Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Un ragazzo, un cavallo ed il sogno di cavaliere (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1864)

Parsifal25 10-11-2011 12.56.59

Un ragazzo, un cavallo ed il sogno di cavaliere
 
Madame e messeri sotto uno scambio di epistole con il nostro insigne Sir Guisgard, ho deciso di narrare la storia dei miei viaggi e surreali avventure che mi hanno condotto in questo porto di pace. Ognuno di noi sin da ragazzo persegue un sogno e cerca nel suo piccolo di raggiungerlo anche a colpi di sconfitte e gloriose vittorie, codesto è l'essere umano; essere nato piccolo ma destinato ad un qualcosa di pregevole nella vita anche se in molte occasioni verrà chiamato ad abbandonare il sogno principale a vantaggio di un qualcosa che compensi la sua voglia di potere che lo porti a raggiungere il suo obiettivo. La mia storia è ricca di tanti insegnamenti di vita che hanno cresciuto la mia persona ma vi è anche un tocco di magia che è volto ad aiutare la gente che crede ancora nelle mistiche virtù e che soltanto in un mondo utopico può sentirsi padrone di se senza sentirsi giudicata o presa in giro da stolti e comuni villani. Spero di non annoiarvi e che siate lieti di ascoltare tali novelle.

Lancelot 10-11-2011 16.59.31

Sir Parsifal, vi prego abbandonate immantinente il pensiero di poter annoiare qualcuno di noi. Tutt'altro, per quanto mi riguarda quando verrò richiamato al Creatore dovrò confessare il mio peccato più grande: la golosità di tutto ciò che è eroico, nobile, di virtuose gesta nel nome dell'Antico Codice.
Non indugiate oltre, amico mio, e deliziateci della vostra esperienza.

Morris 11-11-2011 22.45.51

http://www.giovanipadani.leganord.or...-lombardia.jpg

Sarà un piacere, messere...

Sir Morris... vi esorta e v'attende!!

Altea 11-11-2011 23.14.27

messer Parsifal pure io attendo con interesse il racconto delle vostre storie

Parsifal25 12-11-2011 02.10.43

Spero di poterlo fare al più presto nobili signori. Cercherò di trasmettere ciò che ho vissuto ed imparato da tali eventi a tutti voi, ovviamente nessuno nega la possibilità di poter controbattere ed esprimere un vostro giudizio sul cosa siete riusciti ad estirpare da tali novelle, anzi sareì molto lieto di ascoltare le vostre impressioni.

Parsifal25 12-11-2011 03.26.57

La Foresta incantata
 
"......l'ora era suonata.....con queste parole si apre il mio racconto". Avevo appena consumato il regal banchetto in compagnia di Maestro Caradill, quando il campanile della chiesa di St.Eustaches salutava la mezzanotte. Entrambe ci ritirammo nelle nostre stanze attendendo l'arrivo di Morfeo il quale ci avrebbe condotto nel lungo viaggio dei sensi; quella notte sembrava che si fosse dimenticato di me poiché anche se steso nel letto gli occhi parevan non chiudersi....il sol pensiero che grazie all'aiuto dell'Abate Guildford ero riuscito a trovare la presunta collocazione delle Eternal Falls, portale della Fortezza Eternia non concedeva al mio corpo un attimo di riposo. I minuti trascorrevano ininterrottamente ed il sonno ancora non sembrava coprirmi, finchè non balzò al lume della mia ragione una bella idea, infatti decisi che la mia migliore soluzione da prendere per placare quella frenesia era quella di aprire la finestra della mia stanza e lasciarla aperta cosicché la brezza notturna quando si sarebbe levata, avrebbe contribuito alla mia causa carezzandomi il viso e augurandomi il buondì.

Parsifal25 12-11-2011 14.39.25

La Foresta incantata
 
Fatto ciò riuscì a tranquillizarmi ed il sonno finalmente mi prese. Era notte fonda quando il venticello entrò nella mia camera svegliandomi. Aprì gli occhi e con molta cautela indossaì la mia armatura in pelle rinforzata caricando sulle mie spalle arco e faretra; prima di scivolare lungo lo scalone buttaì uno sguardo nel corridoio e notando che tutto era tranquillo corsi via. Al di là dell'atrio centrale, Belfagor attendeva il mio arrivo, lo sellaì e partimmo per questa esplorazione allietati dal suono dei gufi che decantavano il preludio di una terribile leggenda.... la Selva Bruma..... Tante storie narrano di questo luogo identificandolo come un posto dimenticato da tutti e da Dio stesso, la sua vegetazione era così folta e lugubre che sembrava quasi essere il perfetto ritratto di una selva maledetta.....gli anziani dei villaggi raccontano che in questo antro una dura battaglia sconvolse il suo equilibrio tanto che la stessa foresta si rivoltò a tal evento strappando ai suoi due contendenti il loro corpo....gli uomini che componevano le arme non tornarono indietro....soltanto i loro destrieri vennero risparmiati; chissà quale tremenda maledizione conservassero i loro occhi.

