama celtico.
Ma tutto questo non può in qualche modo “alterare” un filone che in realtà ha i suoi personaggi ormai già ben fissati nell’immaginario collettivo praticamente da sempre?
“Ci possono essere altre ragioni, diciamo non solo culturali ma anche religiose?
Tu come vedi tutto ciò?

Più che redenzione credo si tratti di commercializzazione di un prodotto reso più adatto ai giovani d'oggi, un pò come il filone Smallville, o Twilight, o le avventure del giovane Merlino. No, non credo ci sia un'ispirazione religiosa, ma solo l'intento di cavalcare un filone stralunandone sì i personaggi ma incrementando il botteghino. Per quel che riguarda il filone arturiano da me seguito mi sto attenendo scrupolosamente alla teoria della Dott.ssa Malcor che vede in Lucio Artorio Casto, un prefetto dell'ala equestre realmente vissuto nel II sec. dc., colui che diede le origini al mito. Allo stato attuale mi sto occupando delle figure di Costantino III ed Aureliano Ambrosio, compito non facile data la scarsità delle fonti, ma su Costantino III qualcosa per fortuna abbiamo.

aleabr 03-05-2011 20.58.52

eccomi a voi Curcio... e finalmente ablo col primo autore della biblio del 2011

Dubricius 03-05-2011 21.00.49

Citazione:

Originalmente inviato da aleabr (Messaggio 30064)
eccomi a voi Curcio... e finalmente ablo col primo autore della biblio del 2011

Buonasera a voi Aleabr

llamrei 03-05-2011 21.03.16

La storia si ama o si odia. Difficilmente ci si può adagiare su una via di mezzo. Chi entra in contatto con un personaggio in particolare o un avveninemento carismatico, drammatico, innovativo, propulsivo ha voglia di "saperne di più" in merito, di allargare la propria conoscenza. Oppure trova l'argomento talmente arzigogolato che decide di abbandonare di riempire il suo calmiere del sapere.
Nel tuo caso,vorrei chiederti, un primo passo da neofita per divenire poi un cultore del filone/genere....come è avvenuta questa mutazione e come hai scelto di colmare il tuo di "calmiere del sapere"?

aleabr 03-05-2011 21.10.23

Curcio, al momento stiamo a 2 testi: una prima opera in prosa e una sua revisione/continuazione...

Spero che ci sarà anche una 2a opera continuativa... e in virtù di questa spero che si andrà oltre...

Dimmi pure egregio...

Dubricius 03-05-2011 21.13.36

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 30066)
La storia si ama o si odia. Difficilmente ci si può adagiare su una via di mezzo. Chi entra in contatto con un personaggio in particolare o un avveninemento carismatico, drammatico, innovativo, propulsivo ha voglia di "saperne di più" in merito, di allargare la propria conoscenza. Oppure trova l'argomento talmente arzigogolato che decide di abbandonare di riempire il suo calmiere del sapere.
Nel tuo caso,vorrei chiederti, un primo passo da neofita per divenire poi un cultore del filone/genere....come è avvenuta questa mutazione e come hai scelto di colmare il tuo di "calmiere del sapere"?

Ti dirò, non so per quale motivo ma ho sempre sentito molto vicina la vicenda arturiana. Avevo solo un tarlo. Perchè di questo Re perduto non si hanno prove certe? Perchè non è rimasto quasi nulla di Camelot? Perchè la leggenda fa a pugni con la storia?
Un articolo della Dott.ssa Malcor mi ha letteralmente spalancato gli occhi. Lucio Artorio Casto è realmente esistito, ha vissuto in Britannia, l'ha difesa da Caledoni e figli di Lyr e numerose campagne sembrano coincidere con quelle dello stesso Artù. E' sbarcato sul continente a capo di un contingente di cavalleria Sarmata combattendo in Gallia e, come nella leggenda, potrebbe esser morto per mano dello stesso figlio durante la guerra civile del 197 che vide contrapporsi le figure di Settimio Severo e Clodio Albino.
Ho praticamente avvertito dentro che l'ispiratore fosse ques'ufficiale di cavalleria romana. TRa l'altro non lontano dall'ultimo campo di battaglia ( Lugdunum - Lione) esiste una cittadina chiamata Avalon. Coincidenza? L'approccio alla scrittura invece è scaturito dai testi di David Gemmell.Uno spettacolare autore storico fantasy il cui stile credo mi abbia profondamente influenzato.

