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Versi in coro
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Non so quanto possa andare bene in questa sezione o quanto seguito potrà avere questo post...ma come dico sempre io..non importa la quantità ma solo la qualità.:smile: Vi starete domandando ma perchè ci gira tanto intorno? a che serve questo spazio?:confused: La risposta è semplice... Ho notato che a Camelot ci sono diversi abitanti che si cimentano a mettere in versi le proprie emozioni..i propri sorrisi .. che ne dite di provare scrivendo versi a catena..una poesia scritta a più mani..con un inizio ma senza una fine.. Tutti possono scrivere dei versi..piccoli o grandi che siano..purchè siano collegati ai versi precedenti.. proviamo?:smile_wave: |
Trovo sia una idea geniale:smile: Perché non inizate, ladyGonzaga? A ruota, chi vorrà, potrà proseguire:smile:
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Bellissimooooooo....adoro le poesie a catena.....forza milady.....:cheer2::Anniversaire::smile_wub:
Lady Anne:heartbeat: |
Lascia che il tuo pensiero
si liberi alto nel cielo, portando via con se sfumature di un arcobaleno oramai sbiadito. Si tinge di nuovi colori quel mondo che oramai credevi fosse andato perduto. Antiche danze riaprono speranze tra nuovi sorrisi e bagliori di luci dietro sguardi impauriti (Lady Gonzaga) Dietro sguardi impauriti, il volo di una colomba che ha dato il via all'incanto; nel frattempo la terra asciuga il tuo pianto. Un nuovo inizio, una nuova vita e un nuovo amore. Quell'arcobaleno, ora, ti sigilla il cuore. (Emrys) ...ora ti sigilla il cuore questo mio scrivere, nato dalla sorgente sempre viva di semplici parole. Racchiuso tra pugni stretti, come piccoli granelli di sabbia, il vento si porta via questo dolce sentimento, lasciando che ricada su di te come polvere di stelle.... (Lady Gonzaga) Come povere di stelle, che cade dal cielo, lacrimando di gioia. Sentieri luminosi che portano al nostro futuro: ricco di speranze, di desideri inespressi... (Emrys) ...e desideri inespressi quelli sussurrati sulle labbra che travolgono i sentimenti in un turbine oscuro così facile da imboccare così difficile da uscirne.. (Llamrei) Così difficile da uscire, ma soffio di vita, in un ribollir di sangue ed ossa nel caldo abbraccio e nel voluttuoso bacio di pelle contro pelle, fino a spezzar la schiena di un incubo che par senza fine e che ti vuol sempre isolato in un mondo di solitudini e di apparenza. (Emrys) .....in un mondo di solitudine e apparenza si celano sorrisi su volti nascosti da mani lavorate dal tempo. Pensieri sulle ali di vecchi ricordi, nascondono lacrime di chi mai più tornerà.... (Lady Gonzaga) di chi mai più tornerà.... il dolore riempie il core di quelle persone le cui lacrime hanno solcato la vita, ma la vita è stupenda e il pensiero volto ai morti non deve far soffrire ma ricordare che i cari ora sono più vicini a noi di quanto non si creda....(Anne) Non si creda che all'amore basti l'amore stesso. Così come la luna , che senza il brillare delle stelle morirebbe di solitudine, anche l'amore neccessita di quella luce che si nasconde nell'anima di chi di amor puro neccessita per vivere (lady Gonzaga) ...necessita per vivere soltanto negli occhi di chi saprà riconoscere il suo passo sicuro, ed il suo profumo inebrierà l'immenso salone coperto di fumo, e tra i menadri diroccati della mia memoria, suoneranno perdute melodie intrise di storia, quella ufficiale signora che stinge i libri del passato, che hanno concesso all'Amore di coronare il suo Fato. (Taliesin) Concesso all'Amore di coronare il suo Fato, — di amare per sempre, anche oltre la morte — un dio previdente ne ha imposto il precetto: non basti all'Amore, l'amare sé stesso! (Emrys) Non basti all'amore l'amare se stesso... sia esso nutrito dalla fonte dalla quale esso stesso nacque... che il dolce respiro del suo amore trovi dimora eterna nel respiro di chi l'amò.... (Lady Gonzaga) ...nel respiro di chi l'amò si potrà trovar quella linfa vitale e forte irruenta se serve di quell'amore sereno ma grintoso un'amor che ad un tratto sa solo di follia...