Parsifal25 14-11-2011 15.37.43

............
 
Di certo non mi ero dimenticato di tal storia, ma il desiderio di poter conoscere le Terre di Eternia mi aiutò nella traversata. Ciò che vissi in quegli attimi fu un'autentica lotta tra me, i miei sensi e paure..... quanto dolore percepì in questo antico regno della natura, urla che si alzavano dalle radici di coloro che erano caduti combattendo seguendo la luce del proprio Signore, preghiere che al cielo le quali imploravano:
"Mio Signore fa che possa ritornare dai miei figli e la mia amata".....altre
"Mamma....ho paura....non lasciarmi solo".... tutto ciò batteva nella mia testa come un martello su di un'arma ancora calda tanto da farmi perdere il lume della ragione.....
"Non riesco a sopportarlo, non riesco ad andare oltre", la mia anima andava man mano a perdersi spinta dalla voglia di unirsi al dolore di tutti questi uomini, stavo per cedere.... le grinfie del rimorso, della disperazione e del dolore mi stavano lacerando.... forse i mei giorni sarebbero finiti qui o ne sareì uscito rinato a nuova vita? Questa domanda mi posi

Lancelot 14-11-2011 15.41.01

Continuo a leggervi con interesse Sir Parsifal, mi riservo di addentrarmi ancora un poco nel vivo della storia prima di darvi un commento più esteso ;)

Parsifal25 14-11-2011 16.21.15

Tremavo..... Dio mio....quanto tremavo, sembrava che il mio corpo non rispondesse più ai miei ordini, le ombre di quella struggente disperiazione mi avvolsero......
"Ecco qua, la mia fine è vicina....." -dissi ansimando-, "l'unica consolazione può essere soltanto quella di non aver visto perire le persone che amo di più, spero di ritrovarle un giorno...." dissi piangendo....
Il silenzio oramai é l'unico amico che mi accompagna in questo tragico momento, le voci avevano smesso di assediarmi tanto che mi sembrò che fossero divenute soavi voci angeliche. Tutto era compiuto......
"Alzati" una voce concitante veniva avvicinandosi.
"Alzati, non è giunto il tuo tempo....devi alzarti!", tuonando su di me.
"Chi sei, cosa vuoi...perchè continui a parlarmi"
"Alzati, le trombe devono ancora decantare le tue future imprese"
Girandomi intorno, per cercare di capire da dove provenisse tale voce urlaì
"Perchè vuoi questo, non posso tornare lì....il dolore di quegli uomini riesco a viverlo sulla mia pelle, le stesse mani pensano che sia stato il loro mietitore... non puoi chiedermi ciò" imploraì...
"C'era un tempo in cui tutti i nobili cavalieri, vivevano per servire un solo credo, L'Antico Codice....uomini sono morti per poterlo onorare. Devi onorarli.....non puoi cedere dinanzi a uomini che lo hanno utilizzato per puri scopi egoistici e di potere. Non fai parte di quella schiera. Alzati!!!!!!". Un orrido urlo prese vita nel mio corpo, riportandomi alla realtà di quell' antro maledetto, con tutte le ultime forze ripresi quel cammino....accanto a me c'era lui Belfagor, il mio più caro amico

Parsifal25 14-11-2011 16.38.20

il quale chinandosi verso di me, mi porse le briglia....se non ci fosse stato lui con me....credo che la mia storia non sarebbe arrivata fin qui.....
"Ti ringrazio.... fratello" gli dissi a fil di voce.
Lo spronaì con quel poco di energia che mi era rimasta e lui la tramutò in nuovo spirito tanto da farci diventare una cosa sola, i miei occhi ancora oscurati dal quel buio intravidero uno spiraglio di luce che andava aprendosi in quelle profonde tenebre tanto che la voglia di raggiungerlo fu tale da farmi svegliare
"Forza.....manca poco....possiamo farcela!! ", galoppaì all'insegna di quella luce come se fosse stata l'ultima cosa che potessi vedere nella mia vita.
Oltrepassaì l'antro e dinanzi a me si aprì un autentico spettacolo. Non riuscivo a credere ai miei occhi, mi voltaì ripercorrendo per un istante ciò che mi aveva portato ad una morte apparente....con occhi lucidi e respiro ansimante gioìì....avevo raggiunto l'anticamera di Eternia, la sua radura..... quanta bellezza si aprì.... Andava avvicinandosi l'alba, ma nessun pittore avrebbe potuto ricreare tanta leggiadria. Le acque cristalline sgorgavano tranquille nel letto di quel fiume, le poderosi cascate vegliavano su di un posto sacro, le lucciole danzavano a festa creando magnifici effetti....e la luna....la luna così lontana da noi,ma sempre viva e vigile come una madre si rispecchiava in codeste acque come se fosse una regina, la sua bellezza irradiava quel posto e in codesto intendeva conservarla. Sembravo un bambino che aveva trovato il suo più grande tesoro.....vestito mi buttaì in queste acque e rimasi lì per ore....la rugiada andava bagnando la soffice erba e le fronde degli alberi, i primi cinguettì stavano per salutare il nuovo giorno soltanto un ragazzo con il suo cavallo potevano essere parte di questo incanto....di questa "Foresta incantata".