Dubricius 03-05-2011 21.18.30

Citazione:

Originalmente inviato da aleabr (Messaggio 30067)
Curcio, al momento stiamo a 2 testi: una prima opera in prosa e una sua revisione/continuazione...

Spero che ci sarà anche una 2a opera continuativa... e in virtù di questa spero che si andrà oltre...

Dimmi pure egregio...

La stirpe dei Re, è il nuovo romanzo a cui sto lavorando e che è strettamente collegato a "Il prezzo dell'odio". Poi ... poi troppo presto per parlarne. :smile_lol:

Dubricius 03-05-2011 21.20.34

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30069)
La stirpe dei Re, è il nuovo romanzo a cui sto lavorando e che è strettamente collegato a "Il prezzo dell'odio". Poi ... poi troppo presto per parlarne. :smile_lol:

Ops, mi sa che abbiamo saltato un terzo lavoro in prosa che purtroppo non riesce a trovare un editore, ma che si è comunque aggiudicato tre premi letterari ed è proprio sulla figura di quel Lucio Artorio Casto di cui parlavo prima.
- Artorius: vita, amori ed imprese di un uomo divenuto leggenda"

Hastatus77 03-05-2011 21.21.13

Mi piace, questa tua idea di raccontare la storia tramite i diari dei vari personaggi che la popolano. Mi è capitato di leggere romanzi che narrano la storia come se fossero le memorie di un personaggio, ma mai più di uno.
Da dove nasce questa idea, come mai hai optato per questo genere di narrazione? Ti sei ispirato a qualcuno in particolare?

Dubricius 03-05-2011 21.24.18

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30071)
Mi piace, questa tua idea di raccontare la storia tramite i diari dei vari personaggi che la popolano. Mi è capitato di leggere romanzi che narrano la storia come se fossero le memorie di un personaggio, ma mai più di uno.
Da dove nasce questa idea, come mai hai optato per questo genere di narrazione? Ti sei ispirato a qualcuno in particolare?

Forse inconsciamente ho tratto ispirazione da "Il canto di Troia" di Colleen McCullough, ma non ci ho pensato fin quando mi son ritrovato il testo tra le mani.
Un ottimo testo per chi volesse rivivere ancora una volta le gesta degli eroi greci e troiani.

Hastatus77 03-05-2011 21.31.28

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30072)
Forse inconsciamente ho tratto ispirazione da "Il canto di Troia" di Colleen McCullough, ma non ci ho pensato fin quando mi son ritrovato il testo tra le mani.

Non conosco questo testo... vedrò di aggiungerlo alla libreria.
Proseguo...

In un intervento presente nella discussione su "Il prezzo dell'odio", dici che il tuo romanzo anticipa o tocca solo marginalmente il ciclo arturiano... ma nel romanzo si parla di Lucio Artorio Casto, il quale però è antecedente alla storia narrata...
Lucio Artorio Casto, come tu stesso hai detto, è il personaggio del tuo romanzo ancora inedito "Artorious".
Scusa la domanda sciocca... cosa ho sbagliato?
In che senso tocca marginalmente il ciclo arturiano?

Dubricius 03-05-2011 21.35.49

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30073)
Non conosco questo testo... vedrò di aggiungerlo alla libreria.
Proseguo...

In un intervento presente nella discussione su "Il prezzo dell'odio", dici che il tuo romanzo anticipa o tocca solo marginalmente il ciclo arturiano... ma nel romanzo si parla di Lucio Artorio Casto, il quale però è antecedente alla storia narrata...
Lucio Artorio Casto, come tu stesso hai detto, è il personaggio del tuo romanzo ancora inedito "Artorious".
Scusa la domanda sciocca... cosa ho sbagliato?
In che senso tocca marginalmente il ciclo arturiano?

Lucio Artorio Casto visse circa due secoli prima gli eventi narrati ne "Il Prezzo dell'odio" ma vi si fa riferimento nel romanzo come colui che diede l'esempio per riportare i britanni sotto un unico Re, in più ... in più uno dei personaggi è strettamente legato al mito ed è qui proposto col suo nome gallese.

Hastatus77 03-05-2011 21.44.58

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30074)
Lucio Artorio Casto visse circa due secoli prima gli eventi narrati ne "Il Prezzo dell'odio" ma vi si fa riferimento nel romanzo come colui che diede l'esempio per riportare i britanni sotto un unico Re, in più

Quindi il re Artù che è giunto sino a noi, potrebbe essere ispirato a due o più distinti personaggi?