(Rohan) Sa solo di follia, nello scambio di sguardi, quell'attimo condiviso, la scintilla che si vorrebbe eterna. Ma nell'amore nato e vissuto d'imperituro v'è solo il timore della fine o che sia soltanto illusione! (Emrys) ...o che sia soltanto illusione di un qualcosa di fuggevole, mortale quando l'uomo, guardando ai numi altro non aspetta, che essere eterno come l'amore, come la vita che continua vorrebbe essere pianta o animale acqua o fuoco, smembrarsi delle sue vesti umane e divenire altro, tutt'altro, per guardare all'immenso infinito (Rohan) Per guardare all'immenso infinito, a quell'immenso Amore e - chissà - dall'eternità al precario, dal Nume all'uomo, dalla luce alla tenebra, e viceversa, di riflesso in riflesso, scoprire che sa essere infinito un granello nell'infinita spiaggia; che non può esserci Amore vero, senza un vero amore! (Emrys) Senza un vero amore il sangue non ti scorre nelle vene, l'aria non ti inonda i polmoni, i pensieri muoiono ancor prima di nascere. Senza un vero amore la tua vita è come fumo che si dissolve nel vento. (Lady Gonzaga) ...si dissolve nel vento un vento di malinconia verace, pungente, di morte ma può sempre tornar il sol può sempre arrivare la primavera, dopo una notte di tempesta (Rohan) ...dopo una notte di tempesta le nuvole corron via per lasciar posto al caldo sole del primo mattino. Profumo di mare e canti di gabbiano, annunciano il ritorno del suo amato capitano.... (Lady Gonzaga) |
Dietro sguardi impauriti,
il volo di una colomba che ha dato il via all'incanto; nel frattempo la terra asciuga il tuo pianto. Un nuovo inizio, una nuova vita e un nuovo amore. Quell'arcobaleno, ora, ti sigilla il cuore. P.S. - un bellissimo progetto, mia signora. Che bella idea. Mi ricorda i "renga" giapponesi; ma qui non è possibile utilizzare regole così rigide e speriamo che la composizione non divenga troppo caotica. |
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Vorrei ricordare che i versi devono essere opera propria degli utenti, come specificato nel regolamento di questa sezione:
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è chiaro che il versi devono essere nostri..altrimenti non avrebbe senso...
solo una cosa... chi segue i versi precedenti ai suoi, deve usare di questi gli ultimi trascritti... vedrai Emrys non sarà un caos...sarà divertente:smile::smile: |
continuo dai versi di Emrys...
...ora ti sigilla il cuore questo mio scrivere, nato dalla sorgente sempre viva di semplici parole. Racchiuso tra pugni stretti, come piccoli granelli di sabbia, il vento si porta via questo dolce sentimento, lasciando che ricada su di te come polvere di stelle.... |
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Per quanto riguarda il mio primo intervento, i versi di Lady Gonzaga mi hanno fatto pensare alla fine del diluvio universale, come simbolo di una gran sofferenza, e così certe immagini di quella vicenda m'hanno ispirato. |
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dovete iniziare le vostre rime usando le ultime che vi precedono... vi ho ispirato il diluvio universale???:eek::( |
Diluvio universale?:neutral_think: Sarei curiosa di capire da che cosa:smile:
La sensazione che invece ha dato a me è quella dell'incertezza, sfumatura che è parte integrante della vita dell'uomo. |
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Ecco è stato il concatenarsi nella mia mente di questi versi: Citazione:
Che volete che vi dica, mia signora? Sono i meccanismi di una mente contorta! ;-) |
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seguo i versi di ladyGonzaga
Come povere di stelle, che cade dal cielo, lacrimando di gioia. Sentieri luminosi che portano al nostro futuro: ricco di speranze, di desideri inespressi... |
...e desideri inespressi
quelli sussurrati sulle labbra che travolgono i sentimenti in un turbine oscuro così facile da imboccare così difficile da uscirne.. |
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Vi siete lasciata contagiare! Bravissima! |
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Così difficile da uscire, ma soffio di vita, in un ribollir di sangue ed ossa nel caldo abbraccio e nel voluttuoso bacio di pelle contro pelle, fino a spezzar la schiena di un incubo che par senza fine e che ti vuol sempre isolato in un mondo di solitudini e di apparenza. |
llamrei vi confesso che mi avete sbalordito:smile_clap:
non sapevo di questo vostro lato poetico:smile: spero vogliate continuare su nuovi versi.:smile: |
.....in un mondo di solitudine e apparenza
si celano sorrisi su volti nascosti da mani lavorate dal tempo. Pensieri sulle ali di vecchi ricordi, nascondono lacrime di chi mai più tornerà.... |
Citazione:
preferisco leggere le vostre di parole proprio perché ne avete la piena padronanza;) |
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Suvvia, almeno con un paio di versi ogni tanto. E badate bene, il primo è da copiare! :p E come si dice: l'appetito vien mangiando! |
ben detto!!!:smile:
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di chi mai più tornerà....