Parsifal25 14-11-2011 16.42.59

Una delle mie storie finisce qui, spero di non aver deluso le aspettative di coloro che ne hanno fatto parte.... Codesto primo tassello verso la vera essenza è stato posto.....regalandomi quel molto che desidero condividere con voi:

-Non rinunciare mai ai tuoi sogni-

-Non cadere in preda alla disperazione tanto da farti morire-

-Punta sempre in alto, perchè il premio che ti aspetta non sarà mai tale quanto la bramosia di potere e di successo.... anche un piccolo incanto può farti diventare "un re"-

Morris 15-11-2011 01.09.51

Vi porgo quell'incanto
Lo meritate tanto

Complimenti per la prima
E' degna d'ogni rima

Sir Morris:smile_clap::smile_clap::smile_clap:

Parsifal25 15-11-2011 01.50.21

Grazie per il vostro caloroso incoraggiamento, spero che continuate ad ascoltarmi e sareì molto lieto se ciò che trasmette il racconto quale interpretazione ha letto.

Altea 18-11-2011 20.08.56

messer Parsifal grazie per questo bel racconto, per un attimo ho immaginato di vivere questa avventura, leggendola. :smile_clap:

Lancelot 18-11-2011 21.32.41

Sir Parsifal, vi porgo i miei più sinceri complimenti per il vostro scritto, nel quale ho potuto ravvedere sincerità di cuore e d'intenti, e genuina passione.
Mi auguro che possiate sempre mantenere ferma e calda nel vostro cuore la fiamma dell'Antico Codice, così da illuminare, insieme a noi Cavalieri vostri amici, questo oscuro mondo.

Parsifal25 19-11-2011 01.40.14

Vi ringrazio stimati compagni e meravigliose dame, non sapete quanta gioia mi date con questi commenti che mi avete lasciato. Spero che continuate a seguirmi nelle mie storie.....spero di irradiare i vostri generosi e candidi cuori. Grazie ancora.

Hastatus77 22-11-2011 14.46.24

Bel racconto. Complimenti! :smile_clap:

Quasi quasi... vi chiederei se volete cimentarvi nel "gioco" Annali del Regno di Camelot (La discussione) creato da lady Dafne.

Guisgard 22-11-2011 20.14.53

Il vostro narrare è molto piacevole, amico mio.
Inoltre siete bravo a descrivere le sensazioni e gli stati d’animo del vostro personaggio; questa caratteristica l’ho notata anche quando scrivete nel gdr e rende il vostro raccontare molto simile a quei poemi, cosiddetti, di formazione, dove si narrano le gesta di giovani cavalieri che vanno verso il loro destino.
Mi piace inoltre la passione con cui raccontate queste storie.
Vi faccio i miei complimenti, messere :smile_clap:

Parsifal25 23-11-2011 01.49.02

Nobili signori.... vi ringrazio per queste parole, ma sono soltanto un umile servo votato all'arte. Non merito tutto ciò, narro per il piacere di farlo, per raccontare gli attimi che ci regala la vita ed.... anche per farsi che possiate conoscermi meglio....

Sir Haustatus vi ringrazio molto per il vostro invito, ed accetto volentieri di poter partecipare a ciò... Spero solo di non far brutta figura.... inoltre non conosco tutti i membri del regno, non sapreì come descriverli e cosa apprezzano.

Parsifal25 23-11-2011 01.49.47

A breve proporrò un nuovo racconto.... spero che vi piacerà..... :o

Parsifal25 28-11-2011 02.18.53

......... la seconda novella prende corpo..... questa che andrò a raccontare parla dell'incontro che ebbi con Belfagor con il quale avreì legato per sempre il mio destino....