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30074)
... in più uno dei personaggi è strettamente legato al mito ed è qui proposto col suo nome gallese.

Si ma il personaggio non possiamo svelarlo.

Dubricius 03-05-2011 21.52.02

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30075)
Quindi il re Artù che è giunto sino a noi, potrebbe essere ispirato a due o più distinti personaggi?


Si ma il personaggio non possiamo svelarlo.

No, bocca cucita: sul personaggio neppure una parola.
Quel che credo è che siano esistite due figure emblematiche per la tradizione arturiana e che il mito potrebbe averle fuse in un solo personaggio elevandolo al rango di Re. Non scordiamo che Nennio quando parla di Artù, ne parla come dux bellorum, non Rex, ma dux bellorum, guarda caso lo stesso grado raggiunto da Artorius dopo aver respinto l'invasione caledone. Tra l'altro è più che attestata una figura autorevole, probabilmente Aurelio Ambrosio, che nel V secolo d.c. mantenne la pace per circa un cinquantennio dopo aver respinto i sassoni.
Due figure per un unico eroe? Forse poco poetico, ma probabile.

aleabr 03-05-2011 21.52.38

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30069)
La stirpe dei Re, è il nuovo romanzo a cui sto lavorando e che è strettamente collegato a "Il prezzo dell'odio". Poi ... poi troppo presto per parlarne. :smile_lol:

Hai già... esaudito e soddisfatto ciò che volevo sapere... cioè che c'è il futuro... :D

Dubricius 03-05-2011 21.53.41

Citazione:

Originalmente inviato da aleabr (Messaggio 30077)
Hai già... esaudito e soddisfatto ciò che volevo sapere... cioè che c'è il futuro... :D

Un profondo inchino con giravolta di mano.

Hastatus77 03-05-2011 21.59.16

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30076)
Quel che credo è che siano esistite due figure emblematiche per la tradizione arturiana e che il mito potrebbe averle fuse in un solo personaggio elevandolo al rango di Re. Non scordiamo che Nennio quando parla di Artù, ne parla come dux bellorum, non Rex, ma dux bellorum, guarda caso lo stesso grado raggiunto da Artorius dopo aver respinto l'invasione caledone. Tra l'altro è più che attestata una figura autorevole, probabilmente Aurelio Ambrosio, che nel V secolo d.c. mantenne la pace per circa un cinquantennio dopo aver respinto i sassoni.
Due figure per un unico eroe? Forse poco poetico, ma probabile.

Anche nel saggio "Il regno sacro. Alla ricerca del vero re Artù" di Gilbert - Wilson - Blackett, che non so se hai letto, si ipotizza che siano esistiti due personaggi, dai quali poi si è sviluppata la storia di re Artù... però loro non si legano a Lucio Artorio Casto.

Ma continuiamo...

aleabr 03-05-2011 21.59.46

Curcio... ti do la risposta in anteprima sul forum... PRESTO l'editore ci pubblicherà gli Annales Cambriae e... e... eh eh eh ci sono ottime possibilità di fare molto molto di più...

Quindi Curcio... io mi impegno per far pubblicare il passato... Voi per pubblicare il futuro... mi aspetto una lunga saga...

Dubricius 03-05-2011 22.04.42

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30079)
Anche nel saggio "Il regno sacro. Alla ricerca del vero re Artù" di Gilbert - Wilson - Blackett, che non so se hai letto, si ipotizza che siano esistiti due personaggi, dai quali poi si è sviluppata la storia di re Artù... però loro non si legano a Lucio Artorio Casto.

Ma continuiamo...

No ... ma da quel che ho letto non sono neanche troppo accreditati anche se su alcune teorie sono abbastanza condivisibili. All'epoca dell'Artù della leggenda il sud dell'isola era già in mano ai sassoni, la resistenza all'invasione è da ricercarsi al nord, tra il galles ed il vallo di Adriano.

Hastatus77 03-05-2011 22.07.12

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30081)
All'epoca dell'Artù della leggenda il sud dell'isola era già in mano ai sassoni, la resistenza all'invasione è da ricercarsi al nord, tra il galles ed il vallo di Adriano.

Di fatti, loro sono a favore di un Artù Gallese.

Continuiamo...