il dolore riempie il core di quelle persone le cui lacrime hanno solcato la vita, ma la vita è stupenda e il pensiero volto ai morti non deve far soffrire ma ricordare che i cari ora sono più vicini a noi di quanto non si creda.... può andare bene?:neutral_think: Lady Anne:heartbeat: |
Per evitare di avere la poesia a pezzi sparsi, propongo, con l'aiuto dei miei colleghi moderatori, di "incollare" ogni nuovo pezzo in calce all'inizio (post n. 4)in modo da averla in toto nel post di lady Gonzaga n. 4 contenuto nella prima pagina.
Quindi voi tutti inserite normalmente i vostri versi e provvederemo noi a riportarli con il nome dell'autore. Facciamo questo tentativo in modo da riuscire a tenere in ordine e di seguito l'intero lavoro. Grazie a tutti |
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Voi non siete una lady, mia signora, ma un dea benigna, pronta ad esaudire i desideri di noi poveri mortali... Anche quelli inespressi! :misc_hail: |
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Va benissimo, milady! Siamo qui per divertirci. Per provare e partecipare. Ogni contributo è benaccetto, soprattutto se proviene dal cuore e con significati così interessanti. |
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cosi commentare tra versi e versi non farà perdere la continuità dei versi!!:smile: un abbraccio llamrei:smile:!! |
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un abbraccio anche a te;) |
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Non si creda che all'amore basti l'amore stesso. Così come la luna , che senza il brillare delle stelle morirebbe di solitudine, anche l'amore neccessita di quella luce che si nasconde nell'anima di chi di amor puro neccessita per vivere |
Passeggiavo per questo giardino in solitudine, pensando alle cose di questo mondo e non solo. Quindi mi sono seduto tra gli alberi rigogliosi e le piante in piena fioritura a tentare di percepire i singoli olezzi che ne provenivano, con l'intento di dimorarvi appena qualche istante.
Il silenzio era quasi assoluto, né cavalieri né dame si udivano nei pressi, quando dolcemente e quasi passeggiando con il vento giunse una melodia soave e splendida quasi venisse da una fata, e tale infatti era: riconobbi la cetra così come solo lady Gonzaga suol imprimere alle note i suoi versi. La melodia era inedita, ma ugualmente deliziosa come le precedenti. Resistetti alla tentazione di alzarmi e raggiungere la fanciulla, pur di non interromperla nel declamare i dolci versi. Ma quando terminarono le note e le parole, qual finisse un sogno, invero mi alzai di scatto per giungere proprio ad ella. In un angolo del giardino, indubbiamente tra i più incantati di Camelot, vi trovai solo la cetra e uno spartito con note e versi, lasciati evidentemente a chi volesse proseguir il lieto canto. Dispiaciuto per la fine improvvisa, procedetti a camminare per i meandri del giardino, quando alle mie spalle d'improvviso udii un'allegra melodia di flauto, che cessò quando un nobile bardo e cavaliere annunciò versi di grande leggerezza e pregni delle tinte più luminescenti della poesia. Non poteva che trattarsi di Sir Emrys, e quando tornai all'angolo incantato del giardino per complimentarmi con egli, non vi trovai nessuno, solo un flauto oltre alla cetra, e lo spartito più completo di prima. Quindi mi incamminai ulteriormente, stavolta intento ad uscire dal giardino. Inaspettatamente, alle mie spalle sentii una dolcissima melodia d'arpa. Rimasi incantato ad udirla, poi alle note si aggiunsero i versi, e mi affrettai a raggiungere codesta fanciulla che li pronunciava sì con timidezza, ma pur con grande fermezza. Si trattava di lady llamrei che, neanche a dirlo, era già svanita quando arrivai. Vidi l'arpa, un barattolo di yogurt vuoto, vidi lo spartito con le nuove note e le parole inedite, e il silenzio tutt'intorno. Solo piante in piena fioritura. Prima di uscire definitivamente dal giardino, percepii un suono di lira, ed altri versi che arricchirono quelli precedenti. Sapendo che mai avrei raggiunto in tempo la fonte (trattavasi di lady Anne), attesi solo il cessar della melodia, e uscii, tornando alle incombenze cavalleresche di questo