Parsifal25 28-11-2011 02.42.23

L'eterna cavalcatura
 
.... da poco era calata la sera io ed il Maestro Caradill rientravamo da una battuta di caccia la quale ci aveva tenuto impegnati per l'intera giornata. Eravamo veramente stanchi, ma ciò che ci attendeva sarebbe stata la più grande ricompensa. Lungo il percorso la mia attenzione venne catturata dal nitrito di un cavallo che proveniva dalla piana verdeggiante delle terre di Sheffield ed io con fare quasi da bambino rimasi a sentire..... nel frattempo il mio Maestro proseguendo il suo cammino, si voltò ed assumendo un'aria molto severa, si avvicinò a me e con un colpo dietro la nuca mi richiamò all'ordine. Un colpo mi distrasse e dissi:
"Cosa succede..... chi mi ha lanciato una pietra?"
"Parsifal, ma di quale pietra parli.... sono stato io".
Volgendosi verso di me, quasi con fare da padre austero continuò:
"E' mai possibile che devi sempre perderti nelle tue fantasie? Quando cresceraì?"
Lo sapevo, avevo fatto nuovamente una brutta figura....., tanto è che con aria alquanto remissiva chinaì le spalle e proseguì, dicendo a fil di voce:
"Mi perdoni.... non capiterà nuovamente...."
A queste parole il mio Maestro scoppiò in una sonora risata:
"Ahahahah..... dici sempre così, ma tanto lo so già che ci caschi di nuovo.... su torniamo a casa".
Il mio Maestro mi conosceva molto bene.... ma sentendogli dire ciò quell' imbarazzo che si era creato svanì, continuaì la marcia.... anche se un ultimo sguardo lo lanciaì a quella piana, dove percepì che sarebbe una nuova avventura avrebbe incrociato la mia strada.

Parsifal25 28-11-2011 13.44.57

L'eterna cavalcatura
 
Giungemmo dinanzi alla villa e preparammo la regal cena. Erano appena suonate le undici ed il Maestro Caradill si ritrirò nelle sue stanze per concedersi il suo premio, una gran bel sonno ristoratore; io invece rimasi sveglio e appena finì di lavar piatti e pulir cucina, presi e mi diressi verso la piana di Wurms ove avevo sentito quel nitrito. Uscito dalla villa, percorsi di corsa il sentiero e nell' arco di un paio di ore arrivaì a destinazione.... ero stanco morto, ma ciò che vidi mi rimase impresso nell'anima. La piana che andava figurandosi dinanzi a me era ricca di campanule notturne che soltanto quando la luna le sfiora si mostrano in tutta la loro bellezza...una leggenda narra che questi fiori erano il residuo di anni e anni di sofferenza che flagellarono quelle terre, quando loro si concedevano alla notte era soltanto perchè la loro bellezza poteva essere paragonata ad ogni singolo innocente che in quella distesa si era addormento e soltanto cullati dal silenzio codeste anime potevano essere felici di sorgere a nuova vita.... quanta tristezza si avvertiva in quel campo ma non bisognava rammaricarsene perchè significava che l'anima vive ancora, soltanto che preferisce il candido tepore di Madre Luna che la vivacità del Dio Sole. Mi lasciaì cadere fra quei fiori e strappando un ramoscello d'erba in modo da poterne creare un'armonica rimasi lì ad osservare e canzonare quella meraviglia.... All'improvviso vidi che andava avvicinandosi a quei campi un maestoso destriero, era un Avelignese nero il quale utilizzava questo tal luogo come sua dimora, non volevo spaventarlo e pian piano andaì a nascondermi dietro un enorme masso che vegliava su questa piana.
Quell'incontro avrebbe cambiato la mia vita.....

Parsifal25 02-12-2011 15.35.15

.........
 
Osservaì ogni singolo movimento di questa creatura.... sembrava felice, si sentiva libero di dominare su quella landa indisturbato.... era il vero re ed io un semplice forestiero che cercava ristoro in quel luogo. Gallopava indisturbato nel vento, ma qualcosa avrebbe turbato quella quiete. In lontanaznza andavano avvicinandosi un gruppo di tre persone, cercaì di inquadrare il tutto e riconobbi un empio della società: Bullford. Bullford....il suo nome raccoglie le più atroci colpe che un uomo possa compiere, portava in seno una pesante condanna, l'omicidio di Sir Reehearth, il mio Maestro lo conosceva bene erano stati compagni d'arme e lui lo ricorda come un esemplare esempio di virtù. La sua storia si incrocia con una cittadina britannica, Shetterford..... in codesta cittadina decise di mettere le sue radici diventandone il difensore e a causa di questo alto voto perse la vita. Era una notte uggiosa, è alla sua porta venne recapitato un foglio con queste parole: " Allo scoccare della sera, quando la luna è alta in cielo....la città sarà perduta".... era stata opera i Bullford che con un tranello meschino lo eliminò senza che nessuno sapesse più nulla.
"Che essere ignobile....chissà cosa lo ha portato qui, meglio tenersi pronti".