Sanquhar, si trova in Scozia, e più precisamente nella terra fra il vallo di Adriano e il vallo di Antonino.
Non conosco bene l'ipotesi avanzata dalla dott.ssa Malcor, perché il saggio non è stato tradotto in italiano... e il mio inglese... beh lasciamo perdere... :D
E' li che secondo te o secondo la dott.ssa Malcor si svolsero i fatti principali della storia di re Artù, oppure cosa ti ha portato a questa scelta?
Se hai avuto modo di visitare quei luoghi... come li hai trovati?

P.S.
Volevo rinnovare i complimenti a te e alla tua cara sorella per la copertina del libro... è proprio bella... non solo hai scritto il romanzo, ma hai pure la copertina. :D

Dubricius 03-05-2011 22.08.03

Citazione:

Originalmente inviato da aleabr (Messaggio 30080)
Curcio... ti do la risposta in anteprima sul forum... PRESTO l'editore ci pubblicherà gli Annales Cambriae e... e... eh eh eh ci sono ottime possibilità di fare molto molto di più...

Quindi Curcio... io mi impegno per far pubblicare il passato... Voi per pubblicare il futuro... mi aspetto una lunga saga...

In tutta sincerità non voglio arenarmi sulla vicenda arturiana, ma provare ad esplorare anche nuovi orizzonti. " La stirpe dei Re" è in lavorazione ... per il futuro c'è tempo :D

aleabr 03-05-2011 22.09.17

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30083)
In tutta sincerità non voglio arenarmi sulla vicenda arturiana, ma provare ad esplorare anche nuovi orizzonti. " La stirpe dei Re" è in lavorazione ... per il futuro c'è tempo :D

Beh intanto sei un nome in calce nella storia per ciò che hai già scritto...

Dubricius 03-05-2011 22.17.21

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30082)
Di fatti, loro sono a favore di un Artù Gallese.

Continuiamo...

Sanquhar, si trova in Scozia, e più precisamente nella terra fra il vallo di Adriano e il vallo di Antonino.
Non conosco bene l'ipotesi avanzata dalla dott.ssa Malcor, perché il saggio non è stato tradotto in italiano... e il mio inglese... beh lasciamo perdere... :D
E' li che secondo te o secondo la dott.ssa Malcor si svolsero i fatti principali della storia di re Artù, oppure cosa ti ha portato a questa scelta?
Se hai avuto modo di visitare quei luoghi... come li hai trovati?

P.S.
Volevo rinnovare i complimenti a te e alla tua cara sorella per la copertina del libro... è proprio bella... non solo hai scritto il romanzo, ma hai pure la copertina. :D

No no, Sanquhar non ha nulla a che vedere con la vicenda arturiana. Il romanzo è ambientato nel profondo nord e narra la storia di un gruppo di mercenari sfuggiti al massacro della città da parte di uno dei tanti romani rimasti sul continente dopo l'abbandono delle legioni nel 410.
I luoghi sono stati proprio loro a scegliersi, la tecnologia ha fatto passi da gigante e vedere coi miei stessi occhi la torre, il fiume che scorre nei pressi, mi hanno così suggestionato da optare per loro. Tra l'altro c'è chi dice che la stessa torre che puoi ammirare in copertina, che è proprio quella di Sanquhar, sia infestata. Impossibile resisterle.
Già ... la squadra Curcio ha buon gusto ed un discreto colpo d'occhio. Ti ringraziamo entrambi.
Ps: Google Earth è un mito!

Dubricius 03-05-2011 22.19.24

Citazione:

Originalmente inviato da aleabr (Messaggio 30084)
Beh intanto sei un nome in calce nella storia per ciò che hai già scritto...

Esagerato, ma avere la prefazione scritta del secondo libro da parte della Dott.ssa Malcor e non riuscire a pubblicarlo è veramente un duro colpo da incassare.

Hastatus77 03-05-2011 22.22.22

Medved, Fearghal, Embreis, ... sono i personaggi del tuo romanzo, che sono ben lontani dagli eroi narrati nel ciclo arturiano... e sono più... diciamo umani.
Cosa ci puoi dire di loro, senza svelare troppo.
Hai portato qualcosa di te in ognuno di loro?
A quale personaggio sei più legato... e per quale motivo?

aleabr 03-05-2011 22.24.48

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30086)
Esagerato, ma avere la prefazione scritta del secondo libro da parte della Dott.ssa Malcor e non riuscire a pubblicarlo è veramente un duro colpo da incassare.