mondo, e non solo. Di notte, vi confesso, miei cari bardi, sono tornato in giardino nell'assenza di luce e delle cromature di fiori e piante. Mi sono seduto sulla panchina ove giacciono i vostri strumenti, in attesa che li riprendiate. Ebbene, tutto taceva intorno, e quasi pensai dovesse trattarsi di fate ed elfi a comporre tale opera, poiché nessuno di voi giunse mai alla mia vista. D'un tratto una leggera brezza condusse al mio udito una melodia che già avevo udito il giorno precedente, poi il vento da una parte diversa aggiunse una seconda melodia, alle quale si unirono le note della terza e della quarta. I vostri componimenti, già splendidi singolarmente, si unirono in un'unica meravigliosa sinfonia, avreste dovuto udirla! Io ebbi la fortuna, nel buio della notte, ove il giardino tratterrà in eterno i vostri pensieri e li riproporrà fino al tramonto di tempi ancor lontani, e molto, molto oltre, all'udito di chi non era presente. Vidi una sagoma fosca aggirarsi e sparire, e non saprò mai chi fu. Rimasi ancora un po' in silenzio, ed andai con l'auspicio di trovare all'indomani nuove note e nuovi versi. Di notte, siatene certi, mi recherò nuovamente a sentire la sinfonia più completa. :smile_wave: |
@tutti i cavalieri:
I cavalieri di questo regno mi stupiscono sempre più. Dicono di ispirarsi a Lancillotto, ma è sicuramente Tristano il loro modello. E lasciatemelo dire, lo preferisco!!! @Sir Aphelion: Mio signore, voi fate impallidire ogni mio tentativo di esprimermi in prosa. E, per di più, il vostro proseggiare è ricco di musicalità; è una prosa ritmica che s'avvicina così tanto alla poesia, che io vi invito, cavaliere — col permesso di Lady Gonzaga —, ad unire la vostra voce a quelle udite nella notte, nei giardini del castello. E assieme a voi, invito anche gli altri cavalieri. |
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soltanto negli occhi di chi saprà riconoscere il suo passo sicuro, ed il suo profumo inebrierà l'immenso salone coperto di fumo, e tra i menadri diroccati della mia memoria, suoneranno perdute melodie intrise di storia, quella ufficiale signora che stinge i libri del passato, che hanno concesso all'Amore di coronare il suo Fato. (Taliesin) |
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Ogni volta che passate a Camelot non è difficile non notarvi...il vostro passaggio lascia impronte indelebili ... le vostre emozioni lasciano un dolce profumo nell'aria...:smile: non sarebbe male leggere anche qualche vostro verso , nella nostra poesia senza fine..:smile::smile: |
emozioni d'estate
Buasera Milady e benritrovata tra le distese di boschi sempreverdi e limpididi ruscelli, dove la vostra anima bambina ama rifugiarsi quando un mondo grigio e fosco troppo spesso si impadronisce della materialità di ogni giorno.
In realtà sono io a dovervi ringraziare per i vostri versi e per la vostra geniale poesia, da sempre compagna ed amica della vostra vita; il vostro esempio è stato seguito da molti viandanti, e credetemi, per me è stata veramente un'emozione di mezza estate, poter vedere come l'essenza dei versi possa coinvolgere ancora le persone, di ogni paese e di ogni tempo. Se ho lasciato un segno del mio passaggio, questo è soltanto dovuto al fatto che uno stimolo primevo ha nuovamente invaso il mio cuore di vecchio canuto e carico d'anni, ma anche di eterno fanciullo sempre curioso verso la scoperta di un nuovo mondo a me freddo ed estraneo fino a poco tempo orsono. Grazie alle persone come voi, alla nostra Guida sempre attenta e vigile sui nostri passi incerti, ed al nostro Re Orso, posso aprire quella breccia che separa il mio regno passato da questo luogo chiamato Camelot ed incontrare respiri ed essenze reali, racchiuse nei versi di tante mie canzoni, dove, in un certo senso, con altri volti, con altri occhim ,ma con gli stessi cuori, voi esistevate già... Buonanotte a Voi dunque Milady, non lasciate mai questo sentiero e che "il signore del cielo e degli acquitrini" vegli sempre su quei nostri passi incerti... Taliesin, il bardo citazione: "Confessioni di un Malandrino" - Angelo Branduardi - Album: "La Luna" (1975). |
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