Parsifal25 06-12-2011 16.14.11

L'eterna cavalcatura
 
Caricaì l'arco e decisi di ascoltare i loro discorsi....
"Capo, che bel bottino c'è in serbo per noi!!!!" disse ridacchiando un suo uomo.
"Degno di un re, perchè non lo prendiamo noi, invece di donarlo a quello strampalato di Messer Godwin"
" Compagni.... non temete la nostra ricompensa sarà molto più grande di una semplice scatola di gioielli" rispose Bullford.
"Ma capo, dobbiamo rispettare il patto...."
"Lo rispetteremo, ma con una piccola clausola" rise.
I due compagni intuirono e decantarono:
"La tua crudeltà arriva oltre le semplici routine"
Da quello che ero riuscito ad intendere, capì che il loro obiettivo era riscuotere una bella ricompensa.... e qualche cosa in più....
"Maledetti esseri"
Puntavano al cavallo ed alla vita di colui che aveva commissionato la cattura, oramai li conosco troppo bene.... dovevo escogitare qualcosa, almeno per far mettere sulla guardia l'Avelignese. Mi guardaì intorno e grazie al cielo trovaì un ramo umido che era lì per terra, lo presi e lo lanciaì verso il cavallo....
"Eureka" ero riuscito a metterlo in guardia. Vedendo ciò Bullford e i suoi uomini rimasero di stucco ed egli disse:
"Chi di voi brutti idioti, ha fatto rumore?"
"Nessuno capo....lo giuriamo!"
"Inetti, ci ha visto....prendiamolo!"

elisabeth 06-12-2011 16.32.37

Siete molto bravo.......scrivete in maniera semplice, riesco a vedere cio' che scrivete con gli occhi di un Cavaliere che percorre il proprio cammino..........

Parsifal25 06-12-2011 17.14.23

La ringrazio Milady..... sono contento che riesca a farvi vivere ciò....

Parsifal25 06-12-2011 17.32.53

L'eterna cavalcatura
 
I tre erano pronti alla carica, ma una bella sorpresa li attendeva.... il primo a scagliarsi incontro fu Bullford che pensando di aver a che fare con una creatura indifesa non riuscì a gestirsi, tanto che fu il primo a cadere al suolo colpito dagli zoccoli del cavallo. I due compari presi dallo spavento iniziarono a dimenarsi in modo maldestro con le arme ma molto pericoloso poichè lo spavento rende i riflessi molto più accentuati e così fu. Il primo assalto andò a vuoto, ma il secondo provocò il ferimento del destriero all'altezza della zampa posteriore procurandogli un tentennamento. Accortomi della situazione subito portaì il mio contributo.... mi sollevaì dal mio nascondiglio e caricaì la prima freccia che librandosi in volo andò a colpire la spalla della prima canaglia che preso dal dolore levò un orrendo urlo nella notte. Il compagno sentendo ciò si voltò verso di lui, lasciando scoperta la guardia agevolato dalla situazione caricaì la seconda freccia che andò conficcandosi nel tallone provocandogli uno svenimento. Una calma apparente era tornata, ma l'imprevisto era pronto a farsi vivo, lasciaì il luogo del rifugio e notaì che Bullford si riprese....era pronto a caricare il colpo di grazia al povero destriero, immediatamente una strana forza andò ad impossessarsi di me e con un' agile manovra di ricarica, caricaì il colpo e segnaì la sua condanna.... la freccia penetrò le sue infime membra facendolo cadere al suolo. Tutto era finito. Mi avvicinaì all'Avelignese ma notaì che era in difensiva, interpretaì la sua paura e lasciaì il mio armamento. Mi avvicinaì con molta cautela e porgendogli le mani tentaì di rassicurarlo, notaì che i suoi movimenti erano guardinghi ma nello stesso momento vivaci e istintivi. Era un giovane stallone. Passò un pò di tempo, ma alla fine riuscì ad ottenere la sua fiducia e gli somministraì l'erba curativa la guarigione fu precoce finalmente poteva riprendere a dominare il vento

Parsifal25 07-12-2011 15.18.44

......
 
