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Il 13° guerriero
Titolo originale: The 13th warrior
Nazione: Usa Anno: 1999 Genere: Azione Durata: 102' Regia: John McTiernan, Micheal Crichton Cast: Antonio Banderas, Diane Venora, Omar Sharif. Produzione: Touchstone Pictures Distribuzione: Buena Vista Trama: Anno 922: Ahmahd Ibn Fahdalan è un cortigiano arabo, spedito al nord come punizione per essersi innamorato della persona sbagliata. Qui entra in contatto con un piccolo villaggio di vichinghi, rimanendone disgustato per i loro metodi rozzi e violenti, per le loro maniere poco igieniche, salvo poi abituarsi e apprezzarli anche grazie all'aiuto di Melchisidek. Ma su di loro incombe la minaccia del popolo dei Wendol, creature delle nebbie che attaccano tutti i villaggi della zona, uccidendo e sbranando i loro abitanti; per sconfiggerli, un oracolo richiede l'intervento di un guerriero proveniente da lontano, l'unico sul quale riporre le speranze di salvezza. Ahmahd diventa cosi il tredicesimo guerriero che combatterà una battaglia all'ultimo sangue per la difesa delle popolazioni vichinghe. |
Il film, forse non è nulla di eccezionale, però lo si guarda volentieri.
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Sì, il film è decente, ma il libro è fantastico e ve lo consiglio.
S'intitola "Magiatori di Morte" ed è di Michael Crichton. L'ambientazione storica è affascinante e la descrizione che fa dei Wendol è molto interessante: fa pensare che siano... beh, non posso dirlo... per rispettare chi non l'ha letto! :p |
Giusto ieri, mentre inserivo il post, avevo intuito che la trama doveva essere tratta da un libro, perché avevo visto il nome dell'autore fra i registi.
Anche il film "Timeline" si guarda volentieri, ma non è nulla di eccezionale, mentre sul romanzo ho sentito parecchie critiche positive. |
Sì, posso capire perché vi piaccia il film tratto da "Timeline"! :p
Per quanto mi riguarda, il film lo trovo orribile perché dal libro hanno tratto solo la parte più... "hollywoodiana" e han cambiato parte dei ruoli. Per quanto riguarda il libro, tra quelli che ho letto dell'autore è quello che più mi ha deluso. Quel che amavo del povero Crichton (pace all'anima sua) era la capacità di rendere semplici i concetti scentifici e di usarli per raccontare storie avvicenti. Ma evidentemente anche per lui la meccanica quantistica (il lato "magico" di questo romanzo) era piuttosto ostica e si nota terribilmente nella trama. Trama che tutto sommato non era niente di speciale e si regge tutta sulla ricostruzione (molto più interessante di come è stata rappresentata nel film) del momento storico in cui si ritrovano i protagonisti. Sì, a voi cavalieri piacerebbe sicuramente e il libro potrebbe far parte di questo archivio di Camelot a pieno titolo! |
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