Curcio spero che vorrai darmi la tua mail in sede privata da inviarti la biblio così da dimostrarti che stai negli Annali!!!!

llamrei 03-05-2011 22.29.23

Hastatus mi ha anticipata! Non posso fare altrimenti che aggregarmi alla sua curiosità. Quindi anche io rivolgo più o meno la stessa domanda: quale personaggio, ad esclusione di un protagonista -per ovvie ragioni-, ha avuto la capacità di stimolare la tua inventiva e stuzzicarti nello descrivere il suo personaggio? Hai attinto caratteristiche da personaggi realmente esistenti e che potrebbero, in una realtà fantastica, impersonare i "tuoi" di personaggi? La realtà, la quotidianeità, quale influsso positivo ha offerto alle "tue creature"?

Dubricius 03-05-2011 22.31.28

Citazione:

Originalmente inviato da Hastatus77 (Messaggio 30087)
Medved, Fearghal, Embreis, ... sono i personaggi del tuo romanzo, che sono ben lontani dagli eroi narrati nel ciclo arturiano... e sono più... diciamo umani.
Cosa ci puoi dire di loro, senza svelare troppo.
Hai portato qualcosa di te in ognuno di loro?
A quale personaggio sei più legato... e per quale motivo?

Bella domanda.
Loro sono me così come io sono loro. Rappresentano forse estremizzati il carattere puro, torbido e maledetto che vive in ognuno di noi. Medved il sarmata cerca la vendetta ad ogni costo. Fearghal l'eroe per natura, il buono, colui che non ti tradirà mai e non ti lascerà mai solo. Embreis rappresenta il mistero, l'ambiguità, il solitario, colui da cui non ti aspetteresti mai una mano d'aiuto, eppure il primo ad esporsi per le lacrime di una donna.
Sono legato a tutti ed ancor di più ad un personaggio secondario ma non meno importante: Taranis. Il gigante buono, il vero amico.
Loro sono me così come io sono loro, in ogni aspetto del carattere, nel bene e nel male.

Hastatus77 03-05-2011 22.34.16

Io ho quasi finito... ho ancora un paio di domande, poi ti lascio... ormai ti sarai stancato di me. :D

Continuiamo...

Ho letto che con il romanzo "Vendetta" intendevi farti conoscere fra gli esperti del campo. Visto che hai avuto modo di conoscere la dott.ssa Malcor ed essere stato inserito in "Lo re Artù k’avemo perduto" di Mario de Matteis e Antonio Trinchese, forse ci sei riuscito.
Ora speri nel grande passo?
Facebook, i forum, ... pensi ti potranno aiutare?

Dubricius 03-05-2011 22.34.48

Citazione:

Originalmente inviato da llamrei (Messaggio 30089)
Hastatus mi ha anticipata! Non posso fare altrimenti che aggregarmi alla sua curiosità. Quindi anche io rivolgo più o meno la stessa domanda: quale personaggio, ad esclusione di un protagonista -per ovvie ragioni-, ha avuto la capacità di stimolare la tua inventiva e stuzzicarti nello descrivere il suo personaggio? Hai attinto caratteristiche da personaggi realmente esistenti e che potrebbero, in una realtà fantastica, impersonare i "tuoi" di personaggi? La realtà, la quotidianeità, quale influsso positivo ha offerto alle "tue creature"?

Medved ... è stato Medved a parlare nella mia testa nel corso dei mesi ed a raccontarmi la "sua storia"
In ogni mio racconto o libro tento di esprimere la realtà nella sua forma più cruda che nella più delicata. I personaggi vivono e muoiono come le personi comuni, sbagliano irrimediabilmente ed allo stesso tempo diventano eroi inconsapevoli. Solo uomini, nient'altro. E dici niente?

llamrei 03-05-2011 22.39.07

Citazione:

Originalmente inviato da Dubricius (Messaggio 30092)
Medved ... è stato Medved a parlare nella mia testa nel corso dei mesi ed a raccontarmi la "sua storia"
In ogni mio racconto o libro tento di esprimere la realtà nella sua forma più cruda che nella più delicata. I personaggi vivono e muoiono come le personi comuni, sbagliano irrimediabilmente ed allo stesso tempo diventano eroi inconsapevoli. Solo uomini, nient'altro. E dici niente?

assolutamente! Credo poi diventino "figli tuoi" nel vero senso del termine perché attraversi tutta la fase della loro gestazione, nascita, vita con gioie e dolori. Ottima risposta la tua ma non hai risposto completamente;) volevo sapere se i tuoi personaggi o le loro caratteristiche sono reali in qualcuno che ti è vicino


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 12.02.50.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License