Il momento di separarci era giunto.... come ringraziamento il cavallo allungò il muso nelle mie mani e mi concesse di accarrezzarlo, un calore profondo attraversò il mio cuore non volevo lasciarlo andare ma non posso impormi sulle scelte del destino.
"Adesso vai" risposi "torna padrone del vento" mi allontanaì da lui ed una lacrima solcò il mio viso, un ultimo sguardo e poi l'addio. Ripresi la strada per la villa e ripensaì all'avventura vissuta quella notte con l'Avelignese, il sonno si faceva sentire tanto che talune mi sembrava di vederlo o sentirlo ma non era così. Era alla fine della foresta e all'improvviso vidi dinanzi a me l'ergersi di una splendida figura....dissi tra me "non poteva essere il cavallo" mi sfregaì gli occhi e non lo vidi più...."mmmm, secondo me devo evitare di star fuori tutta la notte", di colpo sentì una botta dietro la schiena, era l'Avelignese. Non sapreì come descrivere quei momenti, ma una cosa è certa io e Belfagor saremo diventati eterni amici e mai nessuno avrebbe potuto dividerci. Può sembrare strano, ma può esistere un legame profondo con qualcuno diverso dall'essere umano e forse può essere anche il più onesto.

Parsifal25 07-12-2011 15.23.15

Un' altra storia è giunta al termine e quello che posso dire è ciò:

- In un mondo corrotto dal male, qualcosa di eccelso e puro cerca sempre di soppravvivere (leggenda dei fiori della notte);

- Il legame che può crearsi fra l'uomo e un'altra creatura, è molto più facile che duri a lungo. Perchè vi è il principio cardine della fedeltà.

lady Sophie 07-12-2011 23.00.05

mi sento decisamente in dovere di complimentarmi con voi per questi magnifici racconti che avete deciso di condividere con noi.. è un piacere leggerli..:smile_lol:

Parsifal25 09-12-2011 01.23.47

Vi ringrazio dal profondo del cuore Milady... sarà un piacere narrare a tutti coloro che lo vorranno le mie storie.... e soprattutto ad osservatrici ed ascoltatrici come voi.

Spero soltanto di non dilungarmi e sforare troppo.

brianna85 20-12-2011 11.31.46

bello molto bello...:smile_clap: bravo ...stupendo...

Parsifal25 04-01-2012 13.52.17

Dopo una pausa volta ad approfondire l'idea di un nuovo racconto.... il tempo dei fiori è giunto. Una nuova storia prenderà corpo, spero che l'entusiasmo nel seguire le mie novelle non vi abbia abbandonato Nobili Amici.....

Detto ciò, vi auguro un buon viaggio nel mio travagliato mondo.

Parsifal25 04-01-2012 14.13.18

L'arco di Marlene
 
Le Terre dei Sassoni erano oramai lontane: ricordo ancora....."quando avevano assalito una piccola fortezza adagiate lungo le coste del mare. Ero lì. Non andavano di fretta, ma si accontentarono di presidiare la vallata del Miglio e tenerci d'occhio. Nel pomeriggio, un esercito di esploratori andò a Wyrm e scoprì che la città era deserta e senza viveri. Non vi era nulla da bruciare, solo qualche inutile catasta di legno rancido e tetti di paglia. Al crepuscolo gli esploratori tornarono e si sedettero intorno al fuoco.
La sera calò sulla vallata e sul piccolo torrente; noi, in cima al torrione della Fortezza di Moontears, avevamo ancora l'ultima luce del tramonto, ma in basso i falò da campo dei nostri rivali punteggiarono le tenebre". Sicuramente vi state chiedendo come ero finito lì, ed io lo dirò. Avevo sentito la chiamata e il suono di un corno che riecheggiava nei campi, il mio cuore mi disse di andare e partì, non potevo abbandonare una terra in difficoltà anche se da solo il mio contributo poteva valere più di mille soldati. Questa era la regola base dei Longinius, il mio caro maestro la rimembrava sempre.....

Parsifal25 04-01-2012 15.14.09

L'arco di Marlene
 
Così, prima del crepuscolo, galoppaì verso il suono del corno. Durante il percorso, vidi molta gente in fuga e spaventata come se l'Apocalisse andava avvicinandosi.
"Belfagor, chissà cosa tormenta queste persone, quale paura li attraversa..... devo fermarne una". Mi avvicinaì ad una famigliola e dissi:
"Messere, Messere....."
L'uomo si voltò verso di me e disse:
"Allontanati, non toccare la mia famiglia". Alzò una spada malconcia verso di me e iniziò ad attaccarmi alla cieca.
"Messere, non faccia così..... non voglio farle niente". Non riusciva a fermarsi.
"Taci, bestia immonda", i suoi attacchi divenivano sempre più aggressivi, non avevo scelta dovevo armarmi. Tiraì la spada dal fodero e lo disarmaì, scaraventandolo per terra.
"Uccidimi maledetto, ma non ti consegnerò mai la mia famiglia". Riposi l'arma e dissi:
"Non voglio farle del male, non potreì mai. Siete un uomo davvero coraggioso e persone come lei non si trovano in queste terre.
"Chi siete?" il suo viso divenne più rilassato e la sua espressione tornò ad essere serena.
"Il mio nome è Parsifal, messere, cavaliere dei Longiniu". Sentendo ciò, l'uomo e la sua famiglia scoppiarono in un pianto.
"Nobile Cavaliere, allora vivete ancora..... è una gioia saperlo..... forse qualcosa sta cambiando."
Rimasi esterefatto ".....prendete la mia mano la aiuto ad alzarsi."
Con ferrea energia la afferrò e la strinse forte a se e tornò tranquillo.
"Allora.....come possiamo servirla...."
"Nulla caro amico, volevo solo sapere cosa succede, perchè fuggite dalle vostre terre?"
"Nobile Signore, tempi bui dimorano in mezzo a noi. La Fortezza di Moontears è sotto attacco, i barbari la stanno assediando e noi siamo costretti a fuggire verso Sud. E' una vera maledizione....."
"Ecco, il perchè di quel corno.... la ringraziodal profondo del cuore messere, prometto che combatterò anche per voi. Tornerete a casa."
Montaì su Belfagor e prima di proseguire lasciaì 5 monete d'oro a quell'uomo.
"Prendete, vi serviranno per il viaggio e per una nuova vita."

Parsifal25 04-01-2012 15.58.53

L'arco di Marlene (Covenant's Love)
 
Per l'intera corsa riflettei, preoccupato, sul destino di quella povera gente e sul pianto di quell' uomo. Non riuscivo a concepire il perchè di quella reazione e della cattiveria che infestava le terre incupendo i cuori dei suoi abitanti. Alla fine scelsi di perseguire la retta via del momento: dovevo prensentarmi alla Fortezza di Moontears.
Giunsi, dinanzi ai cancelli della Fortezza e mi fermaì. Dalla torre di guardia che dava sul ponte, una figura giovane andava affacciandosi dicendo:
"Chi va là, cosa la porta qui, non possiamo ospitare nessuno. Siamo pieni fino all'ultimo mattone."
"Non vengo per chiedere rifugio, ma per combattere. Arruolate mercenari?"
la figura si ritirò e scese ad aprirmi la porta di servizio. Dalle ombre prendeva corpo la sagoma di un ragazzo smilzo, ancora adolescente e non pronto alla morte. La sorpresa fu tale che chiesi:
"Cosa ci fai qui, è pericoloso!"
"Nobile Cavaliere, siamo tutti uguali in tempo di guerra. Venite la scorto dal capitano." Tali parole mi sorpresero tanto che ritiraì ciò che avevo detto. Quel ragazzetto era veramente pieno di spirito, avrebbe fatto strada.
"Perdonami, quale è il tuo nome?"
"Ivanhoe" rispose.
Arrivati alla locanda, vidi che era divenuta una tenda di guerra. Entraì e in lontananza vidi ergersi un uomo in armatura in mithril la quale brillava rendendo più viva la locanda. Ivanhoe si rivolse verso il Cavaliere e disse:
"Signore, le presento questo cavaliere.... vuole unirsi a noi." disse
Il capitano si girò verso di noi e disse:
"Altri uomini in cerca di gloria, speriamo che possa aiutarci.... Ti ringrazio Ivanhoe, vai pure. Devo scambiare quattro chiacchiere con la nuova recluta".
Ivanhoe prese congedo e andò via. Soffermandosi, porse il saluto anche alla mia figura ed io risposi.
"Suvvia ragazzo, non perdiamo tempo cosa ti porta qui?"
"Signore, son giunto qui sentendo il suono del corno. Conosco il significato.... cercavate aiuto ed eccomi a voi".
Il capitano rimase un pò perplesso e proseguì.
"Così, sei venuto di tua spontanea volontà....."
"Sissignore"
"Non preoccuparti, verraì ricompensato per il tuo contributo. Avraì il tuo compenso"

Parsifal25 04-01-2012 16.15.18

L'arco di Marlene (Covenant's Love)
 
"Non è la mia priorità, Signore. Qualsiasi cosa vogliate donarmi sarà ben accetta, anche il semplice onore di contribuire ad una giusta causa mi rallegrerà."
Il capitano incalzò:
"Perdonami ragazzo, ma quale è il tuo nome e titolo?
"Parsifal, Signore, per servirla. Per il titolo non sapreì cosa dirle perchè ancora non ne conosco il significato....."
"Quale sarebbe...." chiese il capitano.
Presi un lungo respiro e lo pronunciaì:
"..... Cavaliere dei Longiniu, signore. Allievo e figlio del Gran Maestro Caradill".
"Longiniu!!!" il capitano rimase come impietrito. Non riuscivo a capire se ciò che avevo detto era giusto o meno, notaì che di scatto si allontanò dalla sua sedia ed iniziò a scrutarmi dalla testa ai piedi girando avanti e indietro per la locanda con la barba ben curata tra le dita; finchè quel silenzio non venne rotto da ciò:
"Non posso crederci, pensavo che non esistevate più.... è una vera gioia avervi tra noi. Quindi, siete il figlio di Caradill....."
"Conoscevate il mio Maestro, Signore."
"Certamente, abbiamo combattutto insieme. Era veramente un esempio di incantevole nobiltà e carisma per tutti noi.... a proposito come sta?"
Quando si apre, questo argomento è sempre un vuoto incolmabile e un colpo al cuore. Chinaì il capo e con solennità risposi:
"Deceduto....Signore, purtroppo una malattia lo ha portato via. Sono io l'unico erede".
Un velo di tristezza calò sul volto esperto del capitano
"Mi spiace ragazzo....non volevo ferirti. Sono sicuro che il suo spirito dimora in te e che le tue gesta diveranno famose quanto quelle di tuo padre".
"La ringrazio, spero di poter soddisfare le sue attese"
"Un' ultima cosa ragazzo, il mio nome è Balder von Glitterford. Se posso avanzare questa richiesta, ti chiedo di non essere così formale."
Terminate le presentazioni, il capitano tornò serio e molto più sicuro di prima tanto che iniziò a spiegarmi la situazione come se fossi un suo stretto collaboratore ed esperto comandante.

Parsifal25 04-01-2012 17.58.11

L'arco di Marlene (Covenant's Love)
 
Sentendo ciò, non immaginate l'imbarazzo che mi attraversò. Non ero abituato a tutti questi convenevoli, c'era una gerarchia da rispettare.
"La ringrazio Signore, ma......"
"Non una parola in più Parsifal, si denota il tuo rispetto e onore ma se ti ho dato il permesso, stai tranquillo....." voltandosi verso di me, sorrise e disse:
"Anche tuo padre era così......"
"Come desiderate.....capitano Balder....." come sudavo freddo.
Il capitano iniziò a descrivermi la situazione ed io con concentrazione ed attenzione lo ascoltaì senza interromperlo. Innanzitutto mi disse che i barbari che dovevamo combattere erano i Sassoni e che le risorse è truppe a nostre disposizione erano ottimali anche se presentavano molte debolezze. Infatti, le truppe stanziate nella Fortezza erano duecentosettanta, anche se il numero degli esperti si aggirava intorno al centinaio. Dei restanti, quaranta erano cittadini volontari di Moontears, trenta i veterani della lotta per la Torre di Darn oramai avanzati nell'età, mentre cento erano i giovani addestrati in quei pochi mesi che avevano ancora difficoltà nel concepire una formazione o un ruolo. Tuttavia, gli ottanta guerrieri esperti e i venti silenti come li chiamava il capitano erano tra i migliori. Inoltre, a nostro vantaggio vi era la posizione, le mura e le provviste: infatti, all'interno delle mura di Moontears vi era un' efficiente rete di pozzi che collaudati da esperti sabotatori erano una salvezza in più grazie alle ronde esplorative le provviste a disposizione erano ingenti poichè suddivise in dieci carri ben colmi e protetti, quindi il problema logistico non sussisteva. Tuttavia, il capitano era molto preoccupato tanto che mi permisi ciò:
"Capitano, siete preoccupato, qualcosa vi turba?"
Il capitano si volse verso di me e con un accenno di capo capì il sì.
"Per cosa?" chiesi
"I silenti, Parsifal..... da un paio di giorni non ricevo notizie e inizio veramente a preoccuparmi. Ci servono vivi, aiutano il morale delle truppe ed anche grazie a loro stiamo resistendo..... senza il loro contributo siamo perduti."
Dalle parole compresi l'importanza di averli lì e senza batter ciglio chiesi:
"Mandate me, capitano. Li porterò io qui. Sono ben addestrato nell'arte dell'esplorazione e ombre."
"Ne sei sicuro Parsifal, non vuoi riposarti un pò...."
"Capitano.... il tempo per riposarsi lo si avrà quando spirerò ma adesso non è tempo." Tiraì a lucido le armi e armatura, un pasto veloce ed ero pronto a sellare Belfagor.
Con rinvigorito ardimento il capitano tornò austero e determinato e mi porse l'equipaggiamento: una mappa dei boschi circostanti, un corno e provviste di acqua, cibo e medicine in abbondanza. Ovviamente non tutto era destinato a me, ma bensì ai silenti qualora ne avessero bisogno. Accompagnato dal velo notturno mi addentraì nei boschi.


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